venerdì 4 dicembre 2009

Funghi Che Bontà

I funghi sono una vera e propria bontà , ma se non si sta attenti con le loro forme colorate invitano alla raccolta, eppure solo qualche specie di fungo può essere mangiato con tranquillità.
I funghi sono una bontà, ma è bene precisare che ci sono anche funghi con commestibili, individuabili da un odore sgradevole , consistenza poco piacevole ma che non scatenano reazioni particolari.



I funghi che causano problemi sono i funghi tossici o velenosi, quando si va alla ricerca di funghi è quindi importante prestare molta attenzione senza raccogliere quelli che ci lasciano dubbiosi, perchè allora non saranno più una bontà.



I funghi che sono tossici una volta ingeriti possono provocare disturbi di diverso tipo, la maggior parte dei funghi velenosi possono determinare diversi disturbi, prima di tutto all'apparato digerente, la maggior parte dei funghi velenosi rilascia delle tossine che attaccano stomaco ed intestino, qualche ora dopo aver mangiato un piatto di funghi ci possono essere diarrea, vomito, crampi.

Altri esemplari di funghi possono determinare problemi al sistema nervoso centrale con allucinazioni, perdita di coscienza, intossicazione di quello che prima era una bontà, ma che fortunatamente è molto più rara.
Ci sono poi sindromi specifiche date dai funghi, la più conosciuta è la sindrome falloidea data da una seria intossicazione causata dall'amanita phalloides , specie di fungo particolarmente velenosa; questo fungo contiene due tossine che determinano danni importanti anche dopo lunga cottura.

La sindrome falloidea si manifesta con disturbi gastrointestinli e insufficienza epatica che può portare alla morte. Inoltre i funghi possono anche comportare una sindrome neurotossica anticolinergica data da tossine muscimolo e acido ibotenico contenute nell'Amanita Muscaria, compare dopo circa un'oretta e si manifesta con dilatazione delle pupille, vertigini, stato confusionale, convulsioni.

Lo spettro del fungo più cattivo tocca all' Amanita phalloides, non avendo un fungo corrispettivo buono è facile da individuare, il cappello durante i primi giorni di vita è ovoidale e carnoso poi diventa pianeggiante, il suo colore varia dal verde al bianco sporco, margini lisci senza striature, il gambo di questo fungo può essere alto da 8 a 20 centimetri.

Un fungo altrettanto pericoloso è l'amanita pantherina perché può intossicare il sistema nervoso e può essere facilmente confusa con l'amanita rubenscens, una bontà quando è cotta; entrambe le tipologie di funghi sono comuni, hanno un cappello di dimensioni variabili e di colore bruno.
Il fungo che poi è una bontà tende al rossastro con numerose verruche grigie, il fungo dell'Amanita pantherina può assumere anche un colore grigio bruno e nel tempo verruche bianche.

Il gambo delle due tipologie di funghi è diverso, quello dell'amanita rubescens è cilindrico e tende a diventare cavo con la maturità; è bulboso alla base con un anello membranoso , presentando lamelle bianche e fitte che al tocco assumono una lenta colorazione rossastra. Mentre il gambo del fungo cattivo è liscio.

Una vera e propria bontà è la mazza di tamburo, ma anche qui si può cadere facilmente in inganno se non si sta attenti, la Macrolepiota procera è quella buona, mentre la Lepiota cristata è nella versione cattiva.
Il fungo buono ha un cappello di forma ovoidale o campanula con un diametro dai 5 ai 30 cm, una superficie biancastra - nocciola ricoperta da squame di colore bruno. Il gambo è alto e slanciato.
La tipologia di fungo cattivo invece ha un cappello di piccole dimensioni , di colore biancastro, il gambo è snello, bianco con riflessi violacei.

Tra i funghi porcini, il classico porcino rosso ( Boletus Vinicola) è simile al Boletus satanas che può provocare dei seri problemi intestinali, ma il primo ha un cappello che va dal rosso bruno fino al rosso porpora con una superficie umida. Gambo duro quasi sferico, bianco o grigio sporco.
Anche il Boletus satanas ha un gambo corto, grosso e tozzo in rapporto al cappello e bulboso alla base. Prima è di colore giallo vivo poi rosso con riflessi violetti al centro, il cappello all'inizio è emisferico poi assume la forma di un guanciale con margini sporgenti e arrotondati verso l'interno.

Nell'elenco dei funghi ingannevoli ci sono altre tre tipologie , il primo è il gallinaccio che provoca problemi intestinali, il fungo buono ha un cappello carnoso ed è sodo, di colore giallo pallido, tendente al rosso dopo averlo toccato. Il fratello cattivo invece ha un cappello carnoso ricoperto da una cuticola lucente, il gambo è simile, cilindrico nel primo, pieno, liscio e di colore quasi uguale al cappello, nel secondo è più o meno cilindrico con un colore che dal marrone tende al giallastro.

Nel caso dei funghi chiodini è l'anello a fare la differenza, in quelli buoni il gambo lungo e fibroso, brunastro e ricoperto da squamette bianche o gialline , presenta un anello membranoso e biancastro. Nei funghi cattivi il gambo invece è esile, di color giallo zolfo con lamelle fitte, brunastre quando mature, il cappello nei funghi buoni varia da giallo miele a bruno olivastro cosparso di squamette che possono sparire negli esemplari più vecchi.

Inoltre è importante fare attenzione all'ovulo buono con un cappello di color arancio-rosso, di grandi dimensioni, il gambo è giallo dorato, dritto,slanciato con una forma cilindrica con un ingrossamento alla base, simile all'amanita muscaria che però può causare la sindrome neurotossica anticolinergica.

Il cappello del fungo cattivo è color rosso vivo, cosparso di verruche bianche che con la pioggia però tendono a scomparire.
Per combattere l'azione dei funghi velenosi , la sola soluzione consiste nel cercare di eliminare le tossine per questo in caso di sospetta intossicazione è bene recarsi al centro antiveleni più vicino. Il medico può optare per l'assunzione di carbone vegetale o attivato in grado di asorbire le sostanze nocive che poi vengono eliminate dall'organismo con le feci.
Il carbone agisce come una sorta di carta assorbente in grado di intrappolare le tossine e farle espellere per via naturale, si trova sotto forma di polvere e viene usato per tutte le intossicazioni.

Nelle situazioni più complesse delle intossicazioni da funghi ce la lavanda gastrica, successivamente viene somministrato il carbone attivato ad alte dosi , dopo il trattamento di urgenza si può procedere anche con la flebo utili per ripristinare la perdita di liquidi in seguito a vomito e diarrea.
Nei casi più gravi di intossicazioni da funghi si rende necessario il trapianto di fegato e rene.

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