La birra è una delle bevande più antiche, sembra che le sue radici siano presenti fin nell'antico Egitto.
Ovviamente la birra del tempo non è lo stesso tipo di birra che beviamo adesso, soprattutto per quanto riguarda la fermentazione la quale era naturale e non controllata.
La birra oltre ad essere una delle bevande più antiche è anche la più diffusa.
Gli ingredienti principali della birra sono quattro: l'acqua, il malto, il luppolo ed il lievito.
Da sempre per la preparazione della birra il cereale più diffuso è l'orzo.
Tra le molte varianti per la preparazione della birra oggi esistono diverse tipologie: birra al frumento, di segale, di riso e di mais.
La birra non è solo una bevanda alcolica; la birra ha proprietà nutritive importanti e non a caso veniva chiamata "il pane liquido". Solitamente contiene molto meno etanolo di qualsiasi altra bevanda alcolica e per questo può essere considerata un vero e proprio alimento.
Solitamente è la cosiddetta birra artigianale, quella che apporta maggiori effetti benefici all'organismo umano. La mancata pastorizzazione della birra permette di mantenere intatte le proprietà organolettiche della birra che riescono così ad interagire in modo positivo con l'organismo umano.
Recenti studi dell’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova, affermano che che la pianta del luppolo e le relative infiorescenze, usate comunemente nel processo di birrificazione per conferire alla birra sapore ed aroma caratteristici, contengono diversi tipi di flavonoidi prenilati che hanno mostrato un’attività antitumorale in sistemi sperimentali di laboratorio.
Tra i flavonoidi presenti nella birra il più abbondante è lo xantumolo , ingrediente della birra luppolata. Dagli studi emerge che lo xantumolo presente nella birra è in grado di inibire la proliferazione e la vitalità delle cellule tumorali umane di carcinomi mammari, ovarici e di tumori del colon.
Inoltre in questa ricerca lo Xantumolo ha potuto evidenziare la capacità di indurre la morte per apoptosi delle cellule leucemiche e di interferire con le cellule endoteliali inibendo l’angiogenesi, uno dei fenomeni che spesso occorre durante le fasi acute nei pazienti leucemici.
Chiaramente c'è birra e birra, non tutta la birra contiene tale concentrazione di xantumolo, la migliore birra è quella a più alto contenuto di luppolo, dal sapore più amaro e dotato di una densa corona di schiuma persistente.
La birra perchè dia i suoi effetti positivi deve essere bevuta con moderazione, solo allora
possiede un effetto immunomodulatore che appare più marcato nelle donne rispetto agli uomini. La birra ha importanti effetti antiossidanti grazie ai polifenoli contenuti, la birra previene l'invecchiamento della pelle, agisce contro i radicali liberi e previene dunque l'insorgere delle malattie cardiovascolari.
Si a qualche bicchiere di birra durante i pasti per prevenire le malattie cardiovascolari, sembra che un moderato consumo di birra abbia un effetto anti-infiammatorio, perchè porta a diminuire la concentrazione di due proteine infiammatorie che aumentano il rischio di problemi cardiaci. Le due proteine coinvolte sono la proteina C-reattiva, che promuove la reazione infiammatoria ed il fibrinogeno, il quale contribuisce alla formazione di coaguli.
Grazie alla birra risultano diminuiti i livelli di CRP e di fibrinogeno, aumentando la concentrazione di HDL che rappresentano il cosiddetto "colesterolo buono".
Bere la birra quotidianamente a dosi moderate, riduce di circa 1/4 i rischi di malattie coronariche, aumenta del 4% il colesterolo 'buono' e riduce del 17% il rischio di incidenti cardiovascolari.
Da un'indagine effettuata dall'associazione Assobirra emerge che il consumo di birra ha superato quello del vino, soprattuto nei pasti fuori casa e durante il weekend.
Il 42% degli italiani beve la birra al ristorante, contro un 39% che preferisce il vino.
Birra contro vino è un sorpasso storico il quale rappresenta il compimento di una rincorsa iniziata già da qualche anno e che ha visto affermarsi la birra come bevanda adatta ad ogni tipo di pasto e compatibile con il concetto di alimentazione sana.
Da qualche anno si è diffusa in Italia la moda di farsi la birra in casa con una spesa di circa 50-60 euro si può acquistare un kit completo per la produzione di birra in ambiente domestico, con dei risultati che possono essere considerati più che buoni.
In parallelo all'attività di produzione della birra sono nate in Italia molte microbirrerie, ovvero dei locali dove viene prodotta la birra non pastorizzata.
La pastorizzazione della birra è un processo di conservazione che consiste nel portare tramite vapore, le bottiglie di birra ad una temperatura di 60° circa per circa mezz'ora.
Questo fà si che molti miscroorganismi presenti nella birra siano destinati a morire evitando spiacevoli trasformazioni del prodotto dopo un certo periodo di tempo.
Anche per quanto riguarda la birra il lato negativo della pastorizzazione è che con essa vengono persi tutti quei microorganismi che hanno un effetto positivo sul nostro organismo, solo per poter permettere una più lunga durata della birra.
Annessi alle microbirrerie, si trovano dei locali dove si può consumare la birra cruda, non pastorizzata e molto spesso a prezzi molto convenienti; ciò è il motivo del successo e della proliferazione delle microbirrerie.
Tra gli effetti positivi della birra c'è l'effetto diuretico molto positivo sull'organismo umano. Quando si beve della birra il corpo produce più urina del solito in quanto la presenza di sali minerali quali Potassio e Magnesio e una ridotta quantità di Sodio, favoriscono l'accelerazione del processo diuretico.
Se si assume della birra in quantità moderate può aiutare la naturale attività dei reni senza alterare l'equilibrio dei liquidi e dei sali minerali presenti nel corpo determinando la diminuzione della formazione dei calcoli renali e, poi, un giovamento per la salute generale.
Il luppolo nella birra ha due funzioni fondamentali:
Dare il classico gusto amaro della birra, svolgere una naturale funzione conservante.
Di birra esistono diverse qualità a seconda di tipo e provenienza del luppolo da impiegarsi a seconda dello stile di birra che si vuole ottenere.
Però si ottengono buoni risultati anche con il luppolo italiano.
Il luppolo per la formazione della birra si usa principalmente come fiori secchi oppure come olio.
Il luppolo della birra contiene la più alta concentrazione di molecole antitumorali.
A queste molecole è stato assegnato un nome “ xantumolo “ il quale è il polifenolo contenuto nel luppolo della birra, a possedere tali sorprendenti proprietà.
Al contrario a quanto affermato da molti la birra non fà ingrassare perchè poco calorica.
Tra le bevande alcoliche è la meno calorica in assoluto e presenta valori più bassi rispetto a molte bevande analcoliche.
Come emerge da diversi studi condotti da scienziati britannici, la birra non fà ingrassare. Nella birra un bel cappello di schiuma è un indice di freschezza della bevanda e indicatore di una accurata selezione degli ingredienti. La schiuma preserva la birra da una rapida ossidazione e la rende più digeribile perché la priva di tutta la anidride carbonica in eccesso.
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