giovedì 30 giugno 2011

Spezie Per Dimagrire

Usare le spezie nella propria alimentazione è il modo migliore per dimagrire senza soffrire.
Le spezie sono profumate, saporite, colorate...ideali per dimagrire senza soffrire.
Duemila anni fa un pugno di pepe ci metteva tre anni a sbarcare dall'Oriente fino alla Capitale, mentre oggi spezie come curcuma, paprica o dragoncello stanno quotidianamente sui banchetti dei mercati rionali.


Le spezie non sono solo utili per dimagrire senza faticare, ma impreziosiscono anche i piatti degli chef che si divertono a mischiare i gusti tradizionali con le stravaganze degli odori esotici con gli aromi della cucina mediterranea.
Di spezie ne basta davvero un pizzico e la cucina diventa alternativa, esotica e ti aiuta a dimagrire senza soffrire.

Spezie: Zafferano e peperoncino, maggiorana e cardamomo ora diventano i protagonisti indiscussi dell'alimentazione di chi vuole perdere peso senza rinunciare ai piacere della tavola e del palato.
Insaporire un piatto con erbe e spezie permette di ridurre al minimo l'uso del sale e degli intingoli che causano un aumento delle calorie del piatto.

Le spezie sono pratiche da usare, migliorando il gusto del cibo, frenando la tentazione di buttarsi su cibi grassi ed elaborati.
Alla classica fettina aggiungete un trito di spezie: salvia,timo e rosmarino, tripudio di sapori a costo zero.
Per dimagrire via libera a tutte le cotture semplici, al vapore, alla griglia o al microonde da condire con un cucchiaino di olio extravergine di oliva e un trito di spezie.

Quando ci si siede a tavola soprattutto se si deve dimagrire i sapori sembrano non esistere, usando le spezie questo problema non c'è.
Il riso scondito? Meglio profumarlo con del curry o dello zafferano, permettendovi così di dimagrire senza problemi perchè sarete subito sazi.

Un'altra buona ragione per usare le spezie in cucina è che si riduce così il consumo del sale.
Le spezie grazie al loro aroma e sapore contribuiscono anche a ridurre l'aggiunta del sale agli alimenti. La quantità di sodio che quotidianamente si ingerisce grazie ai cibi è sufficiente al personale fabbisogno per il funzionamento dell'organismo, tutto quello che si aggiunge è in più e dannoso.

Meno sale uguale meno ritenzione idrica e meno rischi di ipertensione.
Il sodio ha una forte capacità di trattenere i liquidi nei tessuti, perdendo questi liquidi dimagrire sarà automatico.
L'assunzione di elevate quantità di sale richiama l'acqua fuori dalle cellule con l'esito di comparsa di gonfiori periferici, edemi ed ipertensione per un aumento del volume dell'acqua dentro le arterie!
Pericolo cellulite in vista!!!!

Le spezie non aiutano solo a dimagrire...anzi! Hanno un notevole potere anti età contrastando lo stress ossidativo dell'organismo e la comparsa dei radicali liberi responsabili dell'invecchiamento delle cellule.


Le spezie permettono di dimagrire in modo salutare.
Ecco alcune spezie tra le più comuni:
Il Basilico si usa prederibilmente a crudo perchè non tollera le lunghe cotture che ne attenuano il profumo, nelle pietanze calde va aggiunto poco prima di servirle, come nei sughi per la pasta o nella pizza.
Tra le altre spezie più usate e conosciute c'è la Cannella la quale ha un sapore dolce ed aromatico, impiegata per aromatizzare torte, frutta cotta, zuppe e primi piatti.

Tra le spezie meno usate, almeno da me e anche le meno conosciute da me sono il Dragoncello, il quale ha un profumo delicato tra l'anice ed il sedano. In cucina si abbina ad insalate,zuppe e frittate, ma è anche uno dei componenti principali della salsa bernese, ottima con la carne alla griglia.
Il Lemongrass è davvero una delle spezie che non ho mai avuto il piacere di assaporare. dal gusto molto simile all'erba cipollina, è la spezia principale della cucina thailandese e vietnamita dove viene abbinata al pesce, al riso, alle zuppe di verdure e alle insalate.

Ecco perchè è importante usare le spezie, per dimagrire e non solo, queste elencate sono un'idea, tutte quelle che piacciono a voi vanno benissimo, purchè usate con regolarità!!!

mercoledì 22 giugno 2011

I Falsi Miti Nella Dieta

I falsi miti non aiutano certo a proseguire bene nella propria dieta.
La dieta intesa come sana alimentazione non può prescindere da punti fermi e precisi.
Ecco perchè vanno distrutti i falsi miti presenti in una dieta.

Tra i falsi miti più comuni nella dieta riguardano i mirtilli ed il loro falso alto potere di antiossidanti. Nulla di tutto questo è vero se si pensa che l’uva ha lo stesso tipo specifico di antiossidanti dei mirtilli,l'alimento che ha più antiossidanti in assoluto è il cioccolato fondente.

Quando si parla di diete e falsi miti subito cade il discorso sui carboidrati, cereali e barrette dietetiche non farebbero dimagrire anzi fanno ingrassare molto di più delle comuni merendine perchè ricche di zuccheri, carboidrati e dolcificanti sintetici, e alla fine possono avere almeno altrettante calorie dei cibi "normali".
Nella propria dieta è meglio una piccola porzione di dolce standard piuttosto che un piatto di dolce a basso contenuto di grasso., distruggendo così i falsi miti.

Tra i falsi miti quello che sento più spesso in giro è che mangiare di notte fa ingrassare, ma è bene sapere che le calorie sono calorie, sia di mattina che di sera. Degli studi sulle scimmie dimostrano che il peso non cambia se assumono il 6% del loro cibo quotidiano di notte o se arrivano al 65%.
L'organismo brucia i grassi con la stessa velocità durante il sonno.
L'importante è che durante il giorno ci si muova molto, si ingrassa perché le calorie ingerite sono di più delle calorie consumate.


Uova e colesterolo...altro elemento presente nei falsi miti di una dieta. Se è vero che le uova contengono colesterolo è anche vero che il corpo è in grado di regolarsi. Un uovo sodo contiene solo 75 calorie, ricordandosi che l'uovo è altamente nutritivo, contiene vitamina D, vitamina B-12 e altre sostanze preziose.

Per chi è a dieta spesso si discute tra i grassi quali siano i più salutari tra burro, olio e margarina. Tra i falsi miti nella dieta è che la margarina faccia male al cuore. Ciò poteva essere vero in passato, quando era piena di grassi idrogenati che aumentano il colesterolo cattivo. Oggi invece la margarina si fa con grassi sani e monoinsaturi, ed è decisamente più sana del burro.
Si ad inserirla in una sana dieta in tesa come alimentazione corretta.

Da sempre io sento dire che frutta e verdura vanno in frigorifero, se è vero che durano più a lungo, però la conservazione in frigo "uccide" buona parte della ricchezza nutritiva dei vegetali: un team di scienziati dell'Oklahoma ha scoperto che un cocomero lasciato a temperatura ambiente dopo due settimane aveva il doppio di beta-carotene e il 20% in più di licopene (entrambi utili antiossidanti) rispetto a uno lasciato in frigorifero. Idem per le banane e le pesche sono molto più nutrienti a 20 gradi di temperatura che fredde.
Importanti elementi da non sottovalutare nella propria dieta.

Tra i falsi miti nella dieta si sente spesso dire che il corpo ha bisogno di 8 bicchieri di acqua al giorno, ovvero due litri; I medici della Pennsylvania però hanno voluto verificare ciò senza però trovare alcuna prova che tanta acqua migliora la pelle, fa perdere peso e aiuta l'organismo a disintossicarsi.
Nella propria dieta è bene valutare se l'urina è di colore giallo paglierino si sta bevendo a sufficienza, altrimenti bisogna aumentare con i liquidi assunti durante la giornata.

Mangiare poco e spesso è un altro elemento dei falsi miti che sento fra le persone a dieta. In realtà però non c'è differenza tra tre pasti abbondanti o sei frugali, come appurato da uno studio australiano. Anzi, mangiando più spesso si tende a ingrassare perché si finisce per assumere più calorie; nulla di positivo nella dieta allora.

Carne bianca o carne rossa nella dieta? Basta sapere che un etto di lombata magra ha solo cinque grammi di grassi, un etto di coscia di pollo arriva a 9 grammi.
Distruggere i falsi miti aiuta a raggiungere i propri obiettivi nella dieta.

martedì 21 giugno 2011

La Birra

La birra è una delle bevande più antiche, sembra che le sue radici siano presenti fin nell'antico Egitto.
Ovviamente la birra del tempo non è lo stesso tipo di birra che beviamo adesso, soprattutto per quanto riguarda la fermentazione la quale era naturale e non controllata.
La birra oltre ad essere una delle bevande più antiche è anche la più diffusa.


Gli ingredienti principali della birra sono quattro: l'acqua, il malto, il luppolo ed il lievito.
Da sempre per la preparazione della birra il cereale più diffuso è l'orzo.
Tra le molte varianti per la preparazione della birra oggi esistono diverse tipologie: birra al frumento, di segale, di riso e di mais.

La birra non è solo una bevanda alcolica; la birra ha proprietà nutritive importanti e non a caso veniva chiamata "il pane liquido". Solitamente contiene molto meno etanolo di qualsiasi altra bevanda alcolica e per questo può essere considerata un vero e proprio alimento.

Solitamente è la cosiddetta birra artigianale, quella che apporta maggiori effetti benefici all'organismo umano. La mancata pastorizzazione della birra permette di mantenere intatte le proprietà organolettiche della birra che riescono così ad interagire in modo positivo con l'organismo umano.

Recenti studi dell’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova, affermano che che la pianta del luppolo e le relative infiorescenze, usate comunemente nel processo di birrificazione per conferire alla birra sapore ed aroma caratteristici, contengono diversi tipi di flavonoidi prenilati che hanno mostrato un’attività antitumorale in sistemi sperimentali di laboratorio.

Tra i flavonoidi presenti nella birra il più abbondante è lo xantumolo , ingrediente della birra luppolata. Dagli studi emerge che lo xantumolo presente nella birra è in grado di inibire la proliferazione e la vitalità delle cellule tumorali umane di carcinomi mammari, ovarici e di tumori del colon.
Inoltre in questa ricerca lo Xantumolo ha potuto evidenziare la capacità di indurre la morte per apoptosi delle cellule leucemiche e di interferire con le cellule endoteliali inibendo l’angiogenesi, uno dei fenomeni che spesso occorre durante le fasi acute nei pazienti leucemici.
Chiaramente c'è birra e birra, non tutta la birra contiene tale concentrazione di xantumolo, la migliore birra è quella a più alto contenuto di luppolo, dal sapore più amaro e dotato di una densa corona di schiuma persistente.

La birra perchè dia i suoi effetti positivi deve essere bevuta con moderazione, solo allora
possiede un effetto immunomodulatore che appare più marcato nelle donne rispetto agli uomini.
La birra ha importanti effetti antiossidanti grazie ai polifenoli contenuti, la birra previene l'invecchiamento della pelle, agisce contro i radicali liberi e previene dunque l'insorgere delle malattie cardiovascolari.

Si a qualche bicchiere di birra durante i pasti per prevenire le malattie cardiovascolari, sembra che un moderato consumo di birra abbia un effetto anti-infiammatorio, perchè porta a diminuire la concentrazione di due proteine infiammatorie che aumentano il rischio di problemi cardiaci. Le due proteine coinvolte sono la proteina C-reattiva, che promuove la reazione infiammatoria ed il fibrinogeno, il quale contribuisce alla formazione di coaguli.
Grazie alla birra risultano diminuiti i livelli di CRP e di fibrinogeno, aumentando la concentrazione di HDL che rappresentano il cosiddetto "colesterolo buono".
Bere la birra quotidianamente a dosi moderate, riduce di circa 1/4 i rischi di malattie coronariche, aumenta del 4% il colesterolo 'buono' e riduce del 17% il rischio di incidenti cardiovascolari.

Da un'indagine effettuata dall'associazione Assobirra emerge che il consumo di birra ha superato quello del vino, soprattuto nei pasti fuori casa e durante il weekend.
Il 42% degli italiani beve la birra al ristorante, contro un 39% che preferisce il vino.
Birra contro vino è un sorpasso storico il quale rappresenta il compimento di una rincorsa iniziata già da qualche anno e che ha visto affermarsi la birra come bevanda adatta ad ogni tipo di pasto e compatibile con il concetto di alimentazione sana.

Da qualche anno si è diffusa in Italia la moda di farsi la birra in casa con una spesa di circa 50-60 euro si può acquistare un kit completo per la produzione di birra in ambiente domestico, con dei risultati che possono essere considerati più che buoni.
In parallelo all'attività di produzione della birra sono nate in Italia molte microbirrerie, ovvero dei locali dove viene prodotta la birra non pastorizzata.

La pastorizzazione della birra è un processo di conservazione che consiste nel portare tramite vapore, le bottiglie di birra ad una temperatura di 60° circa per circa mezz'ora.
Questo fà si che molti miscroorganismi presenti nella birra siano destinati a morire evitando spiacevoli trasformazioni del prodotto dopo un certo periodo di tempo.
Anche per quanto riguarda la birra il lato negativo della pastorizzazione è che con essa vengono persi tutti quei microorganismi che hanno un effetto positivo sul nostro organismo, solo per poter permettere una più lunga durata della birra.

Annessi alle microbirrerie, si trovano dei locali dove si può consumare la birra cruda, non pastorizzata e molto spesso a prezzi molto convenienti; ciò è il motivo del successo e della proliferazione delle microbirrerie.
Tra gli effetti positivi della birra c'è l'effetto diuretico molto positivo sull'organismo umano. Quando si beve della birra il corpo produce più urina del solito in quanto la presenza di sali minerali quali Potassio e Magnesio e una ridotta quantità di Sodio, favoriscono l'accelerazione del processo diuretico.

Se si assume della birra in quantità moderate può aiutare la naturale attività dei reni senza alterare l'equilibrio dei liquidi e dei sali minerali presenti nel corpo determinando la diminuzione della formazione dei calcoli renali e, poi, un giovamento per la salute generale.
Il luppolo nella birra ha due funzioni fondamentali:
Dare il classico gusto amaro della birra, svolgere una naturale funzione conservante.
Di birra esistono diverse qualità a seconda di tipo e provenienza del luppolo da impiegarsi a seconda dello stile di birra che si vuole ottenere.
Però si ottengono buoni risultati anche con il luppolo italiano.

Il luppolo per la formazione della birra si usa principalmente come fiori secchi oppure come olio.
Il luppolo della birra contiene la più alta concentrazione di molecole antitumorali.
A queste molecole è stato assegnato un nome “ xantumolo “ il quale è il polifenolo contenuto nel luppolo della birra, a possedere tali sorprendenti proprietà.

Al contrario a quanto affermato da molti la birra non fà ingrassare perchè poco calorica.
Tra le bevande alcoliche è la meno calorica in assoluto e presenta valori più bassi rispetto a molte bevande analcoliche
.
Come emerge da diversi studi condotti da scienziati britannici, la birra non fà ingrassare. Nella birra un bel cappello di schiuma è un indice di freschezza della bevanda e indicatore di una accurata selezione degli ingredienti. La schiuma preserva la birra da una rapida ossidazione e la rende più digeribile perché la priva di tutta la anidride carbonica in eccesso.

mercoledì 15 giugno 2011

Strategie Brucia Grasso

Se c'è qualcuno che non ha fatto ancora la prova costume poco ci manca.
Da qualsiasi parte ci si gira risaltano alla vista nuovi messaggi pubblicitari, aggeggi e diavolerie mirate a dare soluzioni facili brucia grasso
.

I grassi costituiscono la principale e più cospicua riserva energetica del corpo umano.
Per trovare delle strategie brucia grasso è importante riportare alcuni concetti per combattere quegli accumuli di grasso indesiderato e puntare a raggiungere un sano peso forma.


Tra le strategie brucia grasso è importante considerare i pasti a basso indice glicemico, in quanto hanno un basso impatto sui livelli di zucchero nel sangue.
Tra le strategie brucia grasso si consiglia sempre fare dei pasti misti che contengano proteine di alta qualità, carboidrati complessi e grassi essenziali, questi rappresentano la chiave per stabilizzare i livelli di insulina, con il minor rischio di depositare i carboidrati in eccesso sotto forma di grasso.

Secondo queste strategie brucia grasso i carboidrati possono essere suddivisi in base alla capacità che hanno di stimolare la secrezione di insulina dopo la loro digestione. In generale si tiene presente che qualunque sia la loro natura chimica, i carboidrati assunti in eccesso vengono trasformati in grasso.

Se è vero che i carboidrati sono una buona fonte di energia , tra le strategie brucia grasso sarà bene evitare troppi carboidrati alla sera, privilegiandoli nella prima parte della giornata.
Assumere troppi carboidrati la sera può interferire con i livelli dell'ormone della crescita (GH) durante il sonno è ciò non è bene per la perdita di grasso.
Alla sera il metabolismo rallenta, l'organismo ha bisogno di poca energia e quindi la digestione dei carboidrati lo mette a dura prova.

Per le strategie brucia grasso è bene prediligere per la cena le proteine e fibre con le immancabili verdure,sarà bene scegliere tra la carne bianca, il pesce, 2 uova , salumi magri e sgrassati.
Per bruciare il grasso senza troppa fatica sarà bene imparare a fare sei pasti piccoli nel corso della giornata.

Da diversi studi si è visto che aumentare la frequenza dei pasti aiuta a stabilizzare la secrezione di insulina, semplice soluzione per chi sta ricercando strategie brucia grasso.
Chi cerca strategie brucia grasso deve sapere che aumentare il numero dei pasti aumenta la termogenesi e l'utilizzo dei grassi, evitando il rischio di andare in ipoglicemia perché trascorso troppo tempo fra un pasto e l'altro.


Come strategie brucia grasso poco considerate è importante idratarsi e restare idratati.
E' importante bere fino a 3 litri al giorno e non si intende 3 bottiglie da litro, ma l'insieme di queste più frutta, verdure, spremute.
Non è necessario farlo fin da subito se solitamente non si è abituati a bere molta acqua. Basta cominciare con poco a raddoppiare la quantità di acqua che solitamente si beve e poi si aumenta pian piano.

La ricerca delle strategie brucia grasso ha dimostrato che la disidratazione può causare una riduzione significativa del metabolismo a riposo, il quale non fa bene al consumo del grasso. Basta pensare che che durante l'estate, nelle giornate più afose, con la sudorazione e l'attività fisica, si può arrivare a perdere il 2,6% di peso corporeo sottoforma di acqua.


Tra le strategie brucia grasso più adottate è mangiare molte proteine e fibre, in quanto sono nutrienti che aumentano l'effetto termico del cibo, incrementando così il metabolismo.
L'effetto termico del cibo è il costo di metabolizzazione di tipi diversi di alimenti.
Per chi sta ricercando strategie bruciagrasso è bene sapere che un pasto ricco di proteine e povero di grassi aumenta la termogenesi del 100% rispetto a un pasto ricco di carboidrati e povero di grassi.


Nessuna delle strategie brucia grasso che volete attuare è efficace senza attività fisica, si all'attività aerobica come prima cosa al mattino a stomaco vuoto.
Gli studi dimostrano chiaramente che l'uso del grasso è molto ridotto quando sono assunti carboidrati nelle sei ore precedenti l'attività fisica.
Mentre altre ricerche indicano che il lavoro cardiovascolare a stomaco vuoto può aiutare a bruciare grasso fino a tre volte di più.

Per chi cerca strategie brucia grasso deve sapere che a digiuno i livelli di insulina sono bassi, mentre quando l'insulina è alta può inibire il processo di riduzione del grasso. Praticando attività aerobica a stomaco vuoto il corpo è nella situazione migliore per la sua funzione brucia grasso. Attenzione alla giusta idratazione prima durante e dopo l'attività aerobica.
Da non dimenticarsi mai : più muscoli vuol dire meno grasso corporeo!

Si è visto che usare caffeina può essere importante tra le strategie brucia grasso in quanto favorisce l'ossidazione del grasso e la riduzione del peso nei soggetti che svolgono attività fisica.
La caffeina funziona mediante dei meccanismi d'azione che permettono di promuovere il rilascio di grasso depositato da usare come energia salvaguardando il glicogeno grazie all'accelerazione dell'ossidazione dei grassi. Ciò porterebbe a spiegare il motivo per cui la caffeina prolunga il tempo necessario per arrivare all'esaurimento durante l'attività aerobica.


Tra le strategie brucia grasso, tra le più conosciute ci sono sicuramente quelle di assumere dell' estratto di tè verde, inoltre rinforza il sistema immunitario. Può essere utile assumerne
200-300mg al giorno.
Si a bere 3-4 tazze di te verde al giorno al naturale come strategie brucia grasso.

Per bruciare il grasso si alle diete ricche di calcio che possono aumentare la lipolisi e conservare la termogenesi durante la restrizione calorica determinando così la riduzione del peso.
Abbassare i livelli di cortisolo è importante per scoprire delle buone strategie brucia grasso
Importante quindi ridurre lo stress e dormire abbastanza ogni notte può sicuramente aiutare a gestire i livelli di cortisolo per ridurre il deposito di grasso nell'area addominale.

Dormire molto o meglio il giusto sono fra le strategie brucia grasso migliore, cercare di dormire 8-9 ore di sonno per notte sarebbe l'ideale. E' infatti dimostrato che soggetti che dormivano 7 ore o anche meno per notte avevano livelli di cortisolo più alti nel pomeriggio rispetto a quando dormivano 9 ore per notte.
Il sonno è anche basilare per il processo di recupero delle energie, determinanti per affrontare con più forza di volontà le tentazioni alimentari giornaliere.

Tra le strategie brucia grasso? La siesta pomeridiana, tra le 14 e le 16 la soglia dell'attenzione tende a scemare e tutte le funzioni rallentano, basta quindi una mezz'oretta scarsa per ricaricare le batterie.
Una vera cura di bellezza e di benessere naturale a costo zero. Molto meglio che dormire mezz'ora in più al mattino, perché con il pisolino la concentrazione aumenta, l'irritabilità diminuisce e l'umore migliora.


No alcol No grasso! basta poco per imparare delle strategie per bruciare il grasso. I grassi si accumulano soprattutto nei tessuti in cui è metabolizzato l'alcol.
L'alcol è un componente che genera energia , l'alcol però non è un nutriente essenziale e le calorie che apporta sono delle calorie "vuote", cioè non apportano sostanze nutritive.
L'alcool sembra causare maggiore deposito di grasso e rallentare anche il metabolismo.

Sarà bene per chi vuole qui ora delle strategie brucia grasso tenere sotto controllo i livelli di estrogeni, soprattutto sul fronte maschile dove tenere sotto controllo i livelli di estrogeno può aiutare a limitare il deposito di grasso addominale, gonfiore, ginecomastia e stanchezza.

Se nonostante tutte le strategie brucia grasso da voi attuate non riuscite a fare molto sarà bene accertarvi di non avere deficienze di minerali come calcio o zinco, perchè possono essere legate agli estrogeni.
Tra le altre strategie brucia grasso si a bere tè verde e mangiare semi di lino.

A Dieta Con I Salumi

Essere a dieta con i salumi per molti può sembrare un paradosso.
Ma la verità sui salumi è ben lontana dalla condanna dei singoli alimenti,soprattutto quando si è a dieta.
Bisogna infatti valutare l’intero piano alimentare della giornata soprattutto quando si è a dieta e ci si vuole concedere un piatto di salumi.

Quando si decide di essere a dieta e ci si vuole concedere un piatto di salumi è importante considerare che ogni cibo per essere considerato adatto o meno, va inserito in un quadro di equilibrio di tutti i micro e macro nutrienti.
A dieta con i salumi? Si possibilissimo, l'importante è sapere cosa si è mangiato prima e se si è fatto dell'attività fisica.

Quando si è a dieta spesso si tendono a demonizzare alcuni cibi come i salumi, ma fare terrorismo e demonizzare il singolo alimento è sbagliato.
E' bene sapere che salumi ed insaccati hanno un alto contenuto di grassi, di proteine e di calorie, tuttavia, mortadella o salame possono sostituire del petto di pollo se abbiamo un lavoro attivo o pesante o manuale mentre, se siamo pensionati, sceglieremo il pollo.


A dieta con i salumi non è cosa impossibile per le persone sedentarie, ma di certo devono essere occasioni.
L’industria alimentare ha iniziato a produrre una serie di salumi meno grassi e soprattutto con un rapporto tra grassi saturi e grassi polinsaturi ottimale e approvato dalle linee guida alimentari.

Ottima soluzione anche per chi è a dieta e vuole godersi un pasto con i salumi.

martedì 14 giugno 2011

Convivere Con L'Asma

Convivere con l'asma è un problema diffuso fra molte persone di tutte le età.
Omero è stato il primo ad usare questo termine asthma, respiro breve.
Per tutti coloro che devono convivere con l'asma le difficoltà sono tante: tosse persistente, senso di costrizione toracica, difficoltà respiratorie.

Grazie ai molti farmaci che ci sono oggi sul mercato, convivere con l'asma non è poi una cosa così complicata, senza penalizzazioni nella vita, nello sport, nelle attività di relazione.
Con l'asma bisogna imparare a convivere, non si può guarire, ma basta seguire un trattamento costante a base di farmaci più che rodati.

L'asma è un'infiammazine ai bronchi, malattia infiammatoria delle vie aeree che determina un aumento della reattività bronchiale alle persone già predisposte da un punto di vista genetico.
Chi deve convivere con l'asma davanti ad un fattore irritante quale polvere, allergeni, aria fredda o altro, può scatenarsi una contrazione della muscolatura liscia dell'apparato respiratorio che porta ad una riduzione del diametro dei bronchi e dell'afflusso dell'aria.
Convivere con l'asma non è così complesso come può sembrare all'apparenza.

Per diagnosticare l'asma bisogna valutare la presenza di alcuni sintomi, come gli episodi di respiro sibilante o fischi respiratori soprattutto nei bambini.
L'asma si diagnostica anche con la presenza di tosse che peggiora alla notte, di ricorrenti episodi di difficoltà respiratorie ed episodi di senso di costrizione toracica.
Tutti sintomi che coloro che si trovano a convivere con l'asma sentono di peggiorare alla notte.
In caso di asma il paziente presenta anche eczema, febbre da fieno o una storia familiare di allergie o asma.

Prima di rassegnarsi a convivere con l'asma è importante fare una buona diagnosi, spesso tempestiva. Soprattutto nell'infanzia bisogna prestare attenzione a non confondere l'asma con altre infezioni di tipo virale.
Per una diagnosi di asma corretta servono degli esami allergici e test spirometrici, dopo di che sarà importante imparare a convivere con l'asma.

Quando le vie aeree sono chiuse e passa poca aria bisogna accertare che ci sia un miglioramento dopo la somministrazione dei farmaci broncodilatatori, con i bronchi aperti al momento della vista bisogna verificare se ci sono crisi sotto sforzo o reazioni in presenza di qualche sostanza.
In quanto si è visto che qualche persona che deve convivere con l'asma è anche allergico.

Fatta la diagnosi e accettato il fatto che si dovrà convivere con l'asma ci si sottopone alla cura con i farmaci cosiddetti di fondo.
Per chi deve convivere con l'asma oggi le medicine più efficaci sono i glucocorticosteroidi per via inalatoria da abbinare ad un beta 2-agonista nel caso di chi debba convivere con l'asma persistente.
Mentre gli antileucotrieni si usano per combattere l'asma da sforzo, quella dei più piccoli ed in presenza di rinite che contribuisce ad infiammare le vie aeree nell'80% delle persone che devono convivere con l'asma.

Alcune persone pensano che il miglioramento iniziale dei sintomi possa concedere loro di sospendere la terapia.
Altre persone credono che i farmaci non servono a nulla, che determinino assuefazione ed effetti collaterali, come osteoporosi, diabete e sovrappeso.
Non c'è nessun problema di questo tipo perchè l'approccio è graduale e poi si è sempre sotto controllo di uno specialista.

Bisogna convivere con l'asma, in quanto è una patologia cronica, mentre gli attacchi asmatici sono degli episodi, in una fase di riacutizzazione i muscoli bronchiali si contraggono, la parete che li circonda infiammandosi diventa più spessa e le vie aeree diventano più spesse.
In questo modo l'aria entra ed esce a fatica mediante il condotto dei bronchi che si è ristretto, il respiro diventa così faticoso e appaiono tosse e fischi.

Convivere con l'asma non significa convivere con i farmaci e basta.
La persona deve adottare sani comportamenti evitando quelli a rischio; Se i bronchi sono infiammati sarà bene stare alla larga dal fumo di tabacco, dalle emissioni inquinanti di auto e smog, dagli allergeni domestici, come gli acari della polvere, scarafaggi, muffe e peli di animali domestici, allergeni degli ambienti esterni che però influiscono solo per il 15% dei casi di asma.

Convivere con l'asma significa fare attenzione ai farmaci antinfiammatori non steroidei e a tutte le infezioni delle vie aeree, alle variazioni climatiche improvvise, agli sforzi fisici e non meno importanti gli stress emotivi.

Una sana e corretta alimentazione aiuta coloro che devono convivere con l'asma, sia per bambini che per adulti la dieta mediterranea è la migliore in quanto ricca di antiossidanti.
Per chi deve convivere con l'asma è bene che impari a mangiare soprattutto frutta e verdura fresche, pane, cereali e olio di oliva.

Nel capitolo asma non ci si può esentare dall'argomento SPORT, l'esercizio fisico è un fattore scatenante soprattutto per chi deve convivere con l'asma da sforzo, colpisce l'80% degli asmatici e sono soprattutto i più giovani.
Nonostante tutto anche per chi deve convivere con l'asma i dati epistemiologici sono dalla parte dei pazienti perchè lo sport può aiutare al miglioramento della funzionalità respiratoria.

Quale sport scegliere però se devi convivere con l'asma?
Il nuoto è l'attività meglio tollerata, la corsa la meno indicata, ciò significa che se una persona ama il jogging o qualsiasi sport di corsa e resistenza è necessario portarsi dietro il farmaco.
Per chi deve convivere con l'asma gli sport davvero vietati sono pochi: immersioni subacquea, deltaplano, parapendio o escursioni in alta quota!

domenica 12 giugno 2011

La Pertosse

La pertosse è considerata " privilegio" di essere fra le malattie infettive dell'infanzia.

La pertosse è una malattia respiratoria infettiva di tipo acuto e contagioso causata da un batterio, la Bordetella pertussis.
La pertosse è una malattia che colpisce per lo più nell'infanzia o da ragazzi, ma se non avuta la pertosse può colpire anche da adulti.
La pertosse è una malattia a diffusione aerea, un bambino da solo può contagiare con tosse e starnuti il 90% dei compagni di classe.

La pertosse ha un'incubazione che va dai 6 ai 20 giorni, alla quale segue una fase catarrale di 15 giorni senza febbre ma con una tosse che peggiora per intensità e frequenza; In una fase convulsiva, anch'essa della durata di 15 giorni compare una tosse violenta, abbaiante, in quanto la laringe viene stretta in uno spasmo e l'aria passandovi crea rumore acuto e stridente che termina con un'inspirazione forzata.
A questo segue un periodo di regressione fino al termine della tosse.
Curare la tosse è importante perchè se trascurata può portare a complicanze gravi come enfisema o broncopolmonite.

Per la pertosse , in presenza di tosse forte che non vuole fermarsi dopo qualche giorno sarà bene consultare il pediatra o il medico di base, solo allora potranno prescrivere della cura con antibiotici per almeno quindici giorni a volta da prendere in associazione con cortisonici o sedativi per la tosse; Dopo una settimana di terapia la pertosse non è più infettiva.

Per la pertosse il vaccino è la sola arma di prevenzione, non obbligatorio ma raccomandato soprattutto nei casi di bambini o adulti con patologie asmatiche o altre patologie che potrebbero essere aggravate dalla pertosse.
Il vaccino della pertosse consiste in tre dosi da somministrare entro il primo anno di vita combinate al vaccino antitetanico e antidifterico, un richiamo viene poi fatto a sei e quattordici anni.Vaccinazione che può essere fatta anche da adulti, ma per evitare reazioni eccessive viene ridotta la carica batterica del farmaco che così avrà però efficacia minore.

giovedì 9 giugno 2011

Cibi che Bloccano La Fame

Avere dei cibi che bloccano la fame è il desiderio di uomini e donne alle prese con la prova costume e non solo.
Dover patire la fame non piace a nessuno, soprattutto se si deve perdere peso, ecco che spesso chi è a dieta si ritrova di cattivo umore e nel tempo i propositi sono difficili da mantenere.
Con i cibi che bloccano la fame sarà più facile essere allegri soprattutto tra un pasto e l’altro.

I cibi che bloccano la fame aiutano a ridurre l’apporto calorico giornaliero,aiutando così l’organismo ad adeguarsi al nuovo stile di vita.


Non è giusto quindi patire la fame ed è per questo che ci sono dei cibi che bloccano la fame.
Tra i cibi che bloccano la fame c'è il mio pesce preferito: Il Salmone, nobile e versatile dei pesci è anche uno dei più ricchi di Omega3, acidi grassi capaci di accelerare il metabolismo incrementando la velocità con cui vengono smaltite le calorie in eccesso.
Altamente proteico e richiede una digestione lunga e laboriosa, ottima soluzione tra i cibi per tirare tardi senza bisogno di snack.

Tra i cibi che bloccano la fame ci sono anche gli amati Pop Corn, compagni di tante serate al cinema o davanti alla tv sono tutt’altro che dannosi per la linea.
Ricchi di fibre dal potere saziante, ma poveri di calorie, e in più necessitano di una lunga masticazione.

Il Latte fresco se bevuto freddo a colazione è tra i cibi che aiuta a controllare la fame fino all’ora di pranzo, come assicurano numerosi studi sui prodotti caseari, ricordando il ruolo del calcio, di cui il latte è fornitore per antonomasia: protegge le ossa ed aiuta anche ad assimilare i grassi con maggiore facilità.
A metà mattina e metà pomeriggio provate una limonata, con il suo particolare mix di aminoacidi, il limone possiede il prezioso dono di spegnere la fame, e in più ha davvero poche calorie (circa 35 per 100 grammi).
Troppo amara? Aggiungetela spremuta di un pompelmo rosa ed un cuchiaino di miele, un bicchiere d’acqua ottima bevanda spegnifame efficace e a costo zero, decisamente dissetante!

Quando si è a dieta spesso viene detto di eliminare la pasta, nulla di più sbagliato. Basta saper scegliere la pasta giusta, come i Pizzoccheri, spesse tagliatelle di grano saraceno della tradizione valtellinese fanno gola a molti, ma paura alla bilancia.
Tutta la pasta di grano non raffinato è ottima da considerarsi tra i cibi che bloccano la fame e può essere consumata senza problemi a condizione che il condimento classico con burro fuso e formaggi sia sostituito con semplice olio crudo e una spruzzata di formaggio grattugiato.

LA COLITE

La colite è un problema diffuso soprattutto nel mondo femminile senza escludere gli uomini, spesso parte quando c'è una situazione stressante.
La colite o sindrome da intestino irritabile è un disturbo cronico che colpisce il 30% della popolazione e sia donne che uomini in un rapporto di due a uno.

La colite si manifesta con i muscoli che regolano i movimenti intestinali, o al passare del cibo o per motivi legati a stress e tensione emotiva che provocano contrazioni più lunghe e più intense del normale, ecco che fuoriescono dolore, gonfiore, stitichezza o diarrea solitamente mattutina.
La colite si può manifestare anche con diarrea nervosa senza dolore.

Le cause della colite sono da ricercarsi principalmente nelle motivazioni psicologiche, persone ansiose, spesso stressate che spesso hanno abusato di lassativi.
Fattori che scatenano la colite perchè danno disordine alla peristalsi, i movimenti che fanno avanzare del cibo lungo l'intestino.

Per la diagnosi della colite si procede per esclusione dopo che il medico ha certificato che non si tratta di una malattia organica come la celiachia, diverticolite o la poliposi.
Nel caso della colite i farmaci servono per far regredire i sintomi, si quindi ai farmaci spasmolitici, antistipsi e antidolorifici.

Per guarire dalla colite sarà bene modificare la propria dieta e migliorare il proprio stile di vita.
Durante la crisi di colite sarà bene evitare latte e latticini, legumi secchi, cipolle, cavoli, verze, carciofi, pere, prugne,susine, kiwi, bevande gassate o contenenti caffeina, marmellata, dolcificanti, spezie.
Certo è che uno stesso cibo può essere nocivo per una persona e non per un'altra persona, quindi bisogna procedere come per le allergie, ovvero eliminare un alimento per volta e vedere la reazione.

Per guarire dalla colite si all'attività fisica regolare come nuoto, bicicletta, acquagym che fa bene all'intestino e allontana lo stress.

Una Pillola Per Bloccare Il Tremolio

Una pillola per bloccare il tremolio, tremolio è un atto naturale quando la febbre è molto alta o quando fa freddo, in qualche caso il tremolio è anche un atto così impercettibile da non essere visibile ad occhio nudo, fino a rendersi visibile in caso di sforzo eccessivo.
In certi casi però il tremolio non è un atto così naturale che può creare disagio e per bloccare questo tremolio si può intervenire con una pillola.

A determinare il tremolio può essere un disordine neurologico che fuoriesce da problemi gravi come può essere il morbo di Parkinson, in quanto non generato da una malattia neurologica o dall'effetto indesiderato di farmaci, per bloccare questo tremolio c'è una pillola.

Il tremolio è un disturbo benigno, nella sua classica forma colpisce soprattutto gli arti superiori, in particolare mani e testa, le quali si muovono con un moto assenziente o dissenziente come stesse dicendo si o no.
I pazienti che soffrono di questo tremolio hanno difficoltà nella scrittura, qualche anomalia nella voce che assume un'intonazione tremolante; ecco perchè assumere una pillola per bloccare il tremolio diventa necessario.

Il disagio per questo tremolio, che si può comunque bloccare con una pillola, può coinvolgere ogni fascia di età, dall'adolescente , all'adulto fino all'anziano con il tremolio senile.
Questo tremolio che si può bloccare con una pillola è un disturbo benigno, dovuto ad un'alterazione dei circuiti nervosi che si presentano con varia intensità.
Questo tremolio, che si può bloccare con una pillola, viene evidenziato con precisione grazie ad una serie di esami specifici, come l'elettromiografia, la quale aiuta a valutare la funzionalità dei muscoli e dei nervi per il monitoraggio dei movimenti.

Per bloccare questo fastidioso tremolio si può intervenire con una pillola, farmaco beta-bloccante, il quale può essere somministrato anche in maniera non continuativa a seconda delle necessità, si può assumere una dose del medicinale poco prima di intraprendere un'attività che può accendere il tremolio.
Il tremolio lieve possono venire argianti anche con minime quantità di alcol, la reazione è molto rapida e di breve durata, per qui è meglio bloccare questo tremolio grazie ad una pillola.

Se contro il tremolio la pillola e nessun farmaco fa nulla si può intervenire con la chirurgia, facendo ricorso ad un pacemaker cerebrale, stimolatore elettrico, ago flessibile che viene inserito nel cervello fino a raggiungere il talamo.
Collegato ad un filo che fuoriesce dal cranio e percorre un breve tragitto sotto la cute, abbracciano posteriormente l'orecchio e avendo termine con un dispositivo posto nella zona della clavicola.
Dispositivo che può essere gestito esternamente grazie ad un telecomando che lo attiva al momento del bisogno.
Intervento che richiede l'anestesia generale.

martedì 7 giugno 2011

Dimagrire Con Le Fragole

In vista della prova costume si va spesso alla ricerca spasmodica di una dieta veloce, senza sapere che per dimagrire a volte bastano le fragole.

Chi desidera dimagrire in vista di una vacanza e della fatidica prova costume deve sapere cge Ma cento grammi di fragole contengono solo 27 calorie, colesterolo 0 mg, calcio 35 mg, fosforo 28 mg, vitamina C 54 mg, glucidi 5,3 gr, grassi 0,4 gr, proteine 0,9 gr, ferro 0,8 mg, acido ellagico e antiociani.
Ottime per dimagrire con gusto.

Un medico internista di New York, direttore della Fondazione per la Medicina Integrata si è interessato di cercare gli alimenti in grado di stimolare ormoni come la leptina e la adiponectina in grado di alzare il metabolismo e permettere così di dimagrire, quindi si alle fragole.

Gli antiossidanti contenuti nelle fragole permettono di dimagrire perchè oltre a far aumentare i livelli di questi ormoni del dimagrimento sono anche in grado di rallentare l’assimilazione degli zuccheri con un rapido controllo dei livelli di glicemia.

Per dimagrire è bene sapere che più il livello di zuccheri è costante meno si sente la fame, quindi i preziosi antiossidanti delle fragole aiutano anche a contrastare le infiammazioni che inibirebbero la produzione degli ormoni utili alla metabolizzazione del grasso,rendendo difficile dimagrire a chi è a dieta.

A favorire il potere saziante delle fragole è la loro ricchezza in fibre, un alimento che l’organismo dell'uomo non digerisce e che permette così di rallentare l’assimilazione degli zuccheri.
Grosse quantità di zuccheri fanno aumentare di peso poiché buona parte dello zucchero non viene consumata ma è messo via come grasso.
Quindi la capacità di rallentare il rilascio di amido diventa utilissima per dimagrire o comunque restare nel peso forma.

Per dimagrire è bene ingerire più fibre che contrastano la fame essendo sazianti e favoriscono la stipsi agevolando così il transito intestinale, inoltre le fragole sono drenanti e ricchissime di vitamina C, utili per dimagrire restando in salute.

Le fragole come ogni tipo di frutta si può mangiare a colazione insieme a latte, al caffè e a biscotti o fette biscottate ma, soprattutto da sole come spuntino di metà mattina e a merenda rende meglio utilizzabili tutti i suoi micro e macronutrienti.
Importante è che le fragole siano conservate sempre in frigo, ma meglio se consumate a pochi giorni dall'acquisto in quanto le sue proprietà preziose sono perse facilmente e se possibile preferite quelle bio.

Dimagrire con le fragole sarà quindi facile e divertente!!!!

La Dieta Dell'Estate

Arriva l’estate la voglia di mettersi a dieta è sempre tanta.
Essere a dieta d'estate è più facile che in altre stagioni dell'anno perchè sulle tavole compaiono tanti gustosi alimenti freschi e golosi, come le paste fredde, sceglietele in versione integrale possibilmente, si anche ai gelati artigianali e alla frutta.

Dieta d'estate e via libera con le insalate e da bere cocktail alcolici e profumati, per essere in forma e allegria.
D’estate si vuole mangiare qualsiasi cosa e la sola idea di privarsi di alimenti e bevande tipiche fa impallidire persino sotto la tintarella.
La dieta d'estate chiede solo di bilanciare i cibi grassi e alternali a pasti più equilibrati.



Alcune idee per essere in forma d'estate con una dieta facile e divertente:
Una dieta sana ed equilibrata prevede comunque la sua dose di carboidrati meglio se integrali, via libera alla pasta fredda con pomodorini e basilico, evitando chiaramente pane e patate.


Per voi una ricetta invitante di pennette con zucchine e menta: 4 zucchine, 5-6 foglie di menta, 1 cucchiaio di aceto di mele o di limone, 1 spicchio d’aglio, 1 bustina di zafferano, 350 gr di penne rigate, 30 gr di grana grattugiato, 80 gr di formaggio stagionato, 3 cucchiai di olio, un pizzico di peperoncino.


Per un sapore un po' più speciale all'acqua della pasta aggiungete una bustina di zafferano, colore ed allegria che aiuteranno la dieta d'estate.

Chi di voi d'estate con l'arsura anche se a dieta non sente la voglia di tuffarsi in un mare di gustoso, fresco, cremoso e di stagione, il gelato è uno degli alimenti più consumati durante la stagione calda.
Gelato alla crema con latte e ingredienti ricchi possono compromettere la linea. ma in realtà basta moderare le quantità, se siete in spiaggia provate a sostituire il pranzo con un gelato goloso, abbinandovi un’insalata ricca condita con pomodori e con poco olio, si ad un pizzico di peperoncino.
Si ad un gelato alla frutta per chi anche a dieta vuole concedersi uno sfizio goloso.


Quello che pesa di più sulla dieta per chi ama gli aperitivi frequenti con gli amici sono i cocktail alcolici.
Per chi anche d'estate è a dieta occhio alle calorie dei cocktail, zucchero e alto grado alcolico possono far schizzare le calorie.
Si ad un cocktail ogni tanto, soprattutto se la serata è particolarmente divertente.
Tenete presente che il vino è decisamente il meno calorico dei cocktail, circa 82 calorie per bicchiere, mentre un gin tonic si aggira intorno alle 250 calorie.

Più soft i liquori digestivi come l’amaro che contano 50 calorie circa, ottimi per chi vuole una forma in previsione dell'estate e chi ama tenersi in forma durante tutto l'anno , che sarebbe la cosa più salutare!!!!

lunedì 6 giugno 2011

Cipolla Amica Del Cuore

L'amica del vostro cuore si chiama cipolla, chi la mangia almeno una volta a settimana riduce il rischio di infarto del 20%.

Cipolla amica del cuore, i ricercatori dell'Istituto Mario Negri di Milano coordinati da Carlo La Vecchia hanno studiato le abitudini alimentari di quasi 800 persone reduci da infarto cardiaco e si è visto che chi usa abitualmente la cipolla nella propria alimentazione avevano meno problemi di cuore, ecco perchè la cipolla è definita amica del cuore.

La cipolla amica del cuore fa bene per la sua azione anitrombotica, in particolare si è scoperto che in ogni tipologia di cipolla sono presenti composti solforati che aiutano a migliorare la circolazione periferica proteggendo le pareti dei vasi dai danni ossidativi, riducendo i lipidi plasmatici e modulando la funzione delle piastrine, migliorando quindi la salute del vostro cuore.

La cipolla amica del cuore contiene i flavonoidi che sono degli antiossidanti che svolgono azione preventiva nei confronti dell'arteriosclerosi e di tutte le patologie legate al cuore, benefici che derivano dal consumo della cipolla cruda in quanto flavonoidi e solforati durante la cottura si degradano.

La cipolla amica del cuore, nemica dell'acidità dello stomaco, meglio consumarla quindi a piccole dose soprattutto se si soffre di gastrite o ulcera peptica.
C'è chi pur considerando la cipolla amica del cuore la evita per i problemi di alitosi; Si può quindi intervenire con lo spazzolino, lavandosi bene i denti e spazzolare bene la lingua soprattutto la parte alta verso la gola.
Si anche ai colluttori meglio se spray perchè raggiungono meglio le nicchie tonsillari dove si annidano i batteri responsabili del cattivo odore lasciato dalla cipolla: amica del cuore.

Lo Zucchero Non Fa Ingrassare

Da sempre lo zucchero è stato demonizzato perchè colpevole di fare ingrassare.
Da recenti studi danesi si è scoperto che lo zucchero non fa ingrassare, ovviamente il tutto deve essere fatto nelle modeste quantità e scegliere dello zucchero di buona qualità.

Secondo i ricercatori assumere più volte nell'arco della giornata piccole quantità di zucchero non fa ingrassare, anzi aiuterebbe a tenere a freno la fame.
Decidendo di dimagrire sarà bene si diminuire le calorie ed aumentare l'attività fisica, senza però eliminare la bustina di zucchero nel tè o caffè per paura di ingrassare.

La classica frase del lunedì mattina al bar davanti alle classiche bustine da zucchero è quello di scegliere lo zucchero di canna perché considerato più sano e che fa ingrassare di meno, ma non è così, la differenza sta nella tipologia di raffinazione, sia lo zucchero bianco che il tipo grezzo ( vi consiglio però di prenderlo nei negozi bio o nelle botteghe del Mondo) sono ottenuti dalla barbabietola.
Nello zucchero di canna rimangono dei piccoli residui di melassa.

Lo zucchero di canna ha la stessa struttura chimica, le stesse calorie dello zucchero bianco, nello zucchero di canna però sono presenti calcio, potassio, ferro e antiossidanti che nello zucchero raffinato non ci sono, ma non per questo uno fa ingrassare e l'altro meno.

Da questa ricerca si sono inoltre valutati una serie di dati come lo stile di vita, l'attenzione ad una dieta differenziata e al peso corporeo cercando di capire se l'insorgenza ridotta dell'obesità fosse dovuta ad un effetto benefico dello zucchero o più semplicemente al fatto che le persone obese o in sovrappeso evitano lo zucchero nel caffè per evitare di ingrassare.

Emerge quindi che l'associazione inversa fra obesità e consumo di zucchero nelle bevande era molto accentuata fra le persone meno attente alla dieta intesa come stile di vita e non solo controllo spasmodico delle calorie. Ciò ha confermato la teoria che lo zucchero in modeste quantità non fa ingrassare anzi fa molto bene.

Secondo i ricercatori , lo zucchero , il saccarosio nello specifico, stimolerebbe la produzione di un ormone: peptide 1 simil-glucagone, che andrebbe ad agire sui centri della sazietà.
Secondo le linee guida americane in una dieta equilibrata si possono prevedere in modo indicativo fino a 32 grammi al giorno di zucchero senza avere paura di ingrassare per questo.
La quota di zucchero però va divisa in piccole quantità nel corso della giornata.

Sono molte le persone che per non ingrassare si affidano ai cibi e bevande light, con un sapore dolce ed un potere calorico molto inferiore.
Senza l'attività fisica regolare nulla è efficace per non ingrassare.
L'uso degli edulcoranti non garantiscono da soli la perdita di peso. Le sostanze sostitutive dello zucchero sono naturali o prodotte in laboratorio, alla prima categoria appartengono sorbitolo, xilitolo o maltitolo.

Delle sostanze artificiali invece fanno parte l'aspartame, l'acesulfame e la saccarina, nell'insieme gli edulcoranti sostitutivi dello zucchero, nelle dosi consentite non sono dannosi alla salute come spesso si sente dire, l'importante è evitarli in gravidanza e allattamento.

venerdì 3 giugno 2011

Vista e Memoria Migliore Con Poche regole

Bastano poche regole per una vista ed una memoria migliore.
La salute non va più intesa come sola assenza di malattia, ma come benessere psicofisico, sociale e relazionale.
Ecco le poche regole per una vista e una memoria migliore.

Delle poche regola la principale è importante imparare a diminuire le porzioni che si portano in tavola, senza esagerare e senza fissarsi troppo, ma è importante per recuperare una buona vista ed una memoria migliore.

Mangiare un po’ di meno e fare dell'attività fisica lo dicono un gruppo di ricercatori dell’Istituto di neuroscienze del Cnr e della Scuola normale superiore di Pisa i quali hanno scoperto una relazione tra la quantità di cibo ingerita giornalmente e la plasticità del cervello, ovvero la sua capacità di modificarsi nel tempo reagendo agli stimoli esterni.
Poche regola per una vista ed una memoria migliore, nonostante l'avanzare dell'età.

Lo studio è stato appena pubblicato sulla rivista Nature Communications, ha avuto una durata triennale.
E' un progetto di ricerca di base effettuato su un campione di ratti adulti. La metodologia per trovare le poche regole per una vista ed una memoria migliore è stata semplice, si sono alimentate delle cavie a giorni alterni.
L’attenzione dell’equipe italiana si è concentrata sui circuiti visivi e sull’ippocampo, parte del cervello alla base dei processi della memoria spaziale.

Risulta subito evidente come la plasticità è una caratteristica tipica dei cervelli soprattutto in giovane età e si riduce durante l’età adulta. Mediante test specifici si è notato che seguendo queste poche regole la plasticità cerebrale aumentava.
D’altronde la ricerca del cibo e la fame sono i due più potenti strumenti di sopravvivenza di cui l'uomo è stato dotato da madre natura.
Il primo spinge ad esplorare l’ambiente che ci circonda, mentre il secondo è esso stesso un fenomeno adattativo. L’importante, come sempre, è non esagerare: «La mancanza di cibo eccessiva o prolungata può avere effetti diametralmente opposti, causando un grave stress, e quindi danni enormi, al nostro organismo».

Caratteristica importante della plasticità, oltre ad una migliore visone e una memoria migliore aiuta il recupero da danni cerebrali di vario genere.
In un futuro prossimo queste poche regole potrebbero essere usate anche che per i pazienti ospedalizzati e sottoposti a trattamenti di riabilitazione sia previsto anche uno specifico regime alimentare.
Quello che tecnicamente si chiama : DIETA!

Risorse Utili

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