giovedì 24 settembre 2015

La Zucca E I Suoi Semi


La Zucca e I Suoi Semi

Finalmente è arrivato l'autunno....con la bella stagione della Zucca ed i suoi Semi, io ne sono ghiottissima!


La zucca é originaria del Sud America e ne esistono più di 800 specie dalle forme molto varie- Poco calorica, prevalentemente composta di acqua, è ricca di betacarotene, importante per la formazione e il mantenimento dei tessuti, per la vista e il sistema immunitario
La zucca contiene anche potassio, rame, zinco.
In cucina la zucca  ha impieghi vastissimi sia in piatti salati che dolci. Nella medicina tradizionale cinese è nota per stimolare la digestione, rafforzare la vista, combattere il diabete, favorire la crescita, controlla  il colesterolo.
La zucca ha avuto un utilizzo pratico anche come contenitore e involucro, una volta fatta essicare i contadini di un tempo la usavano per conservare acqua e altri liquidi, così  facevano anche gli antichi cinesi che all’ interno della zucca svuotata conservavano i medicamenti e unguenti.
La zucca e i suoi semi.
Quando cuciniamo la zucca anziché gettare via i semi che si trovano all ’interno teniamoli per farne due cose utili. Se abbiamo un orto o un giardino piantiamoli per coltivare la zucca, così da poterla gustare dopo averla colta direttamente dal nostro giardino. I semi vanno piantati all’ inizio dell’estate.
Altro modo stuzzicante di utilizzare i semi di zucca è di tostarli e poi gustarli da soli o come accompagnamento di aperitivi. La procedura è semplice. Occorre lavare bene i semi della zucca per eliminare residui esterni di polpa, farli asciugare all’ aria, e poi  metterli in una padella salandoli e poi infornarli a 180° per alcuni minuti, quel tanto che basta per renderli croccanti. Se non si consumano subito si possono conservare sottovuoto per alcune settimane.
I semi di zucca sono molto apprezzati nell‘ alimentazione vegetariana e vegana, insieme al sesamo, ai semi di girasole e alla frutta secca,  perché ricchi di sali minerali.
Inoltre, nella cultura popolare, si consumavano i semi di zucca per combattere i parassiti intestinali e contro le infiammazioni della prostata.
La zucca e i suoi semi...fate una scorpacciata...buoni e sani!

Semi di Chia: Proprietà e Controindicazioni



Semi di chia: Proprietà e Controindicazioni.

I semi di chia sono i semi di una pianta : Salvia Hispanica, della famiglia delle Labiatae.
Pianta originaria del Messico fino a quando il botanico Linneo nel '700 gli diede il nome. Il fatto che i semi fossero presenti in Spagna trapiantati dai conquistadores dal 1500 trasse lo studioso in inganno.

La pianta era uno degli elementi base della cucina azteca e maya e si credeva che desse la forza necessaria per affrontare le battaglie, in quanto  ‘Chia’ significava ‘forza’.
Veniva usata anche come offerta propiziatoria alle varie divinità del patheon maya.
I semi di chia fioriscono tra luglio e agosto e la pianta arriva a toccare anche 1 metro di altezza. Di colore grigio, hanno dimensioni molto piccole. 
Nonostante tutto i Semi di Chia  sono ricchi di numerosi nutrienti: proteine, lipidi, carboidrati, fibre vegetali ed  antiossidanti.
Semi  di Chia : Proprietà e Controindicazioni
In ogni seme ci sono tutti gli amminoacidi essenziali, ovvero  quelli che il nostro corpo non riesce a sintetizzare. Questo li rende ottimi alleati degli sportivi che hanno bisogno di aumentare la massa magra. Sono utili anche per le diete dei diabetici grazie al loro basso indice glicemico.
Sono ricchi per il 34% di acidi grassi essenziali come omega-3, grassi ritenuti efficaci nell’abbassare la quantità di colesterolo cattivo e aumentare quello buono. Pochi lo sanno ma ne possiedono quantità superiori 8 volte a quelle del salmone.
Ogni seme di chia  è capace di assorbire un quantitativo di acqua 9 volte in più rispetto al proprio peso per cui può essere particolarmente indicato per tutti coloro che soffrono di colon irritabile o stitichezza. Una volta assunto difatti si viene a creare una sorta di gel che raccoglie tutte le scorie e le tossine dell’intestino e facilita il transito intestinale.
Nei semi di chia inoltre sono presenti anche molti antiossidanti, utili contro la formazione dei radicali liberi. Pensate che 100 g di semi hanno un ORAC (unità di misura della capacità antiossidanti) pari a 8.200, ci vorrebbero poco meno di 400 gr di mirtilli per avere lo stesso quantitativo!
Non dimentichiamo infine i minerali di cui è ricco: dal calcio al ferro, lo zinco, il magnesio e il fosforo.
Si trovano sotto forma di semi o di farina, ingredienti della cucina naturale che si possono aggiungere a piatti salati ma anche ai dolci mescolati ad una macedonia o nei biscotti e nelle torte, a fine cottura. Possono anche essere usati per condire l’insalata oppure per rendere più saporita e ricca una zuppa. Oppure ancora per arricchire delle verdure grigliate o della carne.
Semi di Chia: Proprietà e Controindicazioni
Pur non essendo presenti particolari controindicazioni all’uso dei semi di chia in quanto tali  è opportuno non abusarne, regola che del resto vale per quasi tutti gli alimenti.
Un’attenzione particolare va prestata da coloro i quali assumano farmaci per l’ipertensione arteriosa: i semi di chia infatti hanno l’effetto di ridurre la tensione arteriosa generale, col risultato di potenziare gli effetti dei farmaci per l’ipetrensione e andare incontro a inattesi fenomeni di ipotensione.
Altri soggetti che devono fare attenzione all’assunzione di questo alimento sono i diabetici: i semi di chia sono in grado di ridurre i livelli di glucosio nel sangue e, sebbene per i diabetici questo sia un bene, combinato all’ effetto dell’insulina o dei farmaci, può portare il paziente in situazioni di ipoglicemia.

venerdì 4 settembre 2015

Cura del Corpo Con La Lavanda


Cura del corpo con la lavanda.

La lavanda è una pianta particolarmente  indicata per la cura della pelle in quanto è un ottimo purificante e facilita la cicatrizzazione di ferite e abrasioni. 

Scrub del sale e lavanda

Ecco una ricetta per fare uno scrub per il corpo a base di lavanda, con pochi ingredienti otterrete un risultato sorprendente, quasi da spa. Occorrono:
  • 2 cucchiai di lavanda essiccata
  • 2 tazze di sale marino
  • 1/2  tazza di olio di mandorle dolci
  • 1/2 tazza di olio di oliva
  • 1 cucchiaino di vitamina E
  • 2 gocce di olio essenziale di lavanda
Preparazione. Sarà necessario procurarsi un   tritatutto, un recipiente di vetro, un  cucchiaio, un contenitore a chiusura ermetica, salvietta. Macinate bene la lavanda e mescolate gli olii, il sale la vitamina E fino a che non sono amalgamati bene. Fate riposare per 30 minuti. Trascorso questo tempo noterete che il sale sarà rimasto sul fondo e l’olio sarà venuto a galla, la cosa è del tutto normale, aggiungete quindi l’olio essenziale alla lavanda.
La miglior cosa da fare, per facilitarne l’uso, è di trasferirlo in un contenitore a chiusura ermetica che abbia un’ampia apertura. Si applica sulla pelle umida massaggiando in senso circolare per 30 secondi, quindi si elimina con acqua tiepida e si tampona con una salvietta pulita, infine si stende una crema idratante non oleosa.

Scrub lavanda e zucchero
Un’ottimo scrub si può fare anche con lavanda e lo zucchero.Occorrono quindi:
  • 1/2 tazza di fiori di lavanda polverizzati
  • 2 tazze di zucchero greggio
  • 1 cucchiaio di crema a base di vitamina E
Preparazione. Mettere i fiori e lo zucchero in un recipiente di vetro con chiusura ermetica,  scuotere bene per mescolare i 2 ingredienti, quindi aggiungete la crema e amalgamate con un cucchiaino di legno. Il composto va collocato in un luogo fresco e asciutto e lasciato a riposo per 48 ore. Prima di utilizzare il prodotto ricordate di agitarlo bene, quindi prelevatene un po’ e passate sul corpo con movimenti circolari. Risciacquate con acqua tiepida.
Per entrambe le ricette si consiglia di conservare il prodotto in contenitori di vetro, e di non usare mai quelli di metallo per evitare il deposito dei metalli che poi passano al corpo.
Con queste due ricette semplici, in modo naturale e senza troppa spesa, avrete una pelle più giovane e morbida mentre il profumo della lavanda vi rilasserà conciliandovi il sonno.

Cura dei Capelli Con Il Rosmarino



Cura dei capelli con il rosmarino.


Tra le tante piante officinali con proprietà cosmetiche, il rosmarino  è quella più  indicata come rimedio naturale per rafforzare i capelli e facilitarne la crescita. L’olio essenziale in essa contenuto stimola il follicolo e la crescita del capello e ne combatte la caduta.
L’uso costante del rosmarino ha anche il pregio di rendere le chiome più scure e di nascondere i capelli bianchi.
La lozione al rosmarino  è un ottimo  dopo- shampoo. 
Per la lozione al rosmarino occorrono:
  • acqua q.b. per riempire un tegame
  • 3 manciate di aghi di rosmarino freschi o essiccati
Preparazione. Mettere a bollire un tegame con abbondante acqua e gli aghi di rosmarino. Portare a ebollizione e, dopo aver spento il fuoco, coprite e lasciate  riposare per 15 minuti. Quando l’infuso si è raffreddato al punto giusto, filtrare per eliminare gli aghi. Si usa versando il liquido sui capelli ed eseguendo un leggero massaggio per facilitare l’assorbimento delle sostanze benefiche. Non risciacquate.
Altra soluzione consigliata è la lozione con rosmarino e aceto di sidro, quest’ultimo regola il ph del capello donando  lucentezza. Per preparala occorrono:
  • 1 manciata abbondante di aghi di rosmarino
  • aceto di sidro di mele (abbastanza per coprire gli aghi di rosmarino)
Preparazione. In una bottiglia mettere il rosmarino e coprire il tutto con aceto di sidro di mele. Si chiude ermeticamente la bottiglia e si pone in un luogo fresco e buio per 2 settimane. Prima di applicare occorre diluire con acqua, quindi si riempie una tazza per 1/4 con acqua e per il resto con la lozione, si mescola e si applica sui capelli come risciacquo finale. Con la stessa procedura, sostituendo olio di oliva oppure di jojoba all’aceto, è possibile ottenere un olio per un massaggio stimolante su cute e capelli.
La cura dei capelli con il rosmarino è molto utile per rispettare la natura, l'ambiente, sè stessi e gli animali.

Le Erbe Per Combattere il Sudore


Le erbe per combattere il sudore.

Ci sono giornate  le temperature si fanno “bollenti”, a soffrire  è tutto l’organismo che, per compensare la temperatura esterna con quella interna, traspira di più; ci si trova inevitabilmente  con ascelle e mani bagnate, volto appiccicoso…situazione che crea un certo imbarazzo, soprattutto  quando diventa troppo visibile. Oltre ai classici deodoranti antitraspiranti presenti in commercio, è possibile ovviare al problema con una serie di rimedi  naturali, rispetto per l'ambiente, gli animali e se stessi.

Le erbe per combattere il suore dei piedi!

Il problema del sudore, oltre alle mani, può riguardare anche  i piedi, qui oltre al problema del sudore, bisogna affrontare anche quello del cattivo odore dovuto alla proliferazione di batteri che popolano abitualmente la cute. Rimediare è ovviamente  possibile.
Ogni sera prima di andare a dormire, è importante  fare un pediluvio  a base di tè nero abbastanza concentrato. Contiene acido tannico che mantiene i piedi asciutti e deodorati. Versane una tazza in una bacinella con un paio di litri di acqua calda o tiepida e lascia i piedi ammollo per circa un quarto d’ora. In alternativa, per asciugare l’eccesso di sudore ed eliminare i batteri, diluisci nell’acqua del pediluvio una tazza di aceto di mele.

Le erbe per combattere il sudore sul viso e sul collo
Il sudore può essere abbondante anche su viso e collo, ecco che è importante provare con con il succo di aloe vera, un idratante naturale dall’effetto rinfrescante sulla pelle che contribuisce ad abbassare la temperatura cutanea
Bisogna quindi diluire  un cucchiaio di aloe in una tazza di acqua fredda per rinfrescare viso e collo, reidratando la pelle e riducendo così  la sudorazione. Per un paio di mesi, inoltre si può anche bere preferibilmente al mattino, un tappo dosatore di aloe, tal quale oppure diluito in un litro di acqua.

Le erbe per combattere il suore delle mani
Le mani sono molto ricche  di ghiandole sudorifere soprattutto sui palmi, spesso tendono a sudare più del dovuto. Si può  rimediare preparando una tisana con una miscela di erbe dall’effetto astringente sulla pelle. In parti uguali, mescola equiseto, corteccia di quercia e salvia officinalis. Bisogna mettere in infusione un cucchiaio in una tazza di acqua e trascorsi 10 minuti, filtra il tutto e bevi almeno due volte al giorno, mattino e sera.
L’alternativa è rappresentata dagli oli essenziali di timo, menta e salvia sclarea: versane un paio di gocce in una bacinella di acqua tiepida, immergi le mani e lasciale a bagno per circa 10 minuti.
Le erbe per combattere il sudore delle ascelle
Con l’aumento delle temperature tendiamo a traspirare di più creando fastidiosi aloni, spesso maleodoranti dovuti anche all’eliminazione delle tossine presenti nel corpo. In questi casi, l’infuso di rosmarino rappresenta la soluzione migliore poiché agisce sulla traspirazione (evitando la formazione degli aloni sugli abiti) senza però bloccare l’eliminazione delle scorie.
In una tazza di acqua bollente, metti in infusione un cucchiaino di erba essiccata, filtra dopo circa 10 minuti e lascia intiepidire. Usa questo infuso per tamponare la zona ascellare al mattino e alla sera. Puoi utilizzare una garza o dell’ovatta.

mercoledì 2 settembre 2015

Tallonite Acuta : Come curarla?




Tallonite Acuta: Come curarla?

La tallonite indica una condizione dolorosa che può affliggere il tallone a causa di un’infiammazione localizzata all’altezza del calcagno. La tallonite  colpisce soprattutto gli sportivi, che sollecitano particolarmente questa parte del corpo durante le prestazioni agonistiche, provocando dei microtraumi al tallone: in questo caso  si parla di tallonite dello sportivo.

La tallonite è  diventata una patologia assai frequente specialmente negli ultimi anni in diversi sport professionistici, dove atleti sempre più sviluppati dal punto di vista muscolare sovente sottopongono il piede a sollecitazioni funzionali estreme.

Tutti  però possono subire un infortunio a carico di questa zona, soprattutto  in presenza di fattori predisponenti come un’errata scelta delle calzature. Spesso capita infatti di trovare in commercio scarpe (specialmente sportive) non idonee ad una corretta distribuzione del carico sul piede, che possono favorire l’insorgere di questo problema. A volte questo problema può riguardare anche donne che indossano frequentemente scarpe con tacco alto e non è infrequente che il problema – tra i non sportivi – venga risolto semplicemente cambiando le calzature.
Altre cause della tallonite possono risiedere in alterazioni posturali oppure patologie individuali, come artite oppure malattie metaboliche (come la gotta) e reumatiche; anche l' essere sovrappeso può essere un fattore che favorisce l’insorgere della tallonite.
Tallonite acuta: Come curarla?
Per tutte le ragioni sopra elencate, si rivela innanzitutto molto importante una corretta diagnosii a seguito della quale la prima misura da adottare consiste nel garantirsi un totale riposo, soprattutto nei primi giorni dopo l’infortunio o l’insorgere della condizione dolorosa, al fine di evitare possibili peggioramenti della condizione dolorosa. Continuare a forzare il tallone usando anti dolorifici è infatti la peggiore scelta possibile, che potrebbe dare adito a problemi ancora maggiori e cronici all’interno di un quadro già parzialmente compromesso.
Può succedere che  nemmeno un periodo di riposo di 2/3 settimane porta alla risoluzione del problema, diventa necessario svolgere nuovi indagini per capire l’origine del problema, tra cui un esame radiografico.
Passando ai veri e propri rimedi naturali, che possono risultare utili per alleviare la condizione dolorosa dovuta alla tallonite durante il periodo di recupero, si possono usare degli   ingredienti come l‘artiglio del diavolo, una delle erbe con proprietà anti- infiammatorie  più efficaci. Indicato  particolarmente per problemi di tipo infiammatorio e quindi utile nei giorni immediatamente successivi al’infortunio, oppure il salice bianco, che garantisce un’azione analgesica.
Tallonite acuta: Come curarla?
Consigliati anche degli  esercizi di stretching legati alla stimolazione della pianta del piede, preceduti magari da una una breve passeggiata e terapie fisiche come massaggi.
Nell'eventualità si possono adottare anche dei  gambaletti rigidi e tutori notturni può essere utile per curare la tallonite: qualora il dolore fosse molto intenso, per diminuire il carico sui piedi, può essere consigliato il ricorso alle stampelle.

lunedì 27 luglio 2015

Alimenti Per Proteggere La Pelle Dal Sole



Alimenti per proteggere la pelle dal sole.

Gli obiettivi principali di questi ultimi giorni prima delle tanto desiderate vacanze sono quello di riacquistare  il peso forma e preparare la pelle ad affrontare le prossime esposizioni solari
In questo periodo, per fortuna Madre Natura ci facilita il compito, permettendoci di seguire un regime alimentare più sano e ispirato alla dieta mediterranea, perfetto per tornare in forma ma anche per proteggere la pelle dagli stress estivi.

Il sole, se preso nella giusta misura, è importante  per l’assimilazione della vitamina D,  risolve e migliora gli stati reumatici e fortifica le ossa e migliora anche l’umore. Nonostante tutto  l’esposizione può danneggiare seriamente l’epidermide attraverso la produzione dei radicali liberi.

Alimenti per proteggere la pelle dal sole

Gli antiossidanti sono necessari per aumentare la protezione della pelle e potenziare le sue difese contro l’azione nociva dei radicali liberi, causati dalle aggressioni di agenti esterni (inquinamento, fumo, esposizione al sole…) oltre che dall’invecchiamento delle cellule, e per fornire le sostanze necessarie a mantenere l’integrità dell’epidermide.

Ce ne sono due classi, considerate proprio essenziali contro lo stress ossidativo:
  • carotenoidi: si tratta di pigmenti con un colore che va dal giallo all’arancione fino al rosso come carote, peperoni, pomodori, albicocche, melone, pesche…

  • polifenoli: sono pigmenti responsabili della colorazione rossa- violacea e blu tipica dei frutti del sottobosco come more, lamponi, fragole, ribes..di cui io sono pienamente ghiotta!
Il retinolo, per proteggere la pelle dal sole  è fondamentale; infatti favorisce la sintesi di molecole dello strato connettivo, responsabili dell’elasticità della pelle, della sua idratazione  utile per contrastare le temute rughe, in quanto  la pelle sotto il sole è in condizioni di grande stress. Si tratta in realtà di vitamina A;  il betacarotene è un suo precursore.
Potete trovarla nell’olio di fegato di merluzzo ma anche nel latte e nelle uova, oltre che in tutta la frutta e verdura arancione, come carote, albicocche, radicchio e verdure di questo colore.
Anche la vitamina C (acido ascorbico) è importante per la pelle al sole, perché stimola la produzione del collagene - elemento di sostegno della pelle – grazie alla sua efficace azione antiossidanteneutralizza gli effetti dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare. Inoltre, partecipa alla cicatrizzazione.
Via libera quindi alle  scorpacciate di ribes, kiwi, fragole, litchi, arance, limoni, mango, clementine, uva, lamponi, meloni. Non devono mancare neppure prezzemolo, pinzimonio di peperoni rossi e verdi, e gustose insalate di erba cipollina, crescione, spinaci broccoli, valeriana, cicoria. 
Per proteggere la pelle dal sole sono importanti pure gli oligoelementi come zinco, selenio e zolfo e gli acidi grassi presenti nella frutta secca e nel pesce. Fondamentale è idratare l’organismo non solo con acqua naturale ma anche con succhi freschi di ortaggi, succhi di frutta naturali e senza zucchero, tè verde.
L’ideale sarebbe assumere durante la giornata frutta e verdura di tutti i colori per beneficiare al meglio di tutti gli antiossidanti, approfittando magari con degli spuntini mantenendo così anche la giusta idratazione.
Alimenti per proteggere la  pelle dal sole....scorpacciate  a volontà!

Risorse Utili

Dieta Dimagrire
Raggiungere Il Peso e la Forma Desiderata Definitivamente

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Scoprire il Tuo Corpo e il Tuo Istinto per Trovare il Benessere
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