A fine anno saranno circa 42 mila nuovi casi di tumore al seno diagnosticati in Italia, trend in costante aumento legato in buona parte alla maggiore diffusione della mammografia che permette di evidenziare anche tumori dalle dimensioni piccolissime, a scopo salva seno.
Oggi giorno la percentuale di guarigione è molto alta, tutto grazie a due grosse conquiste: campagne di sensibilizzazione e programmi di screening precoce e dall'altro lato i progressi compiuti dalle terapie mediche che da qualche anno si avvalgono di farmaci intelligenti salva seno che agiscono in modo mirato e selettivo.
Tecniche salva seno che si aggiungono a due conquiste: la chirurgia conservativa che da diversi anni permette di asportare solo il quadrante della mammella interessato e l'analisi del linfonodo sentinella che se negativo favorisce la rassicurante certezza che il tumore è restato circoscritto.
Un altro recente progresso salva seno sta nelle informazioni maggiormente acquisite dell'esame istologico.
Nel 70% dei casi la risposta è positiva, fatto che permette una prognosi favorevole e creare subito un aggancio con una terapia ormonale su misura.
Se il test salva seno Ki-67 favorevole non c'è nemmeno la necessità di fare chemioterapia. Questo è un test che permette di sapere se le cellule tumorali analizzate abbaino un'alta o bassa capacità di proliferazione.
Se le cellule si moltiplicano ad un ritmo elevato possono essere prescritti per 4-6 mesi dei cicli di chemioterapia, cicli che non fanno più paura come una volta.
C'è infine un terzo parametro salva seno che viene preso in considerazione per affrontare la terapia antitumorale: il recettore HER2, se il tumore risulta HER2 positivo significa che questo recettore è in eccesso e si è più a rischio di una rapida moltiplicazione delle cellule tumorali.
Tra le terapie salva seno, oggi c'è l'avvento dei farmaci biologici che hanno permesso di studiare una strategia d'attacco efficace che permette anche alle donne HER2 positive di avere ottime prospettive di guarigione.
Merito soprattutto di un farmaco trastuzumab, anticorpo mioclonale somministrato con successoo da 5 anni e volto a sopprimere l'attività del recettore. Inoltre la recente adozione di farmaci sperimentati con successo nei tumori in fase avanzata apre nuove speranze per le terapia salva seno personalizzate.
Per degli interventi salva seno efficaci è bene partecipare agli screening mammografici.
Imperativo a cui nessuna donna si può sottrarre, in quanto più la diagnosi è precoce più aumentano le possibilità di guarigione. La prima mammografa va fatta a 40 anni, anche se il carcinoma a quest'età è piuttosto raro, ma serve come metro di paragone per studiare l'evoluzione delle ghiandole mammarie nel futuro.
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