lunedì 29 dicembre 2014

Nuovi Lifting Senza Bisturi



Nuovi lifting senza bisturi

Lifting Mini
Ovale ridefinito grazie al Citolift. Un trattamento,zero fastidi, sfruttando la luce rossa del diodo per veicolare un siero superliftante e rivitalizzare le cellule dall'interno.
Il citolift è un metodo innovativo per far penetrare fino al derma un cocktail di sostanze rivitalizzanti senza aghi, elettrodi o microincisioni.
La tecnologia citolift sfrutta il potere rigenerante di una particolare luce rossa emessa da un diodo, laser dolce, non ablativo che emette un luce luminosa nel campo dell'infrarosso e che non aggredisce nè esfolia la pelle.
Lifting che provoca un leggero surriscaldamento dei tessuti, sufficiente ad aumentare il metabolismo cellulare, migliorando l'apporto di ossigeno e nutrimento.

Grazie a questo rialzo termico il medico riesce a far penetrare un siero superconcentrato ricco dei principi attivi più avanzati per regalare alla pelle una ventata di giovinezza. Il siero contiene infatti un pool di antiossidanti di ultima generazione come il resveratrolo, il DMAE, argilenina, precursori del collagene e la Kigelia, pianta africana dalla sue proprietà elasticizzanti. Così in modo naturale grazie alla fotomodulazione dell'infrarosso si attiva il processo di riparazione cellulare.

Dopo aver deterso il viso si stende su tutto il volto un siero cremoso e molto ricco di sostanze antietà. Quindi viene appoggiata sulla pelle una campana di vetro  di 6 centimetri di diametro che emette una luce rossa molto intensa. Non si avverte nessun fastidio in quanto il calore irradiato dalla campane non supera i 30°. Questa viene fatta agire per pochi minuti in diversi punti del volto e del collo  per ottenere un effetto uniforme. Dopo  i 20 minuti della seduta non compare alcun gonfiore o rossore e si è subito presentabili.

Già dalla prima seduta la pelle appare più tonica, luminosa e vitale, le micro rughe diminuiscono ed il profilo mandibolare riacquista l'alta definizione.
Un ciclo prevede sei sedute, tre settimanali e tre mensili; Come tutti i trattamenti laser anche il citolift è sconsigliato in gravidanza ed allattamento.

Nuovi lifting senza bisturi
Lifting medio, cellule rigenerate con Rexon Age , il quale offre un'alternativa alla radiofrequenza, simile per applicazione ma diversa per finalità e principi.
La risonanza quantica molecolare veicolata mediante un apparecchio chiamato Rexon Age. Con la radiofrequenza si stimola la rigenerazione tissutale mediante la cessione di calore, mentre con la risonanza quantica l'energia trasferita alle cellule soltanto in minima parte  è termica in quanto la biostimolazione avviene mediante specifici " pacchetti energia" che fanno vibrare i legami molecolari. Sollecitate le cellule del derma ricevono un input all'autorigenerazione.

Dopo aver deterso il viso il medico spalma un gel conduttore che veicola le microriccorrenti ad alta frequenza; non è necessaria alcuna anestesia in quanto il calore percepito a differenza della radiofrequenza che raggiunge elevate temperature è di 42° al massimo.
Il manipolo rotondo viene massaggiato sul viso con gesti ampi ed avvolgenti. Durante la seduta non si avverte bruciore o pizzicore e dopo 25 minuti si esce dallo studio senza segni visibili. Trucco, sole e presentabilità immediati.

Come testimonia lo studio pubblicato nel Novembre del 2009 sulla rivista scientifica Bam dal professore Reggiani dell'Università di Padova del dipartimento di anatomia e fisiologia dopo un ciclo di trattamenti si attenuano le rughe lineari del viso e la pelle riacquista turgore. Così è dimostrato dalle ecografie scattate " prima" e " dopo": lo spessore dermico aumenta del 21% con risultati che permangono a distanza di 4 mesi.
La sintesi di nuovo collagene, elastina ed acido ialuronico continua nelle settimane successive.
E' consigliabile eseguire un ciclo di 8 sedute settimanali, a seguire una seduta di mantenimento al  mese.
Lifting senza bisturi adatto anche a chi soffre di coupoerose, non è però indicati a chi presenta grossi cedimenti verticali tipici delle donne " over 55".

Viso a tutto tondo con Biosculpturing
Messa a punto dal professor Vincent Giampapa. guru newyorkese dell'American Academy of Antiaging Medicine, tecnica che si articola in 4 step: prelievo di una piccola quantità di grasso, il suo arricchimento con " fattori di crescita piastrinici", il reimpianto nelle aree depresse del volto ed il tocco finale del Laser Co2 frazionale che determina un vero e proprio fotopeeling esfoliando e rigenerando tutto l'epitelio.

La seduta avviene in un ambulatorio chirurgico, si aspirano con un ago- cannula di 1,6 mm di diametro circa 50 gr di grasso. Questo viene filtrato ed arricchito di " fattori di crescita piastrinici" estratti da un piccolo prelievo di sangue della paziente. Il grasso viene quindi reimpiantato con lo stesso ago- cannula a livello degli zigomi, delle guance, del naso - geniene, dei solchi sottopalpebrali e dovunque ci sia bisogno di " rimpolpare " il viso. In ultimo viene passato il raggio - laser del Co2 frazionale che ha un effetto riepitelizzante agendo a livello del derma reticolare. Durante la seduta  la paziente non sente nulla perchè si è sotto l'effetto dell'anestesia totale.
Per 4 giorni la pelle appare gonfia, translucida ed arrossata ed è  ed occorre applicare un unguento.

I risultati si apprezzano soprattutto nei 4 mesi successivi quando i PRP  vero nutrimento per le cellule staminali che si differenziano in fibroblasti conferiscono alla pelle un aspetto più fresco, turgido e compatto. E' sufficiente una sola seduta, dopo 5 anni il grasso il grasso impiantato si riassorbe per il 20-30% si rende doveroso un ritocco.
Lifting senza bisturi ablativo ed " energico" il laser Co2 provoca una specie di ustione e non è indicato a chi ha la pelle molto sensibile in questo caso si esegue il lipofilling.

La regione perioculare è la prima a mostrare i segni del tempo. Oggi è possibile correggere borse ed occhiaie senza ricorrere alla blefaroplastica, ma puntando a livellare la cute delle palpebre inferiore con microiniezioni di acido ialuronico purissimo, a diverso peso molecolare a seconda delle esigenze. Effetto dura 6 mesi.

Nuovi lifting senza bisturi!

I Benefici del Massaggio



I benefici del massaggio.

Massaggio rilassante con le pietre. Caldo e freddo, oli essenziali, atmosfera soft facendo si che le tue tensioni si sciolgono.
Lo stone massage nasce negli USA circa una ventina di anni fa, si effettua con pietre  nere basaltiche che scaldate servono a sciogliere le tensioni muscolari e con pietre bianche di marmo da usare fredde per togliere l'energia in eccesso.
Oltre alle pietre per un buon massaggio si utilizzano degli oli naturali come quello di jojoba che ha la capacità di resistere alle alte temperature.
Il massaggio inizia con una verifica dello stato di tensione dei tessuti e con manualità avvolgenti e rilassanti della zona cervicale.

I benefici del massaggio.

Poi si posizionano delle pietre sul lettino, si coprono con un lenzuolo e su questo la cliente si sdraia. Con la protezione si un altro telo sul corpo si applicano le pietre anche punti chakra, sempre per un effetto rilassante e decongestionante, mentre l'operatrice massaggia con le pietre tutto il corpo.
Usando la tecnica corretta non si avvertiranno né calore eccessivo, né freddo spiacevole: le pietre daranno la giusta temperatura per ottenere una buona distensione.
Ciò avviene in un centro estetico, ma i benefici del massaggio si  possono riprodurre anche a casa.

Per un rilassamento immediato siediti e spazzola vigorosamente i capelli a testa in giù, ottenendo così due risultati: innanzitutto il sangue irrora il cuoio capelluto e si favorisce l'allungamento dei muscoli che sorreggono la testa rilassandosi.
Successivamente fai un pediluvio e con una crema idratante massaggia prima la pianta del piede con le due mani ( dita sulla pianta, pollici sopra).
Effettua delle pressioni con le dita, poi rilascia. Lavora anche sulle dita dei piedi e termina premendo sui talloni come se volessi schiacciare con le mani una pallina da tennis.

Massaggio drenante con il kembiki
Le origini del kembiki sono in Giappone: praticato dai massaggiatori ciechi e riservato ai guerrieri ed agli atleti. E' stato poi rielaborato e trasformato dalla kinesiologa e fisiatra argentina Stella Maris Sironi. Il kembiki ha lo scopo principale lo sblocco delle tensioni profonde dei muscoli che impediscono lo scorrere dell'energia. Sciogliendo le contrazioni della " corazza" muscolare si permette anche il fluire dei liquidi lungo le vie linfatiche profonde e si potenzia così il ritorno venoso.
I benefici del massaggio: corpo e viso più sgonfi e leggeri.

Inoltre grazie al lavoro su addome e diaframma si agisce sull'intestino  favorendone la funzionalità.
Le manovre del kembiki sono all'apparenza molto delicate. La classica è quella della " suzione" che consiste in una vera e propria aspirazione dei tessuti. Si pone tutta la mano sulla zona da trattare e si solleva con energia. La potenza di esecuzione permette di coinvolgere gli strati del derma profondo arrivando ad interessare le fibre del tessuto connettivo e delle ossa per espandersi poi in tutto il corpo.

I benefici del massaggio anche a casa
Se ti sveglio con il viso gonfio afferra con l'indice ed il pollice la cima dell'orecchio e tirala tre volte verso l'alto con una certa energia. Fai lo stesso prendendo la parte centrale e portandola verso l'esterno ed infine  tirando i lobi verso il basso sempre per tre volte.
In questo modo stimoli il lavoro delle ghiandole linfatiche. Puoi continuare l'opera massaggiando con il pollice e  l'indice l'attaccatura del naso agli angoli degli occhi, dal basso verso l'alto e dall'interno all'esterno.

I benefici del massaggio rassodante con lo stem
Lo stem massage è stato ideato da Annamaria Previati, estetista ed esperta in kinesiologia applicata e trattamenti naturali del corpo e del viso. Agisce come una ginnastica per i muscoli perché tonifica e rimodella con un effetto lifting subito evidente. Per questo, questo massaggio si può considerare una naturale alternativa ai filler e trattamenti elettromeccanici. Lo scopo è far ricordare al corpo la forma che aveva quando era più giovane, tonico, asciutto con tessuti compatti e sostenuti.

Per questo massaggio si utilizza un set composto da bastoncini di legno di ciliegio a forma di steli che terminano con delle sfere di grandezza variabile che servono a stimolare i punti dove ristagnano le tossine. Il trattamento può essere effettuato solo sul viso o su viso e corpo e si ripete ogni mese fino a quando i tessuti non riusciranno a ricordarsi al forma originaria!
Con questo massaggio si agisce sui punti riflessi e di agopuntura con l'aiuto di prodotti che aiutano a far scorrere meglio i bastoncini come la cera d'api e l'olio di melograno e di un gel idrotensore.
L'effetto push up si nota in modo evidente sui glutei.

I benefici del  massaggio però si possono ripetere anche a  casa.
Per rassodare i tessuti del seno sotto la doccia alterna getti d'acqua a 37° ad altri più freddi.
Così effettui una ginnastica tonificante per la ghiandola mammaria. Per un effetto push up  ultrarapido avvolgi in una salvietta del ghiaccio tritato e appoggiala sul seno per due minuti.
Se il tuo punto debole sono le braccia, con le mani a coppa esegui delle leggere " battiture" a partire da sotto le ascelle e poi risali fino alle spalle.
Ripetendo per tre volte si stimolano le ghiandole linfatiche e la circolazione aumentando la tonicità dei tessuti.


mercoledì 24 dicembre 2014

La Salute Dei Piedi



La salute dei piedi.

Mal di piedi? Patologia di cui  tutti prima o poi ne hanno sofferto.
Accantonando per un momento malattie e difetti congeniti, il primo indiziato è il tipo di calzatura che si indossano.
Ecco perché d'estate con il ritorno delle zeppe  si segna l'abitudine di camminare scalzi per strada e nei  parchi pubblici.

La salute dei piedi è fondamentale. Con i piedi nel corso della vita si percorre l'equivalente di tre volte la circonferenza della terra, meglio farlo allora nelle condizioni migliori.

La salute dei piedi.
Io come molte altre persone soffrono di piede piatto.
Congenito o acquisito, il piede piatto si associa al cedimento verso l'interno ( valgismo) di caviglia, retropiede e ginocchio ( sporgente nella  zona posteriore).
Come conseguenza sono dolori alla pianta del piede, difficoltà a camminare, cattiva coordinazione  nella corsa, gambe stanche. Si rischia anche di incorrere in problemi di cattiva circolazione in quanto il ginocchio iperteso schiaccia la vena  poplitea che passa dietro l'articolazione rallentando così il ritorno venoso e linfatico favorendo gonfiori e ristagno di liquidi: cellulite compresa.
Il piede piatto presenta muscoli e legamenti deboli e ciò si ripercuote su tutto l'organismo: bacino, pancia, spalle, testa, soprattutto a livello della cervicale.

In pochissimo spazio i tuoi piedi concentrano 26 ossa, 20 muscoli e 114 legamenti. . La pianta del piede è modellata con un doppio arco così sostiene molto meglio il peso del corpo e permette gli spostamenti. Le parti più carnose fanno da ammortizzatore ed un ricco sistema di nervi comunica ogni istante al cervello la posizione nello spazio. I tre pilastri d'appoggio del piede sono la prima testa del metatarso sotto l'alluce, la quinta testa metatarsale ( appena sotto il 5° dito) ed il punto centrale del calcagno.
Se l'appoggio è corretto, le scarpe si consumano in maniera uniforme lungo tutta la suola disegnando una "S".
In questo modo il piede svolge al meglio il suo ruolo di " secondo cuore". Il corretto movimento punta - tacco e la flessione della pianta e dorso nel passo determinano un'azione di spinta del sangue venoso dalla periferia al cuore dove va a rifornirsi di ossigeno.

Un altro problema  dei piedi è l'usura assimetrica.
Un piede è perfetto, l'altro invece rivela un difetto di appoggio, un problema piuttosto comune, solo se l'usura è molto marcata si può soffrire di un mal di schiena cronico.
I piedi forniscono delle informazioni neurosensoriali diverse dell'organismo, con, a volte, senso di sbandamento. Inoltre bacino e spalle tendono ad inclinarsi con delle tensioni muscolari ed articolari dolorose.

Hai un'usura non uniforme e non sai cosa fare? Tra ortopedici, posturologi e podologi è facile confondersi. In prima battuta sarà bene consultare il proprio medico di base che deciderà se serve l'ortopedico, quest'ultimo farà una visita approfondita ed alcune indagini tra cui l'esame baropodomoetrico: con una pedana ed un computer viene esaminato l'appoggio plantare in fase statica e dinamica. Si può quindi valutare se l'eventuale difetto d'appoggio è congenito od acquisito.
A quel punto se c'è la necessità di un plantare verrà poi costruito su misura.

Salute dei piedi

Delle volte si può trovare l'usura del tallone. Il, tacco è consumato in modo non uniforme e lungo un bordo.
In genere si potrà vedere che si consuma di più la parte esterna della scarpa. E' un fatto normale legato ad una non perfetta distribuzione del carico, ma senza ripercussione negative.
A volte però un forte consumo del tallone verso l'esterno è indice di un piede piatto che cerca di correggersi spontaneamente contrastando il cedimento verso l'interno.

Usura  nella parte anteriore, il segno che si è troppo affezionata ai tacchi alti. Attenta: per la tua salute gli stiletto non sono certo l'ideale per la salute dei tuoi piedi.
Con il  tacco molto alto il peso del corpo ricade sull' avampiede, anziché venire distribuito uniformemente su tutta la pianta.
Le  conseguenze sono numerose; oltre a rischiare calli, duroni e sovrapposizione delle dita  ci si può ritrovare con la metatarsalgia, caratterizzato da dolori intensi al punto da impedire di camminare. Condizione che spinge ad appoggiare il piede in modo diverso per non sentire dolore, alterano il modo di muoversi e obbligando così ad un uso assimetrico dei muscoli del corpo.

Usura verso l'esterno, il principale responsabile è il piede cavo, cioè molto contratto e con una volta plantare molto accentuata.
In questo caso il carico del corpo è spostato sulla parte esterna; più l'usura interessa tutta la lunghezza della suola, più l'anomalia è seria e dolorosa. Il difetto può essere congenito ma anche dovuto ad alterazioni muscolari ( provocato ad esempio dall'uso di scarpe inadatte) o da fratture non guarite nel modo migliore.
Si può avvertire dolore nella parte esterna dei piedi dove si formano anche dei calli. La caviglia è tendenzialmente vara, cede cioè verso l'esterno. A volte si associano anche varismo di ginocchio e/o anca con dolori articolari. Anche la schiena poi ne va ovviamente in sofferenza, un piede cavo è un piede rigido a livello muscolare e legamentoso. Questa tensione si trasmette poi a tutta la  catena muscolare fino alla schiena che risulta rigida e sovraccaricata: questo al rende più soggetta di ernia al disco e dolori nella  parte lombare.

La salute dei piedi
Fenomeno commerciale degli ultimi tempi sono le scarpe basculanti della caratteristica suola curva, pubblicizzati come capaci di migliorare la postura, l'equilibrio e tonificare  la muscolatura. Camminare con queste scarpe instabili costringe a lavorare per mantenersi in equilibrio. Questo si traduce in un costante allenamento dei muscoli della parte posteriore del corpo, dal collo ai polpacci.
Un utile strumento di allenamento ma prima  è bene parlare sempre con un ortopedico.

La salute dei piedi non va di pari passo con i tacchi altissimi. Con 10-12 centimetri sotto i piedi il sex appeal è garantito, ma non la salute dei piedi ed il mal di schiena è assicurato.
Il rischio principale è l'infiammazione delle articolazione dei metatarsi schiacciate dal sovraccarico. Inoltre viene alterata la postura: si tende a camminare con il sedere indietro e la pancia avanti accentuando la naturale curvatura lombare, con lombalgie  spesso associate.
Il tacco troppo alto ostacola il ritorno venoso e quindi interferisce con la circolazione a livello delle gambe favorendo gonfiori e senso di pesantezza.
Si ai tacchi alti solo per le serate mondane, mentre per la quotidiane sono preferibili  i tacchi di 3-4 centimetri oppure si alle zeppe con un lieve distacco tra tacco e plateau, regalandoti così centimetri senza sbilanciare la postura.

C'è chi ama le ballerine.
L'assenza di tacco ti fa estendere troppo il tallone d'Achille che può infiammarsi e fare male. Questa è la prima causa di fascite plantare, l'infiammazione molto dolorosa della fascia fibrosa sotto la pianta del piede. Con tali calzature si cammina quasi strisciando senza la naturale flessione tacco -punta che attiva il cuore venoso del piede con alterazioni circolatorie.
Per la salute dei tuoi piedi alterna le ballerine a modelli con un leggero tacco ( 3-4 cm) e con una curvatura plantare che permette un movimento più naturale durante il passo.


C'è chi   ama indossare ai piedi modelli a punta stretta.
Le dita si trovano in uno spazio angusto e tendono quindi a sovrapporsi.
Lo spostamento dell'alluce verso il secondo dito può favorire nelle donne predisposte la comparsa dell'alluce valgo, mentre la mancanza di spazio in avanti fa piegare le dita che con il tempo non riacquistano più la loro naturale estensione ( dita a  martello), che sono due deformità che si risolvono in maniera definitiva solo con la chirurgia.
L'alluce valgo è spesso associato ad una prominenza verso il lato esterno del piede, la " cipolla" , e questa, sfregando contro la calzatura  può causare una dolorosa infiammazione dell'articolazione.
Per la salute dei tuoi piedi è meglio preferire calzature comode con una punta larga e tondeggiante evitando di abbinare in permanenza la punta stretta ai tacchi alti.

Le scarpe da ginnastica per quanto tecnologiche non sono buone per la salute dei piedi.
Le scarpe da ginnastiche  sono spesso responsabili di problemi alla pelle e alle unghie. Il cattivo odore che si associa all'uso di questi modelli è determinato dai funghi.
Questi finiscono per attaccare la pelle soprattutto tra le dita, determinando vescicole e  taglietti che si possono poi diffondere dal piede alle unghie facendole cadere.
Per la salute dei piedi è bene quindi indossare delle scarpe da ginnastica solo in  date occasioni, ricordandoti però che ogni attività fisica necessita di una scarpa adeguata.

Per la salute dei piedi c'è anche la calzatura doc:
Il tacco deve aggirarsi intorno ai 3-4 centimetri piuttosto largo, in quanto ammortizza il passo, stimola l'azione di pompa esercitata dal cuore plantare e non sbilancia la postura.
La suola deve essere flessibile, assorbe l'impatto con il terreno, permettendo una corretta flessione del piede durante il passo ed evita microtraumi alle articolazioni del piede.
Punta rotonda per lasciare lo spazio adeguato alle dita; il retropiede deve essere stabile.
La tomaia in tessuto naturale e traspirante, meglio se di qualità per non incorrere in dermatiti ed allergie.
La pianta non deve essere troppo stretta in quanto facilita la formazione di calli e vesciche, ne troppo larga perché altrimenti il piede tende a scivolare all'interno.
Per sicurezza le scarpe andrebbero acquistate alla sera, quando il piede è stanco e quindi adeguatamente gonfio.

Pensare alla salute dei propri piedi è importante per la salute di tutto il corpo!

martedì 16 dicembre 2014

ENDOMETRIOSI



ENDOMETRIOSI

L'endometriosi è una malattia difficile da curare, solitamente passano almeno 7 anni prima che qualcuno riesca a scoprire il motivo di mestruazioni dolorose.Così facendo la malattia diventa datata al punto che i farmaci non bastano più a contenerla e la soluzione unica diventa l'intervento chirurgico.

Endometriosi.
Così chiamata perché interessa l'endometrio, il tessuto che riveste la  parete interna dell'utero e che durante il ciclo mestruale cresce e poi si sfalda dando origine al sanguinamento.
Nelle donne affette da endometriosi un tessuto simile all'endometrio si situa all'esterno della cavità uterina finendo quindi nelle ovaie, oppure nelle tube, in vagina o al peggio anche nell'intestino.
Così sotto gli effetti degli ormoni del ciclo mestruale anche questo tessuto anomalo si sviluppa, si sfalda, da luogo ad un sanguinamento come il normale flusso mestruale, provocando un'irritazione dei tessuti circostanti.

Molte donne però hanno dei cicli mestruali dolorosi senza essere affetti dall'endometriosi.
I sospetti per la prima ipotesi devono sorgere se i dolori sono acuti prima e durante le mestruazioni, se il sanguinamento è particolarmente abbondante e prolungato ( oppure irregolare).
Il dolore in caso di endometriosi  è presente anche nella fase di penetrazione durante il rapporto sessuale. Altri sintomi dipendono dall'organo colpito; sempre durante le mestruazioni se ad esserne coinvolta è la vescica si avrà bruciore alla minzione, mentre se l'organo interessato è l'intestino ci potranno essere delle coliche.
In alcune appare un' endometriosi localizzata, ma il dolore è intenso, in altre persone è più estesa e meno fastidiosa.

Ancora oggi l'endometriosi è una malattia non riconosciuta; che si arrivi in ritardo alla scoperta della malattia la dice lunga. In parte questo dipende dai tabù che caratterizzano il ciclo mestruale e dalle difficoltà di parlarne con il medico di alcuni argomenti intimi come il dolore durante i rapporti sessuali.
Spesso però sono gli stessi medici a dare poco rilievo ai sintomi, da qui interpretazioni sbagliate: cistite, appendicite,sindrome del colon irritabile,...
Capita così che l'endometriosi venga scoperta per caso, mentre si cerca di risolvere altri problemi, ad esempio l'infertilità.

Le cause dell'endometriosi non sono chiare.
L'ipotesi più accreditata è la mestruazione retrograda, in pratica durante il flusso mestruale una piccola parte di sangue e di cellule endometriali anzichè venire espulsa dalla vagina seguirebbe un percorso inverso, risalendo lungo le tube e refluendo verso altri organi, dove poi l'endometriosi si sviluppa provocando tutti i guai che sappiamo.
Come individuare a colpo sicuro l'endometriosi?
Una visita ginecologica approfondita, a questo si potrebbe aggiungere un'ecografia transvaginale, un esame del sangue che permette così di individuare subito l'endometriosi.

Oggi la possibilità di tenere a bada l'endometriosi sono ottime grazie ai farmaci sicuri ed efficaci. In questi casi si usa la pillola contraccettiva in grado di bloccare l' ovulazione e con questa la crescita dell'endometrio.
Nella pillola contraccettiva sono contenuti due ormoni: l'estrogeno ed il progesterone che simulano l'azione degli ormoni prodotti fisiologicamente dall'ovaio. I progestinici possono essere  prescritti anche singolarmente  senza l'aggiunta di estrogeni.
In situazioni non complesse solitamente si opta per la pillola contraccettiva classica, se invece la sintomatologia è più grave sarebbe meglio usare solo un progestinico.

In caso di endometriosi si può comunque cercare una gravidanza, ma le cure devono ovviamente essere sospese, la gravidanza  potrebbe essere anche definita " cura ormonale fisiologica", dato che l'organismo produce il progesterone in maniera spontanea che tiene così a bada naturalmente la malattia.
Le probabilità di rimanere incinta con l'endometriosi è più bassa, ma se non ci sono cisti ovariche voluminose e se le tube sono intatte non c'è ragione per rinunciarvi. Nell'eventualità si può sempre tentare la fecondazione in vitro.

Se l'endometriosi è estesa, molto dolorosa, troppo datata o non risponde alle cure  classiche il medico curante deve prende in considerazione la chirurgia.
Per fortuna la quasi totalità delle forme di  endometriosi può essere affrontata in via laparoscopica, con un intervento mininvasivo ormai largamente usato e sicuro.
L'entità dell'operazione varia a seconda della forma e della gravità della malattia.
Nei casi meno gravi si ha una semplice " bruciatura" dei focolai in altri l'esportazione di cisti, in altri ancora si eliminano le aderenze.
Più raramente può rendersi  necessaria l' asportazione da parte dell'organo colpito, così come di tutto l'apparato.
Ultimamente si sente molto parlare di chirurgia robotica, la quale consentirebbe una visione migliore delle aree da trattare e garantire così risultati più soddisfacenti con una radicale risoluzione dei sintomi dolorosi.
Dice il Professor Vercelli che non ci sono ancora evidenze scientifiche al riguardo per cui è bene usare sempre grande  prudenza.
Ma guarire dall' endometriosi oggi si può!


venerdì 12 dicembre 2014

L'importanza Dell'Olio Extravergine D'Oliva


L'importanza Dell'Olio Extravergine D'Oliva

La truffa più recente è stata scoperta la scorsa estate dal nucleo antifrodi dei carabinieri di Parma. Olive andate a male, che provenivano dall'estero, trattate chimicamente per ottenere un olio extravergine d'oliva fasullo.
Un trattamento vietato dalle norme per la produzione del " re degli oli", che oltre ad eliminare il cattivo odore sottrae all'olio molti dei preziosi nutrienti che contraddistinguono l'importanza dell'olio extravergine d'oliva.

L'importanza dell'olio extravergine d'oliva.
Fortunatamente oggi c'è un test che permette ai nuclei antifrodi di smascherare subito i prodotti taroccati e di bloccare più  facilmente le contraffazioni: basta misurare i livelli degli alchil esteri, sostanze che si formano quando le olive cominciano ad alterarsi.

Ma le sofisticazioni sono troppo diffuse e  l'importanza dell'olio extra vergine d'oliva  è tanta.
Ci vorranno anni a mettere la parola fine al problema.
Cosa fare quindi?
A difesa dei consumatori ci sono certificazioni di qualità sempre più rigorose, oltre a ciò è importante affidarsi anche all'olfatto, imparando i segreti della degustazione.

L'importanza dell'Olio extravergine d'Oliva
Cercare sempre la dicitura " spremitura a freddo", cioè al di sotto dei 27°, garantisce gusto e proprietà organolettiche.
Importante puntare sul  DOP, la Denominazione di Origine protetta che l'olio è prodotto con olive raccolte e spremute in uno specifico territorio. Il marcio IGP ( Indicazione Geografica Protetta), invece garantisce la sola lavorazione nella zona tipica mentre permette l'uso delle olive di importazione .
Una garanzia in più è la certificazione BIO. L'agricoltura biologica è un settore sottoposto a  " regime di controllo" europeo. Le aziende olearie per poter ottenere il marchio " Bio" devono rispettare le norme di produzione comunitarie ( vietati fertilizzanti, diserbanti, pesticidi ed Ogm).

L'importanza dell'Olio d'oliva extravergine.
Per cui è importante stare attenti al colore, odore e sapore.
Il controllo più facile è il test del colore. Si al verde, mai troppo intenso e  brillante. Vanno bene anche le sfumature dorate ed ambrate, sempre intense  e mai pallide, tipiche dell'impiego di olive vecchie ed appassite.
Importante poi passare alla degustazione, per valutare al meglio profumo e gusto dell'extravergine versane un filo su una patata lessa e calda. Il mix creato dal sapore neutro dell'ortaggio e dal calore mette in rilievo e dei difetti dell'olio.

L'odore dell'olio extravergine d'oliva deve essere fresco e  vivace; il gusto armonioso può avere un'aroma più o meno fruttato, piccante o mandorlato a seconda del tipo di olio. L'extravergine non deve avere mai un sapore impersonale, metallico, amaro o di muffa.

Il costo di un'olio extravergine d'oliva varia da 5 ad 80 euro al litro; una mappatura generale non c'è, ma a determinare il prezzo sono la raccolta a mano, necessaria nelle zone terrazzate del Lago di Garda e della Liguria. In quelle meccanizzate di Puglia e Sardegna  sono nice - price, riservando anche eccellenze da grand gourmet.
I prodotti economici possono nascondere  degli allunghi con altri olii di bassa qualità.

La qualità dell'olio extravergine d'oliva non migliora con il tempo.
Nel giro di 12 mesi l'olio extravergine d'oliva perde buona parte delle qualità organolettiche che lo rendono unico e prezioso.
Le lattine di olio extravergine d'oliva garantiscono un buon rapporto qualità prezzo e garantiscono un prodotto ben conservato: si travasa l'olio che  serve in bottigliette  ed oliere e l'olio che rimane resta protetto.
Per una buona conservazione dell'olio extravergine d'oliva è bene evitare il vetro trasparente. L'olio extravergine d'oliva va mantenuto tra i 12° ed i 24 °.

E' anche importante  avere dei buoni tappi dosatori. L'oliera spray è utile per dosare l'olio in quantità mignon tenendo sotto controllo le calorie. Utile anche per la  preparazione dei dolci.
L'oliera di vetro scuro permette di conservare l'olio in uno dei materiali più sani e  sicuri.
Il tappo di sughero con un tubicino di metallo è l'ideale per dosare bene il tutto.

L'importanza dell'olio extravergine d'oliva nei piatti.
Gli chef consigliano di tenere in casa diversi tipi di olio per abbinare il tutto in modo armonico.
Il tipo di olio extravergine d'oliva più gentile del Nord ( Liguria, Lago di Garda e Laghi) sono ideali per tutti i piatti a base di pesce.
L' olio extravergine d'oliva fruttato è tipico dell'Italia Centrale ( Toscana, Umbria, Lazio), si sposa con i sapori più decisi di zuppe di legumi, bruschette, tagliate di  carne e di verdure, insalatone.
L'olio extravergine d'oliva più deciso, intenso, fruttato tipico delle Isole e del Sud ( Puglia, Abruzzo; Molise, Campania; Basilicata, Sicilia e Sardegna) amano le ricette saporite per eccellenza, quindi tutti i piatti conditi con profumi mediterranei!




martedì 9 dicembre 2014

Difendersi Dai Malanni di Stagione Con L'alimentazione



Difendersi Dai Malanni di Stagione Con L'alimentazione.
La frutta e la verdura autunnali sono una vera e propria miniera di vitamine e sostanze antiossidanti che vi aiutano ad affrontare al meglio il cambio di stagione.
Inoltre sono molto ricchi di fibre che danno una mano a  difendersi dai malanni di stagione e recuperare anche la linea.
Tra i frutti di questi mesi non c'è che l'imbarazzo della scelta: uva, pere, melograni, cachi, castagne ed agrumi che con la loro Vitamina C fanno si che il  sistema immunitario aiuta a difendersi dai malanni di stagione.

Con le castagne ritrovi anche il buonumore.
Un altro vantaggio di questo tipo di vegetali , oltre a difendersi dai malanni di stagione, aiutano a combattere il calo d'umore tipico di questo periodo.
La frutta secca  è ricca di magnesio ed acidi grassi Omega 3 che hanno un ruolo molto importante per combattere la depressione.
Anche le castagne, frutto tipico dell'autunno, danno una marcia in più per difendersi dai malanni di stagione e combattere il malumore, in quanto sono ricche di vitamina K e Vitamina B6 che tonifica il sistema nervoso.
E' anche vero che sono ipercaloriche, ma basta sostituirle ad un primo piatto ed il gioco è fatto.

Tra i cibi che aiutano a difendersi dai malanni di stagione ci sono i mandarini.
Due mandarini al giorno assicurano il fabbisogno giornaliero  di Vitamina C, più che  mai utile in questa stagione in quanto aiuta a mantenere efficace il sistema nervoso proteggendoti dalle malattie di raffreddamento.
Questi agrumi sono ricchi di vitamina P che stimola la produzione di collagene ed aiuta  la pelle a rigenerarsi. Un'altra proprietà  dovuta alla combinazione di Vitamina C e P è quella di prevenire la formazione di edemi e la rottura dei capillari.
Oltre a difendervi dai malanni di stagione questi frutti aiutano a prevenire dal diabete di tipo 2.

Tra i miei cibi preferiti, ottimi per difendersi dai malanni di stagione sono i cavoli. Ricchi di sostanze antiossidanti, i cavoli sono  prezziosissimi per la salute dell'apparato respiratorio. 
Si al cavolfiore, se la stanchezza che assale in questi periodi è dovuta all'anemia, molto ricco in acido folico, fondamentale per la formazione dell'emoglobina che insieme alla Vitamina B1 va a tutto vantaggio della concentrazione.
Della  famiglia dei cavoli  ci sono anche i broccoli, il suo punto di forza è il sulforano, antiossidante che difende le cellule dei bronchi dall'inquinamento.
I cavoli di bruxelles, oltre agli antiossidanti, fosforo e ferro contengono isoflavonoidi che svolgono un'azione protettiva sul seno.

Nelle fredde giornate autunnali si ad un buon piatto di funghi, che oltre a difendersi dai malanni di stagione combattono anche lo stress.
Con la ripresa a pieno ritmo degli impegni quotidiani lo stress rischia di salire alle stelle; i funghi contengono il triptofano che aiutano a controllare ansia e depressione. Inoltre soprattutto le varietà  coltivate sono ricche di Vitamina B, in particolare la B12 fondamentali per mantenere in buona salute il sistema nervoso.
I funghi contengono preziosi sali minerali come il selenio ed il rame dall'azione antiossidante ed antietà.

Non so voi, ma io vado matta per la zucca, che aiuta a difendersi dai malanni di stagione.
Ha pochissime calorie, ricca di carotenoidi di diversi tipi. L'alfacarotene può ridurre del 63% il rischio di ammalarsi di tumore ai polmoni in quanto è un potentissimo antiossidante. 
Il betacarotene fa aumentare il numero degli anticorpi.
La luteina invece agisce come una sorta di cannocchiale proteggendo la vista dalle radiazioni nocive presenti anche nella stagione fredda.

Forse dall'odore non troppo gradevole, ma anche la cipolla può aiutare a difendersi dai malanni di stagione.
Difendersi dai malanni di stagione con l'alimentazione,
La cipolla rossa è un toccasana per il cuore in quanto aiuta a ridurre i livelli di colesterolo cattivo e dei trigliceridi.
Il merito è dei flavonoidi importanti antiossidanti; la cipolla rossa contiene anche licopene e acido ellagico che protegge il DNA delle cellule.
Lo scalogno è una varietà delle cipolle il cui sapore si avvicina a quello dell'aglio. Oltre a conservare le proprietà delle cipolle è ricco di silicio, un oligoelemento che aiuta a rinforzare unghie e capelli. Si possono usare anche le foglie, ricche di minerali, tagliuzzarle ed aggiungerle alle frittate.
Il porro invece ha un sapore più dolce, una buona percentuale di vitamina C, per difendersi dai malanni di stagione, ortaggio antianemico, proprietà diuretiche e una notevole presenza di potassio.

Tra la frutta per difendersi dai malanni di stagione troviamo i cachi, Il caco per la sua abbondante presenza di fruttosio è un'ottimo energizzante, perfetto per combattere la stanchezza autunnale. Ottima fonte di Vitamina A e C, preziosi per il sistema immunitario e della vitamina K che protegge le pareti dei capillari. 
Frutto ricco di potassio con proprietà diuretiche aiutando a combattere la ritenzione idrica date le lunghe ore di sedentarietà.

Oltre ai cachi per difendersi dai malanni di stagione troviamo l'uva.
Miniera di polifenoli che contrastano la diminuzione dell'elastina e del collagene e dallo spiccato affetto antiradicali liberi. Ricca di sali minerali che combattono lo stress e l stanchezza , come ferro e magnesio.
Di uva ne esistono di diversi tipi: l'uva bianca è molto ricca di acqua, effetto diuretico quindi molto accentuato.
Leggermente lassativa perchè non contiene tannini, sostanze astringenti presenti invece nell'uva  nera.
Questa è più ricca di ferro e sostanze antiossidanti, tra queste c'è la quercitina un potente scudo contro le malattie cardiovascolari, con un potente effetto anti- cancerogena. L'uva rossa è ricca di melatonina,un ormone naturale che regola il ritmo sonno- veglia.
Dolcis in fundo troviamo la tipologia di uva senza semi. Meno dolce ed indicata per chi ha un intestino delicato, meno ricca di  sostanze antiossidanti.
Tutto ciò per difendersi dai malanni di stagione con  l'alimentazione.

mercoledì 3 dicembre 2014

PRIMAVERA DELLA PELLE



PRIMAVERA DELLA PELLE

La primavera è ancora lontana, con sè porta temperature miti, giornate di sole, fioriture e risvegli dal letargo invernale.
Con quel clima viene naturale pensare ai visi del Botticelli che sembrano adattarsi alla natura  rigogliosa circostante.

Primavera della pelle
Il problema della carnagione perfetta sembra affliggere le donne dai tempi lontani.
Al giorno d'oggi il problema sta nella capacità di scegliere i prodotti più adatti alla nostra pelle ed adottare le giuste abitudini di vita per ridurre al minimo ed imperfezioni della pelle.
Secondo una recente ricerca ben il 42% delle donne tra i 25 e 30 anni parlano spesso dei loro problemi di pelle e sono quindi alla ricerca di soluzioni per porri dilatati, macchie, occhiaie e colorito spento.

Per una bella pelle è importante lo stile di vita.
Alimentazione equilibrata e buone abitudini; le marachelle alimentari si leggono in faccia, le imperfezioni sono spesso il diretto risultato degli sgarri.
Per una bella pelle è importante lo yogurt al naturale o con probiotici che  mantenendo  attiva la flora intestinale, permette l'eliminazione delle tossine ed un migliore assorbimento della pelle.

Per una primavera della pelle è necessario depurare l'organismo e quindi al propria pelle prendete la buona abitudine di sorseggiare del tè verde senza zucchero, ricco di antiossidanti che combattono i radicali liberi.
Altri cibi che aiutano la primavera della pelle sono : la frutta secca soprattutto le noci ( Omega 3 e Omega 6), cereali integrali, frutta e verdura fresca e di stagione, soia e uova ( Vitamina B12 e B6 ) stimolando il rinnovamento cellulare.

Primavera della pelle è impossibile senza bere almeno 1 litro di acqua al giorno.
Altre buone abitudini:
> Dormire almeno 7 ore a notte
> Eliminare il fumo, principale causa di invecchiamento della pelle.
> Ridurre o eliminare l'alcol che aumenta il grasso cutaneo, causando rossori, eritemi e couperose.
> Attenzione ai raggi ultravioletti; oltre a  proteggervi dalla luce naturale, limitate le sedute di abbronzatura artificiale.
> Il caffè al mattino o come spuntini va bene, ama attenzione a non superare le tre tazzine al giorno, perché può ridurre la sintesi di collagene fino al 15%.
> Proteggersi dagli sbalzi di temperatura: eccessi di freddo o caldo sono sempre deleteri per la pelle. E' bene proteggersi  con creme protettive che facciano da scudo al freddo esterno o che possano reidratare in caso di caldo eccessivo.


Per una buona primavera della pelle è bene avere una buona regolarità di cura della pelle.
STEP 1: DETERSIONE
Dopo il risveglio e la detersione lavarsi il viso è un'abitudine naturale, ma non è così semplice. Al mattino la detersione è BASILARE perchè durante la notte il sebo si accumula soprattutto nella zona T.
Il detergente va scelto con attenzione; Una pelle grassa dovrà scegliere prodotti acidi (ph 4,5-5)
STEP 2: IDRATAZIONE
Dall'interno  la pelle può essere nutrita da frutta e verdura fresca e di stagione. Da scegliere quindi cremi e sieri di buona qualità che possa risolvere  i problemi specifici; esistono formule che coniugano anche 5 funzioni in 1 e che possano aiutare contro gli eccessi della vita quotidiana.
STEP 3: LUMINOSITA'
Per una primavera della pelle è bene affidarsi ai sieri in commercio da applicare prima del trucco.
STEP 4: BASE
Prima di procedere con il trucco è bene stendere la base; poi segue l'idratante al quale segue il primer per " riempire" le linee sottili e pori dilatati. Alcune persone per una buona primavera della pelle potrebbero preferire un prodotto multifunzione come le BBA.
STEP 5: TRUCCO
Per il trucco è bene scegliere un fondotinta leggero vicino alla  vostra tonalità della pelle in formulazione liquida, perchè le formule in polvere rischiano di spegnere il colorito.
Le nuove formulazioni sono leggere, impalpabili ed a lunga tenuta.
Dopo il fondotinta segue il correttore, picchiettandolo dove è necessario con le dita e scegliendo una base color giallo.
Il trucco può essere completato con una cipria che funga da fissante che illuminante.
STEP 6: STRUCCANTE
La detersione è un momento importante per una primavera della pelle, anche alla sera  prima di coricarsi; per questo la scelta del prodotto serale deve essere oculata e mirata; è bene stabilire il proprio tipo di pelle: per quelle secche si consiglia un latte o un gel idratante, per quelle secche è preferibile una formulazione " a secco".
Prima di struccare il viso ricordatevi di procedere con occhi e labbra che necessitano di prodotti specifici perché sono le parti del volto più delicate.
Un detergente bifasico  è da preferire perchè rimuoverà il trucco facilmente senza strofinare con il rischio di irritare.
E' sempre bene cambiare dischetto per ogni manovra sul vostro viso.
Dopo lo struccante sciacquate sempre il viso con dell'acqua.
STEP 7: RITUALE NOTTURNO
Ognuno ha il suo: tonico, crema, impacco, maschera.
E' sempre bene applicare dei prodotti specifici per contorno occhi e labbra per portare via le cellule morte  e donare al vostro viso una migliore luminosità.
In alternativa potete anche scegliere una maschera una volta a settimana magari creandola con yogurt, miele, limone, cetriolo, semi di lino o burro.

Così la vostra primavera della pelle sarà per molte di voi anticipata!!!

venerdì 28 novembre 2014

BAMBINI A TAVOLA



BAMBINI A  TAVOLA.

Di  pari passo con l'evoluzione dell'agricoltura e della zootecnia si è assistito ad un cambiamento radicale cambiamento delle abitudini alimentari  delle popolazioni.
Nei  Paesi del " Primo Mondo" il cambiamento  più importante è la diffusione della ristorazione collettiva, per cui sono oramai milioni al giorno i pasti consumati dai bambini e non solo lontano da casa.
Il benessere economico ha aumentato anche se in proporzioni sbilanciate, provocando modificazioni negli acquisti e nei consumi anche dei prodotti di origine animale.

Bambini a tavola ...difficile con la crescente  presenza delle donne  nel  mondo del lavoro, privilegiando così il consumo di alimenti  pronti o  veloci da preparare, tra cui la carne.
Negli ultimi anni però si sono diffuse delle argomentazioni importanti che confutano le abitudini alimentari troppo sbagliate ma ancora oggi diffuse. Inoltre la totalità dei medici ricorda che i danni provocati da un'alimentazione scorretta in quanto sbilanciata a favore della carne, alimenti ipocalorici e poco nutrienti, ecco che una sana e corretta abitudine alimentare è doverosa equilibrata ed in salute.

Bambini a tavola. Bambini ed adolescenti detengono il primato europeo per l'obesità, colpa di cattive abitudini date dai genitori che ricorrono sempre più frequenti frasi " se fai il bravo ti porto a mangiare un hamburgher..".
Ma a parte questo anche la trascuratezza dei genitori di vivere i momenti del pasto come un momento di crescita per il rapporto educativo e formativo della persona a tutto tondo.
A confermarlo è uno studio importante, pubblicato dall'OMS secondo il quale " l'obesità infantile è in continuo aumento".
In Italia il problema del sovrappeso riguarda il 23% dei bambini tra i 9 e gli 11 anni, in tutto il Mondo sono circa 300 milioni gli individui obesi, 4% bambini,

Curare l'alimentazione dei bambini a tavola in questo periodo della vita  è fondamentale per evitare che il sovrappeso porti con sè problemi sulla salute fisica e psicologica del bambino. Si stima infatti che circa il 40% dei bambini ed il 60% degli adolescenti degli adolescenti obesi rimarranno tali anche in età adulta, con tutte le conseguenze negative del caso. Queste percentuali aumentano con il passare degli anni.
Per i bambini avere un genitore o entrambe i genitori obesi o anche solo sovrappeso è un maggiore fattore di rischio.

Senza dubbio all'origine del fenomeno esiste una predisposizione  genetica, ma ancora più importante è l'influenza delle cattive abitudini alimentari a tavola dei genitori e della società. Ci sono dei fattori che possono influenzare le scelte alimentari dei bambini, tra cui la varietà di cibo, al disponibilità e la varietà degli alimenti, presentazione ed il contesto in cui li si consuma, educazione scolastica e messaggi pubblicitari.
La conseguenza dei bambini e la sua famiglia commettono degli errori alimentari che possono condizionare la salute a lungo termine.

Gli errori più comuni dei bambini a tavola:
1. Eccessivo consumo di proteine;
2.Dieta ripetitiva;
3.Mancanza di assunzione della colazione;
4. Eccessivo consumo di snack industriali.

L'educazione alimentare insegnata dai genitori  ha un ruolo basilare nella  prevenzione dell' instaurarsi di cattive abitudini alimentari.
La famiglia rappresenta l'esempio primario con cui i bambini sono quotidianamente a contatto. I genitori sono responsabili della scelta e della varietà degli alimenti ed è importante proporre una dieta che rispetti l'adeguata ripartizione tra i macronutrienti il più varia possibile, rispettando però  i gusti dei bambini a tavola.

L'educazione dei bambini a tavola non deve arrivare attraverso imposizioni , rimproveri, obblighi o divieti, altrimenti il risultato sarà contrario a quello che ci si propone. Meglio aiutare i bambini a fare scelte consapevoli, grazie al gioco ed al dialogo che aiuti i bambini a sensibilizzarsi verso una sana alimentazione consapevole.
Altra cosa importante è consumare tutti i pasti insieme in famiglia, in modo che rappresentino il momento dell'alimentazione come senso di aggregazione e condivisione, oltre che di educazione alimentare a tavola.

C'è un'abitudine, ormai troppo diffusa anche tra i bambini di non fare colazione, dimenticando che è il pasto fondamentale; dopo un paio di ore di digiuno ( la notte) è fondamentale per il corpo avere energia per affrontare gli impegni della giornata, oltre a contrastare il consumo di snack ipocalorici in occasione dello spuntino di metà mattina e pomeriggio.
Anche la merenda per i bambini e non solo, è un pasto molto importante, merende e spuntini contribuiscono ad una giusta distribuzione delle calorie e nutrienti nell arco della giornata aiutando a spezzare la fame ed a mantenere un peso equilibrato.
L'appetito è una conseguenza diretta del calo della glicemia che è tanto importante quanto distante dall'ultimo pasto effettuato.
Mangiare spesso aiuta a a tenere sotto controllo l'appetito e a non esagerare durante i pasti principali.

Bambini a tavola
Bisogna quindi dare ai bambini due merende nell'arco della giornata; per rendere questi spuntini utili alla loro corretta alimentazione è necessario che siano adottati degli accorgimenti: varietà.
Anche se il bambino vorrebbe solo snack dolci è bene  proporgli anche della frutta.

L'errore dei bambini a tavola soprattutto è lo snack dopo l'attività fisica. Non ha senso dare una merenda da 200 calorie quando con l'attività fisica il bambino ne consumi solo 50-60. Frequentemente  lo sport si fa a metà pomeriggio e spesso la merenda seguente cade molto tardi come orario a ridosso della cena; come immediata conseguenza è la mancanza di appetito dando l'impressione al genitore che il bambino non mangi molto.
Se leggiamo le linee guida per una corretta alimentazione si osserva come queste si basino sul principio della piramide dell' alimentazione  che indica le diverse quantità dei cibi che si devono assumere per stare in salute ed in forma.

Ai piani inferiori:
6-11 porzioni di creali, pasta  e pane possibilmente tutti integrali
3-5 porzioni di verdura
2-4 porzioni di frutta
3 porzioni di uova ed altri legumi
1 sola porzione di dolci e soprattutto casalinghi.

Per tradizione il pane e a  pasta sono il  pezzo forte della nostra alimentazione, contengono soprattutto carboidrati complessi insieme ad una buona discreta quotidianità di proteine di origine vegetale, vitamine, sali minerali e fibre. I cereali sono molto ricchi di amido e fibre con il vantaggio di riempire la pancia e permettere la riduzione del consumo di grassi, limitando l'apporto calorico di  grassi, per questo vi consiglio l'assunzione di cereali integrali.

Per i bambini a tavola e non solo al primo posto della piramide c'è la frutta e la verdura possibilmente bio e di stagione. Queste sostanze indigeribili sono contenute anche nei cereali e nei legumi associate alla  prevenzione dei tumori.

Le proteine contenute nel cibo ci forniscono gli amminoacidi: unità elementari necessarie per costruire le molecole proteiche. Le proteine dell'uovo e dei legumi sono dette " nobili" in quanto hanno una composizione molto simili alle proteine del nostro organismo e quindi hanno un alto valore biologico.
L'eccesso proteico si associa ad un complesso calorico della dieta e l'organismo trasforma in grasso anche le proteine in eccesso.
Al vertice della piramide ci sono grassi e dolciumi, in quanto dal punto di vista nutrizionale sono definite " vuote".
I grassi da condimento sono composti quasi esclusivamente da lipidi, ogni grammo di grassi contiene 9 Kcal, anche nel nostro Paese esiste un problema reale di eccesso del consumo di grassi e la tendenza ad una dieta troppo ricca di energia.

Negli ultimi 40 anni molti studi hanno evidenziato un rapporto tra l'alto consumo di lipidi   con l'aumento di patologie cardiovascolari ed obesità: occhio quindi anche ai bambini a tavola, perchè non sono esenti da tale problema.
I grassi saturi sono i  più pericolosi: meglio evitare carne, burro e formaggi.
I grassi vegetali invece sono meno pericolosi, l'olio extravergine di oliva è molto ricco in vitamine e grassi insaturi necessari alla salute umana.

Per cui  per voler fare molta attenzione ai bambini a tavola è necessaria fare attenzione  al proprio desiderio di educazione e comprensione di sè e dei propri  bambini e non solo a  tavola, quindi ancora pochi consigli:
1. Bonificare la casa da cibi spazzatura;
2. Educare il bambino a mangiare lentamente in quanto la prima digestione avviene in bocca;
3. Imporre al bambino il consumo di una soddisfacente colazione nè gioveranno umore e  profitto scolastico;
4. Abituare il bambino a portare con sè una bottiglietta d'acqua naturale o frizzante va bene uguale a seconda dei gusti.
5. Non usare il cibo come mezzo di pressione , ricompenso o consolazione.
6. Spegnere la tv durante i pasti  in orari e  luoghi prestabiliti,.
7.Dedicare più tempo alla preparazione dei pasti e degli spuntini, magari con la collaborazione dei vostri bambini, cucinare, divertirsi e giocare insieme è un'ottimo strumento di crescita e comunicazione.




domenica 23 novembre 2014

Alla Riscoperta dei Legumil


Alla riscoperta storia dei legumi.
La storia dell'uomo può essere raccontata attraverso le gesta dei grandi  personaggi o gli eventi più rilevanti oltre che attraverso l'arte, architettura, società, mode, oggetti di uso comune e  anche il cibo. Se ogni epoca ha le sue specialità gastronomiche si può riconoscere una particolare famiglia di alimenti che più di altre ha costantemente accompagnato l'uomo nella sua storia: i legumi.

I legumi, semi commestibili delle piante appartenenti  all'ampia famiglia delle leguminose fanno  parte della nostra alimentazione da sempre. 
Una buona riscoperta dei legumi.
La coltivazione dei legumi in Italia risale all'antichità prima con lenticchie, ceci, fave, piselli, lupini, cicerchie provenienti dal Medio Oriente e dall'Asia ed infine con i fagioli dell' Americhe.

Sono diverse le fonti che attestano le origine molto antiche dei legumi: tracce di fave sono state rinvenute nelle tombe egizie, mentre dei  fagioli sono stati trovati in diverse sepolture del periodo pre- Inca. Un ulteriore testimonianza è data dal racconto biblico di Esaù che per un piatto di lenticchie vendette la sua primogenitura al fratello Giacobbe, per non parlare del cibo cardine della dieta dell'Antica Roma: il puls, una polentina liquida di cereali e legumi.

Se i legumi ci fanno compagnia di migliaia di anni ci saranno delle  ottime ragioni che portano alla riscoperta. 
I nostri antenati si sono resi conto di quanto i legumi fossero una fonte importante di sostentamento in epoche in cui il cibo era davvero scarso.
Nel passato i legumi erano tra gli alimenti più consumati, recentemente dimenticati, ma che negli ultimi tempi si sta andando alla riscoperta dei legumi.
Ceci, lenticchie & c da semplici alimenti del passato sono ora considerati degli alimenti che meritano tutta la nostra attenzione per le loro innegabili qualità: dalle proprietà nutrizionali alla versatilità in cucina passando per il loro prezzo contenuto.

I legumi sono un'ottima fonte di energia a basso consumo in quanto costituiti al 50% del loro peso da carboidrati, a questo si aggiungono sali minerali, vitamine del gruppo B e fibre alimentari, sia insolubili che localizzate soprattutto nella buccia e benefiche per l'intestino, sia solubili utili a tenere sotto controllo il livello di glucosio e colesterolo LDL cattivo nel sangue.

Se i legumi freschi sono semi immaturi di acqua e vitamina C e che, dal punto di vista nutritivo vengono fatti rientrare nelle famiglie delle verdure i legumi secchi sono un'ottima fonte di proteine vegetali che però contengono solo alcuni aminoacidi essenziali, soprattutto la lisina.
Questa si trova nei cereali integrali. Ecco che l'abbinamento cereali integrali e legumi secchi sono un'ottima abbinata, piatto unico e completo.
Dall'inconsapevolezza dei nostri antenati del valore  nutrizionale dell'abbinamento cereali -legumi nascono alcuni piatti tipici della cucina classica italiana come pasta e fagioli, riso e piselli ( e qui per un tocco in più anche lo zafferano). 
Un tempo questi piatti qua facevano parte della cucina dei poveri in quanto erano l'unica fonte proteica che si potevano permettere.

Per una buona riscoperta dei legumi è bene sapere anche una chicca in più:
Nel Medioevo i legumi erano il cibo per eccellenza della vita monastica in quanto simbolo di umiltà e purezza in contrapposizione alla " superba" carne dei ricchi. E' ai monaci che si deve la coltivazione e la preservazione di diverse specie di legumi giunte fino a noi oggi.

La Spesa D'Autunno



La spesa d'autunno.

Un buon pasto d'autunno non può cominciare senza una buona porzione di radicchio. E' una della insalate con il più basso apporto calorico e glucidico, contiene una buona quantità di potassio, Vitamina C e fibre. Con la cottura perde acqua e vitamina C e si riduce così di volume mangiandone così una maggiore quantità assumendone una dose maggiore di fibre. Per questo motivo il radicchio può aiutare a combattere la stipsi ed aumentare il senso di sazietà. Inoltre grazie al suo contenuto di acido citrico e malico grazie a questa buona spesa d'autunno facilita le secrezioni biliari ed i processi digestivi.

Dopo ilo radicchio nel  cestino della nostra spesa d'autunno non devono mancare le erbette. Il magnesio è una componente della clorofilla ed è  per questo le erbette sono l'alimento ideale per assicurare al nostro organismo questo prezioso minerale dalle molte funzioni tra cui quella di combattere i sintomi dello stress come ansia, nervosismo ed insonnia.

Tra i miei cibi preferiti d'autunno c'è la zucca.
Contrariamente a quanto comunemente si pensa la polpa della zucca ha un'elevato contenuto d'acqua, un buon apporto di fibra ed un bassissimo contenuto di glucidi e calorie. La zucca è molto ricca di carotenoidi che vengono convertiti in retinolo ( forma attiva della vitamina A) già nell'intestino contribuendo così a migliorare il benessere delle sue cellule.

Spesa d'autunno con i funghi? Che ne dite?
Gnam gnam... i funghi sono una buona fonte di fosforo che insieme al calcio assicurano la corretta mineralizzazione delle ossa. I funghi contengono anche piccole quantità di triptofano, un aminoacido essenziale che il nostro organismo trasforma in serotonina, sostanza dalle molte funzioni tra cui quelle sul controllo dell'umore e del sonno.

Spesa d'autunno con il sedano rapa, se consumato qualche minuto prima dei  pasti migliora le funzioni epato- renali. Grazie al manganese il sedano rapa aiuta a combattere i radicali liberi e  potenzia le difese immunitarie.
Da aggiungere ai vari piatti nella spesa d'autunno c'è la melagrana, ricca di polifenoli aiuta a combattere le infiammazioni silenti che sono il terreno per lo sviluppo di molte malattie legate all'invecchiamento, come quelle cardiocircolatorie, degenerative e neoplastiche. Il succo di melagrana associato a quello degli agrumi è un vero e proprio elisir di giovinezza.

Tartufo.
Il suo consumo in piccole quantità non apporta dosi importanti di nutrienti, ma per gli amanti di questo prodotto d'autunno il piacere suscitato dalla sua assunzione assicura un'adeguata liberazione di endorfine, sostanze responsabili delle sensazioni di gioia, allegria, felicità e benessere.

Nella spesa d'autunno dopo la  verdura non può mancare la frutta.
Buona l'uva, la buccia contiene una fibra vegetale, l' emicellulosa ed alcune sostanze come i polifenoli, flavonoidi ed anticianine con proprietà antiossidanti, Le fibre possono aiutare l'intestino pigro e l'emicellulosa è particolarmente attiva. Si ad un grappolo d'uva al mattino a digiuno degluttendo la buccia senza masticarlo è  alquanto efficace.
Le mele se consumate con la buccia prima dei pasti saziano e contribuiscono a tenere sotto controllo l'aumento del peso in quanto le fibre presenti nella buccia rallentano l'assorbimento degli zuccheri contenuti nella polpa. Buona fonte di acido tartarico che aiuta a combattere i radicali liberi...ed è per questo che non devono mancare nella vostra  spesa d'autunno.

Cosa c'è di meglio nelle fredde sere d'autunno di un buon piatto di castagne?
Difficili da raggiungere e dolorose da raccogliere, ma nutrienti, deliziose e versatili. Grazie alle fibre i loro amidi vengono assorbiti lentamente assicurando un costante apporto di energia alle nostre cellule. Consumate come spuntino assicurano forza fisica e concentrazione.

Noci.
Quattro o cinque noci al giorno rappresentano una buona fonte di vitamine del gruppo B e la E, sali minerali come selenio, calcio e magnesio. Secondo gli esperti le noci sembrano avere effetti antiossidanti e antitumorali.
Quindi in questa spesa d'autunno non fatevele mancare.

Dopo le noci quest'autunno non fatevi  mancare le nocciole, ricche di grassi buoni che aiutano a tenere sotto controllo la concentrazione di colesterolo nel sangue e di vitamina E.

Infine  quest'autunno ricordatevi i fichi.
Grazie alla presenza di vitamina B3 questi frutti possono essere molto utili per rendere la pelle più tonica e luminosa per rinforzare i capelli. Consumati a colazione vengono rapidamente trasformati in energia per affrontare le fatiche della giornate.

Buona spesa d'autunno a tutti!

mercoledì 12 novembre 2014

CIBO SPAZZATURA

CIBO SPAZZATURA, come ammalarsi bene e  velocemente.

Il cibo spazzatura riguarda un'ampia categoria di alimenti considerati malsani a causa del loro bassissimo contenuto nutrizionale, della pessima qualità degli ingredienti primari, dell'altissimo valore calorico e della ricchezza di grassi saturi, zuccheri e varie sostanze  chimiche.

Tra il cibo spazzatura troviamo hamburgher, hot dog, patatine fritte, bibite, gelati confezionati, pop corn, pizza surgelata, salumi, insaccati, wurstel, pasticceria industriale. Il dato preoccupante è che il consumo di questo cibo spazzatura  ricchi di calorie vuote,senza principi attivi, ricchi di coloranti, cresce a vista d'occhio di anno in anno e sul tema continua ad esserci molta disinformazione a  causa del fatto che il cibo spazzatura venga prodotto da potenti multinazionali che mediante la pubblicità ipnotizzano i consumatori con messaggi pubblicitari fuorvianti.


Sul cibo spazzatura  negli anni sono stati fatti diversi studi. Un primo studio mette in luce il fatto che dietro la preparazione di questi alimenti ci sono veri e propri studi scientifici mirati ad aumentarne la palabilità a tutti i costi.
A svelarlo è "Salt, Sugar, Fat : How the Food Giants Hooked Us" libro scritto da un autore di New York Time Michel Moss dopo aver trascorso tre anni passati a studiare la scienza del cibo spazzatura. Entrando in contatto con dirigenti e scienziati di diverse multinazionali del settore alimentari Moss ha scoperto che gli elementi in cui si concentra il lavoro di  perfezionamento  del cibo spazzatura sono tre: sale, zuccheri e grassi.

Cibo Spazzatura
Per rendere il cibo spazzatura più appetibile le aziende si basano addirittura su studi di risonanza  magnetica mirati a svelare il potere sensoriale di questi elementi spiegando in quale modo attivano aree del cervello coinvolte nel piacere associate al loro consumo. Proprio sulla base degli indizi forniti da questi studi i produttori lavorano alla ricerca di metodi per rendere il cibo spazzatura irrestistibile  e  far si che si ricompri nuovamente.

Tutto questo porta ad una nuova ricerca su come il cibo spazzatura possa influire sul nostro cervello ebbene il cibo spazzatura modifica il nostro cervello a tal punto che smettere di mangiarlo può scatenare i sintomi della depressione. A dimostrarlo è uno studio pubblicato dai ricercatori dell'Università di Montral ( Canada ) sull'International Juornal of Obesity, secondo cui alcuni topi alimentati con una dieta ricca di grassi, com'è il cibo spazzatura, hanno a che fare con una vera e propria sindrome d'astinenza nel momento in cui ne vengono privati,
Secondo Stephanie Fulton, coordinatrice della ricerca, cambiare l'alimentazione  " causa sintomi d'astinenza ed una maggiore sensibilità alle situazioni stressanti" in quanto il consumo di cibo spazzatura altera i livelli di molecole associate alla depressione.

Questo fenomeno , spiega la ricercatrice, instaura un circolo vizioso per l'alimentazione scorretta.

Cibo spazzatura

Uno studio condotto da Paul Johnson e Paul Kenny dello Scripp Research Institute nel 2008 ha suggerito che il consumo di cibo spazzatura altera l'attività cerebrale in modo simile a quello provocato da sostanze stupefacenti. Dopo molte settimane di uso abbondante di Cibo Spazzatura si è notato che la parte del cervello di ratto destinata alle stimolazioni del piacere è diventata insensibile richiedendo sempre dosi maggiori per avere la stessa sensibilità.

Le madri in gravidanza che mangiano cibo spazzatura in gravidanza aumentano le probabilità di malattie nei figli più inclini all'obesità.

Un'ultima ricerca sul cibo spazzatura tra bambini compresi tra  i 3 e 5 anni emerge che nelle famiglie dove i pasti e le merende sono preparati con cibi freschi e cotti al momento a lungo andare sembra influire sulle capacità intellettive dei bambini.
Quindi sarà bene che  il Cibo Spazzatura non faccia più parte dell'alimentazione quotidiana di nessuna persona.



L'IMPORTANZA DEI LIPIDI

L'IMPORTANZA DEI LIPIDI

Lipidi = grassi ed ecco che subito la maggior parte della gente si spaventa.
Per anni i grassi sono stati descritti come i peggiori nemici della nostra salute e della nostra linea.
Si è spesso sentito dire che fanno male al cuore o che provocano tumori, ma la verità è ben lontana da queste credenze.
Di recente invece si è cominciato a comprendere che non tutti i grassi fanno male e che alcuni hanno importanti  caratteristiche preventive.

Con il termine lipidi si  vuole intendere un gruppo di molecole naturali che includono grassi, cere, steroli, vitamine liposolubili, mono/di/trigliceridi e fosfolipidi. 
Funzione principale dei lipidi è di fungere da riserva energetica, da segnali molecolari e da supporto strutturale alle membrane cellulari. La maggior parte dei lipidi che si trova negli alimenti è in forma di trigliceridi, colesterolo e fosfolipidi.

I lipidi apportano circa 9 kilocalorie per grammo divisi a loro volta tra grassi saturi ed insaturi che a loro volta vengono divisi in trans, monoinsaturi e polinsaturi.

I trans sono acidi grassi dannosi per la salute a volte usati dall' industria alimentare, ma per fortuna sempre meno  presenti.
I lipidi polinsaturi vengono ulteriormente suddivisi in omega 3 e 6. I primi hanno un'azione spiccatamente antinfiammatoria e salutare, i secondi nella maggior parte dei casi anti-infiammatoria.
L'essere umano abbisogna di un introito regolare di lipidi che permetta l'assorbimento delle vitamine liposolubili ( A,D,E,K) e che regoli adeguatamente alcune funzioni biologiche fondamentali.
L'acido linoleico, parte del gruppo definito Omega 6 e l'acido alfa linolenico, un omega 3 sono entrambe essenziali in quanto  precursori di molecole in grado di regolare  alcuni processi biologici fondamentali.

Gli Omega 6 sono abbondanti negli oli vegetali con un'azione antinfiammatoria; mentre gli Omega 3 sono presenti in alimenti meno consueti come noci, legumi, semi, pesce azzurro, quest'ultimo ricchissimo di acido eicosapentaenoico e docosesaenoico, potenti antinfiammatori naturali, fondamentali per la salute dell'uomo.

I lipidi monoinsaturi sono classici dell'olio d'oliva e dell'avocado e contribuiscono a mantenere pulite le arterie e proteggono dalle malattie cardiovascolari.

Anche un minimo di acidi grassi saturi nella maggior parte dei casi non è nocivo e contribuisce ad una salutare produzione di ormoni steroidei che hanno nel colesterolo il loro principale precursore.  Il colesterolo è uno dei principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari, ma non è l' unico. Il colesterolo contenuto  negli alimenti è solo in minima parte legato al colesterolo che troviamo nel sangue; questo è invece prodotto dal fegato che ne genera in eccesso se si ha un'alimentazione troppo ricca di zuccheri e cereali raffinati.

Per  stare in salute sarà bene abbondare di acidi grassi monoinsaturi (olio d'oliva e avocado) e di Omega 3 ( Noci e legumi).

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