Raddrizzare la schiena è quindi un dovere primario nell'eventualità di qualche problema.
C'è chi dice che i problemi alla schiena cominciarono nel lontano giurassico, quando un nostro antenato ebbe l'idea di osservare il mondo dall'alto e così alzarsi in piedi.
Nel difficile passaggio l'uomo fu costretto così a raddrizzare la schiena, anche se non completamente per ridurre al minimo la pressione sui dischi intervertebrali, la colonna vertebrale non ha una posizione completamente dritta disegnando una specie di "S".
Grazie a questa nuova forma sinuosidale l'uomo conquista la posizione eretta cominciando a muoversi a due zampe.
Molte persone però molti milioni di anni dopo non sono ancora riusciti a raddrizzare la schiena, camminano con il collo incassato, una spalla su ed una giù, un solo piede che deve sopportare quasi tutto il peso del corpo.
La schiena spesso è messa in una brutta posizione quando si è seduti alla scrivania, raddrizzare la schiena in questi casi equivale a mantenere in salute il proprio scheletro e avere nel tempo sempre meno dolori.
Camminare con il busto che dondola, stravaccarsi su divano stile Fantozzi, guidare, telefonare, mangiare o battere al computer nelle posizioni più strane fa male alla schiena che poi c'è bisogno di raddrizzare e lì poi sono dolori.
Per raddrizzare al meglio la schiena è importante capire se c'è un problema ortopedico o di atteggiamenti posturali sbagliati.
Semplice, basta vedere se si riesce a raddrizzare la schiena a comando. Se provando a stare con il busto eretto la colonna si raddrizza allora non c'è nessun problema tecnico, se viceversa raddrizzare la schiena a comando è impossibile vuol dire che c'è qualche problema ortopedico.
Ci sono delle posizioni sbagliate assunte durante l'adolescenza e che purtroppo non sono ami state corrette, mente ci sono poi delle posture funzionali alla riduzione del dolore.
Sia le posture antalgiche che gli squilibri posturali di vecchia data hanno una funzione adattiva, ovvero riescono ad adeguare il corpo ad una situazione di disagio che si è venuta a creare.
Per raddrizzare la schiena comunque è importante affidarsi ad un buon osteopata, che grazie ad un trattamento manipolativo sbloccherà articolazioni e catene muscolari contrastando la " restrizione di mobilità" insorta in seguito ad un trauma o ad un incidente.
Qualcuno potrebbe avere la necessità di raddrizzare la schiena a causa dei piedi piatti.
Avere dei piedi piatti o cavi porta ad una sbagliata distribuzione degli " assi di carico", le linee immaginarie sulle quali si scarica il peso del corpo. In entrambe i casi l'appoggio del piede è alterato e c'è la necessità di raddrizzare la schiena.
In questi casi per raddrizzare la schiena si prescrivono dei plantari ortopedici personalizzati, forgiati in base all'esame computerizzato del passo. Ciò serve a rilevare i punti di appoggio sbagliati. In alcuni casi serve la chirurgia.
La displasia congenita dell'anca è uno sviluppo anomalo dell'anca che si manifesta durante il periodo fetale e che può essere monolaterale o bilaterale. Anche questa può essere una situazione di necessità per raddrizzare la schiena.
Da circa 15 anni viene prescritta un'ecografia delle anche tra il 2° e 3° mese di vita del bambino, un tempo questo non si faceva e un adulto si ritrovava cosi' con una schiena da raddrizzare per un problema di vecchia data.
L'intervento per raddrizzare la schiena è pesante ma risolutivo.
Modificando le parti ossee si ripristinano i normali rapporti anatomici tra gli ingranaggi. Al contrario di quanto si pensa l'artrosi colpisce anche le persone in giovane età soprattutto in seguito a traumi del bacino o a sport intensi che impegnano molto la zona.
A volte ci si rende conto della necessità di raddrizzare la schiena quando c'è una gamba più corta dell'altra. Per risolvere questo dubbio è necessaria la visita ortopedica, che metro da sarta alla mano si potrà così verificare il fatto. Può accadere di accorgersi di questo problema molto tardi, quando raddrizzare la schiena diventa un vero e proprio dovere. L'ortopedico allora prescrive una " soletta di scompenso" con un rialzo al tallone da inserire nella gamba più corta e da tenere sempre.
Raddrizzare la schiena diventa sempre più spesso un dovere, una necessità soprattutto nei casi di scoliosi. La scoliosi vera e propria va distinta da un atteggiamento scoliotico classico di molte ragazze.
Nel primo caso si tratta di una deviazione laterale della spina dorsale con rotazione delle vertebre che non sono più allineate fra di loro, mentre nel secondo caso l'apparente assimetria della schiena nasconde delle cattive abitudini che si correggono con una rieducazione posturale. La scoliosi alla schiena si manifesta nell'adolescenza e se non diagnosticata in tempo può comportare diversi problemi, i più frequenti sono i dolori alle spalle e alle scapole, precoce usura dei dischi intervertebrali sottoposti ad un carico sbilanciato.
Per raddrizzare la schiena si prescrivono cicli di antinfiammatori da usare per periodi brevi potenziati da infiltrazioni locali di anestetico e cortisone nelle fasi acute. Tra gli antidolorfici più conosciuti ci sono le nuove sedute di alser CO2, molto importante poi è la fisioterapia mirata a rinforzare i gruppi muscolari che contrastando al curvatura danno sostegno alla colonna. In qualche caso può essere prescritto un corsetto elastico da portare durante il giorno per sostenere e raddrizzare così la schiena.
Nessun commento:
Posta un commento