lunedì 26 ottobre 2009

ALLERGIE AI FARMACI

Tra le sostanze che danno allergia ma sono poco conosciute per quanto diffusa sono le allergie ai farmaci, ma le reazioni contrarie ai farmaci sono antiche quanto la medicina.
Come tutte le allergie, anche in questo settore si è assistito ad un certo aumento soprattutto nei Paesi avanzati.

Tutta questa esplosione di allergie è legata allo stile di vita , all'ambiente e all'abuso di farmaci .
I dati raccolti dall'Osservatorio Nazionale sull'impiego dei farmaci non lasciano dubbi : dal 2000 al 2006 sono state consumate più del 48% di dosi in più rispetto al solito.

Questo incremento dei farmaci pare dovuto a delle strategie di mercato ed in parte date dalla popolazione che sta diventando sempre più vecchia.
Si stima che circa il 10% degli individui abbia presentato particolari manifestazioni in seguito all'assunzione di medicinali.

Attenzione però che ci sono diversi tipi di reazioni e sitomi diversi che non devono essere confusi.
Innanzitutto non bisogna confondere allergia con effetti collaterali, anche se fanno sempre parte delle reazioni avverse ai farmaci che si dividono in reazioni prevedibili ed imprevedibili.
Tra le reazioni prevedibili sono legate alla dose assunta e si possono verificare in chiunque, ad esempio l'effetto lesivo per lo stomaco degli antinfiammatori , sonnolenza degli antistaminici, i tremori dei broncodilatatori.

Le reazioni impreviste invece si verificano solo nelle persone predisposte e comprendono sia le allergie o reazioni allergiche che le intolleranze che però non dipendono da una risposta del sistema naturale di difesa.
C'è chi si chiede come mai si sviluppano le allergie?
Per un errore del sistema immunitario il quale scambia un farmaco per un agente in grado di determinare una malattia e di conseguenza reagisce.

Le nostre difese quindi si ribellano contro una sostanza che nella maggior parte delle persone è detta terapeutica, in questi individui l'assunzione di un farmaco può determinare un'improvviso rilascio di un'elevata quantità di istamina.
In questi individui l'assunzione di un farmaco può determinare all'improvviso un rilascio di istamina e altre amine vasoattive, le quali sono sostanze contenute nelle cellule presenti in diversi organi e responsabili di manifestazioni allergiche.

Anche i sintomi sono diversi a seconda dell'organo colpito, se è presa esempio di mira la pelle si ha la comparsa di arrossamenti e gonfiori localizzati, se invece le malattie colpite riguardano l'apparato respiratorio , se sono interessate le zone dell'apparato digerente i disturbi saranno legati all'intestino, nel momento in cui ad essere colpito è l'apparato cardiocircolatorio si avrà lo shock anafilattico.

La maggior parte delle allergie ai farmaci colpisce la popolazione anziana perché si tratta di persone che assumono un maggior numero di farmaci, per lo stesso motivo i malati cronici rischiano di più.
Neanche i bambini sono così immuni al problema anche se con minor frequenza, per prudenza ai più piccoli si preferisce somministrare farmaci che meno di altri possono dare problemi, ad esempio il paracetamolo ed i macrolidi.

Soffrire invece di altre allergie come quella ai pollini non sembra essere un fattore predisponente a sviluppare allergie ai farmaci.
Per quanto riguarda i farmaci di per sè non si può prevedere con certezza la sua capacità di scatenare una reazione del sistema immunitario solo sulla base della sua struttura chimica.
Tra le vie di somministrazione , quella per bocca è la più sicura e provoca reazioni più evidenti ed immediate.

Le allergie danno sintomi sia immediati che non, le prime compaiono nell'arco di un'ora , tanto di più l'intervallo di tempo tra l'assunzione e la comparsa della reazione è breve più sarà intensa, l'evento più drammatico: lo shock anafilattico.
Mentre i farmaci possono dare anche reazioni non immediate e si manifestano mediante dei rash cutanei con o senza febbre, nei casi più gravi c'è la comparsa di di vescicole o chiazze color rosso porpora.
I farmaci più usati sono il cortisone e gli antistaminici.
Nell'eventualità di riassunzione dello stesso farmaco la reazione sarà più seria.

Troppo spesso però troppa prudenza spinge a pensare che si sintomi siano una conseguenza dell'assunzione del medicinale evitandone così l'uso e creando dei falsi allergici.
Per fare una diagnosi corretta è necessaria la collaborazione medico-paziente, una corretta anamnesi ; meglio per una diagnosi certa rivolgersi all'allergologo alla comparsa dei primi sintomi.

E' importante valutare adeguatamente tutti si sintomi anche se lievi , sottostimare reazioni lievi potrebbe portare a reazioni anche più gravi nell'assunzione successiva.
Tra l'altro opinione comune vuole che i rimedi omeopatici e fitoterapici siano esenti da reazioni avverse, ma non è così perchè sono sostanze estranee all'organismo e come tali possono dare allergie e effetti collaterali perché si scontrano con altri farmaci.

Ricordate con la salute non si scherza!!!!

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