mercoledì 29 settembre 2010
Un Mix di Freschezza
Con la menopausa a causa dei cambiamenti ormonali può succedere di avere una traspirazione molto più abbondante, solitamente aumenta la sudorazione sull'intero corpo in generale.
La sudorazione ascellare può restare invariata, ma necessità di un mix di freschezza maggiore perchè l'odore è molto più forte.
Per contrastare questo fastidio con un mix di leggerezza puoi usare un deodorante specifico contro l'ipersudorazine senza profumo e a base di sospanze come il cloridrato di alluminio, principio che neutralizza i batteri responsabili dei cattivi odori e limita la produzione di sudore perchè restringe i pori.
In questo caso per un mix di freschezza si può abbinare il deodorante ad un profumo floreale delicato, buone sono le note leggere del giacinto, della rosa e del mughetto, perfette anche sovrapposte ad altri odori.
Un mix di freschezza ci serve anche per far fronte ai periodi di foirte stress quando forti emozioni determinano sudate improvvise e indistintamente se l'ambiente è surriscaldato o meno.
La causa di ciò è l'adrenalina che fa lavorare in modo eccessivo le ghaindole sudoripare.
Per questi casi è bene tenere sempre a portata di mano un deodorante naturale, facile da stendere come uno stick.
La sola raccomandazione dopo averlo usato è passarlo con una velina per eliminare gli eventuali batteri che si depositano in seguito al contatto con la pelle , per un mix di freschezza vincente è bene associare il deodorante ad una fragranza dalle proprietà rilassanti come lavanda o melissa, puoi scegliere un'acqua profumata da portare sempre con te e spruzzare in ogni situazione di emergenza che senti la necessità di un mix di freschezza.
Sudare sotto sforzo è la cosa più normale , sudare in questo caso è un meccanismo indispensabile per poter raffreddare la temperatura corporea, ma che rende necessaria un'efficace strategia antisudore.
Per un buon mix di freschezza sono indicati deodoranti spray che evaporano subito e lasciano sulla pelle una sensazione di freschezza.
Tra questi sono ideali i prodotti in versione dry con una texture asciutta grazie alla presenza di polveri micronizzate come il talco.
Se sei un'affezionata della palestra il mix di freschezza è d'obbligo per cui sarà bene scegliere un'essenza fresca con una punta di amaro in modo tale da non far girare la traspirazione verso qualcosa di sgradevole.
Ottime le note agrumate di pompelmo e bergamotto.
Ci sono persone che tendono a sudare in zone precise del corpo, questo dipende da una costituzione individuale, ma anche al fatto che in certi punti, come ascelle, piante dei piedi, palmi delle mani le ghiandole sudoripare sono alquanto concentrate.
Se questo è il tuo personale problema per un mix di freschezza puoi usare un deodorante fluido per le ascelle, leggermente mentolato per il resto del corpo che così è ottimo anche per i piedi o sull'inguine e su qualche altra parte.
Senza problemi per un buon mix di freschezza lo puoi abbinare ad un'acqua profumata all'aroma rinfrescante dove prevalgono note marine e verdi, mix sarà alquanto piacevole con note di freschezza incredibili.
C'è chi però suda poco e può essere per molti un vantaggio perché limita così il problema dei cattivi odori, anche se chi ha una scarsa traspirazione sotto le braccia ha la pelle più secca e ruvida in quanto il sudore contiene anche delle sostanze grasse che lo ammorbidiscano.
Per risolvere questo problema dopo la doccia è l'ideale una crema emoliente anche sotto le ascelle per idratarle e ridurre lo stress dovuto alla depilazione e allo strofinio continuo degli abiti, per un mix di freschezza è bene scegliere una versione vapo leggermente acquosa con una profumazione impercettibile dall'aroma pulito e con questa base delicata puoi usare un profumo a piacere come un bouquet speziato e fiorito!
Il corpo per stare bene ha bisogno di un ambiente sufficentemente umido.
Solitamente gli ambienti che tendiamo a frequentare di più sono soggetti ad avere l'aria condizionata, quindi l'aria è troppo secca e la pelle tende a disidratarsi.
In casi come questi il mix di freschezza è obbligatorio .
Il rimedio in questi casi , oltre ad avere una buona idratazione con cibi e bevande è scegliere un deodorante che addolcisca la pelle ricco di sostanze idratanti.
Perfettamente adeguate le formule roll on o fluidi che rimangono a lungo nella cute e la ammorbidiscano.
L'ideale sarebbe scegliere cosmetici bio o naturali perchè non aggrediscono l'epidermide e per un mix di freschezza si può tranquillamente abbinare acqua aromatizzata leggera da spruzzarsi addosso al momento del bisogno.
Anche gli uomini sudano e anche a loro serve un mix di freschezza perfetto.
In proporizione le donne sudano di più, negli uomini la presenza di una maggiore flora batterica cutanea fa si che l'odore della sudorazione sia più persistente rispetto a quella femminile.
Anche qui ci vuole un'attenzione particolare in tutte le situazioni a rischio, come quelle in cui si pratica attività fisica. La mossa giusta è lavarsi le ascelle ed usare un deodorante fresco e asciutto, meglio se in versione spray prima della palestra.
Dopo attività fisica e doccia per un mix di freschezza adeguato si può abbinare un profumo agrumato e leggero.
La pelle è più calda per una maggiore circolazione sanguigna ed un'essenza troppo forte si avvertirebbe subito.
A volte capita che l'uomo si trascuri un po', per cui un'eccessiva sudorazione è normale.
Vita frenetica, stressata, alimentazione sbagliata affatica la digestione e fa produrre più calore.
Chi è in sovrappeso tende infatti a sudare di più perchè lo strato di grasso sottocutaneo costringe la circolazione sanguigna a lavorare di più.
Per sentirsi sempre a posto è importante curare l'igiene personale, ad indossare capi in fibra naturale , un mix di freschezza adeguato arriva dal deodorante stick che contenga minerali ad azione assorbente e va applicato più vole.
Scegliendo un mix di freschezza neutro e applicato più volte al giorno.
Un deodorante neutro può quindi essere abbinato a dell'essenza marina che richiami le note del mare ed i legni più delicati.
In questi casi sarà bene evitare le fragranze speziate e quelle fruttate perchè troppo persistenti e a contatto con i minerali assorbenti del deodorante possono creare un odore acre.
martedì 28 settembre 2010
LA VITILIGINE
Non si tratta di una malattia contagiosa nè grave di per sé per fortuna!
Ma, per chi ne soffre di vitiligine le ricadute psicologiche possono essere importanti come in genere accade in tutti i disturbi cronici della pelle, organo immediatamente visibile agli sguardi altrui.
La vitiligine è una patologia di tipo autoimmunitario , che si sviluppa a partire da una predisposizione genetica.
Questa è l'ipotesi attualmente più accreditata ed è un fatto che non poche persone con la vitiligine presentino contemporaneamente anche altri disturbi di natura autoimmune con il risultato è che le cellule della cute che producono e accumulano melanina, il pigmento scuro che colora pelle, capelli e peli vengono aggrediti e distrutti dal sistema immunitario che non li riconosce più come parte dell'organismo, ma come qualcosa di estraneo da cui difendersi.
Sembra però che giochi un ruolo alquanto importante il danno ossidativo, soprattutto la presenza di un eccesso di perossido di idrogeno più conosciuto come acqua ossigenata a livello cutaneo. Il perossido d'idrogeno appartiene alle specie reattive dell'ossigeno ed è particolarmente nocivo per le strutture cellulari, determinando quindi la vitiligine.
Per la vitiligine c'è anche un trattamento naturopatico ed è per certi versi analogo a quello che viene attuato in presenza di altre patologie a componente autoimmunitaria, come la psoriasi. Per quanto possa sembrare strano, mentre la medicina classifica migliaia di patologie, per ciascuna delle quali prevede una terapia farmacologica specifica , la naturopatia si rivolge ad un numero assai limitato di fattori, intervenendo su di essi in un'ottica causalista, dando così la possibilità all'organismo di far emergere le proprie fisiologiche potenzialità di autoregolazione e autoguarigione in tutta la loro pienezza.
La naturopatia con la cura della vitiligine punta ad eliminare o almeno a minimizzare tutto quello che può alterare il normale funzionamento del sistema immunitario - o, più correttamente, psiconeuroendocrinoimmunitario.
Per la cura della vitiligine dal punto di vista della naturopatia è importante curare l' alimentazione, preoccupandosi sia di individuare e gestire le probabili intolleranze alimentari, cercare di evitare cibi e loro modalità di assunzione che possano sostenere l'infiammazione cronica nel corpo, fosse anche di basso grado.
Limitare l'assunzione di microrganismi, come quelli che abbondano nel nostro intestino e che assai frequentemente modificano sia qualitativamente che quantitativamente la loro presenza; controllare lo stress, infatti anche la medicina riconosce come causa di attivazione della vitiligine, nonché meccanismo in grado di sostenerla.
Evitare un eccesso di estrogeni in quanto hanno un potente fattore di alterazione della risposta immune, come indirettemente conferma anche il dato che le donne vengano colpite da malattie autoimmuni molto più degli uomini, in un rapporto addirittura di 9 a 1, soprattutto in età fertile, cioè quando la produzione estrogenica è massima.
Il trattamento naturopatico prevede il Test DRIA ed una corretta alimentazione, trattamento naturale degli aspetti psicoemotivi e nervosi, riequilibrando così l'asse degli estrogeni, grazie all' assunzione di specifici integratori naturali e fitoterapici ad attività immunomodulante sono i passi necessari da compiere all'interno di un percorso di riequilibrio naturopatico.
Per curare completamente la vitiligine è necessario limitare quanto più possibile il contatto con sostanze chimiche di vario tipo (tra cui quelle contenute nelle tinture dei capelli), che sono in grado di scatenare o peggiorare la vitiligine.
In merito al perossido d'idrogeno in eccesso, si rivela importante l'impiego di minerali e vitamine antiossidanti.
L'assunzione di vitamina C in associazione ai flavonoidi , di Vitamina E e il beracarotene va integrata anche la supplementazione di glutatione, usato o da un importantissimo enzima antiossidante dell'organismo, la glutatione perossidasi, per eliminare il perossido di idrogeno, che viene trasformato in semplici ossigeno e acqua.
Per funzionare, la glutatione perossidasi ha bisogno di uno specifico minerale, il selenio, che per di più è anch'esso un ottimo antiossidante.
Sulla base di alcune correlazioni evidenziate tra vitiligine e cattivo funzionamento della tiroide va tenuto in considerazione anche l'uso di iodio oligoelemento. Lo iodio oligoelemento è un interessante regolatore della funzionalità tiroidea, sia nella tendenza all'ipotiroidisimo che in quella all'ipertiroidisimo, sulle quali peraltro agisce favorevolmente anche l'approccio alimentare menzionato.
Ci sono infine alcuni rimedi naturali specifici, che possono essere utili nella vitiligine, ma rappresentano solo un complemento al ben più interessante e causalistico trattamento di riequilibrio del terreno individuale più sopra descritto.
Tra questi troviamo gli Amminoacidi come la L-tirosina, da cui la melanina deriva, o anche la L-fenilalanina che l'organismo trasforma in tirosina i quali possono facilitare la ripigmentazione della pelle.
Si trovano alcune vitamine del complesso B, in associazione all'esposizione solare, si sono dimostrate efficaci nel miglioramento della vitiligine, sarà bene ricordare la vitamina B12 (cianocobalamina), la B9 (acido folico) e il PABA (acido paraminobenzoico o vitamina B10, ma in realtà si tratta di una "non vitamina").
Nel campo della fitoterapia per guarire dalla vitiligine si trova il Gingko biloba ed è probabilmente il più interessante, infatti anche una ricerca scientifica specifica ha evidenziato che è in grado di promuovere la ripigmentazione, in alcuni soggetti questa è stata addirittura totale anche se sulle aree bianche non sono ancora di grande estensione.
Il ginkgo ha in effetti un potente effetti antiossidante, è un notevole antinfiammatorio e ha anche un'azione antistress.
Non solo farmaci o fitoterapia, importanti sono anche i rimedi vegetali importanti per la cura della vitiligine come la curcuma o Curcuma longa.
La specifica conferma, fa piacere, ma gli effetti antiossidanti e antinfiammatori dei curcuminoidi erano ben noti e questa spezia già comunemente utilizzata in tutte quelle necessità di contenere lo stress ossidativo e persino per migliorare l'umore.
Altra spezia importante è il pepe nero soprattutto un suo principio attivo, la piperina la quale sembra in grado di stimolare la produzione di melanina per via topica, aiutando a scurire le aree depigmentate rapidamente.
Come si diceva la vitiligine è qualcosa di molto più complesso di un problema cosmetico e la logica, perlomeno in naturopatia, è agire sulle cause di squilibrio.
Per questo ci sono anche i i gemmoderivati,come il macerato glicerico di platano (Platanus orientalis), un drenante a spiccato tropismo cutaneo, può rivelarsi utile all'interno di un più completo trattamento della vitiligine.
Tutto questo ricordando i molti rimedi vegetali usati in altre culture tradizionali, come in primo luogo Picrorhiza kurroa, consigliata nella vitiligine dall'Ayurveda. In Occidente, la validità di questa pianta è confermata solo per le epatiti e più in generale per le patologie del fegato. Ma, anche nel caso della picrorriza, è verosimile che alla base degli effetti ipotizzati nella vitiligine possano esserci proprio le sue note proprietà antiossidanti (di protezione delle riserve di glutatione) e antinfiammatorie.
LEPTINA
La leptina è una piccola proteina da un immenso potere anche se è solo dal 1994 se ne conosce l'esistenza e si sono accertati gli stretti legami con l'attivazione metabolica.
Proprio per la sua grande importanza è bene imparare a conoscerla per sapere quanto siamo efficienti.
E' da pochi anni, esattamente dal 1994 che se ne conosce l'esistenza della leptina e la sua funzionalità. La leptina è stata miracolosamente scoperta da Jeffrey Friedman, della Rockfeller University di New York il quale battezza questo neurotrasmettitore con un nome derivato dal greco leptòs che significa “sottile, minuto”.
La leptina quindi è secreta dagli adipociti i quali sono le nostre cellule grasse con il significato molto importante di segnalare al nostro ipotalamo se c'è abbondanza o carenza di cibo.
Il nostro organismo si regola in base a questo segnale basale così l’intera ipofisi deve il suo completo funzionamento da un segnale di attivazione ipotalamica, spesso proprio dipendente dalla presenza o meno della leptina.
All'opposto quindi e non c'è da stupirsi: essendo la leptina un controllore perfetto dell'equilibrio tra introito energetico e attività funzionale degli organi, sembra così alquanto coerente che l'organismo si difenda dalla carestia incominciando a ridurre gli sprechi.
Tra le prime vittime colpite da un malfunzionamento della leptina è la tiroide che in assenza di un adeguato o apporto energetico, rischia di mandare depressione anche l'incremento muscolare, crescita e attività delle ovaie.
Il risveglio mattutino è quello più importante per raccogliere il segnale regolatorio legato al cibo, da quel segnale dipende quindi l’attivazione o la non attivazione metabolica del nostro organismo.
Le prime ore del mattino infatti sono quelle in cui si hanno i picchi più alti degli ormoni in grado di accelerare i nostri consumi.
Le primissime ore della mattina hanno un picco di testosterone a cui segue quello del cortisolo, per continuare nella tarda mattinata con il picco degli ormoni tiroidei che sono degli importanti regolatori del consumo calorico quotidiano.
Tutti questo mix di ormoni messi in confronto alla leptina, possono essere considerati degli operai dei piani bassi, il cui lavoro deve essere autorizzato da una responsabile che prende le sue decisioni all’ultimo piano del grattacielo.
Questa può essere considerata una posizione privilegiata dalla quale vede chiaramente quale sia la situazione energetica complessiva dell’intero organismo.
Parlando in termini più comuni e più evoluzionistici, l’azione della leptina può essere concepita come quello stimolo che l’uomo preistorico riceveva appena uscito dalla sua caverna, dopo una notte di riposo e conseguentemente di digiuno . Dopo essersi percosso il petto e sciacquato il viso, il nostro antenato iniziava così a a cercare il cibo per sfamare se e la sua famiglia.
Trovando il cibo suo metabolismo si mette in modalità consumo e gli permette di andare a caccia, cercando nuovi territori per riprodursi, costruire manufatti, se non lo trova si mette in stand by riducendo al minimo i propri consumi e risparmiando quanto più possibile fino al momento in cui reperirà del cibo.
In questo secondo caso si riproduce esattamente quello che succede ad ogni organismo quando segue una dieta ipocalorica o quando fa colazione con una tazzina di caffè o con due biscottini di corsa, prima di andare al lavoro.
Siamo proprio sicuri che questa sia la via giusta per dimagrire tre pasti al giorno e una colazione da re sono le premesse per una corretta attivazione metabolica e per l’innesco di un corretto processo di dimagrimento.
Intolleranze Alimentari
Da oltre 10000 anni fa l'uomo ha iniziato a coltivare qualche cereale e altre piante commestibili con la possibilità di accumulare scorte di cibo, ed ha iniziato ad allevare animali anziché seguirli o inseguirli lungo le pianure, ha iniziato a comparire l'obesità nella popolazione.
Al contrario delle migliorate condizioni sociali sono peggiorate le condizioni di salute, con un innalzamento spaventoso di allergie ed intolleranze alimentari.
Per migliorare le condizioni di salute è importante riequilibrate alcune regole alimentari che rimettano in azione alcuni dei meccanismi con cui nei millenni passati il genere umano ha vissuto meglio sul piano della salute; Magari risolvendo così alcuni se non molti dei problemi legati alle intolleranze alimentari.
Una delle cause dell'aumento dell'obesità è la sommministrazione costante ed inconsapevole di dati alimenti provoca facilmente la comparsa di allergie alimentari ritardate op più comunemente dette intolleranze alimentari.
Da poco si è dimostrato con certezza che le intolleranze alimentari determinano una reazione infiammatoria che può portare ad un inevitabile ingrassamento.
Questo è per il corpo un vero e proprio segnale di pericolo che arriva all'organismo e in risposta al pericolo ogni individuo cerca di accumulare grasso di scorta da utilizzare in una situazione di carestia successiva.
Oggi le intolleranze alimentari più frequenti sono legate alla presenza, spesso inconsapevole, nei cibi di grassi idrogenati vegetali presenti in quasi tutti i prodotti industriali, di latte e derivati del latte che si trovano dappertutto, intolleranze nei confronti dei lieviti e prodotti fermentati e ad alto contenuto di sale.
Una delle intolleranze più frequenti che io conosca è quella al frumento.
Uno studio attento delle intolleranze alimentari e una dieta che annulli l'infiammazione che queste producono manda all'organismo un segnale uguale e contrario a quello che ha causato l'ingrassamento, facilitando così la perdita di massa grassa.
mercoledì 22 settembre 2010
Tutti I Sapori della Soia
La soia è un'ottima fonte di salute e longevità, importante per prendersi cura del proprio benessere anche a tavola, l'importante è scoprirla in tutti i suoi sapori.
La soia è un legume di origine orientale che continua a guadagnare popolarità soprattutto grazie all'immagine di prodotto salutistico che lo accompagna.
La soia è un prodotto ricco di proteine e privo di colesterolo " cattivo", contiene infatti gli isoflavonoidi importanti per le donne in menopausa.
La soia è un prodotto dai mille sapori, per cui è alquanto versatile, dalla sua lavorazione si trovano moltissimi alimenti, di tutti i sapori sempre più diffusi nei supermercati: dalla soia ai germogli, dai drink ai budini, dai burger ai gelati a tutti i sapori dei piatti pronti a base di soia.
Uno tra i prodotti in commercio a base di soia è la farina, dalla macinatura dei semi dopo aver estratto l'olio si ricava una pasta farinosa che può essere usata per preparare pane, dolci, spaghetti.
A differenza della comune farina questa di soia è senza glutine, adatta anche alla dieta dei celiaci, unita ad altre farine questa rende i composti più friabili.
E' bene prestare attenzione anche alla cottura perchè la soia brucia velocemente.
Tra tutti i sapori della soia c'è anche la carne verde, dopo l'estrazione dell'olio da seme si ottiene la cossidetta " soia ristrutturata", un prodotto che per la consistenza assomiglia alla carne.
Tipo di lavorazione che distrugge i nutrienti importanti della soia lasciando intatte le proteine,.
Questa è per i vegetariani considerata una vera e propria bistecca, prima di essere cucinata deve essere integrata con dei liquidi che ha perso durante la lavorazione, quindi va immersa in acqua calda o fredda, bollita per 30 minuti e poi schiacciata per eliminare tutti i liquidi in eccesso.
A questo punto può essere cucinata a piacere.
I sapori del latte possono piacere o meno, ma per provare tutti i sapori della soia si può provare anche questo, il latte di soia si ottiene facendo macerare i semi in acqua.
Dopo la spremitura il liquido viene sottoposto a trattamento termico di Uht, la bevanda è costituita dal 90% di acqua contenendo basse quantità di proteine, grassi e zuccheri.
Rispetto ai latti comuni contiene più ferro ed è carente di calcio, vitamina D e B 12 essenziale per il buon funzionamento delle cellule.
Per renderlo quindi più completo a livello nutrizionale viene integrato con vitamine e sali minerali, il latte si consuma spesso in frullati, besciamelle, gelati, budini, creme e salse e per chi ama i sapori alternativi anche al naturale.
Io sono un amante dei sapori particolari, soprattutto quando si parla di formaggio.
Tra i prodotti che amo molto della soia è il tofu, formaggio di soia il quale si ottiene dalla coagulazione del succo usando sali di calcio e magnesio, apporta buone quantità di vitamine del gruppo A e B, proteine, lecitina ed è povero di sodio.
Dal punto di vista nutrizionale non rappresenta un'alternativa ai formaggi perchè povero di calcio, si può mangiare crudo, cotto. In commercio si può trovare in diverse versioni: più morbidi, più solidi e sott'olio, assaggiate la varietà dei sapori!
Tra le altre cose che sulla tavola non mancano mai sono le insalate, ricche di sapori delle verdure fresche di stagione , molte volte del proprio orto, ma che sarà bene imparare ad arricchire con tutti i sapori della soia.
Sono le baby piante ottenute facendo germogliare la soia verde, in questo modo gli elementi nutrizionali del seme come grassi, proteine e carboidrati vengono scomposte in sostanze più semplici e digeribili.
I sali minerali contenuti nei germogli di soia sono più facilmente assimilabili e aumenta la quaota di vitamine, con il risultato che è un alimento più ricco di nutrienti e digeribile.
I germoglio sono ideali crudi, da gustare nelle insalate, ovviemente li potete mangiare anche cotti da soli o direttamente con la carne o per condire i primi piatti.
I fagioli di soia è il prodotto che più fcilmente si trova in commercio , la soia gialla è la varietà più diffusa, c'è però anche la soia nera.
Tra altre varietà di soia ( che propria non è) c'è anche la soia rossa ( azuki) e verde ( mung), prima di consumarli però sarà bene tenerli in ammollo per almeno 12 ore e poi cuocerli per due ore e mezza.
La soia ha molte proprietà salutari tutte da sfruttare aiutando così a combattere le malattie cardiovascolari, prevenire l'osteoporosi e ad attenuare i disturbi legati alla menopausa.
Dal punto di vista nutrizionale è una buona alternativa alla carne perchè apporta proteine di alta qualità senza il colesterolo.
Grazie all'acido linoleico e al linolenico, due acidi grassi insaturi che l'organismo trasformerà in Omega 3 e Omega 6 la soia aiuta a ridurre l'accumulo di colesterolo nel sangue aumentando l'elasticità delle arterie e rallentando l'aggregazione delle piastrine, proteggendo così dal rischio di trombi.
Questo legume poi fornisce fitoestrogeni i quali sono sostanze che agiscono sulle lipoproteine aumentando la percentuale dell'Hdl ( colesterolo buono) riducendo quelli di Ldl , ovvero quello cattivo e dei trigliceridi.
Un noto ingrediente della cucina orientale a base di soia , che permette così' di cambiare un po' i sapori della nostra tavole è la salsa, la quale si ottiene dalla fermentazione della soia, frumento, orzo, riso, già cotti in acqua e sale.
Le versioni più comuni sono lo Shoyu ricavato dalla fermentazione dei fagioli gialli e del frumento ed il tamari dove i fagioli di soia gialla sono cotti in acqua e sale ed inoculati con funghi detti koji, la cui fermentazione può essere durata tre anni.
Entrambe le salse forniscono proteine, vitamine, oligoelementi, contenendo pochissimo sodio, possono essere aggiunti ai cibi già cucinati o aggiunti in cottura.
A fine cottura può essere aggiunto anche l'olio di soia che si ottiene dalla spremitura dei fagioli ed è di colore giallo chiaro, con un sapore delicato, ricco di grassi polinsaturi come Omega 3 e Vitamina E.
Quest'olio è instabile alle temperature e può essere usato come condimento a crudo come per preparare una maionese leggera.
Facilmente deperibile ed ossidabile, per questo va conservato ben chiuso e al buio, infine è consigliabile controllare in etichetta che la spremitura sia avvenuta a freddo in quanto l'olio ottenuto con il processo di lavorazione a caldo perde buona parte dei suoi nutrienti.
Per cambiare sapori ai dessert si possono provare le alternative alla soia come lo yogurt ed il budino.
Ottenuti dal succo di soia concentrato e fatto inacidire con l'aggiunta di fermenti lattici, lavorazione che permette di ottenere sia prodotti cremosi fermentati sia dessert al cucchiaio.
Questi dessert forniscono proteine, acidi grassi essenziali e microrganismi benefici.
Rispetto allo yogurt comune, quello di soia perchè privi di colesterolo e lattosio e calcio, infatti spesso vengono arricchiti; Come gli altri sapori anche quelli di soia vengono arricchiti di frutta e altri sapori.
La lecitina di soia è un'integratore alimentare, molto utile per contrastare i problemi di colesterolo alto.
Essendo un emulsionante mantiene in sospensione il colesterolo presente nel sangue impedendo che si depositi nelle arterie.
La lecitina di soia rinforza l'azione antiossidante delle vitamine A ed E contribuendo alla depurazione di fegato e reni.
La lecitina di soia viene usata nell'industria alimentare ed in quella farmaceutica in diversi medicinali, mentre nell'alimentazione può essere consumata da sola o aggiunta a minestre o yogurt.
Quando si parla di minestre vengono in mente tutti i sapori personali che ognuno ha, ricette più o meno tradizionali o alternative come i sapori del miso, prodotto tipico della cucina giapponese che si prepara facendo cuocere semi di soia, acqua e sale a cui spesso sono aggiunti cereali come orzo ( Mugi Miso) o riso ( Kome miso).
Inoltre c'è anche la variante di Hacho miso, di sola soia con un gusto deciso e salato, esistendo però anche una variante dolce.
Il miso mantiene tutte le proteine della soia ed è ricco di enzimi simili a quello dello yogurt importanti per la mobilità intestinale, si usa per insaporire minestre o cereali o per cucinare una particolare zuppa.
La soia è la principale fonte alimentare di isoflavonoidi, estrogeni vegetali che si sono rivelati un valido aiuto per la salute delle donne in menopausa, svolgendo una funzione protettiva dei tumori ormono-sensibili e aiutando a mantenere la densità ossea riducendo così il rischio di osteoporosi e accelerando il processo di guarigione da eventuali fratture.
La ricerche hanno mostrato come tutti i sapori della soia riducano le vampate di calore e a differenza degli estrogeni sintetici , quelli vegetali non si accumulano nei tessuti, per questo gli integratori che li contengono non determinano aumenti di peso e non incidono sull'ipersensibilità del seno.
lunedì 20 settembre 2010
Guarire Dalla Cicatrice
La cicatrice è un filetto in rilievo che perdurano nel tempo ed eliminarle è difficilissimo, ma guarire dalla cicatrice è molto possibile, anzi sempre più probabile.
Da un punto di vista della medicina psicosomatica la cicatrice è la memoria visibile di una ferita passata che anche l'organismo fa fatica a dimenticare.
Per guarire dalla cicatrice anche se di vecchia data va molto bene la rosa mosqueta, pianta selvatica proveniente dal Cile e dalle Ande dai cui semi si estrae un olio alquanto pregiato e ricco di vitamina C ed E, di carotenoidi e fitosteroli e con una percentuale molto alta di acidi grassi essenziali polinsaturi come l'acido linoleico, alfalinoleico, applicandolo con un leggero massaggio permettendo di guarire dalla cicatrice.
In alternativa alla rosa mosqueta per guarire dalla cicatrice va molto bene anche l'olio estratto dai fiori bianchi dell'albero di arancio, il neroli.
Non sempre serve un rimedio per guarire dalla cicatrice, se si riesce in tempo si può prevenire la cicatrice, se la lesione stenta a rimarginarsi si può ricorrere alla piantaggine, una pianta medica dalle cui foglie fresche si ricava un ottimo impacco o all'achillea, erba usata nell'antichità per le piaghe sanguinanti.
Si può applicare sulla ferita superficiale un cataplasma di foglie crude schiacciate.
In alternativa si può usare delle rosa canina, pianta perenne ricca di Vitamina C, per lavaggi usare un cucchiaino di erba da lasciare in infusione per 10 minuti.
A queste piante si può associare l'essenza di lavanda che rimargina la ferita in circa 8 giorni.
Per contrastare l'infiammazione del tessuto cicatriziale che può favorire la comparsa di escrescenze è molto efficace la calendula, pianta medica ricca di principi attivi come carotene, betacarotene e acido saslicilico.
Per guarire dalla cicatrice si può anche ricorrere all'olibano, albero dell'incenso da cui si estrae un olio ricco di sostanze come pirene ed incensolo, miscelare 4 o 5 goccie di uno dei due rimedi in un cucchiaino di olio di mandorle dolci oppure enotera, pianta medica dai semi di acidi grassi essenziali come l'acido gamma -linoleico.
Il tutto è un ottimo veicolo per le essenze , anche il burro estratto dall'albero di karitè i cui semi sono ricchi di principi attivi come l'acido oleico, linoleico e vitamine A, D ed E.
In caso di scottature per guarire in fretta meglio l'iperico, applicando mattina e sera con un battutolo di cotone una piccola quantità di olio e massaggiare fino a completo assorbimento.
mercoledì 15 settembre 2010
La Pillola Anticoncezionale
La pillola anticoncezionale è stata la vera protagonista di un importante congresso europeo di medicina contraccettiva tenutosi l'estate scorsa in Olanda.
Durante il Congresso si è parlato della sua storia, conquiste, passi avanti e anticpando quelli futuri.
Quest anno la pillola anticoncezionale compie cinquant'anni e come per ogni persona è tempo di bilanci, per l'occasione è stata condotta una ricerca che ha coinvolto più di 20 mila donne fra i 15 e 5o anni di 18 Paesi , 17 Europei più il Canada.
Secondo i dati raccolti più della metà delle donne ha provato la pillola, percentuali quasi al 100% si registrano in Paesi dell'Europa Settentrionale, quelle più basse , attorno al 20% alle latitudini opposte come Grecia e Turchia.
La pillola anticoncezioanle si conferma il metodo contraccettivo più usato, oltre che più sicuro dopo il preservativo.
L'anticoncezionale dopo tanti anni ha determinato una vera e propria rivoluzione sociale e culturale, soprattutto per la donna che ha potuto imporsi e determinare la sua volontà.
La nascita ufficiale della pillola si registra negli anni '60 negli Stati Unito dove viene distribuita per la prima volta; L'anno successivo la novità arriva nel Vecchio Continente ed in Australia.
Mentre per l'arrivo della pillola anticoncezionale in Italia bisognerà aspettare ancora qualcheanno, una norma del codice penale ( art 533) vieta per legge la contraccezione.
Mentre nel 1965 anche da noi la pillola anticoncezionale ha cominciato a prendere piede, ma solo per le donne con problemi di regolarità mestruali.
Il panorama anticoncezionale femminile cambia radicalmente con la rivoluzione studentesca del 1968, danno che diede una scossa profonda.
A riguardo della nuova pillola anticoncezionale gl specialisti confermano che le nuove formulazioni sono anche vero alleato della salute al femminile.
Usare con regolarità la pillola anticoncezionale contribuisce alla prevenzione di alcune malattie come il tumore all'endometrio, tessuto di rivestimento interno dell'utero, ovaie e colon.
La percentuale di diffusione di questi tumori sono in costante aumento soprattutto per un fattore legato all'età, l'età fertile si allunga e le gravidanze calano.
In questi stati particolari gli organi femminili destinati alla riproduzione sono sempre in attività aumentando la possibilità di sviluppare un tumore, la pillola regola quindi l'attività di questi organi, limitando il numero di ovulazioni, imponendone il riposo programmato prevenendo l'insorgenza della malattia.
Dati concreti di ciò sono in Olanda si è assistito al 50% in meno di tumori ovarici.
La pillola anticoncezionale si comporta come una vera e propria cura ormonale per la risoluzione di problemi femminili.
Anticoncezionale ottimo contro l' acne perchè contrasta la comparsa di brufoli e inestetismi cutanei come la crescita eccessiva di peluria e dolori mestruali.
La pillola anticoncezionale non è stata ben accettata all'inizio, ora invece ben l'80 % delle donne italiane afferma che migliora la vita di coppia.
Le paure principali per le quali non è stata inizialmente ben accolta è l'aumento di peso, la ritenzione idrica oggi le giovanissime e non solo sono convinte che l'anticoncezionale nella nuova formulazione siano sicure ed efficaci sia per la prevenzione gravidanze che per la cura della sindrome premestruale.
Anche le più scettiche e diffidenti stanno cominciando a prendere più confidenza.
Certo è che il binomio gravidanza con pillola anticoncezionale sembra un paradosso, eppure il contraccettivo orale che ha lo scopo principale il monitoraggio e controllo delle gravidanze, inoltre la pillola presto si arricchirà di acido folico molto utile durante i 9 mesi di gravidanza, diventando quindi un'ottima alleata per una gravidanza desiderata.
Ernia Al Disco
Si possono verificare tre tipologie di ernia al disco, ovvero può raggiungere tre stadi diversi di patologia.
Nell'ernia al disco contenuta il nucleo polposo fuoriesce mediante la parte più interna del disco, quella più esterna è la struttura che contiene il disco nella sua sede senza subire alterazioni.
Il problema è per la maggior parte è già frequente da giovani.
Nell'ernia espulsa il nucleo polposo lacera l'anello e la struttura posteriore del disco per poi fuoriuscire, in questo caso compare un'infiammazione attorno alla radice del nervo interessato determinandosi un dolore alla schiena o all'arto inferiore percorso dalla radice nervosa colpita.
Mentre nell'ernia al disco migrata il nucleo polposo fuoriesce dal disco, si stacca e si sposta nel canale vertebrale.
All'origine dell'ernia a l disco ci potrebbero essere delle continue sollecitazioni subite dal disco che provocano l'usura soprattutto a carico dell'anello fibroso che contiene il nucleo.
Ad originare l'ernia al disco sono i continui e pericolosi movimenti quotidiani, sforzi eccessivi, aumento del peso, sedentarietà, posture scorrette.
Le zone più colpite dal problema dell'ernia del disco sono la zona lombare e la zona cervicale.
La presenza di un'ernia difficilmente passa inosservata perché il dolore è lancinante per cui la persona si accorge da subito.
Il nucleo fuoriesce dal disco e solitamente comprime una radice nervosa, una ramificazione del sistema nervoso presente nella colonna vertebrale.
La compressione meccanica della radice nervosa e l'infiammazione si traducono in dolore che in modo progressivo poi va ad interessare altre zone del corpo, quali la natica, la coscia o tutta la gamba fino al piede.
Se l'ernia al disco si trova a livello cervicale il dolore si può estendere lungo il braccio fino alla mano, nel caso invece dell'ernia lombare i sintomi si manifestano dalla schiena fino alla natica, alla coscia, alla gamba e al piede. Inoltre si può avvertire anche un fastidioso formicolio e una riduzione della sensibilità nelle zone interessate.
Nella maggior parte dei casi il dolore per quanto insopportabile è destinato a passare in poco tempo; Molto spesso la guarigione è spontanea, nell'arco di poco tempo tende a disidratarsi, asciugarsi e viene in parte " mangiata " dai macrofagi, cellule che fanno parte del sistema di difesa dell'organismo.
Così facendo si ottiene una riduzione del volume dell'ernia che risolve la compressione delle radici nervose.
Le sostanze che determinano l'infiammazione vengono progressivamente allontanate dalla zona permettendo la scomparsa progressiva dei sintomi.
I tempi di guarigione sono spesso rapidi , da pochi giorni ad un mese e mezzo al massimo.
La cura per l'ernia del disco è di due tipi: fisioterapia ed infiltrazioni.
Il disturbo può essere affrontato anche con una mirata riabilitazione articolata in esercizi specifici.
Il fisioterapista sulla base della prescrizione del medico e dopo aver analizzato la situazione studia un programma di esercizi mirati per migliorare la situazione e determinare cosi una rapida guarigione.
In qualche caso però anche queste due non bastano e c'è la necessità dell'intervento chirurgico come la microdiscetomia tradizionale ed endoscopica.
La metodica tradizionale permette di limitare le dimensioni dell'incisione e richiede l'uso del microscopio operatorio.
Con la microdiscectomia endoscopica il chirurgo usa l'endoscopio collegato ad una telecamera, inserito mediante un'incisione di pochi millimetri nella zona da trattare per asportare l'ernia al disco.
L'obiettivo di entrambe è limitare l'impatto sulle strutture da attraversare per raggiungere il disco.
Shampoo E Balsamo
Molte persone non usano il balsamo in quanto trascurano la sua importanza o addirittura possa appesantirli.
Evitare il balsamo dopo lo shampoo è un danno estetico per il capello che nel tempo perde lucentezza e vitalità.
Il balsamo può essere di due tipi, a risciacquo e senza risciacquo.
Il balsamo a risciacquo si applica sui capelli lavati e dopo averli tamponati con una salvietta; Il prodotto va ben distribuito dalle radici alle punte e districati i capelli con un pettine.
Ci sono però anche balsami senza risciacquo, indicati per capelli secchi o fini perché li avvolgono in un'invisibile guaina protettiva senza appesantirli.
Il balsamo, al contrario delle credenze, si applica ad ogni lavaggio, in quanto il capello è enormemente esposto alle aggressioni esterne e nel tempo perde lucentezza e vitalità.
Salvare la salute e la bellezza del capello è importante, bastano pochi gesti e semplici, uno shampoo e un balsamo e il gioco è fatto.
Il balsamo dopo lo shampoo è importante perché ammorbidisce, il contatto con l'acqua calda durante il lavaggio fa impoverire le risorse idriche e nutritive del capello; IL balsamo è importante che possieda agenti restitutivi come il pantenolo, estratti di lino e ginko, latte di palma e proteine vegetali soprattutto quelle del grano.
Permettendo così di restituire al capello equilibrio alla fibra capillare assicurandone morbidezza e lucentezza.
Nel balsamo sono presenti sostanze districanti come il silicone che depositandosi sulla fibra capillare " ricompattano" le squamette di rivestimento del capello sollevate durante il lavaggio, azione che permette di pettinare meglio la chioma, facilita la piega e tiene sotto controllo l'effetto crespo.
Il film invisibile che il balsamo lascia sul capello agisce come una protezione contro le aggressioni esterne e permette alla luce di riflettersi meglio donando alla lucentezza del sole.
Il balsamo deve essere scelto in base al tipo di capello e alle sue specifiche necessità.
Ci sono formule molto ricche di agenti nutritivi come oli vegetali, adatte a restituire morbidezza e fluenza ai capelli secchi per natura e inariditi da agenti chimici ripetuti.
Altri prodotti agiscono in modo specifico sulle punte sfilate dai capelli lunghi riparandole e illuminando la chioma, altri ancora grazie ai filtri Uv e al Ph acido proteggono la tinta per un colore brillante che dura molto più a lungo.
Il balsamo si può trovare anche in formato spray, l'ho usato anch'io e devo dirmi che mi sono trovata molto bene perchè molto pratico, ma comuqnue efficace.
Il balsamo così costituito si presenta sotto formule bifasiche da miscelare al momento dell'uso e vaporizzare in modo uniforme sulla capigliatura
Pregio maggiore è che hanno importanti proprietà nutrienti grazie all'elevata percentuale di agenti emollienti come oli vegetali lasciando però capelli leggeri e vaporosi.
Adatti ad ogni tipo di chioma, l'importante è che sia messo da chiunque dopo lo shampoo.
Botulino Pro e Contro
Il passare degli anni sul viso di un uomo e di una donna sembra oramai cosa d'altri tempi.
Sempre più spesso si fa ricorso al botulino, il problema è che i ricorsi in materia poi sono davvero tanti; sarà bene quindi prestare attenzione ai pro e contro.
Parlare in medicina estetica di botulino o botox sembra quasi sinonimo, ma non è così.
Il botulino è l'espressione più comune per nominare la tossina botulinica prodotta da un batterio : Clostridium botulinum che può contaminare conserve, salse, gelati...prodotti male.
Il botulino è una sostanza molto pericolosa perchè agisce paralizzando i muscoli, impedisce quindi la trasmissione dell'impulso nervoso ai muscoli che la bloccano.
Il botulismo è una malattia che determina la paralisi dei muscoli respiratori.
Al contrario il botox è un marchio, ovvero il nome commerciale del farmaco che si ottiene dalla tossina botulinica e che da anni viene usato in medicina estetica per cancellare le rughe di espressione date dall'età.
Negli ultimi 12 mesi in Italia sono state fatte 20.000 punture di botulino per migliorare il proprio aspetto visivo, perciò però è importante mantenere la massima cautela.
Per legge il farmaco deve essere iniettato solamente nella parte centrale della fronte.
Nelle iniezioni invece come ai lati degli occhi, nella bocca o sul collo la pratica con il botulino sembra alquanto diffusa.
La legge stabilisce che le iniezioni di botulino devono essere fatte rigorosamente da un medico estetico nel proprio studio.Illegali sono quei trattamenti proposti da estetiste, infermieri, Spa; Per quanto riguarda le dosi la Food and Drug Administration ha stabilito un dosaggio di 20 unità di prodotto alla volta per evitare i contro di questa sostanza.
Non si vuole negare a nessuno la scelta di farsi igniettare questa sostanza, l'importante è che lo si faccia tenendo in considerazione i pro e i contro.
Sarebbe bene quindi consultare più di uno specialista competente in materia, chiedere al medico il consenso informato per sapere tutti i dettagli dell'intervento e le eventuali complicazioni.
Evitate completamente di fidarvi di medici competenti, controllando per bene che il medico in questione abbia frequentato una Scuola di Medicina estetica.
E' possibile che per ogni intervento con botulino le alternative siano diverse, a favore dei pro scegliete quindi l'intervento meno invasivo.
Dopo l'intervento fatevi rilasciare dal medico la certificazione di tutti i farmaci usati.
Rivolgetevi alla medicina estetica con molta cautela, ricorrendovi quando la vostra pelle è ancora giovane, altrimenti poi sarà quasi impossibile raggiungere i risultati da voi sperati.
Ovviamente si deve ricorrere al botulino per migliorare qualche difetto, non per diventare la copia di qualche nostro mito.
martedì 14 settembre 2010
Rischio Biberon di Plastica
Oggetto di uso frequente fra la popolazione dei più piccoli.
Il succhiotto del biberon è composto da bisfenolo A o Bpa, componente delle plastiche in policarbonato, da oggi tornato al centro di polemiche per i rischi che può comportare alla salute dei più piccoli.
Alcuni Paesi Europei ed Extraeuropei si è deciso di sospendere la vendita dei biberon di plastica a " scopo precauzionale" in attesa di conferme.
Il bisfenolo A è il componente principale del bicarbonato usato per produrre diversi contenitori, dai biberon ai contenitori a boccia dei distributori di bevande; Inoltre è anche usato per produrre le resine epossifenoliche, usate nel rivestimento interno di alcune scatolette per alimenti e bibite, coperchi di omeogeneizzati, dei serbatoi domestici per contenere l'acqua dei tini.
Gli esperti lo classificano come un iterferente endocrino, sostanza che si comporta come gli etsrogeni femminili, il cui aumento nell'organismo potrebbe essere collegato a problemi di infertilità, disturbi del comportamento, endometriosi nella donna.
Agendo come ormone femminile, dosi elevate di bisfenolo A potrebbero determinare disfunzioni sessuali e disfunzioni erettili nel maschio.
Studi sperimentali recenti affermano un possibile rischio per la tiroide, è doveroso prestare attenzione quindi se gli effetti del Bpa possano comparire anche a basse dosi a cui le persone sono noralmente esposte.
Nel 2006 l'Efsa, autorità europea per la sicurezza degli alimenti aveva stabilito che non c'erano rischi per l'uso dei biberon in quanto la quantità di Bpa che dal biberon può passare al latte e agli altri liquidi è veramente bassa.
Aveva anche fissato inoltre una soglia massima tollerabile, ovvero la quantità minima che ogni persona può ingerire senza avere problemi di salute.
Dose che era calcolata in 50 mcg per chilo di peso, l'Efsa aveva anche dichiarato che la quantità di Bpa che un bimbo solitamente introduceva con il latte e omogenizzati era comunque di gran lunga inferiore alla dose già considerata sicura.
Le indagini per scongiurare rischi , sia con i biberon di plastica che con tutto il resto sono proseguite e hanno ipotizzato che qualche rischio si potrebbe correre anche con quantità molto ridotte.
L'autorità competente allora ha deciso di effettuare nuove indagini per valutare ancora meglio il rischio anche a dosi minime.
L'autorità ha quindi deciso di avviare nuove indagini dopo che la statunitense Food and drug administration ha diffuso un comunicato sui poenziali rischi per la salute collegati alla presenza di bisfenolo nei recipienti di plastica per alimenti.
Decisione è stata presa dopo che il National Insitute of healt ha condotto studi tossicologici sugli animali da laboratorio.
Da queste ricerche non si può completamente escludere che il Bpa possa avere effetti nocivi sul feto, sui lattanti e grazie ai biberon di plastica anche ai piccolini, soprattutto a livello della prostata, del comportamento e dello sviluppo del cervello.
La Fda si è mostrata favorevole sull'iniziativa di non usare bisfenolo A per i biberon.
In altri PAesi come il Canada le autorità sanitarie hanno vietato l'uso di questa sostanza nei biberon di plastica.
Dopo le diverse iniziative americane l'autorità europea ha convocato un incontro con gli esperti degli Stati Membri per discutere sul bisfenolo A visto che da tempo la Comunità Scientifica richiede una riflessione.
A seguito della riunine verrà elaborato un documento dopo poche settimane e pubblicato entro la fine dell'anno.
Qualcuno pensa che non ci si debba preoccupare,come il governo inglese che afferma che il bisfenolo A non sia una minaccia per la salute.
Le decisioni adottate in molti Paesi del mondo hanno uno scopo principalmente precauzionale, nell'attesa che vengano forniti nuovi dati sulla sicurezza del bisfenolo A.
E' vero che il bisfenolo A può interferire con il sistema endocrino, ma oggi i danni che potrebbe determinare all'organismo sono stati dimostrati usando quantità di bisfenolo A superiori alla dose minima, che anche un neonato bevanda il latte dal biberon di plastica può ingerire.
Il Bpa è un interferente endocrino " debole", una volta introdotto nell'organismo viene rapidamente eliminato.
GLi studi precedenti a quelli attualmente in corso sono tranquillizzanti. L'Efsa ha analizzato l'esposizione dei lattanti al Bpa osservando che nel peggiore dei casi, al dose che un bambino riceve è di 4 volte almeno inferiore rispetto a quella considerata sicura.
Quando si parla di massima esposizione si intende il caso in cui un bambino usi tutti i giorni un biberon di plastica dal quale migrino le quantità di bisfenolo A più elevate osservate nei diversi studi disponibili, ed è il caso di un biberon usurato o che rimane a lungo in contatto con il latte caldo.
Di questa delicata questione si è occupata anche l'Agenzia di controllo per la sicurezza alimentare francese, che ha esposto una valutazione dell'esposizione media dei francesi al bisfenolo A, accertando che quella popolazione è da 50 a 100 volte inferiore alla dose consentita.
Allarme Nuove Droghe
Problema sul quale c'è molto da discutere e riflettere.
Il mercato oggi si sta diffondendo di sostanze sempre più pericolose e dalle conseguenze ancora ignote.
I nomi sono davvero una novità metamfepranome, setaqualone, Ppp e Tma-6, a dire questo è il rapporto Europol 2009 c he fotografa il fenomeno delle dipendenze con l'Osservatorio europeo delle droghe e dei tossicodipendenti.
I dati di questa ricerca sono molto chiari, nell'ultimo anno sono arrivate sul mercato delle nuove droghe, il doppio dell'anno precedente.
A creare ansie e paure non sono solo i numeri, quanto il fatto che è internet ora la nuova piazza di spaccio per queste nuove droghe e quindi anche per le autorità diventa più difficile controllare.
L'Osservatorio Europeo che si occupa di droghe e tossicodipendenti parla di record, in quanto l'elenco delle sostanze illegali che ogni anno viene stillato con l'Europol è arrivato a numeri mai raggiunti prima.
Le nuove droghe hanno tipologie diverse fra loro, le nuove droghe sono composte dai derivati dalla cannabis, altre sono pasticche che si prendono per via orale simili all'ecstasy; In due casi invece sono composti chimici creati con dei principi farmacologici.
Le nuove droghe hanno una sola caratteristica in comune, sostanze sintetiche con effetti a dir poco sconosciuti.
Il rapporto dell'Europol entra nei dettagli del mercato degli stupefacenti, individuandone flussi e zone.
Ad essere protagonista in particolare è il Nord Europa, perchè è qui che le nuove droghe vengono prodotte.
In Norvegia si vende il metamfepramone, cannabinoide sintetico, l'etaqualone, composto sintetico che deriva da un sedativo e due allucinogeni come il Ppp ed il Tma-6.
La Germania è la patria degli smart d4ugs come Odt, Jwh-250 e Cp 47.
Danimarca e Germania sono i Paesi del mercato più ampio, in coda si trovano il Belgio, La Svezia e la Lituania. Le nuove droghe sono arrivate anche da noi, nella capitale è famoso il Kfen , allucinogeno cinese a base di chetamina, anestetico usato per i cavalli.
La piaga del settore non si ferma al problema delle nuove droghe, quanto il nuovo mercato come quello di internet. Infatti le nuove droghe vengono acquistate maggiormente on line, tendenza difficile da tenere sotto controllo, infatti sono sempre di più i siti che vendono queste nuove droghe sotto copertura.
Le sostanze sono etichettate come sali da bagno, concimi e medicinali, tanto da sembrare normali negozi on line.
Così facendo, acquistare queste nuove sostanze è più semplice e senza rischi di essere colti in fragrante.
Le nuove droghe come tutte le sostanze sintetiche hanno due caratteristiche in comune, non determinano tossicodipendenza e minacciano l'equilibrio cerebrale.
La prima carratteristica è la più insidiosa, perchè non determinando tossicodipendenza, non danno l' impressione a chi le assume di essere diventati schiavi, le crisi di astinenza sono assenti, si crede di avere la situazione sotto controllo e poter usare queste droghe a piacimento.
Sul fronte degli effetti collaterali, le nuove droghe sintetiche attaccano il cervello alterandone le funzioni; questo porta a breve termine ad un obnubilamento, a lungo andare possono sopraggiungere dei veri e propri disturbi mentali, da sbalzi d'umore a problemi d'ansia, depressione, equilibri del sonno.
Parlando di droghe e nuove droghe si pensa siano solo i giovanissimi.
Nulla di più sbagliato , secondo gli esperti gli utenti di questo mercato sono molto più variegati, tra loro molti insospettabili.
Un'ampia fetta riguarda solo gli adolescenti che le usano per sballare e soprattutto nelle discoteche al week end.
Il problema è che fra i consumatori di queste nove droghe sono anche moltissimi quarantenni e over quaranta, professionisti, padri di famiglia che scelgono queste sostanze per migliorare le prestazioni sessuali e lavorative.
venerdì 10 settembre 2010
Massaggio A Tahiti
Ognuno di noi pensando all'isola di Thaiti pensa inevitabilmente al sole, al mare, al caldo, ma soprattutto all' aria di relax che si respira prima, dopo e durante un lungo massaggio.
Dall'alto si vedono 118 isole disperse nel mare blu, conosciute anche come Polinesia Francese , superficie equivalente a quella dell'Europa e si estendono un un'area dell'Oceano Pacifico vasta circa 4 milioni di Kmq.
Isole suddivise in 5 arcipelaghi si distinguono tra alte e basse, le isole alte sono caratterizzate da aspri picchi di origine vulcanica dalla cima persa tra le nuvole, ammantate da una vegetazione rigogliosa, hanno stupende spiagge nere o immacolate di sabbia corallina.
Con un paesaggio caratterizzato da una tavolozza di colori forti e vivi, blu scuro dell'oceano, giallo chiaro e rosso scarlato dei tramonti e il verde brillante di una rigogliosa vegetazione.
Pensare a Tahiti è come pensare a fiori, acqua e massaggio, da questa alchimia tra tradizioni ed elementi naturali nasce il Taurumi, l'arte del massaggio per eccellenza, filosofia di vita, medicina tradizionale e pratica ancestrale nel Paese del Tiarè.
Il Taurumi significa abbraccio ed è l'antica cura olistica della Polinesia, tutti i sensi sono coinvolti per fondersi nella bellezza delle isole e dei loro elementi.
Massaggio che va oltre una semplice tecnica manuale perché scioglie tutti i blocchi psicofisici, liberando il flusso energetico, armonizzando corpo e spirito.
Eseguito con l'olio di bellezza tipico di Tahiti chiamato monoi.
Il monoi è più di un prodotto per la cura della pelle, il suo potere di armonia ed equilibrio è rivelato dalla tradizione del Taurumi Ma'ohi.
Massaggio di Tahiti praticato in un contesto familiare alla sera all'ombra di un'albero o comunque sia all'aperto in modo più formale da uno specialista del massaggio.
La tradizione del massaggio taurumi è tramandata di generazione in generazione.
L'olio di Tahiti colpì subito le persone del posto perchè ha molteplici proprietà, gli europei che sbarcarono nelle isole nel '700.
Usato anticamente come olio sacro è usato ancora oggi dagli uomini e donne per ammorbidire e profumare la pelle , capelli e inforndere armonia e benessere, un puro e sensuale equilibrio tra corpo e spirito.
Olio prodotto dalla macerazione del cocco profumata con fiori d i tiarè, il monoi ha una lunghissima tradizione nella cultura di Tahiti.
Le funzioni di quest'olio variano in base alle diverse piante ed essenze da cui è composto, protegge la pelle dall'inaridimento, dagli effetti del sole e dagli spiriti malvagi.
L'humuei, monoi arricchito con piante profumate serve per incantare l'amato, l'olio di monoi viene anche usato per ravvivare i colori dei tatuaggi polinesiani.
Nelle sue meravigliose SPA la Polinesia offre una vasta gamma di trattamenti usando solo prodotti del posto a base di monoi, noni e tamanu dalle sorprendenti virtù estetiche e curative, arricchiti con olio di cocco, caffè, avocado e fiori di tiarè.
Questo è il distillato di una sapienza millenaria per una bellezza e del benessere psicofisico completo, tra qui c'è il taurumi.
Rito del massaggio che si apre con il Tahua che inumidisce le sue mani con il monoi e intiepidisce alla fiamma di una candela in modo tale da avere un contatto con il corpo il più delicato possibile.
Il massaggio è un momento di ascolto e attenzione, deve essere quindi praticato con una disposizione d'animo adeguata , in modo tale da permettere di essere completamente dedicati ai soggetti che sfruttano le proprietà del massaggio.
Il gesto segue le linee di energia verso le estremità del corpo per liberarlo da eventuali blocchi.
Il mana, ovvero l'energia che ognuno di noi possiede deve poter circolare liberamente, investire la totalità dell'essere e inscrivere in un rapporto fluido e diretto con la natura di Tahiti.
giovedì 9 settembre 2010
Il Taglio Giusto
Come altro farlo se non attraverso la ricerca del taglio giusto?
Per tenere a posto i capelli sono necessarie cure specifiche relative a detersione e trattamento, il solo taglio non basta.
E' bene quindi scegliere prodotti, dallo shampoo al balsamo alle mousse per styling pensati apposta per il proprio tipo di capelli.
Il taglio giusto deve regalare volume e sostegno ad una chioma troppo evanescente, sfoltire o alleggerire se c'è ne una troppo pesante e piena.
Il taglio a caschetto che arriva appena sotto le orecchie dritto e nero è perfetto.
Alcuni parrucchieri realizzzano anche un " effetto dégradé" interno se i ciuffi all'altezza della nuca o del viso sono più corti.
Inoltre offrono sostegno alle ciocche esterne facendo risultare così l'acconciatura più vaporosa, acquistando un aspetto leggero e fluttuante caratteristico delle chiome più folte.
Se invece i capelli sono fini e deboli si può migliorare il risultato finale puntando su tagli scalati evitando gli sfilati perché impoveriscono e allegeriscono troppo la capigliatura.
Quando i capelli sono sottili è bene puntare su prodotti con formule ristrutturanti in grado di dare sostegno soprattutto alle radici.
Indispensabile anche la lacca che vaporizzata alle radici regala volume al proprio taglio.
Se invece avete capelli grossi e spessi è bene evitare tagli geometrici perché non risultano mai perfetti, se sono dritti, corti o di media lunghezza si può andare alla ricerca del taglio giusto scegliendo un taglio leggermente scalato realizzato dal parrucchiere con particolari forbici dentate.
Se invece sono lunghi e ricci è meglio sfoltirli soprattutto intorno al viso per evitare l'effetto casco creato da una capigliatura eccessivamente luminosa.
Per rendere i capelli più docili è bene usare masschere ed impacchi dall'effetto ammorbidente, oppure applicare il balsamo sui capelli asciutti prima di lavarli.
Così facendo li si potrà nutrire, renderli docili senza appesantirli.
Alcune persone possono avere dei capelli ricci e morbidi e anche per queste può non essere semplice trovare il taglio giusto perché non assumano un aspetto arruffauto, il taglio giusto quindi è quello di mantenere un certo " peso".
I taglio giusto è quindi un carrè che arriva alle spalle , facile da mantenere, permettendo al parrucchiere moltissime variazioni, scalando alcune ciocche per arrotondare il volume della capigliatura ed evitare l'effetto triangolo che indurisce i lineamenti del viso.
I capelli ricci hanno il difetto che sono secchi, è bene quindi usare specialità più ricche e nutrienti, dallo shampoo al balsamo, ai prodotti modellanti per renderli morbidi e brillanti, il balsamo va applicato dopo ogni shampoo e lasciato in posa due o tre minuti prima di risciaquare a lungo.
Per asciugare i capelli ricci è bene usare il phon con moderazione in modo che il getto non sia troppo caldo.
L'asciugatura deve essere eseguita sollevando le radici e lasciando che le punte si asciughino da sole per evitare che " sparino in fuori" .
Il prodotto giusto che modella e disciplina i ricci è la mousse, da applicare sia sulle ciocche ancora umide dopo lo shampoo sia sui capelli asciutti per definire ancora di più il risultato finale.
mercoledì 8 settembre 2010
Massaggi Per Il Viso
Due ore indimenticabili all'insegna del relax e di massaggi al viso è un'esperienza unica per rinnovare la propria bellezza per dare un plus di idratazione e luce alla pelle del viso , collo e dècollètte.
I massaggi al viso oggi prendono una nuova piega, dalla tradizione Borlind , rinomata casa tedesca pioniera della biocosmetica nata negli anni Trenta/ Quaranta nella Foresta Nera oggi però diffusa anche nel resto dell'Europa ed in Italia.
Il trattamento esclusivo si chiama Spa Deluxe e il suo obiettivo principale è quello di idratare il viso in profondità e ciò lo può fare solo con adeguati massaggi.
I massaggi per il viso vanno benissimo in ogni stagione dell'anno, sia in prevenzione di un'esposizione prolungata al sole che come effetto decompressivo post abbronzatura.
Il massaggio avviene in un'ambiente suggestivo, pieno di atmosfera, sdraiati su un particoalre lettino ad acqua ma tiepido e confortevole; Il massaggio avvolgente dell'acqua prima di quello ancora con le mani predispone al relax.
Altro contributo viene dato da luci colorate scelte per un effetto cromoterapico in base al tipo di massaggi per il viso.
La SPA De Luxe comincia con una delicata detersione in grado di asportare oltre all'impurità è in grado di asportare trucco e stanchezza; Dopo la detersione al viso l'estetista prepara una soffice mousse miscelando una polvere di peeling enzimatico con acqua ed un'altra emulsione per un effetto ancora più soffice e massaggi ancora più delicati al viso.
Si crea così una sorta di panna montata bianca da applicare sulla pelle del viso e dècollètte con un pennello morbido, il suo effetto è duplice : esfoliante ed idratante grazie alla presenza dell'acido ialuronico.
Dopo qualche minuto di posa la mousse viene massaggiata e rimossa, a questo punto prima dei massaggi sarà bene fare una bella pulizia del viso con vapore aromatico, altrimenti si passa direttamente al massaggio metodo " Annemarie Borlind", ovvero una serie di manovre specifiche studiate per dare tono e luminosità al volto.
Eseguito il massaggio è il momento della maschera, la pelle è nelle condizioni migliori per ricevere i principi attivi in profondità che vengono assorbiti durante i massaggi.
Sul viso viene stesa una maschera rivitalizzante, prodotto ricco di ingredienti in grado di stimolare la rigeenrazione cellulare , sopra viene stesa una garza, ecco che sul viso viene stesa una seconda maschera a base di alghe.
Questi speciali massaggi coinvolgono anche gli occhi per ottenere un effetto tensore contro le rughe e contro i segni di stanchezza.
Mentre la maschera agisce viene eseguito un massaggio alle mani, la maschera viene rimossa e la sua consistenza, prima morbida e cremosa ora si è trasformata in uno stato gommoso facilmente asportabile.
L'estetista applica un prodotto per il contorno occhi con un leggero massaggio drenante su viso, collo e dècollètte rispettando le specifiche manualità. Al siero segue l'applicazione di una crema liftante e rigenerante.
I massaggi per il viso rigeneranti e reidrantanti ha la peculiarità di usare esclusivamente prodotti botanici di derivazione naturale; a renderli ancora più speciali è la presenza di un'acqua minerale naturale che sgorga a Calw- Altburg nella Foresta Nera dove hanno sede i laboratori Borlind e le cui proprietà rappresentano un elemento prezioso ed essenziale per l'effetto finale sulla pelle.
Cure Anti Cellulite
La cellulite è l'esito di cattiva circolazione con accumulo di grasso più della ritenzione idrica , per combatterla le cure ideali sono su diversi fronti.
Se si applica una crema lipolitica, si mangia correttamente senza introdurre grassi e carboidrati in eccesso e si aiuta l'organismo con dei principi attivi che drenano e stimolano la circolazione vi darà un corpo perfetto per il tempo in cui lo desiderate voi.
Tra le cure anti cellulite ci vengono incontro gli integratori, molto valide sono le comrpesse di Admagra Cell proposte da Signorini Farmaceutici, grazie all'azione di Pilosella, Tarassaco e Centella che favoriscono il drenaggio e la protezione dei capillari con un buon effetto anti cellulite.
Oltre a questo c'è la nuova formulazione di Pomactiv HFV, dall'azione bloccante nei confronti dei processi di maturazione dei preadipociti e Pomelite che con le sue fibre solubili è in grado di ridurre l'appetito.
Polisaccaridi che provengono dalla mela combinati con l'acqua formano una sospensione colloidale che riempie lo stomaco e blocca la fame , rallentando così l'assimilazione di zuccheri e lipidi durante la fase della digestione.
L'assunzione costante dell'integratore aiuta a contrastare la cellulite.
Per una buona cura anti cellulite però senza l'alimentazione non si ottiene nulla.
Quindi al mattino si a latte scremato o te verde con zucchero di canna integrale ( si trova nelle erboristerie), 4 fette biscottate o due con miele.
A metà mattina o pomeriggio si ad un frutto o yogurt magro.
Pranzo: dose piccola di cereali integrali o pane o patate o pizza al piatto, carne o pesce magro , oppure 1 o 2 uova o affettato o tonno al naturale, verdure crude o cotte con olio a crudo, un frutto
A cena; si alle proteine, al contorno di verdura, un panino piccolo, un frutto.
Solitamente non devono mai mancare i cibi proteici, pane e pasta possono essere ridotti al minimo o anche eliminati per una quindicina di giorni, le proteine invece sono fondamentali.
Al ristorante sarà bene eliminare i piatti troppo elaborati.
Prevenzione Anti caldo
Capita a tutti di sentirsi spossati e privi di energia quando oltre al caldo c'è l'umidità che imperversa sulle nostre città.
Non solo per recuperare forze ed energia, ma anche per affrontare impegni domestici e lavorativi che ognuno ha, ma a volte possono bastare anche delle piccole strategie di prevenzione anti caldo per stare subito meglio.
Uno degli aspetti più spiacevoli quando c'è molto caldo è il viso lucido che non tiene il trucco, diventa quindi importante una buona pulizia per contrastare la dilatazione dei pori.
E' bene usare mattina e sera un detergente delicato e subito dopo tamponare la pelle con del tonico conservato in frigorifero.
Per una buona misura di prevenzione anti caldo sarà bene evitare il fondotinta che impedisce una buona traspirazione ricorrendo piuttosto ad un fluido idratante colorato che dona un colorito omogeneo senza creare l'effetto maschera.
Sugli occhi solo ombretti in polvere ottenuti con particele micronizzate che asciugano l'umidità della pelle e durano di più.
Inoltre va bene come arma di prevenzione anti caldo una rapida spruzzata di acqua termale fredda sul viso perchè rinfresca e fissa il make up.
Con l'arrivo del caldo le creme si mettono in frigorifero, anche per conservarle meglio; è un trucco molto più efficace per rinfrescare viso e corpo. Il siero per il contorno occhi va messo nel reparto più fresco, così una volta applicato il prodotto stimola maggiormente la parte trattata.
Nel frigo anche i cosmetici che attenuano i gonfiori delle gambe o l'anticellulite, il fresco riattiva la circolazione permettendo ai principi attivi di essere assorbiti meglio.
Il modo migliore per difendersi dal caldo è sfruttare l'utilità del ghiaccio, ai cubetti di acqua e ghiaccio.
Basta mettere nel lavandino un po' d' acqua con qualche cubetto di ghiaccio e immergere per pochi istanti le mani e le braccia fino ai gomiti.
In alternativa può essere sufficiente strofinare i cubetti direttamente sulla pelle, soprattutto in punti in cui la pelle è più sottile come polsi, caviglie e collo.
In un attimo la sensazione di sollievo si trasmette al cervello che blocca lo stimolo alla produzione di sudore.
Altra arma di prevenzione anti caldo è un bagno tiepido, per sottrarre calore al corpo è molto utile fare un bagno con acqua ad una temperatura tra i 25 e 30 gradi, sciogliere nell'acqua due o tre cucchiaini di bicarbonato che ha un effetto rinfrescante e aiuta a tenere sotto controllo la sudorazione.
Per aumentare la sensazione di freschezza si possono aggiungere 4 o 5 gocce di oli essenziali aromatici, ottime quelle agli agrumi come l'arancia amara, limone o pompelmo sono i più consigliati.
Restate immersi per 10 minuti cercando di allontanare stress e tensioni , dopo il bagno massaggiate sul corpo un po' di olio di mandorle mescolato a due gocce di essenza di cipresso o eucalipto che regolano la sudorazione.
Tatuaggi da Esibire
Immaginate la carrozzeria fiammante di un' automobile lasciata sotto il sole per giorni e giorni, dopo un po' comincia a sbiadire.
Per far cicatrizzare meglio i tatuaggi appena fatti sono necessarie almeno due settimane, periodo che va curato seguendo le indicazioni fornite dal centro a cui si è rivolti; i tatuaggi sono una ferita e in più si è aggiunto del colore , quindi va protetta e lasciata respirare. Ogni giorno la parte lesa dai tatuaggi va lavata con sapone neutro per favorire il processo di cicatrizzazione con un velo di crema lenitiva ed antibiotica.
E soprattutto bisogna togliersi dalla testa la voglia di farli esibire al sole per almeno due mesi e dopo che le crosticine si sono staccate è bene applicare una crema con protezione 50+ rinnovandola ogni due ore.
Nelle estati successive la pelle tatuata va trattata come quella integra, protetta secondo le proprie abitudini.
Abbronzarsi va bene, ma quando ci sono tatuaggi bisogna prestare attenzione alle lampade abbronzanti, almeno nei primi due mesi, per evitare di sottoporre la pelle ad un simile stress.
Il colore dei tatuaggi che volete esibire che sotto il sole da meno problemi è il nero, solitamente i tatuaggi monocolore sono più facili da gestire; il nero è più semplice da mantenere brillante e anche semplice da togliere se non piace più.
Dopo il nero il colore più semplice da gestire è il rosso.
Mentre i colori più delicati sono le tinte pastello perché possono facilmente dare reazioni allergiche e cambiare colore.
Per bei tatuaggi da esibire quello che più conta è la scelta del tatuatore, dall'esecuzione del disegno, alla scelta dei pigmenti di qualità, alla salute stessa della persona, per questo è bene evitare di lasciarsi tentare da personaggi improvvisati, soprattutto in spiaggia o nei locali.
Oltre che sul risultato estetico, che volete esibire poi, una scarsa professionalità può avere gravi conseguenze sulla salute della persona.
I buoni tatuaggi devono essere fatti in ambienti e con strumenti sterili; materiali scadenti scatenano facilmente reazioni allergiche e soprattutto ci può essere la veicolazione di malattie infettive come AIDS ed EPATITE B.
La scelta dell'ambiente e del tatuatore per i propri tatuaggi deve essere ponderata, assicurarsi che gli strumenti siano sterili.
Se nonostante tutte le attenzioni i tatuaggi sbiadiscono si può rinnovare il colore, se ci si pente invece c'è il laser, ma il processo è lungo e costoso.
Quando i tatuaggi sono molto colorati può restare comunque la sua ombra, mettendosi l'anima in pace e sapendo che l'esposizione al sole è ritardata di molto rispetto ai due mesi di quando i tatuaggi sono creati.
martedì 7 settembre 2010
Per Un Abbronzatura Perfetta
Ecco quindi alcune regole per un abbronzatura perfetta.
Come regola base quando ci si vuole abbronzare è la difesa della pelle , quando arrivano i raggi solari sull'epidermide le cellule specializzate producono la melanina.
L'abbronzatura dipende quindi dalla quantità di melanina che il nostro corpo produce.
Il betacarotene è il precursore della vitamina A, sostanza simile alla melanina responsabile dell'abbronzatura, che la protegge dal sole e da un colore più uniforme , in modo da risultare un'abbronzatura perfetta.
Molti pensano che per un'abbronzatura perfetta la regola è stare senza creme solari, oltre a proteggere la pelle dagli UVB & UVA, le creme solari devono essere fotostabili, possedendo un'efficacia a lunga durata e non venga alterata dall'esposizione solare.
I filtri UVA sono quelli più difficili da questo punto di vista e in effetti quelli veramente stabili sono pochi.
Per un'abbronzatura perfetta è necessario ripetere l'applicazione del prodotto ogni 2-3 ore per renderlo veramente protettivo, le creme solari devono essere anche resistenti all'acqua per rendere l'abbronzatura perfetta, altrimenti i bagni in mare e piscina, ma anche il sudore possono diminuire l'efficacia e favorire l'arrossamento della pelle in tempi brevi.
L'abbronzatura perfetta poi non esclude nemmeno la crema doposole perchè è fondamentale per reidratare la pelle e ricostruire il film con sostanze come le proteine della seta o l'elastina, in più deve essere lenitivo per calmare eventuali arrossamenti con elementi come aloe vera, calendula, echinacea. A fine giornata la pelle ha la necessità di riacquistare idratazione ed elasticità.
Dopo una giornata di sole e caldo umido la pelle è più sensibile agli arrossamenti e al prurito. L'eritema capita a chi ha soprattutto una carnagione chiara e non la protegge adeguatamente, spesso determianto dall'aumento del flusso sanguigno per la dilatazione dei capillari. Per combattere il prurito è sufficiente una pomata all'ossido di zinco, ma se sono presenti anche delle bolle , meglio chiedere il parere del medico che potrebbe consigliare una crema al cortisone e antibiotici. In ogni caso il sole va evitato fino a quando l'eritema scompare e poi ricordatevi che per un'abbronzatura perfetta la protezione è basilare, anche a pelle bella abbronzata.
Le creme solari contengono una miscela di sostanze in grado di filtrare diversi tipi di radiazioni e garantire un'ampia protezione. I filtri si distinguono in chimici o fisici a seconda della natura e del modo in cui agiscono.
I filtri chimici contengono sostanze di sintesi che assorbono le radiazioni, i raggi solari si " incastrano" nelle molecole di filtro dove vengono bloccati e non raggiungono l'epidermide. Per fare questo la struttura di queste sostanze è alquanto complessa e ogni filtro cattura e trasforma selettivamente solo certe bande di raggi solari.
Meccanismo tale fa si che il filtro chimico " trattenga" l'energia dei raggi del sole e la rilasci sotto forma di calore aumentando la sensazione di caldo sulla pelle. I filtri fisici respingendo i raggi solari non determinano un arrossamento sulla pelle. Questi filtri che in passato erano poco apprezzati perché creavano sulla pelle una sorta di patina bianca, inconveniente che è stato superato. I filtri fisici sono adatti a chi soffre di fotosensibilità, per chi ha la pelle danneggiata e per i bambini perché sono più tollerati.
Un'abbronzatura perfetta deve essere graduale per acquistare omogeneità ed evitare relative scottature che hanno poi un effetto degenerativo sulle cellule. Un'intensa esposizione al sole infatti può comportare la comparsa dell' herpes labiale, per chi ha le labbra sensibili, anche questa parte del corpo va protetta con uno stick specifico. Anche gli integratori sono utili per un'abbronzatura perfetta perchè stimola la produzione di melanina ed una migliora abbronzatura, ma di certo non prevengono eritemi e scottature.
Che siate ai tropici o in alta montagna l'importanza di una protezione adeguata per un'abbronzatura perfetta non cambia, in quanto la quantità di radiazioni UV è collegata all'angolo di elevazione del sole, ovvero quanto il sole è alto sull'orizzonte.
Bisogna tenere presente che il cielo terso aiuta il passaggio di maggiore radiazione in questo modo come il sole di mezzogiorno è molto più intenso di quello del mattino. L'atmosfera assorbe
un'elevata quantità di radiazioni soprattutto per opera dello strato di ozono; nubi e particelle di polvere sono un filtro ulteriore.
Attenzione al sole se la pelle presente dei nei, soprattutto se questi sono a rischio, frastagliati e con diametro superiore ai 6 mm, in quest'ultimo caso è obbligatoria una protezione molto alta , oltre i 50. Sotto valutare il problema è contro producente ed è bene sottoporsi ad una visita dermatologica.
Per proteggere occhi e la zona delicata del contorno occhi è importante indossare degli occhiali da sole con lenti omologate in grado di filtrare raggi Uva e Uv, con marchio CE impresso non adesivo.
Per un'abbronzatura perfetta si è sempre detto che è importante il solare prima e dopo il bagno, ma di certo molta gente trascura la giusta quantità. E' infatti importante usare una quantità abbondante , l'equivalente di un cucchiaio da minestra per il viso e di una pallina da golf sul corpo. La crema solare è importante per combattere i radicali liberi e le rughe precoci che si possono formare sul viso; in caso di scottature è bene usare una crema o uno spray cutaneo che possa lenire il dolore, abbassare la temperatura del corpo e prevenga le spellature, conseguenza di un'abbronzatura imperfetta.
I componenti della luce solare che arrivano sulla terra sono prevalentemente Uva e Uvb perché gli Uvc i più pericolosi vengono filtrati dalla fascia di ozono. Gli Uvb sono responsabili dell'abbronzatura e provocano anche eritemi e scottature, ma hanno una lunghezza d'onda più corta degli Uva e non penetrano nel derma. Il sole oltre a disidratare la pelle è il principale responsabile dell'invecchiamento cutaneo , per questo il solare deve essere applicato anche sul viso che oltre a contenere sostanze lenitive e calmanti sia anche ricco di principi anti età.
Viso e decollete sono le zone più delicate sia per uomini che per donne, quindi la protezione non deve mai scendere sotto i 20.
Attenzione per un'abbronzatura perfetta è bene seguire questi consigli alla lettera, altrimenti rischiate problemi seri soprattutto se eritemi, scottature e spellature sono frequenti e magari anche fin da piccoli.
sabato 4 settembre 2010
Sorriso Splendente
Il bianco di un sorriso splendente illumina lo sguardo e sottolinea le emozioni.
I denti sono importanti anche e soprattutto per la fonetica, per pronunciare bene le parole soprattutto le lettere dentali.
Per garantire la salute e arrivare a difendersi dalle insidie i denti devono essere curati il più possibile affinché possano resistere nel tempo, garantendosi così un sorriso splendente.
I denti sono aggrediti facilmente dalla placca batterica che se non rimossa in tempo si possono verificare altri disturbi oltre alla carie , il più grave è la piorrea che comincia con un'infiammazione delle gengive : la placca diventa solida insinuandosi al di sotto del solco gengivale, attacca e distrugge l'osso con i legamenti paradontali; Come conseguenza nel tempo caduta di uno o più denti.
I problemi si creano anche quando la perdita è di uno solo , i primi quattro molari sono i denti chiave sul quale poi si costruisce l'intera impalcatura della dentizione splendente, ma sono i primi anche a dare problemi.
Se un molare manca e non viene sostituito presto i denti vicini si spostano e non mantengono la loro verticalità corona-radice, si inclinano e questa inclinazione fa si che i denti combacianti dall'altra arcata si spostino a loro volta alla ricerca del contatto.
Lo spostamento non è un allungamento, ma la fuoriuscita dell'osso con la conseguenza che le radici perdono di sostegno e hanno quindi una minore durata nel tempo.
Basta un solo dente mancante dal lato per far spostare la masticazione soprattutto dei cibi più consistenti sul lato opposto della bocca.
I denti non usati sono più esposti a placca e carie, quindi alla piorrea, se la masticazione viene eseguita solo da un lato c'è il rischio ipertrofia e maggiore forza della muscolatura mentre i muscoli masticatori del lato opposto diminuiscono di forza e volume.
Ciò comprometta sia la mandibola che la possibilità di avere un sorriso splendente.
Se quel dente molare non viene rimosso e posizionato il più presto possibile l'articolazione comincerà a soffire con scatti al momento dell'apertura, scricchiolii e danni anche per la postura.
Per avere un sorriso splendente è importante la prevenzione fin da piccoli, anche i denti da latte devono essere lavati e curati perchè devono tenere il posto ai permanenti, se si cariano sarà bene intervenire tempestivamente.
Denti mal allineati vanno raddrizzati con l'ortodonzia per evitare danni psicologici e la piorrea da grandi.
Per un sorriso splendente un ruolo importante lo riveste l'alimentazione, il ruolo base in questo caso c'è l'ha il calcio che si trova oltre che nel latte e nei formaggi anche nell'acqua e nelle verdure a foglia verde ( spinaci, broccoli, bieta....).
Gli adulti devono essere l'esempio per quanto riguarda la pulizia giornaliera e i controlli una volta all'anno.
Per un sorriso splendente curare i denti e mantenerli al loro posto il più a lungo possibile è la regola, cercando di evitare i danni che arrivano dall'estrazione. Se un dente nonostante le cure non può essere salvato va estratto e si deve ricorrere all'implantologia.
Quella che per lungo tempo è stata la soluzione unica , ovvero la protesi totale rimovibile, ormai non è ritenuta più valida in quanto comprime le gengive e con il tempo determina il riassorbimento dell'osso.
Anche per quanto riguarda problemi più circoscritti come la mancanza degli incisivi il ricorso alle protesi presenta molti limiti soprattutto da un punto di vista estetico.
L'osso degli incisivi estratti si riduce e si ritrae verso l'alto, quindi se vengono rimessi denti con protesi devono per forza essere lunghi con l'esito finale di sembrare finti.
Un impianto inserito nell'alveolo vuoto, nella stessa seduta dell'estrazione permette di avere prima possibile il dente, non fa retrarre l'osso dopo l'estrazione e attenua il trauma psicologico per la perdita di un dente importante.
L'implantologo estrae il dente compromesso, se problematico in modo da non intaccare l'osso in cui è infisso; Se si tratta di un molare superiore che ha tre radici divaricati seziona le radici e le estrae una alla volta per non traumatizzare l'osso, così facendo è possibile inserire subito in uno dei tre alveoli una vite dello stesso volume della radice estratta.
In qualche caso non c'è nemmeno bisogno di trapanare l'osso per adeguarlo, ma solo si avvita la vite e dopo qualche mese si riposiziona un dente simile al maturale.
Così facendo l'osso non si riduce , i denti adiacenti non hanno il tempo di spostarsi , l'impianto descritto può essere usato su tutti i denti.
La situazione è più delicata, ma non impossibile, in caso di piorrea.
I denti con la piorrea quando si muovono vanno estratti il più possibile in quanto l'osso attorno ad un dente mobile si distrugge fino a rendere impossibile l'impianto.
Se i denti si muovono in modo evidente è urgente intervenire con una radiografia iniziale per rilevare la perdita dell'osso attorno alla radice, se il dente è ancora curabile meglio, altrimenti si procede con l'estrazione e l'inserimento dell'impianto.
Inutile e pericoloso cercare la conservazione a tutti i costi in quanto poi pescano in tasche ossee che possono compromettere organi importanti come cuore e cervello....allora si altro che sorriso splendente!!!!
In Topples Con Sicurezza
E' pur sempre vero che ancora oggi molte donne si abbandonano al topples in qualche circostanza, magari nel cortile o nel terrazzo di casa propria in modo da evitare i segni bianchi lasciati dal costume così antiestetici.
Chi prende il sole in topples ricerca la maggiore sicurezza perché c'è la paura dei rischi per la salute del seno che assorbe le radiazioni senza protezione.
Alcune recenti ricerche hanno dimostrato che si può prendere il sole in topples con sicurezza perché ciò ha un ruolo importante nella prevenzione dei tumori alla mammella.
I raggi solari stimolano la produzione di vitamina D, preziosa per i meccanismi di regolazione della crescita e della differenziazione cellulare.
Ma se è vero che il sole non fa male ai tessuti mammari, stessa cosa non vale per la pelle, è oramai noto che i raggi solari sono dannosi per la cute e soprattutto per questa parte del corpo, se si vuole prendere il sole lo si deve fare quindi con sicurezza.
La pelle del seno rimane sempre coperta e non sviluppa quindi abbastanza melanina, ecco perchè la sicurezza in topples è fondamentale, usando fattori di protezione molto alti per evitare che si possa andare incontro a eritemi, scottature e a danni più seri; i raggi UV se non sufficentemente schermati riescono a penentrare fino negli strati più profondi del derma modificando il DNA delle cellule con esiti negativi.
Ciò non è una contraddizione con quanto detto poc'anzi, ma è un modo per far prestare attenzione e sicurezza a chi desidera prendere il sole in topples, prediligendo solari ad alta protezione e scegliere le ore meno calde per abbronzarsi.
Bere D' Estate
I ricercatori hanno voluto stilare una piramide della corretta idratazione.
Bere è importante per mantenere un'aspetto giovanile, una bella pelle e soprattutto eliminare la cellulite oltre che la ritenzione idrica.
Anche se non sarà l'elisir di lunga vita sicuramente bere d'estate poi è importante per mantenersi in salute.
Un'adulto deve bere un millilitro di acqua per ogni caloria spesa, quindi una persona adulta che brucia 1800-2000 calorie al giorno deve assumere almeno 2 litri al giorno.
L'acqua rappresenta fino al 60% del peso del proprio corpo, presente nel sangue ed in ogni nostra cellula, a base di acqua sono i liquidi oculari, quelli sinoviali che rendono possibili i movimenti delle articolazioni, liquidi cerebrospinale e quello che rende umido l'apparato respiratorio.
Ogni reazione del proprio corpo avvengono in un ambiente acquoso, dalla digestione alla circolazione degli ormoni, alla depurazione delle tossine.
L'organismo inoltre consuma acqua mediante la traspirazione, urine, lacrime e respirazione.
Lo stimolo della sete si manifesta quando l'organismo perde un'eccessiva quantità di liquidi e la concentrazione di sali minerali nel sangue cresce, a portare il corpo alla necessità di bere sono alcune cellule del cervello così definiti osmocettori che controllano l'equilibrio idrico e salino dell'organismo.
C'è chi reprime l'esigenza di bere, ma è un gravissimo errore anche non sentine la necessità ed evitare di bere, soprattutto d'estate.
Ma è bene sapere cosa bere soprattutto d'estate.
Alla base della piramide c'è l'acqua, in bottiglia, di rubinetto o microfiltrata, senza calorie può e deve essere consumata a volontà.
In secondo piano troviamo tè e tisane non zuccherate, bibite light a zero calorie, in questo caso il consumo deve comunque essere moderato per la presenza di caffeina, oppure di dolcificanti e coloranti per le bevande light.
Si a due tazze al giorno di bibite light più libertà con tè e tisane senza zucchero.
A metà piramide si trovano le bibite più ricche di energia, spremute e centrifugati non zuccherati, anche industriali, si a uno o due bicchieri al giorno.
Si sale e su cosa bere durante l'estate arriviamo al latte comune e alternativi come latte di riso, soia e mandorla, succhi di frutta, spremute e tè zuccherati, integratori salini vanno considerati alla stessa maniera di alimenti in virtù del loro contenuto calorico, per questo devono essere assunti in maniera moderata.
In top alla piramide su cosa bere d'estate ci sono le bibite alcoliche che possono essere assunte in moderata quantità: uno o due bicchieri a pasto ; e gassate uno o due bicchieri a settimana per chi non ha problemi di linea.
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