lunedì 12 ottobre 2009

Ricordi D'estate

Dopo il tempo trascorso al sole di questa calda estate per un'abbronzatura totale ecco che ci si trova a fare i conti con dei brutti ricordi sulla pelle.
Scottature, eritemi, macchie ed infezioni che possono comparire anche settimane dopo, sarà bene quindi una volta rientrati in città, controllare subito il tutto e consultare un dermatologo per migliorare i ricordi dell'estate.


Tra i ricordi più brutti dell'estate ci sono le scottature, causa di chi ha trascurato l'applicazione della crema solare, la scottatura è una lesione cutanea determinata da un'eccessiva esposizione solare nel momento in cui la pelle non ce la fa a difendersi da sola.

Esponendosi ai raggi del sole, soprattutto d'estate nel momento in cui la melanina presente nella pelle non ha avuto il tempo di crearsi un filtro naturale protettivo si verifica una reazione infiammatoria con la comparsa di eritemi.



Il calore dei raggi solari fa evaporare l'acqua presente negli strati della pelle più superficiali e completamente disidratati si staccano dalla superfice, lasciando intravedere al cute nuova, più sana e più chiara. Solitamente queste macchie compaiono nelle zone che vengono meno esposte ai raggi del sole come torace, spalle, dorso dei piedi, nei casi più seri i segni possono rimanere per anni.


In corrispondenza della zona della scottatura si possono notare delle zone più chiare, per eliminare l'antiestetica differenza tra cute scura e macchie è necessario fare un trattamento per rimuovere le cellule morte. Il trattamento più indicato è a base di acido glicolico o tricloroacetico da effettuare dal dermatologo.



Il peeling è uno dei mezzi più importanti per rimediare ai brutti ricordi dell'estate. Il dermatologo applica su tutta la zona da trattare uno strato spesso di acido glicolico, lasciandolo qualche minuto in posa.

Rimuove poi la sostanza con una spugna morbida e applica uno strato di crema nutriente.

Nei giorni successivi al trattamento favoriscono a poco a poco la rimozione di tutta la pelle nella zona trattata stimolando gli strati più profondi a produrre nuove cellule cutanee. Salendo in superficie annullano la differenza di colore tra la pelle scottatata e quella sana, eliminando così i brutti ricordi dell'estate.



Altri brutti ricordi dell'estate sono le macchie dovute agli eccessi di melanina nelle mani, braccia e viso, aree che sono normalmente esposte anche in inverno, aree che sono normalmente più scure e robuste rispetto alle altre parti del corpo. Possono però coprirsi di macchie scure legate ad un fenomeno di fotosensibilizzazione, in queste zone si può verificare un'iperproduzione di melanina che si concentra in qualche punto determinando la formazione di macchie più scure.



Questi ricordi dell'estate possono comparire su guance, fronte e labbro superiore, responsabile di ciò è la predisposizione familiare in parte, oltre a fattori come il colore della pelle. Le donne di pelle scura/ olivastra hanno una maggiore quantità di melanina che le predispone alle macchie.



In gioco però per i ricordi dell'estate entrano anche l'applicazione delle sostanze fotosensibilizzanti come medicinali e profumi a base di alcol. I farmaci responsabili di segni sulla pelle sono gli antibiotici e gli antimicotici che contengono sostanze che rendono l'epidermide più sensibile ad assorbire i raggi ultra violetti.

Un discorso a parte nei ricordi dell'estate meritano gli anticoncezionali, anche se a me non hanno mai creato nessun genere di problemi, comunque possono produrre iperpigmentazione del volto per un particolare meccanismo legato alla particolare sensibilità degli estrogeni.
Per rimediare a questi ricordi sarà bene usare delle creme schiarenti prescritte dal dermatologo, e evitare di esporsi al sole.

Al ritorno dalle vacanze potreste accorgervi che però al vostra abbronzatura non è stata uniforme, ecco che un tempo questo disturbo era chiamato fungo di mare perché solitamente si manifesta nel momento in cui l'abbronzatura sparisce.

Questi brutti ricordi erano ritenuti causa di un'infezione che si trasmetteva per contatto con asciugamani o oggetti di altri. Oggi invece i dermatologi chiamano questi brutti ricordi pitiriasi versicolor provocato da un lievito. Fungo che cresce sulla pelle e vive come saprofita, in normali condizioni è innocuo, capita però che quando la pelle modifica il proprio ph si creano delle condizioni favorevoli allo sviluppo.

I cambiamenti di acidità della pelle possono avvenire anche d'inverno causa di stress, variazioni ormonali, oppure al semplice fatto del cambio di indumenti ora più pesanti. Il parassita si accresce e forma delle vere e proprie colonie visibili solo se osservate al microscopio e che hanno un aspetto filamentoso, ad occhi nudo invece si notano delle macchie color caffellatte o come macchioline bianche sulle pelli abbronzate.

La presenza di tali colonie si evidenzia in particolar modo durante l'estate e subito dopo, quando ci si espone i raggi solari stimolano la melanina, le invisibili colonie producono l'acido azelaico che è un potente schiarente. La sostanza è così in grado di divorare la melanina lasciando queste chiazze prive di abbronzatura.

La diagnosi viene così effettuata dal dermatologo mediante la lampada di Wood uno strumento a raggi ultra violetti che proietta la luce sulle zone coperte dalle chiazze rare rendendole ben visibili.

Per guarire da questi brutti ricordi dell'estate chiamati pitiriasi si devono applicare delle creme specifiche in modo uniforme su tutto il corpo per circa una -due settimane. Alla fine del trattamento le macchie saranno ancora presenti sparendo solo al momento dell'abbronzatura totalmente scomparsa.

I brutti ricordi dell'estate però possono maggiormente riguardare l'impetigine, infezione superficiale determinata da streptococchi e stafilococchi. Un banale trauma come un taglietto sulla pelle scoperta, una puntura d'insetto o un eritema solare può penetrare negli strati più profondi della pelle e moltiplicarsi velocemente.

Pochi giorni dopo l'ingresso dei batteri sotto al pelle traumatizzata compaiono papille arrossate che si trasformano prima in vescicole e poi in crosticine di colore giallastro. Solitamente questo genere di ricordi compaiono nel viso, nella bocca, naso, braccia, gambe e predilige i bambini perché il loro sistema di difesa è più fragile.

Sarà bene rivolgersi ad un dermatologo o al pediatra perché se questi ricordi non vengono immediatamente curati possono espandersi per tutto il resto del corpo, inoltre sarà ben lavare bene le lenzuola , disinfettare tutti gli oggetti che sono a contatto con il bambino. Se dopo qualche giorno nulla cambia allora sarà bene contattare il proprio medico e intraprendere una cura di antibiotici.

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