giovedì 8 ottobre 2009

No Al Digiuno

Secondo un recente studio americano il digiuno potrebbe essere collegato ad un allungamento della vita, soprattutto alternare un giorno di digiuno ad uno di alimentazione normale avrebbe gli stessi effetti di una dieta restrittiva normale. Su topi sottoposti a questo regime si è visto una diminuzione del tasso di insulina e una migliore resistenza dei neuroni allo stress.



Certo anche se queste ricerche sono ancora molto studiate i medici dicono no al digiuno, l'organismo per vivere ha bisogno di energia che si introduce mediante il cibo.
Lasciare il corpo a digiuno per oltre 24 ore significa farlo funzionare male, determinando una debolezza transitoria destinata a essere recuperata nel momento in cui si riprende a mangiare anche se non è detto che rompere il digiuno significhi poi recuperare i problemi che sono stati determinati da ciò.
No quindi al digiuno prolungato come metodo per dimagrire.

Il digiuno che invece dura massimo 48 ore perché anche se non si introduce energia il corpo la detrae dalle cellule di grasso che si riproducono quasi automaticamente e la persona può ricevere un beneficio se però la persona ha grossi problemi di sovrappeso.



Il digiuno determina seri problemi se si continua oltre i 20-3o giorni in quanto le riserve di cellule adipose si esauriscono ed il corpo attinge alle ultime riserve che rimangono, quindi i muscoli, ecco che il corpo alla fine ha più un aspetto flaccido.

Ciò avviene mediante un processo biochimico che arriva ad attaccare le proteine e a scinderle in sostanze più semplici , così facendo però si tende ad ingrassare anche più facilmente.
La fase più rischiosa per la propria salute è superare i 30 giorni di digiuno si possono arrivare a danneggiare persino gli organi vitali costituiti principalmente da fibre muscolari.
Il cuore può funzionare a fatica e l'intestino diventa più debole , più susciettibile alle infiammazioni e può comparire un' insufficenza cardiaca.



Tra l'altro chi attua il digiuno con la speranza di liberarsi dei chili di troppo può rimanere deluso perché dopo si tende ad ingrassare più facilmente con il rischio di ritrovarsi più tondi di prima.
Verificandosi l'effetto yo yo.

Nelle prime 24 ore di digiuno la persona non ha grandi disturbi perché l'organismo conta sulle scorte degli zuccheri dell'ultimo pasto.
Nel momento di esaurimento delle riserve di energia si trova in uno stato di ipoglicemia, provocando sonnolenza e debolezza in quanto il cervello è l'organo che maggiormente risente degli effetti del digiuno.



E' da tempo che gli esperti dicono non al digiuno, anche se dopo le 48 ore arriva l'euforia, si avverte una maggiore sensazione di benessere e si è più attivi e c'è più voglia di fare, ma è una sorta di paradiso artificiale
Nel momento in cui il cervello è in condizioni di carenze alimentari rischia di andare in tilt mandando dei segnali al corpo che si sta trovando sotto stress.



Ecco che vengono liberati degli ormoni come cortisolo e adrenalina che cooperano alla ricerca di fonti energetiche alternative, intanto si usano delle scorte di glucosio nel fegato mediante un processo chiamato glicogenesi epatica, riserve che sono comunque limitate quindi il corpo va alla ricerca di fonti alternative quali sono le cellule di grasso.

All'interno si trovano i trigliceridi, molecole complesse di acidi grassi che vengono trasformati in glicerolo che a sua volta arriva al fegato mediante il sangue per essere convertito in glucosio usato come fonte energetica.



Questo processo si chiama lipolisi che oltre a produrre zucchero libera sostanze tossiche, le quali arrivano al cervello regalando un'euforia simile a quella degli stupefacenti, falsa come la sensazione di sazietà.

Il carburante per il corpo è costituito da un insieme di nutrienti introdotti con l'alimentazione, occorrono i carboidrati presenti in zucchero, marmellata, miele per la vita del cervello, indispensabili le proteine fornite da carne, pesce, uova e legumi, indispensabili vitamine e sali minerali introdotti con la frutta e la verdura, importanza poi hanno anche i grassi nella giusta misura e qualità.



In fase di digiuno, a cui noi comunque diciamo no, l'organismo attinge dai grassi , sopravvive quidni anche dopo una settimana, il fisico però ne risente e si vede. Il primo segnale è l'abbassamento della pressione, che va bene se uno soffre di ipertensione, ma lo stesso effetto lo si può raggiungere anche con uno stile alimentare moderato e la giusta attività fisica.

Dopo 10 giorni di digiuno si determina anemia, dopo 15 giorni si emana cattivo odore, quiesto perchè si determina uno stato di acidosi data l'elevata quantità di corpi chetonici in circolo.
Dopo 20 giorni aumenta il malessere in generale e dopo 30 giorni il corpo perde tonicità fino ad arrivare ad influenze costanti.



Con il digiuno prolungato il metabolismo, ovvero il processo biochimico si riduce per accumulare le riserve anziché bruciarle, riprendendo a mangiare il metabolismo è ancora basso e quindi si tende a re ingrassare.

Anche periodi di digiuno ripetuto possono rivelarsi dannosi, la donna potrebbe subire delle irregolarità mestruali a causa di un brusco calo degli estrogeni come l'Fsh , ormoni che contribuiscono alla maturazione della cellula uovo e alla preparazione di un'eventuale gravidanza



Il digiuno ripetuto e prolungato porta inoltre ad un invecchiamento precoce, la presenza delle tossine prodotte durante il digiuno aumenta la quantità in circolo nel sangue di radicali liberi, sostanze che esercitano un'azione invecchiante su tutti i tessuti.

La privazione di cibo impedisce di fare scorta di sostanze antiossidanti come flavonoidi e antociani presenti nei vegetali gialli e rossi.
A soffrire negativamente degli effetti del digiuno sono gli occhi che cominciano a funzionare male, la lente che regola la messa a fuoco o addirittura forme di catarrata, a scricchiolare cominciano anche le ossa, ne risente la privazione dell'apporto di calcio con l'alimentazione si determina un certo indebolimento che predispone a facili fratture ossee ed osteoporosi fin da giovani.

In qualche caso ci si può sottoporre a qualche semi digiuno solo se succede ad un abbbuffata o in seguito ad intossicazione alimentare.
Nell'eventualità di malattie croniche il digiuno deve essere espressamente seguito dal medico.

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