mercoledì 11 gennaio 2012

Controllarsi A Tavola

Controllarsi a tavola è difficile quando la fame è un istinto molto forte.
Essa è legata la sopravvivenza, quindi, se ci alziamo da tavola che abbiamo ancora fame prima o poi la fame arriverà incontrollabile e non riusciremo a gestirla.

Controllarsi a tavola è imporgante quando si vuole dimagrire e si ha una bella lista di alimenti da acquistare, pesare e mangiare ma, magari quel giorno si aveva voglia di mangiare un'altra cosa oppure si aveva più appetito con il rischio di alzarsi da tavola affamati e frustrati e quando esiste la regola esiste la trasgressione, mentre il controllo rigido causa inevitabilmente la perdita di controllo.


Per controllarsi a tavola è bene evitare fasi di dieta rigida e fasi di libera abbuffata, per evitare di avere momentanei dimagrimenti e aumento di peso sempre maggiore da 5 kg di sovrappeso a 20, 30 kg, controllandosi a tavola si potrà cambiare sistema di dimagrimento.
Per dimagire sarà bene evitare tutti i metodi dimagranti e tutte le diete che mirano a colpevolizzare, a far sentire un fallito e un incapace chi non riesce a portale avanti.
Questi metodi sono innaturali e non rispettano il proprio corpo,invece andrebbe invece adottato un sistema di dimagrimento o una dieta intesa come graduale mutamento dello stile di vita.

Un buon sistema deve comportare 3 cose importanti un cambiamento delle proprie idee sul cibo, del proprio comportamento alimentare e soprattutto prevedere e permettere di trasgredire, ossia, di mangiare ogni tanto qualcosa di molto calorico e molto gustoso di mangiare di più con piacere e senza colpa.
Controllarsi a tavola è più semplice da farsi che da dirsi con un po' di buona volontà.

Per cambiare il comportamento è importante cambiare le idee, capire che si mangia non in modo eccessivo, non escludendo alimenti, come pane e pasta, meno di prima ma più spesso in modo scientifico, basandosi non sulle frustrazioni del corpo ma sui suoi bisogni.
Capire che è importante ogni tanto lasciarsi andare, trasgredire, poiché cosi soltanto si riesce da acquisire il controllo a tavola. Controllarsi a tavola poi diventerà più facile.

Controllarsi a tavola diventa complesso per molti in occasione di feste o cerimonie, ma quelle che spesso vengono trascurate sono le bevande alcoliche e quale impatto hanno sulla nostra linea e sul nostro organismo queste bevande?
E' importante sapere che nel fegato l'ossidazione di 1 grammo di alcol libera un'elevata quantità di energia 7,1 calorie, mentre carboidrati e proteine hanno solo 4 calorie per grammo quindi l'alcol ha più calorie di questi importanti nutrienti.

Molti liquori oltre a contenere alcol sono preparati con una quantità non trascurabile di zuccheri. Le calorie devono essere calcolate, quindi, in base agli ingredienti utilizzati nella preparazione del liquore, dunque le 7 calorie aumentano e il suo unico principio nutritivo sono i glucidi (gli zuccheri).
Controllarsi atavola con le bevande alcoliche è ancora più importante del cibo.

Nonostante l'elevato valore energetico ed il contenuto di zuccheri, le bevande alcoliche non vengono considerate dalla maggior parte dei nutrizionisti dei nutrienti, in quanto non sono in grado di soddisfare, da sole o aggiunte agli altri alimenti, le importanti funzioni che vengono riconosciute ai nutrienti classici.
Fondamentale è ricordare che l'alcol etilico quando viene metabolizzato non comporta un dispendio calorico.
Controllarsi a tavola è importante soprattutto per la salute.

Mangiare un piatto di pasta e assimilarlo significa sottoporre l'organismo ad un lavoro che ha un dispendio di energie la stessa cosa vale per tutti gli alimenti, ma non per la bevande alcoliche perché esse bruciano troppo rapidamente, ecco perhè diventa basilare controllarsi a tavola.
Infatti, fare 5 pasti aumenta il metabolismo anche per questo motivo: consumiamo calorie.

La trasformazione dell'alcol da parte del nostro corpo sviluppa delle calorie che vengono rapidamente disperse sotto forma di calore, il quale si dissolve in pochi minuti a causa della vasodilatazione cutanea che si verifica dopo aver bevuto.
Controllarsi a tavola è importante non sottovalutate il potere ingrassante delle bevande alcoliche poiché contengono zuccheri, ossia, 4 calorie per grammo più alcol, cioè, 7 calorie per grammo.
Inoltre la loro assimilazione non ha di contro consumo di energia che vi è mangiando nutrienti.

Da un recente studio condotto dal governo americano, è emerso che solo 1 donna su 5, tra quelle che decidono di seguire una dieta dimagrante, lo fa nel modo giusto, diminuendo cioè le calorie introdotte e svolgendo esercizio fisico. Se si svolgesse un'analoga inchiesta in Italia, senz'altro i risultati non sarebbero molto più incoraggianti.
Dato che seguire una dieta dimagrante risulta spesso faticoso e difficile da seguire correttamente, ecco alcuni consigli utili per correggere i più comuni errori che si commettono:

1. Evitare le diete fai-da-te e le diete sballate che si trovano sulle riviste.
Solo un dietologo o un nutrizionista è in grado di studiare una dieta adatta ad ogni singolo individuo, tenendo conto dell'età, dell'attività che svolge, dei suoi gusti ecc.

2. Non limitarsi a ridurre i grassi, ma considerare le calorie che si assumono.
Ben il 40% delle donne a dieta si concentra esclusivamente sull'eliminazione dei grassi. Ma è un grosso errore fare affidamento solo sui cibi a basso contenuto di grassi: sono le calorie ingerite quelle che contano, il nostro corpo non fa differenza se esse arrivano da grassi, carboidrati o proteine!

3. Controllare le porzioni.
Soprattutto quando si mangia fuori casa, è difficile calcolare quanto possono essere 80 g. di pasta o 60 g. di carne. Ma con un po' di buona volontà è possibile superare questa difficoltà (senza doversi munire di un set di misurini da viaggio). Possiamo, infatti, associare parti del nostro corpo alle quantità di cibo. Qualche esempio: una porzione grande quanto il palmo della mano corrisponde a circa 80 g. di carne o pesce; una porzione come il pollice è circa 30 g. di formaggio; la punta del pollice corrisponde ad un cucchiaino di burro o maionese; la punta di un dito è circa ½ cucchiaino da tè, la mano a coppa contiene circa 2 cucchiai di liquido, e il pugno circa 230 g. di riso. Ognuno può, in questa maniera, crearsi un personale sistema di misurazione.
Controllarsi a tavola è importantissimo!

4. Evitare di tornare alle vecchie abitudini alimentari, una volta raggiunto il peso che ci si era prefissati.
Se si commette questo sbaglio, si riprenderanno in fretta i chili persi. Bisogna mantenere le buone abitudini che si erano adottate durante la dieta.
Controllarsi a tavola è importante! Guardando alla dieta come corretto stile di vita non a qualcosa di privativo.

5. Mantenere controllato il proprio peso.
Chi ha perso peso e riesce a mantenere la forma raggiunta tende a pesarsi spesso e non esita ad adottare provvedimenti quando comincia a mettere su qualche etto.

6. Bere un'adeguata quantità di acqua.
Spesso, scambiamo per fame quelli che sono sintomi di sete. Ricordiamoci inoltre che l'acqua ci aiuta a mantenere efficiente il metabolismo e a depurare l'organismo.

7. Non saltare i pasti.
Saltando i pasti, si consumano tutte le calorie del giorno in poco tempo, in questo modo il nostro corpo non è in grado di bruciarle correttamente.

8. Assumere un adeguato quantitativo di calorie.
Riducendo troppo le calorie che introduciamo nel corpo, ne rallentiamo il metabolismo e bruciamo meno calorie: non serve a niente, se non a danneggiarci.

8. Pianificare la giornata.
Se si comincia la giornata già con l'idea dei cibi che si dovranno assumere, sarà più difficile cadere in tentazioni pericolose.

9. Sostituire i cibi “sbagliati” con cibi sani e adatti alla dieta.
Spesso, si eliminano i cibi proibiti senza però rimpiazzarli con altri salutari.

10. Non avere paura di dover rinunciare ai nostri cibi preferiti.
Se si eliminano i cibi più graditi, ogni dieta è destinata a fallire. Semplicemente, bisogna ridurne le quantità.
Controllarsi a tavola diventa più che mai importante per concepire la dieta come stile di vita.

11. Porsi obiettivi realistici.
Dobbiamo tenere conto della nostra struttura ossea, dell'ereditarietà...Se abbiamo una struttura robusta, e ci poniamo l'obiettivo di arrivare ad ottenere una figura filiforme, qualsiasi dieta che intraprenderemo sarà un fallimento, facendoci apparire la decisione di perdere peso come un'impresa impossibile e dolorosa. Dobbiamo essere consapevoli dei nostri limiti e delle nostre possibilità.



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