mercoledì 25 novembre 2015

Verbena : Proprietà e Benefici



Verbena: Proprietà e Benefici


La verbena (verbena officinalis) è una pianta perenne della famiglia delle verbenaceae che in natura cresce fino a raggiungere un’altezza non superiore ai 60 cm.
La verbena ha un  fusto piccolo ed eretto sostiene un fogliame inciso opposto alle foglie inferiori, mentre i fiori sono di un lilla tenue e vengono raccolti in delicate spighe che producono piccoli frutti con 4 semi all’ interno.

STORIA DELLA VERBENA

Poeti e scrittori considerano da sempre la verbena un’erba di ‘ispirazione’. I romani, invece, la ritenevano una pianta sacra, dalle proprietà magiche, che utilizzavano anche per adornare i templi e le statue delle divinità. Come rimedio erboristico, ha una tradizione molto antica e l’impiego popolare ne consiglia l’assunzione sottoforma di decotto per combattere diversi disturbi e come decongestionante per le vie respiratorie.
PROPRIETÀ DELLA VERBENA
La verbena è una delle piante più utilizzate in erboristeria per le spiccate proprietà officinali e la versatilità dei suoi molteplici utilizzi in fitoterapia: è ricca di principi attivi, come lucosiditannini, saponine, mucillagginiflavonoidi e olio essenziale. Le sue proprietà benefiche riguardano gli effetti antispasmodici, antinfiammatori e tonificanti che la rendono ideale per combattere i disturbi digestivi e favorire l’attività empatica. E’ un valido alleato per combattere reumatismi, dolori articolari e come cicatrizzante per ferite ed escoriazioni.

martedì 24 novembre 2015

I Ceci



I Ceci

I ceci sono tra i legumi più famosi ma purtroppo  non tra i più consumati in Italia e nel mondo occidentale.
I i maggiori produttori e consumatori  di ceci sono l’India e il Pakistan.
Nonostante la scarsa presenza sulle nostre tavole, i ceci sono un cibo gradevole dalle svariate qualità, da rivalutare tra gli ingredienti della cucina naturale perché a livello nutrizionale molto interessanti e dotati di numerose proprietà benefiche


I ceci appartengono alla famiglia delle Fabaceae , sono originari dell’Asia e si adattano a essere coltivati in terreni poveri e poco fertili. Per poter  avere  i ceci nei nostri orti è necessario seminarli tra fine inverno e inizio primavera.
Si lavora un po’ il terreno quindi si praticano delle piccole buche di circa 5 cm, vi si interra qualche seme e si ricopre. Si formerà la piantina che raggiungerà circa 50 centimetri di altezza e che produrrà dei piccoli baccelli al cui interno si troveranno non più di due o tre ceci. La raccolta dei ceci avviene in estate. I ceci vanno poi  lasciati seccare per qualche settimana prima di essere utilizzati.

Proprietà dei ceci: effetti benefici per la salute

Perchè  è  bene mangiare i ceci?
I ceci sono ricchi di fibre solubili, quindi molto importanti  per ostacolare l’assorbimento del colesterolo da parte dell’intestino, le proteine che contengono sono prive di alcuni aminoacidi, la metionina e la cisteina, quindi, affinché risultino un cibo completo, occorre mangiarli in abbinamento a cibi che contengano questi aminoacidi, per cui l’abbinamento corretto è con i cereali.
Molto diffusa ad esempio è l’accoppiata riso e ceci; io adoro anche quinoa, bulgur o grano saraceno con i ceci fanno bene al cuore e al sistema cardiocircolatorio perché contengono elementi come l’Omega 6 che è un acido grasso essenziale che permette di tenere a bada il colesterolo cattivo (LDL) e i trigliceridi.

Proprietà dei ceci: ricchi di minerali

I ceci possiedono un eccellente quantitativo di magnesio che aiuta l’elasticità di vene, arterie e capillari e la relativa circolazione: e la presenza del magnesio nell’ organismo è utile contro il rischio di infarto, altra valida ragione per non escludere i ceci dalla nostra alimentazione. 
Fra le proprietà dei ceci rilevante è la presenza di ferro, indispensabile per mantenere le difese immunitarie efficaci ma è anche presente il fosforo per le funzioni cerebrali ed il potassio per il funzionamento del cuore e lo zinco per ossa e denti.

Proprietà dei ceci: ricchi di vitamine

Le vitamine maggiormente presenti nei ceci sono quelle del gruppo B indispensabili per il benessere complessivo dell’organismo.
I ceci sono i legumi con la più elevata concentrazione di acido folico, la cui carenza in gravidanza può determinare l’insorgere di malformazioni fetali e contengono anche colina che protegge il fegato da tumori, epatiti e cirrosi.
I ceci...in ogni forma  vi fanno davvero bene!

mercoledì 11 novembre 2015

Pressione Bassa: Cibi e Rimedi Naturali



Pressione  Bassa : Cibi e Rimedi Naturali

Oltre alla pressione alta, anche la pressione bassa può creare i suoi problemi, che conosco molto bene!
Inappetenza, irritabilità, debolezza, astenia, capogiri, tutti sintomi di lieve entità legati ad una situazione di pressione bassa congenita che non provoca particolari conseguenze, quando  invece la pressione scende improvvisamente può causare disturbi difficili da sopportare.


Nell’ immediato è necessario sdraiarsi sollevando le gambe sopra il livello del cuore, almeno per ripristinare l’afflusso sanguigno. E’ utile poi mettere sotto la lingua dei granelli di sale grosso e sorseggiare un bicchiere di acqua non fredda.
I problemi legati alla pressione bassa si  possono aggravare nel periodo estivo, per via del caldo, una dieta sbilanciata  e/ o delle abitudini poco sane. E' quindi  importante che in primo luogo si presti attenzione a quello che si porta in tavola poiché alcuni cibi influiscono molto sui valori della pressione. Vediamo allora le scelte giuste da effettuare.

Pressione bassa: Cibi e Rimedi Naturali.
Contro l’ipotensione è importante una dieta varia e bilanciata di  proteine, grassi e carboidrati.
In particolare, sono utili cereali integrali per il loro contenuto di vitamine B e C e di minerali come ferro,potassio e magnesio e poi, via libera alle verdure come patate, fagiolini, pomodori, zucchine, peperoni e insalate verdi e alla frutta fresca di stagione e fresca come noci, mandorle, arachidi, banane, pesche, albicocche, frutti di bosco e uvetta.
L’acqua è lo molto importante per mantenere il giusto livello di idratazione, meglio prediligerne una ricca di sali minerali. Altrettanto indicati sono gli integratori salini a base di potassio e magnesio ma anche delle tisane a base di erbe  in grado di aumentare la pressione.
Come cibi e rimedi naturali contro la pressione bassa sono meglio le verdure cure, anche centrifugati e frullati da consumare al momento.  Via libera anche alle spremute di frutta. Nel complesso bisognerebbe assicurarsi almeno 2,5 litri di acqua al giorno (compresi i liquidi contenuti nel cibo che mangiamo)  non solo appunto per mantenere idratato l’organismo ma anche per lenire i sintomi di astenia, mal di testa e sudorazione eccessiva.
Si dovrebbe cominciare già di prima mattina  prima di colazione, con un bel bicchiere di acqua e limone e berne anche durante la giornata, oppure optare per dei centrifugati freschi, magari a base di mela, sedano, limone, carote e arance, a cui se fa piacere si può aggiungere qualche foglia di menta o dello zenzero, in base ai gusti personali. 
Pressione bassa; Cibi e Rimedi Naturali
Per la pressione bassa un ruolo fondamentale c'è l'ha il potassio; importante  per la sua azione drenante e disintossicante ma soprattutto regolatrice della pressione  e del battito cardiaco. I sintomi da carenza di potassio sono debolezza, riflessi scarsi e astenia.
Il potassio viene eliminato soprattutto tramite le urine e per questo va reintegrato continuamente; Come cibi  ottimi sono  il riso, leverdure a foglia verde, l’ananas e le banane; Mentre  il magnesio aiuta a trasformare gli zuccheri in energia e quindi a contrastare la stanchezza tipica delle giornate più calde e i possibili abbassamenti di pressione. I sintomi da carenza sono difficoltà ad addormentarsi, stanchezza e irritabilità. Lo si  trova soprattutto nella frutta secca, nei cereali integrali, nei legumi e nei cereali.

Come rimedi naturali contro la pressione bassa ci sono le tisane a base di salvia, liquirizia, rosmarino e ginseng; Oppure la tormentilla sotto forma di decotto che di estratto secco.
Anche bere caffé e té e mangiare una tavoletta di cioccolata, favoriscono un moderato rialzo della pressione, mentre l’alcol semplicemente aumenta la disidratazione e anzi, favorisce l’ipotensione.
Personalmente  tra i rimedi naturali contro la pressione bassa c'è l'attività fisica. Partendo dal mattino prima di colazione ad una bella e lunga passeggiata prima di cena.

Rimedi Naturali Per La Pressione Alta



Rimedi naturali per la pressione alta.

In Italia sono circa 10 milioni di persone che soffrono di pressione alta. In una persona ipertesa la pressione sanguigna risulta essere più alta del normale,  per cui il cuore fa più fatica nel consentire la circolazione del sangue con la possibilità di danneggiare nel tempo i vasi arteriosi.
Per questo motivo la pressione alta  rappresenta un fattore di allarme ed un indicatore di rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari.
Considerata la forte incidenza dello stile di vita su questo disturbo, prima di trattarlo con i farmaci convenzionali è meglio cominciare dai  rimedi naturali.
  • Prevenzione. Eliminiamo innanzitutto o cerchiamo almeno di ridurre i fattori predisponenti, quali il fumo, l’abuso di alcool, la sedentarietà e l’assunzione in eccesso di alimenti contenenti sodio.
Si può cominciare dalla Fitoterapia!
Uno dei i rimedi naturali per la pressione alta. In particolare, sono da segnalare il biancospino (foglie e fiori) e le foglie di ulivo  per la loro azione ipotensiva.
Secondariamente ci sono i Benefici dell' Aglio che  consente di ottenere un riconosciuto risultato per chi ha necessità di ridurre la pressione arteriosa, grazie alla sua capacità di favorire la vasodilatazione.
Segue il Vischio:  tra le piante più consigliate per la loro efficacia nel combattere la pressione alta compare anche questa pianta associata alle festività natalizie, i cui principi attivi sembrano in grado di diminuire le resistenze periferiche dei vasi causandone la dilatazione.

Rimedi naturali per la pressione alta.

Il Cardamomo è un’altra spezia che ci aiuta nella lotta alla pressione alta.  Una tisana cardamomo e zenzero rappresenta un metodo facile e gustoso per consumarla regolarmente.
Per ovviare alla carenza di potassio si possono inserire degli elementi che lo contengano ( Ketchup, pomodori secchi, origano, banane secche, fagioli neri secchi, pistacchi, rosmarino, lenticchie e ceci).
La stessa cosa vale anche per la carenza di magnesio, assumendo degli alimenti e bevande che lo contengano.

Come rimedi naturali per la  pressione arteriosa c'è anche la pratica del Tai Chi  e di tutte quelle tecniche che aiutano a migliorare la respirazione ed il controllo dei ritmi del corpo sono da incoraggiare e sono del tutte prive di controindicazioni.

Rimedi naturali contro la pressione alta.


venerdì 23 ottobre 2015

Antiinfiammatori Naturali



Antinfiammatori Naturali

Le infiammazioni sono reazioni del tutto naturali del nostro organismo che permettono  di aiutare il proprio corpo a guarire; se però l’infiammazione tende a cronicizzarsi  allora possono entrare in ballo altri fattori che vanno a compromettere lo stato di salute al punto da degenerare in varie malattie, anche gravi.

Per affrontare un’infiammazione cronica è bene cambiare stile di vita e prediligere attività più salutari, come scegliere un’alimentazione equilibrata e fare dell'attività fisica regolare e quotidiana.
La natura, come sempre, ci viene in aiuto per cui in cucina possiamo sfruttare una serie di erbe, che possono aiutare l’organismo a tenere l’infiammazione sotto controllo.
La prima è la curcuma, la cui capacità anti-infiammatoria è data dalla curcumina, lo stesso principio attivo che le conferisce il colorito giallognolo. Un recente studio italiano ha dimostrato che il suo consumo ne riduce del 58% il dolore e la rigidità causati dall’artrite e nello stesso tempo fa diminuire del 63% la dipendenza dai classici antidolorifici. Basta assumerne dai 400 ai 600 mg in polvere al giorno o utilizzarla in cucina nelle nostre pietanze.
L’artiglio del diavolo (non lasciatevi ingannare dal nome!) è stato anch’esso riconosciuto in tutta Europa e negli Stati Uniti come un forte coadiuvante della riduzione del dolore da artrosi.  Il suo potere antidolorifico è stato dimostrato scientificamente nel trattamento di dolori di lieve e media entità alla schiena, il collo e la spalla. Quali sono le quantità necessarie? Dai 600 ai 1200 mg per tre volte al giorno.
La Boswellia è  un’erba ayurvedica, comunemente nota con il termine di ‘incenso indiano’. I suoi acidi sono in grado  di legarsi agli enzimi che provocano l’infiammazione. Il suo utilizzo è indicato per l’artrite e per il morbo di Crohn.
Il pepe di Cayenna, grazie alla capsaicina, il principio attivo del peperoncino, può essere consumato per curare la neuropatia diabetica e tenere a bada la salute del cuore. Si può utilizzare sia sotto forma di crema, da spalmare direttamente sulla zona interessata, sia in capsule.
Anche l’aglio, come è ben noto, è un ottimo anti-infiammatorio soprattutto per le vie respiratorie, l’artrite e la salute del cuore e si presume che svolga un’azione mutagena nei confronti delle cellule adipose, responsabili dell’obesità.
Un piccolo consiglio: se tagliate o schiacciate l’aglio prima del suo consumo, andrete ad amplificare i suoi effetti.
Si può poi nominare il  noto  zenzero, su cui i ricercatori hanno puntato dopo aver scoperto che un suo uso costante e a lungo termine è capace di prevenire le malattie cardiache, riducendo il livello di colesterolo e impedendo la coagulazione del sangue. Si consigliano 250 mg di estratto di zenzero per quattro volte al giorno.

Da ultimo c’è il the verde, forse già utilizzato da molti di voi per le sue proprietà antiossidanti. Se ne assumete due tazze ogni giorno si stima che si possa diminuire la possibilità di contrarre artrite, malattie cardiache, morbo di Alzheimer, epatite, malattie infiammatorie intestinali e cancro allo stomaco.
Meglio consumare degli antinfiammatori naturali che acquistare farmaci di sintesi; Il vostro portafoglio ne sarà grato.

Sua Maestà: La Curcuma



Sua Maestà: La Curcuma.

La curcuma è una spezia di origine orientale, in particolare dell’Asia meridionale, la quale si è poi diffusa in tutto il sud-est asiatico. Grazie ai commerci con l’Oriente arrivò  in Europa,  importata sia la radice – o meglio i rizomi essicati dal tipico colore giallo intenso – sia la polvere, ricavata sempre dal rizoma.


La polvere di curcuma è simile all’ocra ed ebbe un notevole impiego presso le popolazioni antiche grazie alle sue proprietà coloranti. Già i Romani la utilizzavano per tingere i tessuti e Marco Polo in alcuni passaggi del Milione parla di questa spezia avvicinandola, come potere colorante, allo zafferano.

La curcuma è infatti una delle varietà più comuni (nome botanico curcuma longa) è stata chiamata anche zafferano d’oriente.
La consapevolezza dei suoi poteri medicamentosi si diffuse nel XVI secolo per il trattamento dell’itterizia e dei disturbi del fegato. Ancora  oggi sono molto apprezzati questi effetti di protezione del fegato e di stimolo per le vie biliari, di cui favorisce la secrezione e l’evacuazione, dovuti alla curcumina – concentrata nel rizoma – che favorisce anche le contrazioni della colecisti.
La curcumina ha anche un’azione antinfiammatoria, molto  utile nei casi di infiammazione di tessuti e articolazioni, infatti se ne sta studiando il possibile utilizzo nel trattamento dell’artrite reumatoide al posto dei FANS, gli antinfiammatori sintetici, evitando quindi gli effetti collaterali di questi ultimi, specialmente a danno dello stomaco e del sistema nervoso.
La curcuma ha considerevole un effetto antitumorale, efficace particolarmente contro i melanomi e i tumori della pelle, di cui rallenta il progresso e addirittura ne distrugge le cellule.

Usate sua maestà la curcuma per insaporire i vostri piatti, evitando così il sale! La vostra salute vi ringrazierà!

giovedì 24 settembre 2015

Alla Scoperta della Cucina Naturale



Alla scoperta della cucina naturale

Si sente sempre più spesso parlare di cucina naturale, un termine usato in svariate accezioni, cosa che purtroppo a volte genera un po’ di confusione. Termine che addirittura è privo di significato per quella fetta di umanità che non vive nel mondo industrializzato.

Per una buona definizione di cucina naturale rimandiamo al libro Cucina naturale di Daniela Garavini e Sandra Honegger Chiari, che definiscono ‘naturale’ quel tipo di cucina che «rispetta la natura degli alimenti e quella di chi li deve mangiare».
Una definizione che i piace molto anche per il fatto di mettere al centro l’uomo, oltre che gli ingredienti.
Non potrebbe quindi esistere una cucina naturale senza conoscere i suoi ingredienti.
Ingredienti della Cucina Naturale:
IL BULGUR
Il Bulgur è un sottoprodotto del frumento integrale. Deriva da chicchi di grano duro, che vengono cotti a vapore e – una volta seccati – vengono macinati in piccoli pezzettini.
Un ingrediente diverso dal più noto cous cous, ma altrettanto sano e usato per una molteplicità di piatti saporiti.
Ottimo anche abbinato ad altri cereali: riso, grano saraceno, quinoa...
IL TAHIN 
Conosciuto anche come tahina o tahini, il tahin è una pastella preparata a partire da semi di sesamo, tostati e poi triturati in un mortaio.
Altro ingrediente importante nelle cucine mediorientali, il tahin è un vero e proprio concentrato di salute e di sapore.
Ottimo su bruschette e piadine con verdure miste o da solo. 
IL KEFIR
Passiamo ora a un ingrediente molto popolare a partire dall’Europa dell’Est fino in Asia Centrale. Il kefir viene spesso confuso con lo yogurt, in quanto alimento derivato dal latte e con simile consistenza ed aspetto.
In realtà il kefir deriva dalla fermentazione di latte fresco da parte di particolari microrganismi ed il suo sapore dolce/salato lo rende diverso (e spesso più apprezzato) rispetto allo yogurt stesso.
Kefir :  alleato della flora batterica intestinale, il kefir è un ingrediente della cucina naturale che si presenta in diverse varietà, come potrete vedere dallo speciale dedicato a questo alimento 
AGAR AGAR
Ci si imbatte  nell' agar agar  (o kanten, come lo chiamano i suoi scopritori in Giappone), quando si cerca qualcosa per fare gelatine naturali.
Questo estratto di talune varietà di alghe rosse è un ingrediente ideale per fare delle gelatine senza zuccheri o per fungere da addensante alternativo in marmellate o dessert.
Conosciamolo più da vicino nell’approfondimento che gli avevamo dedicato a suo tempo.

OLIO DI SEMI DI LINO
Altro ingrediente fondamentale della cucina naturale, particolarmente indicato per chi soffra di patologie di tipo cardiovascolare, diabete o ipertensione.
L’olio di semi di lino ha infatti un notevole contenuto di acidi grassi polinsaturi (omega-3), cosa che lo rende un ingrediente particolarmente pregiato dal punto di vista delle virtù salutistiche.
Scopriamo meglio gli usi che se ne possono fare in cucina nel nostro approfondimento dedicato all’olio di semi di lino.

La Zucca E I Suoi Semi


La Zucca e I Suoi Semi

Finalmente è arrivato l'autunno....con la bella stagione della Zucca ed i suoi Semi, io ne sono ghiottissima!


La zucca é originaria del Sud America e ne esistono più di 800 specie dalle forme molto varie- Poco calorica, prevalentemente composta di acqua, è ricca di betacarotene, importante per la formazione e il mantenimento dei tessuti, per la vista e il sistema immunitario
La zucca contiene anche potassio, rame, zinco.
In cucina la zucca  ha impieghi vastissimi sia in piatti salati che dolci. Nella medicina tradizionale cinese è nota per stimolare la digestione, rafforzare la vista, combattere il diabete, favorire la crescita, controlla  il colesterolo.
La zucca ha avuto un utilizzo pratico anche come contenitore e involucro, una volta fatta essicare i contadini di un tempo la usavano per conservare acqua e altri liquidi, così  facevano anche gli antichi cinesi che all’ interno della zucca svuotata conservavano i medicamenti e unguenti.
La zucca e i suoi semi.
Quando cuciniamo la zucca anziché gettare via i semi che si trovano all ’interno teniamoli per farne due cose utili. Se abbiamo un orto o un giardino piantiamoli per coltivare la zucca, così da poterla gustare dopo averla colta direttamente dal nostro giardino. I semi vanno piantati all’ inizio dell’estate.
Altro modo stuzzicante di utilizzare i semi di zucca è di tostarli e poi gustarli da soli o come accompagnamento di aperitivi. La procedura è semplice. Occorre lavare bene i semi della zucca per eliminare residui esterni di polpa, farli asciugare all’ aria, e poi  metterli in una padella salandoli e poi infornarli a 180° per alcuni minuti, quel tanto che basta per renderli croccanti. Se non si consumano subito si possono conservare sottovuoto per alcune settimane.
I semi di zucca sono molto apprezzati nell‘ alimentazione vegetariana e vegana, insieme al sesamo, ai semi di girasole e alla frutta secca,  perché ricchi di sali minerali.
Inoltre, nella cultura popolare, si consumavano i semi di zucca per combattere i parassiti intestinali e contro le infiammazioni della prostata.
La zucca e i suoi semi...fate una scorpacciata...buoni e sani!

Semi di Chia: Proprietà e Controindicazioni



Semi di chia: Proprietà e Controindicazioni.

I semi di chia sono i semi di una pianta : Salvia Hispanica, della famiglia delle Labiatae.
Pianta originaria del Messico fino a quando il botanico Linneo nel '700 gli diede il nome. Il fatto che i semi fossero presenti in Spagna trapiantati dai conquistadores dal 1500 trasse lo studioso in inganno.

La pianta era uno degli elementi base della cucina azteca e maya e si credeva che desse la forza necessaria per affrontare le battaglie, in quanto  ‘Chia’ significava ‘forza’.
Veniva usata anche come offerta propiziatoria alle varie divinità del patheon maya.
I semi di chia fioriscono tra luglio e agosto e la pianta arriva a toccare anche 1 metro di altezza. Di colore grigio, hanno dimensioni molto piccole. 
Nonostante tutto i Semi di Chia  sono ricchi di numerosi nutrienti: proteine, lipidi, carboidrati, fibre vegetali ed  antiossidanti.
Semi  di Chia : Proprietà e Controindicazioni
In ogni seme ci sono tutti gli amminoacidi essenziali, ovvero  quelli che il nostro corpo non riesce a sintetizzare. Questo li rende ottimi alleati degli sportivi che hanno bisogno di aumentare la massa magra. Sono utili anche per le diete dei diabetici grazie al loro basso indice glicemico.
Sono ricchi per il 34% di acidi grassi essenziali come omega-3, grassi ritenuti efficaci nell’abbassare la quantità di colesterolo cattivo e aumentare quello buono. Pochi lo sanno ma ne possiedono quantità superiori 8 volte a quelle del salmone.
Ogni seme di chia  è capace di assorbire un quantitativo di acqua 9 volte in più rispetto al proprio peso per cui può essere particolarmente indicato per tutti coloro che soffrono di colon irritabile o stitichezza. Una volta assunto difatti si viene a creare una sorta di gel che raccoglie tutte le scorie e le tossine dell’intestino e facilita il transito intestinale.
Nei semi di chia inoltre sono presenti anche molti antiossidanti, utili contro la formazione dei radicali liberi. Pensate che 100 g di semi hanno un ORAC (unità di misura della capacità antiossidanti) pari a 8.200, ci vorrebbero poco meno di 400 gr di mirtilli per avere lo stesso quantitativo!
Non dimentichiamo infine i minerali di cui è ricco: dal calcio al ferro, lo zinco, il magnesio e il fosforo.
Si trovano sotto forma di semi o di farina, ingredienti della cucina naturale che si possono aggiungere a piatti salati ma anche ai dolci mescolati ad una macedonia o nei biscotti e nelle torte, a fine cottura. Possono anche essere usati per condire l’insalata oppure per rendere più saporita e ricca una zuppa. Oppure ancora per arricchire delle verdure grigliate o della carne.
Semi di Chia: Proprietà e Controindicazioni
Pur non essendo presenti particolari controindicazioni all’uso dei semi di chia in quanto tali  è opportuno non abusarne, regola che del resto vale per quasi tutti gli alimenti.
Un’attenzione particolare va prestata da coloro i quali assumano farmaci per l’ipertensione arteriosa: i semi di chia infatti hanno l’effetto di ridurre la tensione arteriosa generale, col risultato di potenziare gli effetti dei farmaci per l’ipetrensione e andare incontro a inattesi fenomeni di ipotensione.
Altri soggetti che devono fare attenzione all’assunzione di questo alimento sono i diabetici: i semi di chia sono in grado di ridurre i livelli di glucosio nel sangue e, sebbene per i diabetici questo sia un bene, combinato all’ effetto dell’insulina o dei farmaci, può portare il paziente in situazioni di ipoglicemia.

venerdì 4 settembre 2015

Cura del Corpo Con La Lavanda


Cura del corpo con la lavanda.

La lavanda è una pianta particolarmente  indicata per la cura della pelle in quanto è un ottimo purificante e facilita la cicatrizzazione di ferite e abrasioni. 

Scrub del sale e lavanda

Ecco una ricetta per fare uno scrub per il corpo a base di lavanda, con pochi ingredienti otterrete un risultato sorprendente, quasi da spa. Occorrono:
  • 2 cucchiai di lavanda essiccata
  • 2 tazze di sale marino
  • 1/2  tazza di olio di mandorle dolci
  • 1/2 tazza di olio di oliva
  • 1 cucchiaino di vitamina E
  • 2 gocce di olio essenziale di lavanda
Preparazione. Sarà necessario procurarsi un   tritatutto, un recipiente di vetro, un  cucchiaio, un contenitore a chiusura ermetica, salvietta. Macinate bene la lavanda e mescolate gli olii, il sale la vitamina E fino a che non sono amalgamati bene. Fate riposare per 30 minuti. Trascorso questo tempo noterete che il sale sarà rimasto sul fondo e l’olio sarà venuto a galla, la cosa è del tutto normale, aggiungete quindi l’olio essenziale alla lavanda.
La miglior cosa da fare, per facilitarne l’uso, è di trasferirlo in un contenitore a chiusura ermetica che abbia un’ampia apertura. Si applica sulla pelle umida massaggiando in senso circolare per 30 secondi, quindi si elimina con acqua tiepida e si tampona con una salvietta pulita, infine si stende una crema idratante non oleosa.

Scrub lavanda e zucchero
Un’ottimo scrub si può fare anche con lavanda e lo zucchero.Occorrono quindi:
  • 1/2 tazza di fiori di lavanda polverizzati
  • 2 tazze di zucchero greggio
  • 1 cucchiaio di crema a base di vitamina E
Preparazione. Mettere i fiori e lo zucchero in un recipiente di vetro con chiusura ermetica,  scuotere bene per mescolare i 2 ingredienti, quindi aggiungete la crema e amalgamate con un cucchiaino di legno. Il composto va collocato in un luogo fresco e asciutto e lasciato a riposo per 48 ore. Prima di utilizzare il prodotto ricordate di agitarlo bene, quindi prelevatene un po’ e passate sul corpo con movimenti circolari. Risciacquate con acqua tiepida.
Per entrambe le ricette si consiglia di conservare il prodotto in contenitori di vetro, e di non usare mai quelli di metallo per evitare il deposito dei metalli che poi passano al corpo.
Con queste due ricette semplici, in modo naturale e senza troppa spesa, avrete una pelle più giovane e morbida mentre il profumo della lavanda vi rilasserà conciliandovi il sonno.

Cura dei Capelli Con Il Rosmarino



Cura dei capelli con il rosmarino.


Tra le tante piante officinali con proprietà cosmetiche, il rosmarino  è quella più  indicata come rimedio naturale per rafforzare i capelli e facilitarne la crescita. L’olio essenziale in essa contenuto stimola il follicolo e la crescita del capello e ne combatte la caduta.
L’uso costante del rosmarino ha anche il pregio di rendere le chiome più scure e di nascondere i capelli bianchi.
La lozione al rosmarino  è un ottimo  dopo- shampoo. 
Per la lozione al rosmarino occorrono:
  • acqua q.b. per riempire un tegame
  • 3 manciate di aghi di rosmarino freschi o essiccati
Preparazione. Mettere a bollire un tegame con abbondante acqua e gli aghi di rosmarino. Portare a ebollizione e, dopo aver spento il fuoco, coprite e lasciate  riposare per 15 minuti. Quando l’infuso si è raffreddato al punto giusto, filtrare per eliminare gli aghi. Si usa versando il liquido sui capelli ed eseguendo un leggero massaggio per facilitare l’assorbimento delle sostanze benefiche. Non risciacquate.
Altra soluzione consigliata è la lozione con rosmarino e aceto di sidro, quest’ultimo regola il ph del capello donando  lucentezza. Per preparala occorrono:
  • 1 manciata abbondante di aghi di rosmarino
  • aceto di sidro di mele (abbastanza per coprire gli aghi di rosmarino)
Preparazione. In una bottiglia mettere il rosmarino e coprire il tutto con aceto di sidro di mele. Si chiude ermeticamente la bottiglia e si pone in un luogo fresco e buio per 2 settimane. Prima di applicare occorre diluire con acqua, quindi si riempie una tazza per 1/4 con acqua e per il resto con la lozione, si mescola e si applica sui capelli come risciacquo finale. Con la stessa procedura, sostituendo olio di oliva oppure di jojoba all’aceto, è possibile ottenere un olio per un massaggio stimolante su cute e capelli.
La cura dei capelli con il rosmarino è molto utile per rispettare la natura, l'ambiente, sè stessi e gli animali.

Le Erbe Per Combattere il Sudore


Le erbe per combattere il sudore.

Ci sono giornate  le temperature si fanno “bollenti”, a soffrire  è tutto l’organismo che, per compensare la temperatura esterna con quella interna, traspira di più; ci si trova inevitabilmente  con ascelle e mani bagnate, volto appiccicoso…situazione che crea un certo imbarazzo, soprattutto  quando diventa troppo visibile. Oltre ai classici deodoranti antitraspiranti presenti in commercio, è possibile ovviare al problema con una serie di rimedi  naturali, rispetto per l'ambiente, gli animali e se stessi.

Le erbe per combattere il suore dei piedi!

Il problema del sudore, oltre alle mani, può riguardare anche  i piedi, qui oltre al problema del sudore, bisogna affrontare anche quello del cattivo odore dovuto alla proliferazione di batteri che popolano abitualmente la cute. Rimediare è ovviamente  possibile.
Ogni sera prima di andare a dormire, è importante  fare un pediluvio  a base di tè nero abbastanza concentrato. Contiene acido tannico che mantiene i piedi asciutti e deodorati. Versane una tazza in una bacinella con un paio di litri di acqua calda o tiepida e lascia i piedi ammollo per circa un quarto d’ora. In alternativa, per asciugare l’eccesso di sudore ed eliminare i batteri, diluisci nell’acqua del pediluvio una tazza di aceto di mele.

Le erbe per combattere il sudore sul viso e sul collo
Il sudore può essere abbondante anche su viso e collo, ecco che è importante provare con con il succo di aloe vera, un idratante naturale dall’effetto rinfrescante sulla pelle che contribuisce ad abbassare la temperatura cutanea
Bisogna quindi diluire  un cucchiaio di aloe in una tazza di acqua fredda per rinfrescare viso e collo, reidratando la pelle e riducendo così  la sudorazione. Per un paio di mesi, inoltre si può anche bere preferibilmente al mattino, un tappo dosatore di aloe, tal quale oppure diluito in un litro di acqua.

Le erbe per combattere il suore delle mani
Le mani sono molto ricche  di ghiandole sudorifere soprattutto sui palmi, spesso tendono a sudare più del dovuto. Si può  rimediare preparando una tisana con una miscela di erbe dall’effetto astringente sulla pelle. In parti uguali, mescola equiseto, corteccia di quercia e salvia officinalis. Bisogna mettere in infusione un cucchiaio in una tazza di acqua e trascorsi 10 minuti, filtra il tutto e bevi almeno due volte al giorno, mattino e sera.
L’alternativa è rappresentata dagli oli essenziali di timo, menta e salvia sclarea: versane un paio di gocce in una bacinella di acqua tiepida, immergi le mani e lasciale a bagno per circa 10 minuti.
Le erbe per combattere il sudore delle ascelle
Con l’aumento delle temperature tendiamo a traspirare di più creando fastidiosi aloni, spesso maleodoranti dovuti anche all’eliminazione delle tossine presenti nel corpo. In questi casi, l’infuso di rosmarino rappresenta la soluzione migliore poiché agisce sulla traspirazione (evitando la formazione degli aloni sugli abiti) senza però bloccare l’eliminazione delle scorie.
In una tazza di acqua bollente, metti in infusione un cucchiaino di erba essiccata, filtra dopo circa 10 minuti e lascia intiepidire. Usa questo infuso per tamponare la zona ascellare al mattino e alla sera. Puoi utilizzare una garza o dell’ovatta.

mercoledì 2 settembre 2015

Tallonite Acuta : Come curarla?




Tallonite Acuta: Come curarla?

La tallonite indica una condizione dolorosa che può affliggere il tallone a causa di un’infiammazione localizzata all’altezza del calcagno. La tallonite  colpisce soprattutto gli sportivi, che sollecitano particolarmente questa parte del corpo durante le prestazioni agonistiche, provocando dei microtraumi al tallone: in questo caso  si parla di tallonite dello sportivo.

La tallonite è  diventata una patologia assai frequente specialmente negli ultimi anni in diversi sport professionistici, dove atleti sempre più sviluppati dal punto di vista muscolare sovente sottopongono il piede a sollecitazioni funzionali estreme.

Tutti  però possono subire un infortunio a carico di questa zona, soprattutto  in presenza di fattori predisponenti come un’errata scelta delle calzature. Spesso capita infatti di trovare in commercio scarpe (specialmente sportive) non idonee ad una corretta distribuzione del carico sul piede, che possono favorire l’insorgere di questo problema. A volte questo problema può riguardare anche donne che indossano frequentemente scarpe con tacco alto e non è infrequente che il problema – tra i non sportivi – venga risolto semplicemente cambiando le calzature.
Altre cause della tallonite possono risiedere in alterazioni posturali oppure patologie individuali, come artite oppure malattie metaboliche (come la gotta) e reumatiche; anche l' essere sovrappeso può essere un fattore che favorisce l’insorgere della tallonite.
Tallonite acuta: Come curarla?
Per tutte le ragioni sopra elencate, si rivela innanzitutto molto importante una corretta diagnosii a seguito della quale la prima misura da adottare consiste nel garantirsi un totale riposo, soprattutto nei primi giorni dopo l’infortunio o l’insorgere della condizione dolorosa, al fine di evitare possibili peggioramenti della condizione dolorosa. Continuare a forzare il tallone usando anti dolorifici è infatti la peggiore scelta possibile, che potrebbe dare adito a problemi ancora maggiori e cronici all’interno di un quadro già parzialmente compromesso.
Può succedere che  nemmeno un periodo di riposo di 2/3 settimane porta alla risoluzione del problema, diventa necessario svolgere nuovi indagini per capire l’origine del problema, tra cui un esame radiografico.
Passando ai veri e propri rimedi naturali, che possono risultare utili per alleviare la condizione dolorosa dovuta alla tallonite durante il periodo di recupero, si possono usare degli   ingredienti come l‘artiglio del diavolo, una delle erbe con proprietà anti- infiammatorie  più efficaci. Indicato  particolarmente per problemi di tipo infiammatorio e quindi utile nei giorni immediatamente successivi al’infortunio, oppure il salice bianco, che garantisce un’azione analgesica.
Tallonite acuta: Come curarla?
Consigliati anche degli  esercizi di stretching legati alla stimolazione della pianta del piede, preceduti magari da una una breve passeggiata e terapie fisiche come massaggi.
Nell'eventualità si possono adottare anche dei  gambaletti rigidi e tutori notturni può essere utile per curare la tallonite: qualora il dolore fosse molto intenso, per diminuire il carico sui piedi, può essere consigliato il ricorso alle stampelle.

Risorse Utili

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