Spesso si tende ad associare la comparsa del'acne all'adolescenza o alla prima giovinezza, spesso compare su viso e spalle, in qualche caso uno può ritrovarsi i brufoli sulla schiena, braccia e petto.
L' acne deriva dalla parola " acmè" che significa la punta, in effetti l'acne è caratterizzata dalla presenza di lesioni in rilevo sulla cute come esito di un meccanismo complesso.
Alla base del disturbo dell'acne anche dopo la maturità c'è un' iperattività degli androgeni, ormoni sessuali maschili presenti in modeste quantità anche nel corpo delle femmine.
Nelle persone che soffrono di acne anche dopo la maturità questi ormoni diventano più attivi provocando una serie di conseguenze sulle ghiandole sebacee, ovvero piccole strutture alla base dei follicoli piliferi con il compito di produrre sebo.
In normali condizioni il sebo viene convogliato mediante il dotto sebaceo, nel caso di presenza di acne le ghiandole sebacee a causa della stimolazione degli ormoni maschili si ingrossano e lavorano di più producendo sebo in eccesso.
Il dotto sebaceo tende ad ispessirsi ed il sebo finisce per accumularsi nel dotto, questo è il primo passo per la comparsa dell'acne.
Il sebo stagnante costituisce l'ambiente ideale per la proliferazione di batteri che si trovano naturalmente sulla pelle ma che solitamente sono innocui, nel ristagno di sebo invece i batteri avviano la produzione di enzimi, particolari sostanze in grado di dividere il sebo in molecole più piccole con spiccata azione antinfiammatoria, si innesca quindi un'infiammazione del follicolo pilifero e della pelle circostante fino a dare origine ala lesione acneica.
Ad essere colpiti dall'acne sono i ragazzi fra i 14 ed i 18 anni , periodo cruciale per la tempesta ormonale, fase che coincide con la maturazione delle ghiandole sessuali che iniziano a produrre ormoni androgeni, responsabili dell'acne.
Solitamente però una volta trovato l'assetto ormonale corretto il problema dovrebbe scomparire anche se si trova ancora chi pur essendo in fase di maturità ha ancora l'acne, così come fra i bambini o fra gli anziani.
In effetti ci sono alcuni fattori sia interni che esterni all'organismo che possono ispessire il dotto o stimolare gli ormoni androgeni e le ghiandole sebacee a lavorare di più , ai primi posti per chi soffre di acne anche dopo la maturità probabilmente soffre di una certa eredità, in qualche caso invece ci può essere la presenza di cisti ovariche.
A volte a favorire la comparsa dell'acne anche dopo la maturità ci può essere l'interferenza di qualche farmaco come il cortisone che viene usato per ridurre le infiammazioni, la vitamina B 12 usata per reintegrare le carenze alimentari, l'acido folico che con il ferro viene usato per curare l'anemia, antidepressivi come il carbonato di litio.
Ad aggravare il problema dell'acne anche dopo la maturità c'è sicuramente lo stress, infatti l'acne ha una sua base psicosomatica, può essere infatti l'esito di un disagio emotivo che si manifesta a livello corporeo mediante i brufoli.
La loro comparsa però fa si che la persona diventi più nervosa innescando un circolo vizioso.
Un errore comune è il pensare che l'acne sia un problema da sottovalutare soprattutto fra i giovani adolescenti , mentre invece servono cure adeguate e personalizzate, rivolgendosi prima di tutto ad un dermatologo di fiducia.
Con il fai da te che molti intraprendono si rischia solo di peggiorare la situazione, fin dalla prima visita lo specialista potrà individuare serietà e gravità del disturbo, eventualmente potrà richiedere un'ecografia delle ovaie permettendo di accertare la presenza o meno delle cisti ovariche.
A variare non è il livello degli ormoni nel sangue ma la loro attività, una volta stabilito lo stadio di evoluzione dell'acne il dermatologo potrà prescrivere una cura locale o per bocca.
Le cure locali per l'acne anche dopo la maturità sono costituite da gel, pomate da applicare quotidianamente sulle zone interessate, le più efficaci sono a base di antibiotici e benzoilperossido.
I primi sono farmaci in grado di porre fine alla crescita e alla moltiplicazione dei batteri responsabili delle papule e delle pustole e i più usati sono quelli a base di eritromicina, meclocinina e clindamicina.
Il benzoilperossido ha un'azione antibatterica e antimicotica riducendo i batteri responsabili dell'acne.
Inoltre aiuta a rimuovere gli strati superficiali della pelle sbloccando il dotto sebaceo, gli antibiotici sono maggiormente indicati per le forme pustolose mentre il benzoilperossido è usato soprattutto per comedoni e papule.
Oltre alle creme e ai gel il medico può anche consigliare qualche specifico trattamento per ridurre lo strato più superficiale della cute ed eliminano le cellule morte lasciando il posto alle cellule nuove.
Come conseguenza la pelle si rinnova e migliora il proprio aspetto, trattamenti che contengono microgranuli di cellulosa e si trovano sotto forma di creme o gel.
Il medico dopo aver pulito a fondo la pelle applica i prodotti con cautela, li lascia in posa per qualche minuto e li sciacqua con acqua tiepida , se durante l'applicazione si sente un certo pizzicore è il segno che il farmaco sta facendo il suo dovere. Considerando la loro azione esfoliante vanno sempre usati in associazione con creme nutrienti ed idratanti da applicare subito dopo il peeling.
Il numero delle sedute è variabile comunque si fanno a cicli di due-tre sedute a distanza di tre-quattro mesi.
Ora come ora il peeeling più efficace è quello con acido salicilico al 25-30% seguito da impacchi di vitamina E, la pelle viene prima levigata e assetata dall'acido e poi dissetata dalla vitamina e che grazie all'azione dell'acido riesce a penetrare più facilmente.
Questa sostanza ha un effetto antiossidante e rende la pelle più vellutata, inoltre oggi sono anche più sviluppati i peeling all'acido glicolico che leviga la pelle allentando i legami fra le cellule favorendone il naturale distacco.
Questo acido a basse concentrazioni può essere importante per l'acne comedonica in quanto favorisce aperta ed espulsione dei comedoni, ad alta concentrazione può essere usato per eliminare le piccole cicatrici derivate dalle lesioni dell'acne.
Al 70% può essere usato per eliminare le piccole cicatrici derivate dalle lesioni, da qualche anno è stato introdotto dell'acido glicolico al 65% in betaciclodestrine, sostanze derivate dall'mino che rilasciano l'acido glicolico evitando l'effetto vampata.
In caso di comedoni è molto usato anche l'acido retinico favorendone così la fuoriuscita dei punti neri e del flusso del sebo, esfolia la pelle liberandola dalle impurità e rendendola più luminosa.
L'acne inizialmente può dare l'impressione di peggiorare in quanto i comedoni maturano verso l'esterno migliorandone poi sensibilmente.
Nel momento in cui i trattamenti locali non danno gli esiti sperati o quando l'acne anche dopo la maturità è di una certa entità il medico può prescrivere farmaci orali.
In casi di acne pustolosa seria è indicata la minociclina cloridato, antibiotico che aiuta ad arrestare la crescita e la moltiplicazione dei batteri responsabili delle pustole.
Oggi si tende ad usarlo a bassi dosaggi: una pillola da 50-100 mg al dì per 3-4 mesi, può inoltre essere associato alle cure locali.
Se gli antibiotici non funzionano lo specialista può consigliare l'isotretinoina, derivato della vitamina A in grado di ridurre la produzione di sebo e l'accumulo di cellule morte nei follicoli piliferi. Questi farmaci hanno rivoluzionato il trattamento dell'acne anche dopo la maturità, ma va prescritto solo dai dermatologi che ne conoscono effetti collaterali e contro indicazioni come perdite di sangue dal naso, secchezza congiuntive, dolore e rigidità delle grandi articolazioni.
L'isotretinoina può provocare malformazioni al feto, meglio quindi durante il periodo della cura e fino a due mesi dopo la sospensione che le donne assumano la pillola anticoncezionale, nella maggior parte il dosaggio è di 0.5 milligrammi per chilo di peso corpororeo, si consiglia inoltre durante il trattamento una dieta povera di grassi per evitare l'aumento di colesterolo e trigliceridi nel sangue.
Inoltre esiste una cura per le donne che soffrono di acne dopo la maturità con squilibri ormonali , con un'eccessiva produzione di androgeni e per quelle con forme serie di acne senza aver avuto benefici da cure locali: una pillola a base di ormoni.
Si tratta di un'associazione tra anti-androgeni ed estrogeni, preparati che contengono sostanze come il ciproterone acetato e l'etinilestradiolo per almeno 6 mesi.
L'acne più seria detta acne cicatriziale può arrivare a distruggere alcuni strati della pelle determinando buchi di varie dimensioni , con la conseguenza di cicatrici permanenti, anche in questo caso lo specialista può intervenire con alcune sedute di peeling con la capacità di eliminare le cellule morte della pelle lasciando il posto a quelle nuove in grado di riparare le lesioni ed eliminare macchie e cicatrici.
Oltre alle sostanze usate per le lesioni normali si usa anche l'acido tricloroacetico, acido piruvico e resorcina, sarà comunque il dermatologo a stabilire la sostanza più adatta, anche se esiti ancora migliori si possono ottenere con il laser detto skin resurfacing il quale provoca la vaporizzazione degli strati superficiali dell'epidermide eliminando le rughe, macchie, cicatrici e altri inestetismi.
I tessuti una volta vaporizzati vengono asportati con un battutolo di cotone, la cura può essere effettuata su zone limitate del viso oppure su tutto il corpo, durando al massimo mezz'ora, dopo l'intervento la pelle può rimanere solo un po' arrossata per circa una settimana.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Risorse Utili
|
Nessun commento:
Posta un commento