È fondamentale creare un contesto nutrizionale compatibile con i gusti, attività lavorative e ritmi quotidiani della persona.
Il concetto della quantità degli alimenti è di secondaria importanza, molte volte ci si accorge di come un’impostazione legata alla rigida pesatura degli alimenti è molto difficile anche nella necessità di un aumento di peso.
Contemporaneamente i soggetti che hanno un metabolismo molto accelerato è difficile individuare e prevedere le diverse scelte degli alimenti che questi sono abituati a mangiare ogni giorno.
Una strategia è quella di impostare un piano alimentare basato sui 3 pranzi canonici e ¾ spuntini. Il soggetto può aggiungere a piacimento ogni altro alimento che desidera a patto che si sia assicurato di mangiare tutto quello che era previsto dalla dieta.
Problema che spesso viene sottovalutato è il discorso delle proteine.
È assurdo, inutile, pericoloso, aumentare a sproposito, senza criterio le proteine solo perché con la scusa “ di fare massa”.
L’unico giudice però è il nostro personale metabolismo, quindi analisi che accertino le corrette proporzioni fra i parametri ematici. Nell’aumento di peso si scopre che avendo a che fare con soggetti dal metabolismo molto veloce, sono fondamentali l’aumento di grassi e carboidrati.
Un’attenzione particolare ai grassi- mono e poli insaturi- asso nella manica importantissimo per riuscire ad ottenere il pool calorico necessario per ottimizzare l’aumento di peso. Senza l’introduzione di questi elementi difficilmente si raggiungerà lo scopo.
Per quanto riguarda i pasti si richiede il maggior frazionamento possibile.
A seconda del tipo di sovrappeso presentato dal soggetto è possibile effettuare dei ragionamenti ormonali che guidano automaticamente verso la scelta dell’alimentazione.
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