Un medico californiano avrebbe somministrato un farmaco ai malati di Alzheimer che oggi però viene usato per l'artrite reumatoide, già dopo poche ore dalla somministrazione del farmaco i malati avrebbero avuto un rapido recupero della memoria ed un linguaggio più spedito , il quale fattore è il primo a degenerare nei primi stadi della malattia dell'Alzheimer.
Di vaccino contro l'Alzheimer non si può ancora parlare a tutti gli effetti perchè non sono ancora del tutto chiari, ad un recente congresso sull'alzheimer si è parlato di tutto meno che di un vaccino possibile per la malattia dell'alzhimer.
Ad un altro recente Congresso mondiale sono state presentate 110 molecole efficaci contro la malattia che oscura mente e corpo, ovvero l'Alzheimer.
Fra le cure possibili , anche se non un vaccino , contro la malattia dell'Alzheimer c'è quella di un principio attivo, vecchio antistaminico che in Russia è stato sottoposto ad una valutazione in numero interessante di malati di alzheimer con esiti più che soddisfacenti.
Questo farmaco, per quanto non sia il vaccino tanto sperato dalla maggior parte, la mente umana si presenta più lucida e attiva.
Importanti sviluppi per la malattia dell'Alzheimer ci sono anche da un punto di vista del vaccino, il quale è una sostanza che scatena una risposta immunitaria nei confronti della proteina betaamiloide, nel momento in cui è eccessiva porta alla distruzione di mente e cervello.
Per quanto riguarda il vaccino contro l'Alzheimer che agisce determinando la produzione di anticorpi contro la beta-amiloide in Italia non è ancora sperimentato sui malati.
Tra le recenti ricerche per contrastare l'Alzheimer sono l'assunzione di particolari vitamine, in particolare la E , il ginko biloba e la selegina, migliorando le reazioni e le attività di mente e corpo, la loro efficacia è stata per ora solo sperimentata su modelli animali.
In realtà ci sarebbe qualche studio di base americana che dimostrano come fra gli anziani che assumono succhi arricchiti di vitamine , mente, cervello e corpo sono più attivi e meno a rischio di sviluppo Alzheimer.
Anche se tutt'oggi non ci sono cure, ne un vaccino specifico contro l'Alzheimer ci sono però farmaci in grado di attenuare i sintomi e ritardare l'evoluzione, migliorando quindi la qualità della vita del malato e di chi lo assiste.
La prima classe di farmaci disponibile in Italia da oltre 10 anni è quella degli inibitori dell'acetilcolinesterasi, efficaci contro un malato di alzheimer con una mente e cervello privi di acetilcolina, sostanza presente nel cervello con il ruolo di trasmettere i messaggi tra una cellula e l'altra.
Gli inibitori dell'acetilcolinesterasi agiscono bloccando l'attività dell'acetilcolinesterasi , enzima che distrugge l'aceticolina con inevitabili effetti su mente e cervello dei soggetti, la conseguenza è un aumento dei livelli cerebrali di acetilcolina e quindi un miglioramento delle prestazioni di mente e corpo dei soggetti in cura contro l'Alzheimer.
Questi farmaci si è visto che hanno inevitabili benefici sulla mente umana del soggetto con ricadute positive sul comportamento, meno crisi di agitazione e depressione.
Attualmente i farmaci inibitori dell'acetilcolinesterasi vengono impiegati soprattutto in fase lieve e moderata dell Alzheimer , infatti ci sono studi che dimostrano un'importante azione sui sintomi anche nella fase moderata-severa dell'alzheimer.
Ma c'è un'altra importante notizia è che questi farmaci agendo positivamente su mente e corpo e mente e cervello, secondo alcuni dati recenti questi farmaci permettono anche un rallentamento dell'evoluzione dell'Alzheimer.
Attualmente gli inibitori dell'acetilcolinesterasi vengono impiegati soprattutto in fase di alzheimer lieve o moderata, anche se ci sono studi che dimostrano una certa efficacia in fase severa di alzheimer. Secondo dati recenti questa tipologia di farmaci rallenta l'evoluzione della malattia con effetti positivi sulla mente umana, così nella maggior parte delle persone che assume questi farmaci.
Da poco uno dei farmaci è disponibile anche in versione di cerotto transdermico che garantisce un rilascio continuo e graduale del principio attivo nell'arco delle 24 ore. Per la sua semplicità di impiego aiuta familiari e pazienti a evitare dimenticanze di assunzione.
Un'altra categoria di farmaci utile ai malati di Alzheimer sono gli antagonisti del glutammato, impiegata in Italia solo per l'uso di forme di malattia di Alzheimer moderata- severa, efficace in quanto blocca a livello di mente e cervello l'azione tossica del glutammato. Il quale a basse dosi ha un'azione protettiva sui neuroni, ad alte dosi è tossico .
La memantina ha un'azione che porta ad un miglioramento dei sintomi di mente e corpo, chi assume questo farmaco in modo costante insieme ad un inibitore dell'acetilcolinesterasi, portando ad un rallentamento della malattia dell'Alzheimer. Purtroppo sono in pochi malati di Alzheimer a poter usufruire di queste cure.
Il Ministero della Salute riconosce solo come farmaco in classe A gli inibitori dell'acetilcoinetserasi anche se ammessa come farmaco in classe C contro l'Alzheimer con un costo di circa 150 euro al mese. Nella maggior parte dei casi i malati di Alzheimer usano solo i farmaci della classe A.
Spesso chi ha la malattia dell' Alzheimer ha disturbi che coinvolgono la mente in generale, quindi anche disturbi del comportamento e dell'umore, ecco che tra i farmaci più usati rientrano quindi gli ansiolotici e antipsicotici atipici , usati per tenere sotto controllo i disturbi di aggressività e disturbi della mente umana come deliri ed allucinazioni.
Per mantenere il più a lungo possibile la capacità di mente , corpo e cervello migliorando così anche la qualità di vita sono a disposizione anche trattamenti non farmacologici contro l' Alzheimer, particolari esercizi e la Rot che con adeguate tecniche di stimolo cerca di aiutare la mente ed il cervello a mantenere attive le loro funzioni cognitive principali.
Per quanto non sia un vaccino, contro l'Alzhaimer ha effetti positivi anche la musicoterapia che aiuta ad evocare ricordi ed esperienze migliorando lo stato d'animo del malato.