venerdì 30 gennaio 2015

Gestire La Febbre



Gestire la febbre non è una cosa poi tanto complessa.
La febbre la puoi sfruttare come campanello d'allarme anche se è bassa.

Quando senti arrivare la febbre con i primi brividi, la testa che duole e la temperatura che sale vedi subito nero: la febbre ti metterà ko per chissà quanto tempo e dovrai poi rimandare i molti impegni quotidiani. In questo modo però si finisce per trascurare due elementi importanti.
Innanzitutto la febbre è un sintomo e non una  malattia, ciò significa che ci può essere la  presenza di un problema di salute che non sapevi di avere.
Secondariamente la febbre è un'arma preziosa con cui l'organismo si difende perché serve ad attivare le difese immunitarie e ad uccidere gran parte dei germi se arriva a temperature superiori ai 38°.

Gestire la febbre non è impossibile se non andiamo in panico per poche linee.
In questo periodo la febbre è un sintomo inequivocabile dell'influenza. Le situazioni che possono fare aumentare la temperatura del corpo sono tante. Ecco le 4 più diffuse:

Lascia salire la febbre contro l'influenza.
Febbre da virus influenzale quando oltre a darti brividi, dolori muscolari, mal di testa e spossatezza la temperatura sale rapidamente oltre i 39°. E visto che l'influenza stagionale è una malattia delle vie respiratorie, la febbre alta sarà accompagnata da tosse secca e mal di gola.
Per gestire la febbre non riempirti subito di farmaci per abbassarla o per  impedirle  di salire.
Lasciala salire se vuoi che il virus venga sconfitto il prima possibile.
Quando la febbre arriva a 39° puoi prendere un antipiretico, anche 1-2 grammi al giorno per 2-3 giorni.
Se la febbre e più bassa e non la sopporti limitati ad una compressa da 500 mg al giorno.
Non cercare di stroncare la febbre sul nascere con docce fredde o tiepide perchè rischieresti uno shock termico. Inutile anche un bagno caldo o coprirsi troppo: a che serve fornire altro calore al tuo corpo se la  temperatura è già alta.

Gestire la febbre quindi con il riposo per permettere al tuo organismo di combattere meglio il virus.



Gestire la febbre da troppo allenamento.
L 'attività fisica è anche la mia passione, ma nelle ultime settimane continui a sentirti calda per diverse ore. La tua temperatura sarà circa intorno ai 37,5- 38° e per le successive 24 ore non riesci  a recuperare fisicamente.
La febbre può essere la conseguenza di uno sforzo eccessivo al di la delle tue  personali capacità.
Negli sport di resistenza ( es. corsa) l'aumento della temperatura corporea dipende dalla durata ed intensità dello sforzo e dalla capacità di recupero della persona.
La febbre dice: fermati.

Gestire la febbre
Usa il paracetamolo o un antinfiammatorio come l'ibuprofene, entrambe efficaci contro gli eventuali dolori muscolari.
Anche qui è però necessario il riposo assoluto, non appena hai recuperato presta attenzione a tenere ritmi di allenamento più bassi.
Presta attenzione a tracce di sangue nelle urine potrebbero indicare una mioglobinuria da sforzo, malattia collegata all'aumento di una particolare proteina in seguito a notevole affaticamento.
La cura giusta la può dare solo il proprio medico di base.

Gestire la febbre in caso di Ipertiroidismo.
Se da qualche tempo ci si sente nervosi ed agitati, notti insonni, debolezza e stanchezza costante senza motivo, con battito accelerato e senti spesso caldo.
In più se la tua temperatura è salita lentamente senza darti nè brividi nè dolori per assestarsi sui 37,5/8.

La febbricola dura da circa due settimane?
Non è certamente uno dei tanti virus para influenzali che danno un rialzo meno forte di quello influenzale. La febbre se dura tanto può essere anche un segno di iper tiroidismo. Potresti avere un nodulo senza controllo che produce un'eccessiva quantità di ormone.
Gli antipiretici in questo caso non servono a nulla è importante curare la patologia.
Se è in forma lieve basteranno farmaci come il propranololo ( 20 mg 3 volte al dì) per ridurre la tachicardia; se invece è più seria avrai la necessità di farmaci antitiroidei come il metimazolo ( 10-20 mg al giorno per un anno) con costanti visite dall'endocrinologo.
Quando l'ipertiroidismo tornerà sotto controllo anche la temperatura tornerà ai suoi livelli normali.

Gestire la febbre da Colpo di sole.
Può succedere sciando e la neve brilla per il sole. Ad un certo punto arrivano mal di testa, brividi e la temperatura sale abbastanza rapidamente fino a toccare i 38,5°.
Può sembrare influenza ed invece sono gli effetti di un banale colpo di sole identico a quello che può prenderti in una bellissima giornata di sole al mare.
E poco importa invece di essere su un ghiacciaio.

La febbre in questi casi non aiuta e va abbassata con un semplice antipiretico, per far passare il mal di testa cerca di riposare almeno due giorni, se sei in settimana bianca gestire la febbre è più complesso  perché devi ritirarti dai bagordi serali ed andare a dormire presto. Fino a quando non ti sei rimesso in forma evita di rimetterti gli sci ai piedi.




Abbassare Il Colesterolo



Abbassare il colesterolo

Per abbassare il colesterolo spesso ci si sottopone ad una dieta ferrea evitando burro, affettati, e condimenti.
Nonostante tutto molte volte ci si rende conto che dopo mesi di sacrifici il tuo colesterolo  è ancora li.
Ciò significa che la dieta non conta, vanno ribaltati i vecchi schemi alimentari.
Si è scoperto che alti livelli di insulina incrementano  la produzione di colesterolo da parte dell'organismo.
Questo ormone sale quando aumentano nel sangue i livelli di glucosio che attiva un'enzima chiamato HMG- CoA riduttasi fondamentale per la formazione del colesterolo.

Abbassare il colesterolo

La colpa è dei carboidrati, più consumi zuccheri sia semplici che complessi più stimoli la produzione endogena di questo lipide.
I cibi ricchi di colesterolo sono quindi riabilitati.
Se lo introduciamo dall'esterno cala la produzione interna in una costante opera di auto regolazione.
Se hai tagliato sulla carne per buttarti su pane, pasta e risotti è meglio rivedere la propria alimentazione.
Lo conferma anche  uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Diabetology che indica colesterolo e trigliceridi alti come due importanti  spie del fenomeno dell' insulino resistenza, pre -diabete molto diffuso tra la popolazione occidentale.

Avere troppi grassi nel sangue rivela che la propria alimentazione  è troppo ricca di carboidrati.

Per abbassare il colesterolo è bene dopo le 18 evitare pane, pasta, pizza, focacce.
Gli zuccheri nelle ore serali non vengono bruciati favorendo così picchi di insulina che incrementano la sintesi di colesterolo endogeno.
No anche ad insaccati, burro, lardo, latte, panna e yogurt.
Si ai formaggi stagionati come grana e pecorino, si agli oli vegetali evitando però palma, sansa e colza.


Abbassare il colesterolo in modo naturale.
1. Fitosteroli , chiamati anche steroli  vegetali sono dei composti attivi presenti in molte piante, negli oli vegetali, nella frutta a guscio, nelle verdure e nei legumi. Addizionati in alcuni yogurt contribuiscono a limitare l'assorbimento del colesterolo dei cibi a livello intestinale. Sceglili se i valore dei tuoi esami sono di poco sopra la media e se non hai altri disturbi.
Ne servono 3g al giorno, pari a due vasetti di yogurt, i quali riducono il colesterolo del 10% in  3 settimane. In alternativa 3 noci o 5 mandorle al giorno oppure 100 gr di soia, broccoli, fagioli oppure le olive.

2. Il Lievito Rosso, ottenuto dalla sua fermentazione naturale ad opera di diversi ceppi di un particolare lievito chiamato Monascus purpureus.
Contiene una sostanza, la monacolina K che ha una struttura molecolare simile alla lovastatina considerata la stipite delle statine, i farmaci prescritti dal medico per abbassare il colesterolo. Utile anche se sei in sovrappeso.
L'ideale è assumere da 3 a 5 mg al giorno di monacolina K ogni sera per 4 mesi.

3. Berberina, sostanza presente in molte specie vegetali, soprattutto nell' Hydrastis canadensis, pianta erbacea originaria del Canada usata anche in omeopatia.
Presa tutti i giorni la berberina inibisce la formazione del colesterolo LDL a tutto vantaggio della frazione HDL.
Per ridurre  il colesterolo dannoso del 20-25% in 3 mesi ne bastano 10 mg al giorno pari ad  1 compressa. La trovi anche associata al riso rosso, nel giusto mix degli integratori.

4. Policosanoli. Principi attivi vegetali, formati da catene di alcoli estratti dalla canna da zucchero e dalla patata dolce. Oltre a ridurre il colesterolo LDL i policosanoli abbassano la glicemia ed inibiscono l'azione piastrinica aiutando a prevenire i coaguli di sangue.
10-20 mg al giorno, pari ad 1-2 compresse sono indicati per chi oltre al colesterolo alto ha insulina e glicemia sopra la norma o un alto rischio cardiovascolare.

5. Omega 3, acidi grassi polinsaturi a catena lunga  che abbondano nel pesce di mare. Antinfiammatori naturali , preservano l'integrità delle membrane cellulari e sono utili a mantenere l'assetto lipidico.Oltre al colsterolo gli Omega 3 abbassano anche i trigliceridi.
Per proteggere le arterie ed evitare la formazione di placche di grasso si a 2 capsule gelatinose da 250 mg, 1 al mattino ed una alla sera lontano dai pasti.


Inoltre per abbassare il colesterolo è necessaria una regolare attività fisica moderata, basta un'oretta abbondante di camminata a passo moderato.

Candle Massage




Candle Massage
Un'esperienza multisensoriale che restituisce tono ed elasticità alla tua pelle.
Non è solo per come lascia la pelle, ma per come riesce a farti sentire rigenerata.
Il candle massage è un'esperienza multisensoriale completa. 
Sei avvolta dalla luce calda e soffusa delle candele, dall'aroma degli oli essenziali che si sparge intorno, dal calore della cera che piacevolmente cola sulla pelle, dal tocco delle mani che la percorrono con movimenti dolci e ritmati.

Il Candle Massage è un trattamento moderno che trae origine dall'ayurveda, antica disciplina indiana per la quale mente e corpo sono strettamente legati.
Questa tecnica olistica è indicata soprattutto nei periodi di  freddo e forte stress, visto che il candle  massage aiuta la termoregolazione.

Candle Massage
Relax ed  Energia con il " fuoco liquido".
Prima di iniziare vengono accese le candele contenute in un'apposita ciotolina con il  beccuccio che rende facile versare sulla pelle la cera sciolta.
E'  una miscela tutta naturale composta da oli e burri vegetali come karitè, cocco, mandorle, cacao, argan, mango.
Ha un basso punto di fusione, 40° per questo si scioglie presto e versata sulla pelle non scotta.
L'operatore di candle massage, procede su tutto il corpo con movimenti ampi e lenti, simili alle onde del mare.
Usa i palmi, pollici ed avambracci attenuando progressivamente l'intensità del massaggio a mano a mano che il corpo si rilassa. Alla fine della seduta si viene avvolte in una coperta per permettere alle sostanze idratanti e nutrienti di essere assorbite  meglio dalla pelle.

I benefici positivi del candle massage si notano subito in quanto  la pelle è più liscia e più morbida, oltre che più tonica. I movimenti ed il calore moderato riattivano la circolazione, rivitalizzano i tessuti e distendono i muscoli.
La cera sciolta viene chiamata " fuoco liquido" in quanto con la sua energia aiuta a ristabilire l'equilibrio psicofisico.
Oltre ad essere ricca di sostanze nutrienti, come vitamine e lipidi simili a quelli cutanei può essere arricchita di oli essenziali  e fitoestratti a seconda delle  necessità della persona e delle finalità estetiche; per un effetto drenante è ideale una candela al tè verde e all'olio essenziale di ippocastano.
Per combattere la cellulite è indicata una miscela che contenga essenza di pompelmo o estratto di cacao.
Per un effetto tonificante si usano degli oli stimolanti come ginepro, alloro, rosmarino e timo.

Candle Massage è una tecnica molto dolce senza particolari contro indicazioni.
Solo chi ha disturbi circolatori dovrebbe fare attenzione al calore perché può accentuare la fragilità dei capillari.

Dado Senza Glutammato



Dado senza glutammato, da preferire al dado tradizionale.
Per preparare un brodo di carne o di verdura solitamente ci vogliono lunghe  ore di cottura, con il dado invece è una questione di pochi minuti.
Il dado è stato proposto in tante versioni, diversa consistenza, modalità d'uso e qualità.

Al supermercato accanto al dado  in formato tradizionale oggi si possono trovare anche prodotti granulari, in gel o addirittura in brik già pronti. 

Per acquistare dei brodi pronti fate attenzione agli ingredienti naturali, quindi senza glutammato  e senza aromi non specificati.
Il classico dado ha solitamente molto sale, estratto di lievito, proteine di diversa origine, zucchero oltre che esaltatori di sapidità.

L'estratto di carne per fare il dado viene ottenuto facendo evaporare autentico brodo di carne fino a quando resta una pasta densa, per fare  il brodo in casa basta scioglierlo in acqua, l'estratto di carne è una valida alternativa ai classici cubetti ma costa parecchio.
Il dado in polvere o in granuli è simile al dado tradizionale, se non fosse per la migliore regolazione e perché si sciolgono prima.
In brik o in bottiglia se uno vuole il brodo subito pronto, in genere sono ottenuti con materie prime naturali, senza glutammato, conservanti, grassi con lo svantaggio che costa davvero  tanto.

Dado senza glutammato
Di recentissima invenzione si presenta il dado oggi come une gelatina da diluire in acqua; gli ingredienti di questo tipo di dado sono gli stessi del dado e del granulare con l'aggiunta di addensanti naturali per garantire la consistenza e a volte anche dello zucchero a volte caramellato  per dare colore.

Il brodo che sia di dado o fatto in casa non è un concentrato di energia come si credeva un tempo, da assumere nei momenti di maggiore stress fisico.
Costituito per oltre il 95% di acqua, il brodo di carne ( come quello di pesce) da pochissime calorie e dalla sua ha solo un discreto contenuto do minerali e si sostanze come la creatina e la xantina in grado di stimolare la digestione.
Il  brodo di verdura ha un valore calorico ancora più basso, con uno scarsissimo contenuto di vitamine e sali minerali.
Ma se da un lato sono state ridimensionate le virtù nutrizionali del brodo dall' altro è stato assolto per il glutammato, spesso presente nel dado, accusato di scatenare diverse reazioni allergiche: mal di testa, colpi di calore, problemi di circolazione.

Oggi le ricerche sembrano escludere la pericolosità del glutammato alle normali dosi. 
Da ricordare però che l'aggiunta di un " esaltatore di sapidità" serve a coprire lo scarso sapore di materie prime di bassa qualità.

mercoledì 21 gennaio 2015

Fatica a digerire la pizza



Fatica a digerire la pizza?
La colpa può essere di una lievitazione  troppo veloce, una farina con aggiunta di glutine o un formaggio poco digeribile.
Partendo però dal presupposto che il formaggio fuso è pesante a prescindere dalla fatica a digerire la pizza in se e per sé.

Quando dipende dalla lievitazione.
Perchè la pizza sia digeribile bisogna rispettare i protocolli di maturazione dell'impasto; poche ore non bastano, il tempo ideale di lievitazione sono due giorni, in questo modo  puoi stare tranquilla che sia già avvenuta la scomposizione parziale  degli amidi.
Se la lievitazione è stata troppo veloce  farai fatica a digerire la pizza perchè questa tenderà a fermentare nello stomaco, produce gas e rallenta la digestione.

Una rapida soluzione può essere sempre quello di chiedere una pizza più cotta, meno fatica a digerirla. Puoi anche cercare i locali che dichiarino di usare del lievito madre.
Da intollerante ai lieviti vi posso però consigliare in zona Tricesimo (Udine) Al Cjariesar dove fanno pizza con il lievito madre, cotta nel forno elettrico, oppure anche al Moby Dick dove ci sono le varianti al farro, soia e canapa, e alle 4S a Cividale (Udine), queste  ultime usano un lievito normale, ma a me non crea nessuna fatica a digerire la pizza.

Fatica a digerire la pizza , quando dipende dal formaggio.
Alcune pizzerie non usano la mozzarella, ma altri tipi di formaggio a pasta filata che costano meno e si conservano a lungo. In più quando si sciolgono rimangono compatti e non perdono acqua.
Scegli le pizzerie che usano il fiordilatte fresco e seguono un preciso disciplinare.

Fatica a digerire la pizza? 
Può dipendere dalla farina. Oggi sul mercato si trovano delle farine che contengono i cosiddetti           " migliorativi", additivi che permettono di raggiungere buoni risultati anche se la pizza non è poi fatta a regola d'arte. Esaltano il sapore, profumo e croccantezza. Si tratta di sostanze permesse per legge che però possono creare fatica a digerire.
Tra le farine l'ultima novità è quella ottenuta dall'enkir, un tipo di cereale antico resistente ai parassiti, molto digeribile, contiene molte proteine e ricco di carotenoidi.

Fatica a digerire al pizza? Dopo aver pensato anche allo stato emotivo con il quale siete seduti a tavola e scompensi successi nella giornata fate dei test allergici, potreste essere intolleranti al glutine, al lattosio della mozzarella o al nichel del pomodoro!

Risorse Utili

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