giovedì 31 maggio 2012
Gli Italiani E L'Omeopatia
Gli italiani e l'omeopatia.
L'omeopatia è sempre più diffusa tra gli italiani.
Da un’indagine realizzata da DoxaPharma emerge che lo scorso anno un italiano su sei ha scelto farmaci omeopatici.
La conoscenza dell'omeopatia però rimane ancora allo stadio superficiale, ma oltre l'82% degli italiani conosce i farmaci omeopatici.
Nell'ultimo anno più del 16% degli italiani si è affidato al'omeopatia e li ha usati con un 2,5% che ne fa uso almeno una volta alla settimana.
Gli italiani sanno che i farmaci omeopatici hanno provenienza naturale e non presentano effetti collaterali e si propongono di approfondire l'argomento.
Il canale di informazione principale per l'omeopatia resta sempre il passaparola tra parenti e conoscenti.
Un ruolo secondario lo hanno gli esperti del settore medico: medici e farmacisti, mentre il web viene riconosciuto come lo strumento più semplice per accrescere la propria informazione.
Gli 'Entusiasti' dell'omeopatia però sono solo l'8,5% degli italiani, i quali sono molto informati, hanno fiducia nei prodotti e sono convinti della superiorità del medicinale omeopatico sul farmaco allopatico, a questi seguono i 'Favorevoli ma poco informati' dell'omeopatia , che rappresentano il 26,2% del campione.
Omeopatia si o no?
L'importante è non far passare il mito che perchè sono erbe non fanno male. Quindi mai affidarsi al fai da te ma sempre consultare un medico esperto soprattutto se state prendendo altri farmaci.
La salute Della Tiroide
La salute della tiroide.
Con la bella stagione sulle nostre tavole sono in arrivo pomodori, carote e insalate arricchite di iodio.
Alcuni ricercatori della Scuola Superiore Sant’Anna e dell’Università di Pisa hanno pubblicato sulla rivista Scientific Reports la scoperta del meccanismo attraverso il quale è possibile far accumulare una maggior quantità di iodio alle piante.
Questa news viene data nell'ambito della Giornata Mondiale della Tiroide, in programma in Italia il 23 maggio 2012
La salute della tiroide grazie allo iodio, il quale è un componente essenziale degli ormoni tiroidei tiroxina e triodotironina, che regolano la crescita, lo sviluppo del sistema nervoso centrale e il metabolismo basale.
La carenza di iodio ha diversi effetti negativi sulla crescita e lo sviluppo negli animali e nell'uomo.
Salvaguardare la salute della tiroide invece è molto importante.
Questi sono definiti disordini da carenza iodica e sono una delle più importanti e comuni malattie umane.
Lo iodio è abbondante nel pesce e nelle alghe, ma queste ultime non fanno parte della dieta dei Paesi occidentali.
Lo iodio in frutta e verdura è presente invece in quantità molto basse.
Le piante assorbono iodio ma, come hanno dimostrato i ricercatori pisani, lo rimettono nell’atmosfera in forma gassosa. Si tratta di una forma metilata dello iodio, dannosa per lo strato dell’ozono: i ricercatori sono riusciti ad aumentare il contenuto di iodio nelle piante eliminando la funzione di un gene responsabile della metilazione dello iodio.
Non si tratta di un OGM, ma di una pianta che ha perso la funzione di un gene, in questo caso responsabile della rimozione dello iodio dai tessuti vegetali.
I risultati di questa ricerca aprono nuove prospettive per la iodoprofilassi: nei laboratori pisani sono già allo studio pomodori che accumulano quantità di iodio sufficienti ad apportare l’intera dose giornaliera di iodio in un singolo frutto, tutto a vantaggio della salute della tiroide.
Un ulteriore studio ha dimostrato che, arricchendo il terreno e i concimi con iodio, si possono ottenere vegetali e ortaggi che nascono con quantità di questo elemento naturalmente superiori al normale.
Questo è il caso del pomodoro arricchito, ma anche insalata e carote, che arriveranno a breve sulle nostre tavole forse, in aggiunta alle patate iodate, già disponibili.
Per la salute della propria tiroide il mezzo più semplice ed economico per incrementare l’apporto di iodio giornaliero consiste nell’uso di sale arricchito con iodio. Il sale arricchito contiene 30 milligrammi di iodio per chilo, mentre il sale marino ne è privo. Oltre al sale, è possibile oggi trovare nei supermercati alcuni alimenti arricchiti con questo nutriente come i crackers.
Questo non contrasta con le raccomandazioni al contenimento del consumo di sale per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e dell’ipertensione. Basta infatti 1/2 cucchiaino di sale iodato al giorno (5 grammi) per assumere la quantità minima raccomandata di iodio.
mercoledì 30 maggio 2012
Più Magri Con Il Rosso
Più magri con il rosso.
L’estate è alle porte e più o meno tutti vogliamo essere più magri...semplice con il rosso.
I trucchi per snellire la figura sono sempre ben accetti, soprattutto quando la fonte della notizia è autorevole.
L’Università di Basilea, in Svizzera, ha fatto condurre a due ricercatori uno studio su più persone, analizzando il rapporto fra cibo e bevande ingerite e il colore dei piatti e bicchieri in cui erano servite.
Due ricercatori hanno condotto molteplici studi esclusivamente sull’effetto dei colori sulla psiche e solo in seguito hanno pensato di legare questa indagine a cibo e bevande ingerite.
Si è visto che più magri è semplice con il rosso.
Inizialmente hanno servito a degli studenti dei soft drinks utilizzando bicchieri rossi per metà e per l’altra metà blu ed è risultato che, gli studenti che hanno usato i bicchieri rossi hanno bevuto il 40% circa in meno. Successivamente i ricercatori hanno somministrato cibo in piatti di colore differente, rilevando una riduzione del quasi 50% di cibo assunto da chi ha usato i piatti rossi.
Più magri con il rosso perchè si è visto che questo colore ha dimostrato di riuscire a inibire il consumo di cibo, tuttavia, le motivazioni si possono soltanto ipotizzare.
Più magri con il rosso, sembrerebbe un’inibizione legata al fatto che notoriamente questo colore così vivace è associato al pericolo ed al segnale di stop, dunque, anche nel mangiare si assiste ad una sorta di stop cognitivo della fame.
Si potrebbe anche ipotizzare che la vivacità di tale colore influisca sulla sazietà.
Il rosso potrebbe rappresentare un inganno per la mente, la quale, attiva il segnale di sazietà prima, inducendoci a mangiare porzioni più piccole, percepite grazie al colore rosso come più sazianti e più saporite. Indipendentemente dalle motivazioni, dunque, è comunque certo che in piatti rossi si mangia meno e potrebbe essere anche un bel piatto color rubino, l’alleato migliore del dimagrimento.
Stop Alla Colite
Dire stop alla colite si può.
Dire stop alla colite è possibile anche se non esiste una cura risolutiva per la sindrome del colon irritabile.
Chi soffre di colite e vuole dire stop, dovrebbe imparare a tenere a bada la sindrome con delle piccole astuzie.
Per dire stop alla colite si può tenere un diario alimentare in cui annotare gli alimenti che danno più fastidio ed eventualmente, escluderli dalla dieta.
Spesso chi soffre di colite è intollerante al lattosio, in questo caso va eliminato il latte e i suoi derivati; - attenzione anche se si soffre di allergia al nichel, il metallo che si trova in braccialetti, collane e anelli ma anche in frutta, verdura, crostacei e cibi in scatola.
Tutti alimenti che, in questo caso, andrebbero eliminati per dire così finalmente stop alla colite.
Per dire stop alla colite sarà bene anche evitare di consumare cibi che favoriscono la sensazione di gonfiore come alcuni ortaggi e i legumi.
Inoltre per dire stop alla colite sarà bene evitare di consumare la frutta lontana dai pasti per evitare che fermentando aumenti la sensazione di gonfiore , non rimandare il momento in cui si sento lo stimolo ad evacuare; se la colite si presenta con diarrea, evitare gli alimenti ricchi di fibre, consigliate , invece, a chi soffre di stipsi; - molti pazienti hanno trovato benefici, seppur in presenza di test negativi, da una dieta senza lievito e senza glutine
Ecco quindi che dire stop alla colite si può e senza troppi sacrifici.
Dolci A Colazione
Dolci a colazione, incredibile ma vero possono aiutare nel dimagrimento.
Uno studio, condotto all’Università di Tel Aviv, mette in luce il ruolo dei dolci a colazione, primo pasto della giornata e l’importanza della soddisfazione del palato per dimagrire in modo definitivo.
Si ai dolci a colazione per chi vuole dimagrire o comunque restare in forma. A consigliare il dolce a colazione è stata una ricercatrice della Tel Aviv University,la quale afferma che in un regime dietetico ipocalorico inserire nella colazione una fettina di torta non solo favorisce la perdita di peso ma, evita di riprendere il peso perso!!!!!
Affermazioni fatte dopo aver condotto uno studio scientifico su soggetti obesi di età compresa tra i 20 e i 65 anni.
Hanno diviso queste persone in due gruppi ed hanno fornito loro le stesse calorie nel regime dietetico. Unica differenza era in un solo gruppo la presenza di dolci a colazione.
Ai soggetti in questione sono stati misurati periodicamente i livelli ematici d’insulina, glucosio, lipidi e di Grelina, un ormone che stimola l'appetito.
Dopo 18 settimane avevano perso tutti peso nelle settimane successive alla dieta, il gruppo che mangiava dolci a colazione ha continuato a perdere peso, viceversa il gruppo che aveva seguito la dieta con pochi carboidrati ha recuperato quasi tutti i chili persi.
I dolci a colazione vanno bene perchè il primo pasto è quello che regola meglio i livelli di Grelina, ossia, l’ormone legato al segnale di fame, essa cresce molto prima dei pasti ed il dolce mangiato a colazione ne sopprime la produzione nelle ore successive.
Ovviamente si tratta di riuscire a mangiare meno grazie ad una strategia che, limita la produzione di Grelina ma, i soggetti che hanno perso peso senza riacquistarlo nel periodo successivo seguivano un regime dietetico ipocalorico. Tuttavia, grazie alla soddisfazione che regalano i dolci e la produzione inferire della Grelina non solo si dimagrisce ma, si mantiene il peso raggiunto!!!
Quindi si ai dolci a colazione per tutti i golosi!!!
lunedì 21 maggio 2012
Dimagrire Velocemente Con I Legumi
Dimagrire velocemente con i legumi.
Da sempre è la natura a fornirci gli alleati migliori per il nostro benessere e se i centimetri del girovita sono troppi, i legumi possono aiutarci a dimagrire velocemente.
Diversi studi condotti sui legumi hanno messo in evidenza delle proprietà preziose per dimagrire velocemente in particolare il grasso localizzato sul girovita.
Il Dipartimento di Nutrizione e Scienze dell’Alimentazione, dell’Università di Navarra a Pamplona, Spagna, ha condotto uno studio che confrontava l’effetto sui parametri metabolici di quattro differenti diete ipocaloriche per otto settimane, su trentacinque individui obesi di sesso maschile.
L'alimentazione a cui i soggetti sono stati sottoposti erano: una dieta normale di controllo ipocalorica, una dieta ricca di legumi, dieta ricca di pesci grassi, dieta ricca di proteine permettendo così loro di dimagrire velocemente.
Una dieta ricca di proteine e la dieta ricca di legumi hanno ottenuto maggiore risultato per dimagrire velocemente rispetto alla dieta di controllo e quella con pesce grasso.
Un altro esperimento condotto presso l’Università di Otago (Nuova Zelanda) ha messo in luce la capacità dei legumi di ridurre maggiormente il peso soprattutto nel girovita.
Più di cento individui hanno preso parte allo studio e si sono messi a confronto due gruppi entrambi sottoposti a dieta ipocalorica ma, mentre un gruppo assumeva sei porzioni di cereali, l’altro assumeva due porzioni di legumi e quattro di cereali al giorno.
In entrambi i gruppi si è rilevata perdita di peso ma, chi ha seguito la dieta che comprendeva due porzioni di legumi, ha ottenuto una diminuzione in cm del girovita maggiore rispetto al gruppo di controllo.
L’effetto dovrebbe essere spiegato dal fatto che i legumi sono in grado di ridurre l’azione dell’amilasi, ossia, gli enzimi che permettono di digerire gli amidi (gli zuccheri), si tiene basso l’indice glicemico e viene prodotta meno insulina, tuttavia, ricordiamo che un singolo alimento se non inserito in uno stile di vita complessivamente sano non produce gli effetti sperati.
Per dimagrire velocemente quindi ben vengano i legumi durante i pasti principali come arma in più per contrastare l’accumulo adiposo sul giro vita ma, ricordiamoci di curare l’alimentazione in tutti i suoi aspetti e di camminare il più possibile.
Cibi Bruciagrassi
In previsione dell'estate la maggior parte delle persone si trova alle prese con la prova costume, mettendosi alla disperata ricerca dei cibi bruciagrassi.All’interno della grande famiglia degli alimenti di origine animale e vegetale è possibile individuare numerosi sottogruppi indicati per rispondere ad esigenze specifiche
del nostro organismo, importanti cibi bruciagrassi.
Anche dei cibi bruciagrassi è importante conoscere le caratteristiche e le finalità significa sfruttare al meglio il cibo come fonte di salute e di dimagrimento, e dunque dare forma alla vera dieta perfetta per le necessità di ognuno di noi.
Le persone sono diverse e quindi ognuno di noi ha bisogno di cibi bruciagrassi diversi per tornare in forma: c’è chi deve eliminare il grasso in eccesso, chi ridurre la ritenzione idrica, chi potenziare la massa muscolare. Ognuno di questi obiettivi può essere raggiunto senza fatica scegliendo cibi bruciagrassi utili al proprio organismo.
Importanti cibi bruciagrassi sono i cereali non raffinati. Sono la scelta migliore per introdurre nell’alimentazione quotidiana la giusta dose di carboidrati, e quindi di energia facilmente spendibile, facendo anche il pieno di fibre utili a ripulire l’intestino e a combattere il senso di fame.
Ottimo il riso integrale: i suoi chicchi hanno lo stesso potere energetico della pasta ma saziano di più, perché dopo la cottura trattengono molta acqua e si gonfiano: ne bastano 50 grammi per ottenere una porzione consistente con solo 62 calorie!
Importante tra i cibi bruciagrassi c'è il Pesce e gli omega3.
Il basso contenuto di grassi e colesterolo e l’elevato valore proteico fanno del pesce il secondo ideale per un’alimentazione ipocalorica sana ed equilibrata.
Il pesce, inoltre, è povero di sodio e ricco di potassio, vitamine e sali minerali preziosi per il nostro organismo, ed è una fonte primaria di omega-3, i grassi “buoni” dalle proprietà antiossidanti divenuti ormai celebri per combattere l’invecchiamento e prevenire i disturbi cardiocircolatori.
Per chi volesse fare una scelta vegetariana e non rinunciare agli Omega 3 è importante assumere almeno 3 noci al giorno o comunque assumere una minima quantità di frutta secca al giorno, spezzettata anche nello yogurt al mattino.
Importantissima che non deve mai mancare tra i cibi bruciagrassi c'è la frutta e i diversi alimenti drenanti. Per eliminare la cellulite e combattere la ritenzione idrica occorre un programma specifico, in particolare i frutti di bosco, che rafforzano i capillari, e l’ananas, che aiuta a drenare i liquidi in eccesso.
Importante poi è bere molte tisane e soprattutto tanta acqua.
Al posto del sale imparate ad usare le spezie ed in particolare il peperoncino, il quale aiuta a contrastare la ritenzione idrica, e in più contribuisce a riattivare il metabolismo e a ridurre i condimenti. La capsaicina del peperoncino ha la proprietà di distruggere le cellule adipose.
Per dimagrire e comunque stare in forma vanno molto bene le insalate miste e i piatti unici, potendo così venire incontro a chi regolarmente deve pranzare tutti i giorni al bar. ? La Dieta Ufficio permette di eliminare i chili di troppo proprio grazie ai piatti freddi tipicamente consumati in ufficio o in mensa. Il segreto sta nei giusti abbinamenti: pane integrale con bresaola o tacchino e verdure, giusto per fare un esempio, oppure la classica insalatona a base di lattuga, poverissima di calorie ma ricca di acqua, fibre, vitamine e Sali minerali… da condire con tonno o uova, pollo o mais e tanta fantasia
Come cibi bruciagrassi via libera anche a surgelati e zuppe.
Bisogna sfatare una volta per tutte i luoghi comuni: oggi in commercio esiste una quantità immensa di minestroni, zuppe, contorni, carni e pesci pronti per il freezer, che hanno praticamente le stesse caratteristiche degli alimenti freschi.
Il grande vantaggio è quello di risparmiare tempo sia nella preparazione che nella cottura dei piatti, ma anche di poter mangiare comunque in modo sano e dietetico.
Tra i cibi bruciagrassi però anche le proteine vegetali come la soia. Con un 35% di proteine di ottimo valore biologico, la soia è pressoché paragonabile alla carne in termini di composizione aminoacidica, e dunque è indispensabile sia nella Dieta Vegetariana che per ridurre l’apporto di carne e dunque di grassi di origine animale in una normale dieta ipocalorica.
La soia e le farine da essa derivate sono ricche di sostanze preziose per la salute, come la lecitina, un emulsionante naturale che mantiene in sospensione il colesterolo presente nel sangue impedendo che si depositi sulle pareti delle arterie, ma anche antiossidanti come la vitamina A ed il fosforo ed infine i fitoestrogeni dall’azione anticancerogena.
Cibi bruciagrassi e salutari in tutto e per tutto.
giovedì 17 maggio 2012
In Forma a 40 anni
In forma anche a 40 anni.
In forma anche a 40 anni, anche se l’avrai notato che il tuo metabolismo sta cambiando con il rischio di accumulare peso perchè le calorie vengono bruciate dall’organismo più lentamente.
C’è anche una buona notizia però , ovvero che tutto questo avviene in modo meno drastico di quanto si pensi.
Un recente studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition rivela infatti che, dai 40 ai 69 anni, gli uomini bruciano in media 2900 calorie al giorno, e le donne 2300.
Cifra che è soggetta a variazioni legate all’alimentazione e al grado di sedentarietà. La cosa importante però che si può restare in forma anche otre i 40 anni.
Esito che sfata tutti quei “falsi miti” che, di solito, spingono gli over40 a rinunciare a tenersi in forma, nella convinzione che “tanto si ingrasserebbe comunque”.
Ci si chiede perchè allora tante persone lamentano di aver accumulato chili di troppo proprio dopo aver superato il traguardo dei quarant’anni.
Uno dei motivi principali per i quali è difficile restare in forma oltre i 40 anni è che in realtà, si assumono più calorie di quanto si pensi.
Le persone oltre i 40 anni sottostimano il loro apporto calorico e questo si verifica a tutte le età, ma sopra ai quarant’anni si arriva a “sforare” con le calorie di addirittura un terzo.
A ciò si aggiunge il fatto che, spesso, dopo i 40 si dedica meno tempo all’attività fisica, e i risultati pesano proprio sul metabolismo.
Per restare in forma anche a 40 anni è bene sapere che i muscoli sono il “motore” indispensabile per bruciare energia.
Con il passare dell’età, la loro densità si riduce naturalmente, è necessaria quindi una maggiore attenzione al proprio stato fisico, necessaria per evitare che la massa muscolare si riduca troppo drasticamente, e con essa il numero delle calorie bruciate nell’arco della giornata.
Per restare in forma dopo i 40 anni è basilare mantenere un costante livello di esercizio fisico (basta mezz’ora di camminata al giorno!) e tenere sotto controllo l’alimentazione.
venerdì 11 maggio 2012
Stress e Sovrappeso
Stress e sovrappeso.
La quotidianità e l’ambiente in cui viviamo si modifica così in fretta da non permettere al nostro organismo, ancora legato ad un ambiente primordiale, di adattarsi.
La nostra risposta allo stress è perfetta per un mondo che non esiste più.
La vecchia reazione allo stress serviva all’uomo primitivo per difendersi da imminenti minacce fisiche, un’aggressione, l’attacco di un animale feroce, ossia, pericoli fisici che richiedevano una reazione immediata per garantire la sopravvivenza.
Oggi non ci sono di questi pericoli da cui difenderci ma, piuttosto minacce sottili e psicologiche derivanti dall’ambiente sociale.
Lo stress è l'esito di ritmi frenetici, stimoli di ogni genere che, non ci danno tregua e non permettono al corpo di riposare veramente e di rigenerarsi.
Questo è il pericolo di oggi a cui il corpo però risponde con reazioni del tutto inadeguate come succedeva secoli e secoli fa, ossia, aumento del battito cardiaco, aumento della pressione sanguigna, aumento del cortisolo, dell’adrenalina e del livello di glucosio nel sangue che, pur essendo servito ai nostri antenati per fuggire e avere la possibilità di ricorrere con urgenza a importanti energie fisiche ma, che porta solo disagio e sovrappeso.
In questo modo la costante tensione e uno stress psicologico continuo, creano costante secrezione di cortisolo, che facilita l’aumento di peso e incrementa l’accumulo di zucchero nel sangue che a sua volta causa insulino resistenza , diabete e sovrappeso.
Il cortisolo, in particolare, agisce liberando zuccheri dai depositi di fegato e muscoli e scomponendo le proteine dei muscoli per creare altro glucosio.
Causando quindi, iperglicemia per far fronte al pericolo, con la trasformazione degli zuccheri in eccesso in grasso. Peraltro, causando perdita di muscolo, il cortisolo, inevitabilmente abbassa il metabolismo, facendo consumare all'organismo meno energia.
Per combattere il sovrappeso è necessario combattere lo stress con calma e la tranquillità.
La Vitamina D
La vitamina D.
Della vitamina D non sentiamo spesso parlare spesso e raramente un medico di base ci consiglia di assumere un integratore di vitamina D, nonostante tutto gli studi sui benefici di questa vitamina a livello mondiale sono moltissimi e estremamente importanti.
Gli studi sulla vitamina D mettono in evidenza un dato allarmante: la sua carenza nel nostro organismo è così diffusa da essere una vera e propria epidemia. Tale carenza è legata al fatto che essa è difficilissima da integrare in modo sufficiente con il cibo e si ha un suo significativo aumento solo esponendosi al sole ma, senza l’utilizzo di filtri solari.
La vitamina D ha il dovere di essere integrata, conosciuta, consigliata e diffusa maggiormente: contrasta e previene non solo piccoli fastidi come raffreddori, tosse ed influenza stimolando la funzione immunitaria ma, anche tumori, infarto, Alzheimer, diabete, demenza e aterosclerosi.
Il ruolo più conosciuto della vitamnina D è quello legato all’assorbimento del calcio e del fosforo, della mineralizzazione delle ossa ma, non si parla mai della sua capacità di controllare la differenziazione e proliferazione cellulare, ossia, un potente antitumorale, peraltro, protegge dal diabete di tipo uno, protegge le pareti dei vasi e il cuore.
Relativamente alla vitamina D un database americano di oltre 259.000 casi d’infarto mostra che, nei mesi invernali gli infarti del miocardio aumentano del 53% rispetto ai mesi estivi. In Italia, l'importante ruolo della vitamina D, anche dagli esperti è ignorato ed essa è considerata persino tossica, non conoscendosene gli effettivi benefici messi in luce da organizzazioni ed esperti che hanno dedicato a tale micronutriente un’intera carriera. Infatti, secondo il dott. or Holick, massimo esperto mondiale di vitamina D, la carenza di questa vitamina è subdola e difficile da riconoscere e consiglia di esporsi 3-4 volte settimana al solo per 10-15 minuti oppure di assumerne 1000 UI al giorno.
Tra i benefici della vitamina D associata al calcio,interviene anche nel processo di dimagrimento.
venerdì 4 maggio 2012
Colazione E Rendimento Scolastico
Volevo qui riportarvi la notizia di un sondaggio realizzato dal sito “Skuola.net” il quale ha messo in luce il dato secondo cui ogni cento ragazzi che vanno a scuola, trenta entrano in classe a digiuno.
Saltare la colazione può avere delle conseguenze negative però su uno scarso rendimento scolastico.
Il sondaggio prende in considerazione un campione di 1.112 studenti tra i dodici e i diciannove anni, domandando loro cosa mangiassero a colazione e quale fosse la loro media dei voti in pagella.
Tra i ragazzi più grandi è risultato che quasi la metà digiunava e in percentuale minore, erano in molti anche tra i piccolini a saltare la colazione, con l'esito di un' eccessiva distrazione durante le lezioni, attacchi di sonno e un basso rendimento scolastico.
Uno studio analogo realizzato dall’Università di Padova ha sottolineato come la colazione dovrebbe riguardare tra il 15 e il 20 per cento del totale dell’introito calorico della giornata. Bisogna tenere conto della forma fisica e dell’età del ragazzo, proporzionandone i bisogni.
La colazione è importante perché interrompe il digiuno notturno, composto di almeno dieci ore per i bambini, che aumentano se la si salta.
Una buona colazione per un buon rendimento scolastico deve essere composta da cereali meglio se integrali e nel latte mattutini che trovano la carica e l’energia giusta per affrontare la giornata, e per non trasformarsi in lupi famelici a mezzogiorno.
Nella colazione siamo meno bravi degli inglesi, che danno molta importanza alla colazione, considerata come un vero e proprio pasto: celebre infatti è l’english breakfast, che comporta addirittura fagioli e salsicce accanto al caffè, oltre che uova e bacon.
Colazione alquanto pesante poi per un buon rendimento scolastico, ma senza volerci abituare alla cultura gastronomica anglosassone però, possiamo introdurre la mattina a colazione il ciambellone nostrano, le fette biscottate, il muesli, la crema spalmabile al cacao e la frutta, oltre che i classici biscotti.
Per le mamme , ricordatevi di infilare nello zaino di vostro figlio una merendina, come uno yogurt o un frutto, e raccomandategli di bere acqua durante l’intervallo: è in questo momento della giornata infatti che la maggior parte dei ragazzi si ricorda di avere fame, e addenta volentieri un pezzo di pizza bianca.
Come Mangiare Per Dimagrire
Per dimagrire poche persone prestano la loro attenzione su come mangiare per dimagrire.
La nostra mentalità deriva dalla cultura di appartenenza spingendoci così a scegliere sempre i modelli più avanzati di ogni cosa.
Adattarsi e adottare le innovazioni è per noi fondamentale e facciamo lo stesso con i modi di mangiare.
I romani, alcuni secoli prima della nascita di cristo, seguivano una dieta a base quasi esclusivamente di carne e pesce, mentre Catone fu l'inventore della dieta dei cavoli che fu ripresa molti anni dopo da altri.
Da allora ogni mese vengono prodotti nuovi regimi alimentari, delle vere e proprie manie, esaltati come soluzione per sconfiggere i chili di troppo, per restare in salute.
Per capire come mangiare per dimagrire dobbiamo dimenticare l' infinità di metodi, di sistemi di mangiare tutti diversi e contrastanti.
Spesso le persone si chiedono se per chi deve perdere peso e per coloro deve restare in forma sono sicure queste diete alla moda?
Ci si chiede se è possibile cambiare radicalmente i principi dell'alimentazione?
Alcune diete come la dieta a zona, la dieta Atkins e in genere tutte diete iperproteiche nuove o vecchie sono diete che riducono l'apporto di carboidrati e aumentano la quantità di proteine, nella convinzione che riducendo pane e pasta si dimagrisce.
Nonostante tutto va detto che secondo diversi studi che misero a confronto 30 donne, che seguivano una dieta con le stesse calorie ma con percentuali di carboidrati differenti (un gruppo ne mangiava il 75%, un gruppo ne mangiava il 45% e un gruppo il 25%) ottennero tutte gli stessi risultati.
Per dimagrire bisogna sapere come mangiare.
Per sapere come mangiare bisogna ricordarsi i grassi bruciano alla fiamma dei carboidrati, ovvero si rallenta il metabolismo con una dieta troppo povera di carboidrati, impedendoci di dimagrire.
I glucidi per la loro ossidazione completa utilizzano il proprio acido ossalacetico e non hanno bisogno di altro.
I grassi invece per essere utilizzati , ossidati, hanno bisogno della presenza di zuccheri. Infine, le diete iperproteiche portate avanti per lunghi periodi creano danni ai reni. La dieta dissociata squilibrata può provocare chetosi, può indurre carenze di ferro e calcio per ridotta capacità del loro assorbimento.
Per dimagrire bisogna sapere come mangiare, senza farsi prendere da false mode e novità proposte dalla moda delle diete.
Dimagrire Cambiando Le Proprie Idee
Dimagrire è semplice, cambiando le proprie idee.
Dimagrire cambiando le proprie idee, ognuno di noi lo ha fatto tante volte.
Quello che risulta più difficile è dimagrire in modo definitivo poiché spesso il dimagrimento definitivo, non è supportato da idee corrette.
Dietro il nostro comportamento, anche quello a tavola, ci sono delle idee, per dimagrire è importante cambiare le proprie idee, pensieri e se possibile anche le emozioni.
La prima idea da modificare è quella di considerare il proprio corpo qualcosa al di fuori del nostro controllo. Molte persone tendono ad ingrassare oppure dimagriscono eccessivamente, perché sono convinte di non dominare il corpo e le sue funzioni, come se esso fosse controllato da qualcosa di esterno e indipendente da loro.
Le tipiche frasi di coloro che fanno fatica a dimagrire è " ingrasso solo guardandolo il cibo", "ingrasso bevendo solo un bicchiere d'acqua", "ingrasso anche solo con l'aria" dimostrano che non sappiamo più interpretare le esigenze del nostro organismo, il quale diventa per noi qualcosa di sconosciuto ed incontrollabile.
Nessuna persona può ingrassare seguendo uno stile di vita corretto. Solo pochissime malattie comportano un aumento di peso non legato a come si mangia , per il resto mettiamoci l'anima in pace e riappropriamoci di noi stessi.
Per dimagrire sarà bene cambiare le proprie idee.
A volte la sensazione di non riuscire a gestire il peso si verifica in periodi particolari della vita in cui inesorabilmente il nostro fisico cambia e noi dobbiamo tener conto di tali mutamenti, invece di fare pensieri errati.
Il consumo di calorie più elevato si ha nell'infanzia, per poi diminuire con l'andar del tempo, sia perchè diminuisce fisiologicamente la percentuale di muscolatura, sia perché si modifica lo stile di vita; i bambini corrono e giocano tutto il giorno, gli adulti invece stanno spesso seduti.
Ognuno persona in base all'età, alla statura, al peso, al tipo di lavoro e in sostanza al suo stile di vita, ha un individuale ed unico consumo calorico da tenere in considerazione.
Anzitutto evitiamo di paragonare i 2/3 kg persi facilmente in giovane età, a quelli che si perdono con più difficoltà adesso, è un' idea errata credere che per tutta la vita dimagriremo nello stesso modo.
Inoltre, non abbattiamoci alla prova bilancia settimanale, le modificazioni del peso in sette giorni sono spesso poco rilevanti, per non considerare la variazione di peso legata ai liquidi. Tutte idee da cambiare se si vuole dimagrire.
giovedì 3 maggio 2012
Dimagrire Con Le Emozioni Positive
Dimagrire con le emozioni positive.
Parlando di dimagrire si fa spesso riferimento ai cibi sani e naturali, al corretto stile di vita, dimenticandoci spesso che un ruolo centrale nella lotta al sovrappeso lo hanno le emozioni, la soddisfazione personale e il coinvolgimento emotivo.
E' importante sapere che la negatività e la frustrazione legata alla frase “devo dimagrire!”, determina una spirale di sentimenti così negativi che portano ad abbandonare l’idea di voler perdere peso perché troppo frustrante e il cibo diventa una consolazione a cui non si può più rinunciare.
Andare a tavola arrabbiati, nervosi, scontenti e sconfortati significa precludersi la via del dimagrimento, in quanto il dimagrimento si lega soltanto ad emozioni positive come felicità ed entusiasmo.
Ogni volta che ci si vuole punire con diete molto rigide dicendosi che si deve assolutamente dimagrire sia il cervello che l’intestino, considerato il secondo cervello, determinano un calo della serotonina e di conseguenza il malumore prende il sopravvento sulla gioia di vivere e il metabolismo si abbassa.
Emozioni negative quali il senso di colpa , aumenta ad ogni trasgressione e con lui il senso di impotenza e di fallimento e si torna a mangiare più di prima. Noia, routine, ordine sono nemici della linea, al contrario disordine, imprevisti e coinvolgimento emotivo aumentano il metabolismo e se non ci emozioniamo più la fame emotiva cresce a dismisura per colmare questo vuoto.
Secondo Marion Woodman, nella nostra cultura “il cibo è catalizzatore di quasi tutte le emozioni” ed anche se ci ostiniamo a mangiare insalata e bresaola non capiamo che per dimagrire è importante recuperare le emozioni positive, le nostre passioni e il coinvolgimento per cose che ci rendono emotivamente vitali. Fondamentale è capire che se il cibo per noi è diventato il centro del nostro mondo, qualcosa con cui combattere continuamente abbiamo, evidentemente, perso parti importanti di noi stessi, della nostra vitalità e non basta una dieta per restituirci passione coinvolgimento e un rapporto diverso con il cibo.
Usare le emozioni positive per dimagrire fa stare bene e aiuta tutti!
Dimagrire Con Le Immagini
Dimagrire con le immagini.
Per alcune persone si nota che nel decidere di perdere peso c'è un forte legame con le immagini.
Può succedere che osservando alcune vecchie foto riescano a svelare qualcosa di noi che nemmeno ce ne rendiamo conto.
Dimagrire con le immagini è importantissimo. Interessante è scoprire cosa succede alle persone quando decidono di dimagrire e ci riescono? Che rapporto c’è tra il dimagrimento e le immagini?
Le immagini possono dare consapevolezza ma, anche essere una guida importante per dimagrire.
Le immagini ci possono aiutare a far ritrovare dentro di noi ciò che desideriamo essere.
Da uno studio condotto negli USA, è emerso che le immagini sono in grado di aiutarci a perdere peso ma, parliamo di foto in cui stavamo bene, eravamo in forma o meglio ancora in cui ci piacevamo e stavamo bene, aiutandoci così a dimagrire.
Questo studio ha dimostrato che le immagini hanno un forte potere terapeutico e che possono aiutarci a tornare in forma.
Per dimagrire con le immagini il segreto è guardare l’immagine durante il giorno, metterla in un luogo dove passiamo molto tempo ed essa sarà in grado di liberare endorfine. Le endorfine prodotte guardando l’immagine di noi in forma ci regaleranno serenità piacere ma, la cosa più importante è che le endorfine sono coinvolte nel controllo dell'appetito.
Un'altro aspetto delle endorfine legate al dimagrimento è il fatto che influiscono positivamente sull’umore evitando la consolazione con il cibo e il conseguente aumento di peso.
Dimagrire con le immagini.
L'aspetto più affascinante ed interessante delle endorfine risiede nella loro capacità di regolare l'umore. Durante situazioni particolarmente stressanti il nostro organismo cerca di difendersi rilasciando endorfine che da un lato aiutano a sopportare meglio il dolore e dall'altro influiscono positivamente sullo stato d'animo.
Le endorfine che vengono prodotte nel guardarci quando eravamo felici e ci piacevamo ci gratificano, e ci aiutano a tornare magri.
Si per dimagrire le immagini aiutano, ma il percorso del dimagrimento va sempre accompagnato da un’alimentazione adeguata e tante passeggiate.
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