venerdì 28 novembre 2014
BAMBINI A TAVOLA
BAMBINI A TAVOLA.
Di pari passo con l'evoluzione dell'agricoltura e della zootecnia si è assistito ad un cambiamento radicale cambiamento delle abitudini alimentari delle popolazioni.
Nei Paesi del " Primo Mondo" il cambiamento più importante è la diffusione della ristorazione collettiva, per cui sono oramai milioni al giorno i pasti consumati dai bambini e non solo lontano da casa.
Il benessere economico ha aumentato anche se in proporzioni sbilanciate, provocando modificazioni negli acquisti e nei consumi anche dei prodotti di origine animale.
Bambini a tavola ...difficile con la crescente presenza delle donne nel mondo del lavoro, privilegiando così il consumo di alimenti pronti o veloci da preparare, tra cui la carne.
Negli ultimi anni però si sono diffuse delle argomentazioni importanti che confutano le abitudini alimentari troppo sbagliate ma ancora oggi diffuse. Inoltre la totalità dei medici ricorda che i danni provocati da un'alimentazione scorretta in quanto sbilanciata a favore della carne, alimenti ipocalorici e poco nutrienti, ecco che una sana e corretta abitudine alimentare è doverosa equilibrata ed in salute.
Bambini a tavola. Bambini ed adolescenti detengono il primato europeo per l'obesità, colpa di cattive abitudini date dai genitori che ricorrono sempre più frequenti frasi " se fai il bravo ti porto a mangiare un hamburgher..".
Ma a parte questo anche la trascuratezza dei genitori di vivere i momenti del pasto come un momento di crescita per il rapporto educativo e formativo della persona a tutto tondo.
A confermarlo è uno studio importante, pubblicato dall'OMS secondo il quale " l'obesità infantile è in continuo aumento".
In Italia il problema del sovrappeso riguarda il 23% dei bambini tra i 9 e gli 11 anni, in tutto il Mondo sono circa 300 milioni gli individui obesi, 4% bambini,
Curare l'alimentazione dei bambini a tavola in questo periodo della vita è fondamentale per evitare che il sovrappeso porti con sè problemi sulla salute fisica e psicologica del bambino. Si stima infatti che circa il 40% dei bambini ed il 60% degli adolescenti degli adolescenti obesi rimarranno tali anche in età adulta, con tutte le conseguenze negative del caso. Queste percentuali aumentano con il passare degli anni.
Per i bambini avere un genitore o entrambe i genitori obesi o anche solo sovrappeso è un maggiore fattore di rischio.
Senza dubbio all'origine del fenomeno esiste una predisposizione genetica, ma ancora più importante è l'influenza delle cattive abitudini alimentari a tavola dei genitori e della società. Ci sono dei fattori che possono influenzare le scelte alimentari dei bambini, tra cui la varietà di cibo, al disponibilità e la varietà degli alimenti, presentazione ed il contesto in cui li si consuma, educazione scolastica e messaggi pubblicitari.
La conseguenza dei bambini e la sua famiglia commettono degli errori alimentari che possono condizionare la salute a lungo termine.
Gli errori più comuni dei bambini a tavola:
1. Eccessivo consumo di proteine;
2.Dieta ripetitiva;
3.Mancanza di assunzione della colazione;
4. Eccessivo consumo di snack industriali.
L'educazione alimentare insegnata dai genitori ha un ruolo basilare nella prevenzione dell' instaurarsi di cattive abitudini alimentari.
La famiglia rappresenta l'esempio primario con cui i bambini sono quotidianamente a contatto. I genitori sono responsabili della scelta e della varietà degli alimenti ed è importante proporre una dieta che rispetti l'adeguata ripartizione tra i macronutrienti il più varia possibile, rispettando però i gusti dei bambini a tavola.
L'educazione dei bambini a tavola non deve arrivare attraverso imposizioni , rimproveri, obblighi o divieti, altrimenti il risultato sarà contrario a quello che ci si propone. Meglio aiutare i bambini a fare scelte consapevoli, grazie al gioco ed al dialogo che aiuti i bambini a sensibilizzarsi verso una sana alimentazione consapevole.
Altra cosa importante è consumare tutti i pasti insieme in famiglia, in modo che rappresentino il momento dell'alimentazione come senso di aggregazione e condivisione, oltre che di educazione alimentare a tavola.
C'è un'abitudine, ormai troppo diffusa anche tra i bambini di non fare colazione, dimenticando che è il pasto fondamentale; dopo un paio di ore di digiuno ( la notte) è fondamentale per il corpo avere energia per affrontare gli impegni della giornata, oltre a contrastare il consumo di snack ipocalorici in occasione dello spuntino di metà mattina e pomeriggio.
Anche la merenda per i bambini e non solo, è un pasto molto importante, merende e spuntini contribuiscono ad una giusta distribuzione delle calorie e nutrienti nell arco della giornata aiutando a spezzare la fame ed a mantenere un peso equilibrato.
L'appetito è una conseguenza diretta del calo della glicemia che è tanto importante quanto distante dall'ultimo pasto effettuato.
Mangiare spesso aiuta a a tenere sotto controllo l'appetito e a non esagerare durante i pasti principali.
Bambini a tavola
Bisogna quindi dare ai bambini due merende nell'arco della giornata; per rendere questi spuntini utili alla loro corretta alimentazione è necessario che siano adottati degli accorgimenti: varietà.
Anche se il bambino vorrebbe solo snack dolci è bene proporgli anche della frutta.
L'errore dei bambini a tavola soprattutto è lo snack dopo l'attività fisica. Non ha senso dare una merenda da 200 calorie quando con l'attività fisica il bambino ne consumi solo 50-60. Frequentemente lo sport si fa a metà pomeriggio e spesso la merenda seguente cade molto tardi come orario a ridosso della cena; come immediata conseguenza è la mancanza di appetito dando l'impressione al genitore che il bambino non mangi molto.
Se leggiamo le linee guida per una corretta alimentazione si osserva come queste si basino sul principio della piramide dell' alimentazione che indica le diverse quantità dei cibi che si devono assumere per stare in salute ed in forma.
Ai piani inferiori:
6-11 porzioni di creali, pasta e pane possibilmente tutti integrali
3-5 porzioni di verdura
2-4 porzioni di frutta
3 porzioni di uova ed altri legumi
1 sola porzione di dolci e soprattutto casalinghi.
Per tradizione il pane e a pasta sono il pezzo forte della nostra alimentazione, contengono soprattutto carboidrati complessi insieme ad una buona discreta quotidianità di proteine di origine vegetale, vitamine, sali minerali e fibre. I cereali sono molto ricchi di amido e fibre con il vantaggio di riempire la pancia e permettere la riduzione del consumo di grassi, limitando l'apporto calorico di grassi, per questo vi consiglio l'assunzione di cereali integrali.
Per i bambini a tavola e non solo al primo posto della piramide c'è la frutta e la verdura possibilmente bio e di stagione. Queste sostanze indigeribili sono contenute anche nei cereali e nei legumi associate alla prevenzione dei tumori.
Le proteine contenute nel cibo ci forniscono gli amminoacidi: unità elementari necessarie per costruire le molecole proteiche. Le proteine dell'uovo e dei legumi sono dette " nobili" in quanto hanno una composizione molto simili alle proteine del nostro organismo e quindi hanno un alto valore biologico.
L'eccesso proteico si associa ad un complesso calorico della dieta e l'organismo trasforma in grasso anche le proteine in eccesso.
Al vertice della piramide ci sono grassi e dolciumi, in quanto dal punto di vista nutrizionale sono definite " vuote".
I grassi da condimento sono composti quasi esclusivamente da lipidi, ogni grammo di grassi contiene 9 Kcal, anche nel nostro Paese esiste un problema reale di eccesso del consumo di grassi e la tendenza ad una dieta troppo ricca di energia.
Negli ultimi 40 anni molti studi hanno evidenziato un rapporto tra l'alto consumo di lipidi con l'aumento di patologie cardiovascolari ed obesità: occhio quindi anche ai bambini a tavola, perchè non sono esenti da tale problema.
I grassi saturi sono i più pericolosi: meglio evitare carne, burro e formaggi.
I grassi vegetali invece sono meno pericolosi, l'olio extravergine di oliva è molto ricco in vitamine e grassi insaturi necessari alla salute umana.
Per cui per voler fare molta attenzione ai bambini a tavola è necessaria fare attenzione al proprio desiderio di educazione e comprensione di sè e dei propri bambini e non solo a tavola, quindi ancora pochi consigli:
1. Bonificare la casa da cibi spazzatura;
2. Educare il bambino a mangiare lentamente in quanto la prima digestione avviene in bocca;
3. Imporre al bambino il consumo di una soddisfacente colazione nè gioveranno umore e profitto scolastico;
4. Abituare il bambino a portare con sè una bottiglietta d'acqua naturale o frizzante va bene uguale a seconda dei gusti.
5. Non usare il cibo come mezzo di pressione , ricompenso o consolazione.
6. Spegnere la tv durante i pasti in orari e luoghi prestabiliti,.
7.Dedicare più tempo alla preparazione dei pasti e degli spuntini, magari con la collaborazione dei vostri bambini, cucinare, divertirsi e giocare insieme è un'ottimo strumento di crescita e comunicazione.
domenica 23 novembre 2014
Alla Riscoperta dei Legumil
Alla riscoperta storia dei legumi.
La storia dell'uomo può essere raccontata attraverso le gesta dei grandi personaggi o gli eventi più rilevanti oltre che attraverso l'arte, architettura, società, mode, oggetti di uso comune e anche il cibo. Se ogni epoca ha le sue specialità gastronomiche si può riconoscere una particolare famiglia di alimenti che più di altre ha costantemente accompagnato l'uomo nella sua storia: i legumi.
I legumi, semi commestibili delle piante appartenenti all'ampia famiglia delle leguminose fanno parte della nostra alimentazione da sempre.
Una buona riscoperta dei legumi.
La coltivazione dei legumi in Italia risale all'antichità prima con lenticchie, ceci, fave, piselli, lupini, cicerchie provenienti dal Medio Oriente e dall'Asia ed infine con i fagioli dell' Americhe.
Sono diverse le fonti che attestano le origine molto antiche dei legumi: tracce di fave sono state rinvenute nelle tombe egizie, mentre dei fagioli sono stati trovati in diverse sepolture del periodo pre- Inca. Un ulteriore testimonianza è data dal racconto biblico di Esaù che per un piatto di lenticchie vendette la sua primogenitura al fratello Giacobbe, per non parlare del cibo cardine della dieta dell'Antica Roma: il puls, una polentina liquida di cereali e legumi.
Se i legumi ci fanno compagnia di migliaia di anni ci saranno delle ottime ragioni che portano alla riscoperta.
I nostri antenati si sono resi conto di quanto i legumi fossero una fonte importante di sostentamento in epoche in cui il cibo era davvero scarso.
Nel passato i legumi erano tra gli alimenti più consumati, recentemente dimenticati, ma che negli ultimi tempi si sta andando alla riscoperta dei legumi.
Ceci, lenticchie & c da semplici alimenti del passato sono ora considerati degli alimenti che meritano tutta la nostra attenzione per le loro innegabili qualità: dalle proprietà nutrizionali alla versatilità in cucina passando per il loro prezzo contenuto.
I legumi sono un'ottima fonte di energia a basso consumo in quanto costituiti al 50% del loro peso da carboidrati, a questo si aggiungono sali minerali, vitamine del gruppo B e fibre alimentari, sia insolubili che localizzate soprattutto nella buccia e benefiche per l'intestino, sia solubili utili a tenere sotto controllo il livello di glucosio e colesterolo LDL cattivo nel sangue.
Se i legumi freschi sono semi immaturi di acqua e vitamina C e che, dal punto di vista nutritivo vengono fatti rientrare nelle famiglie delle verdure i legumi secchi sono un'ottima fonte di proteine vegetali che però contengono solo alcuni aminoacidi essenziali, soprattutto la lisina.
Questa si trova nei cereali integrali. Ecco che l'abbinamento cereali integrali e legumi secchi sono un'ottima abbinata, piatto unico e completo.
Dall'inconsapevolezza dei nostri antenati del valore nutrizionale dell'abbinamento cereali -legumi nascono alcuni piatti tipici della cucina classica italiana come pasta e fagioli, riso e piselli ( e qui per un tocco in più anche lo zafferano).
Un tempo questi piatti qua facevano parte della cucina dei poveri in quanto erano l'unica fonte proteica che si potevano permettere.
Per una buona riscoperta dei legumi è bene sapere anche una chicca in più:
Nel Medioevo i legumi erano il cibo per eccellenza della vita monastica in quanto simbolo di umiltà e purezza in contrapposizione alla " superba" carne dei ricchi. E' ai monaci che si deve la coltivazione e la preservazione di diverse specie di legumi giunte fino a noi oggi.
La Spesa D'Autunno
La spesa d'autunno.
Un buon pasto d'autunno non può cominciare senza una buona porzione di radicchio. E' una della insalate con il più basso apporto calorico e glucidico, contiene una buona quantità di potassio, Vitamina C e fibre. Con la cottura perde acqua e vitamina C e si riduce così di volume mangiandone così una maggiore quantità assumendone una dose maggiore di fibre. Per questo motivo il radicchio può aiutare a combattere la stipsi ed aumentare il senso di sazietà. Inoltre grazie al suo contenuto di acido citrico e malico grazie a questa buona spesa d'autunno facilita le secrezioni biliari ed i processi digestivi.
Dopo ilo radicchio nel cestino della nostra spesa d'autunno non devono mancare le erbette. Il magnesio è una componente della clorofilla ed è per questo le erbette sono l'alimento ideale per assicurare al nostro organismo questo prezioso minerale dalle molte funzioni tra cui quella di combattere i sintomi dello stress come ansia, nervosismo ed insonnia.
Tra i miei cibi preferiti d'autunno c'è la zucca.
Contrariamente a quanto comunemente si pensa la polpa della zucca ha un'elevato contenuto d'acqua, un buon apporto di fibra ed un bassissimo contenuto di glucidi e calorie. La zucca è molto ricca di carotenoidi che vengono convertiti in retinolo ( forma attiva della vitamina A) già nell'intestino contribuendo così a migliorare il benessere delle sue cellule.
Spesa d'autunno con i funghi? Che ne dite?
Gnam gnam... i funghi sono una buona fonte di fosforo che insieme al calcio assicurano la corretta mineralizzazione delle ossa. I funghi contengono anche piccole quantità di triptofano, un aminoacido essenziale che il nostro organismo trasforma in serotonina, sostanza dalle molte funzioni tra cui quelle sul controllo dell'umore e del sonno.
Spesa d'autunno con il sedano rapa, se consumato qualche minuto prima dei pasti migliora le funzioni epato- renali. Grazie al manganese il sedano rapa aiuta a combattere i radicali liberi e potenzia le difese immunitarie.
Da aggiungere ai vari piatti nella spesa d'autunno c'è la melagrana, ricca di polifenoli aiuta a combattere le infiammazioni silenti che sono il terreno per lo sviluppo di molte malattie legate all'invecchiamento, come quelle cardiocircolatorie, degenerative e neoplastiche. Il succo di melagrana associato a quello degli agrumi è un vero e proprio elisir di giovinezza.
Tartufo.
Il suo consumo in piccole quantità non apporta dosi importanti di nutrienti, ma per gli amanti di questo prodotto d'autunno il piacere suscitato dalla sua assunzione assicura un'adeguata liberazione di endorfine, sostanze responsabili delle sensazioni di gioia, allegria, felicità e benessere.
Nella spesa d'autunno dopo la verdura non può mancare la frutta.
Buona l'uva, la buccia contiene una fibra vegetale, l' emicellulosa ed alcune sostanze come i polifenoli, flavonoidi ed anticianine con proprietà antiossidanti, Le fibre possono aiutare l'intestino pigro e l'emicellulosa è particolarmente attiva. Si ad un grappolo d'uva al mattino a digiuno degluttendo la buccia senza masticarlo è alquanto efficace.
Le mele se consumate con la buccia prima dei pasti saziano e contribuiscono a tenere sotto controllo l'aumento del peso in quanto le fibre presenti nella buccia rallentano l'assorbimento degli zuccheri contenuti nella polpa. Buona fonte di acido tartarico che aiuta a combattere i radicali liberi...ed è per questo che non devono mancare nella vostra spesa d'autunno.
Cosa c'è di meglio nelle fredde sere d'autunno di un buon piatto di castagne?
Difficili da raggiungere e dolorose da raccogliere, ma nutrienti, deliziose e versatili. Grazie alle fibre i loro amidi vengono assorbiti lentamente assicurando un costante apporto di energia alle nostre cellule. Consumate come spuntino assicurano forza fisica e concentrazione.
Noci.
Quattro o cinque noci al giorno rappresentano una buona fonte di vitamine del gruppo B e la E, sali minerali come selenio, calcio e magnesio. Secondo gli esperti le noci sembrano avere effetti antiossidanti e antitumorali.
Quindi in questa spesa d'autunno non fatevele mancare.
Dopo le noci quest'autunno non fatevi mancare le nocciole, ricche di grassi buoni che aiutano a tenere sotto controllo la concentrazione di colesterolo nel sangue e di vitamina E.
Infine quest'autunno ricordatevi i fichi.
Grazie alla presenza di vitamina B3 questi frutti possono essere molto utili per rendere la pelle più tonica e luminosa per rinforzare i capelli. Consumati a colazione vengono rapidamente trasformati in energia per affrontare le fatiche della giornate.
Buona spesa d'autunno a tutti!
mercoledì 12 novembre 2014
CIBO SPAZZATURA
CIBO SPAZZATURA, come ammalarsi bene e velocemente.
Il cibo spazzatura riguarda un'ampia categoria di alimenti considerati malsani a causa del loro bassissimo contenuto nutrizionale, della pessima qualità degli ingredienti primari, dell'altissimo valore calorico e della ricchezza di grassi saturi, zuccheri e varie sostanze chimiche.
Tra il cibo spazzatura troviamo hamburgher, hot dog, patatine fritte, bibite, gelati confezionati, pop corn, pizza surgelata, salumi, insaccati, wurstel, pasticceria industriale. Il dato preoccupante è che il consumo di questo cibo spazzatura ricchi di calorie vuote,senza principi attivi, ricchi di coloranti, cresce a vista d'occhio di anno in anno e sul tema continua ad esserci molta disinformazione a causa del fatto che il cibo spazzatura venga prodotto da potenti multinazionali che mediante la pubblicità ipnotizzano i consumatori con messaggi pubblicitari fuorvianti.
Sul cibo spazzatura negli anni sono stati fatti diversi studi. Un primo studio mette in luce il fatto che dietro la preparazione di questi alimenti ci sono veri e propri studi scientifici mirati ad aumentarne la palabilità a tutti i costi.
A svelarlo è "Salt, Sugar, Fat : How the Food Giants Hooked Us" libro scritto da un autore di New York Time Michel Moss dopo aver trascorso tre anni passati a studiare la scienza del cibo spazzatura. Entrando in contatto con dirigenti e scienziati di diverse multinazionali del settore alimentari Moss ha scoperto che gli elementi in cui si concentra il lavoro di perfezionamento del cibo spazzatura sono tre: sale, zuccheri e grassi.
Cibo Spazzatura
Per rendere il cibo spazzatura più appetibile le aziende si basano addirittura su studi di risonanza magnetica mirati a svelare il potere sensoriale di questi elementi spiegando in quale modo attivano aree del cervello coinvolte nel piacere associate al loro consumo. Proprio sulla base degli indizi forniti da questi studi i produttori lavorano alla ricerca di metodi per rendere il cibo spazzatura irrestistibile e far si che si ricompri nuovamente.
Tutto questo porta ad una nuova ricerca su come il cibo spazzatura possa influire sul nostro cervello ebbene il cibo spazzatura modifica il nostro cervello a tal punto che smettere di mangiarlo può scatenare i sintomi della depressione. A dimostrarlo è uno studio pubblicato dai ricercatori dell'Università di Montral ( Canada ) sull'International Juornal of Obesity, secondo cui alcuni topi alimentati con una dieta ricca di grassi, com'è il cibo spazzatura, hanno a che fare con una vera e propria sindrome d'astinenza nel momento in cui ne vengono privati,
Secondo Stephanie Fulton, coordinatrice della ricerca, cambiare l'alimentazione " causa sintomi d'astinenza ed una maggiore sensibilità alle situazioni stressanti" in quanto il consumo di cibo spazzatura altera i livelli di molecole associate alla depressione.
Questo fenomeno , spiega la ricercatrice, instaura un circolo vizioso per l'alimentazione scorretta.
Cibo spazzatura
Uno studio condotto da Paul Johnson e Paul Kenny dello Scripp Research Institute nel 2008 ha suggerito che il consumo di cibo spazzatura altera l'attività cerebrale in modo simile a quello provocato da sostanze stupefacenti. Dopo molte settimane di uso abbondante di Cibo Spazzatura si è notato che la parte del cervello di ratto destinata alle stimolazioni del piacere è diventata insensibile richiedendo sempre dosi maggiori per avere la stessa sensibilità.
Le madri in gravidanza che mangiano cibo spazzatura in gravidanza aumentano le probabilità di malattie nei figli più inclini all'obesità.
Un'ultima ricerca sul cibo spazzatura tra bambini compresi tra i 3 e 5 anni emerge che nelle famiglie dove i pasti e le merende sono preparati con cibi freschi e cotti al momento a lungo andare sembra influire sulle capacità intellettive dei bambini.
Quindi sarà bene che il Cibo Spazzatura non faccia più parte dell'alimentazione quotidiana di nessuna persona.
Il cibo spazzatura riguarda un'ampia categoria di alimenti considerati malsani a causa del loro bassissimo contenuto nutrizionale, della pessima qualità degli ingredienti primari, dell'altissimo valore calorico e della ricchezza di grassi saturi, zuccheri e varie sostanze chimiche.
Tra il cibo spazzatura troviamo hamburgher, hot dog, patatine fritte, bibite, gelati confezionati, pop corn, pizza surgelata, salumi, insaccati, wurstel, pasticceria industriale. Il dato preoccupante è che il consumo di questo cibo spazzatura ricchi di calorie vuote,senza principi attivi, ricchi di coloranti, cresce a vista d'occhio di anno in anno e sul tema continua ad esserci molta disinformazione a causa del fatto che il cibo spazzatura venga prodotto da potenti multinazionali che mediante la pubblicità ipnotizzano i consumatori con messaggi pubblicitari fuorvianti.
Sul cibo spazzatura negli anni sono stati fatti diversi studi. Un primo studio mette in luce il fatto che dietro la preparazione di questi alimenti ci sono veri e propri studi scientifici mirati ad aumentarne la palabilità a tutti i costi.
A svelarlo è "Salt, Sugar, Fat : How the Food Giants Hooked Us" libro scritto da un autore di New York Time Michel Moss dopo aver trascorso tre anni passati a studiare la scienza del cibo spazzatura. Entrando in contatto con dirigenti e scienziati di diverse multinazionali del settore alimentari Moss ha scoperto che gli elementi in cui si concentra il lavoro di perfezionamento del cibo spazzatura sono tre: sale, zuccheri e grassi.
Cibo Spazzatura
Per rendere il cibo spazzatura più appetibile le aziende si basano addirittura su studi di risonanza magnetica mirati a svelare il potere sensoriale di questi elementi spiegando in quale modo attivano aree del cervello coinvolte nel piacere associate al loro consumo. Proprio sulla base degli indizi forniti da questi studi i produttori lavorano alla ricerca di metodi per rendere il cibo spazzatura irrestistibile e far si che si ricompri nuovamente.
Tutto questo porta ad una nuova ricerca su come il cibo spazzatura possa influire sul nostro cervello ebbene il cibo spazzatura modifica il nostro cervello a tal punto che smettere di mangiarlo può scatenare i sintomi della depressione. A dimostrarlo è uno studio pubblicato dai ricercatori dell'Università di Montral ( Canada ) sull'International Juornal of Obesity, secondo cui alcuni topi alimentati con una dieta ricca di grassi, com'è il cibo spazzatura, hanno a che fare con una vera e propria sindrome d'astinenza nel momento in cui ne vengono privati,
Secondo Stephanie Fulton, coordinatrice della ricerca, cambiare l'alimentazione " causa sintomi d'astinenza ed una maggiore sensibilità alle situazioni stressanti" in quanto il consumo di cibo spazzatura altera i livelli di molecole associate alla depressione.
Questo fenomeno , spiega la ricercatrice, instaura un circolo vizioso per l'alimentazione scorretta.
Cibo spazzatura
Uno studio condotto da Paul Johnson e Paul Kenny dello Scripp Research Institute nel 2008 ha suggerito che il consumo di cibo spazzatura altera l'attività cerebrale in modo simile a quello provocato da sostanze stupefacenti. Dopo molte settimane di uso abbondante di Cibo Spazzatura si è notato che la parte del cervello di ratto destinata alle stimolazioni del piacere è diventata insensibile richiedendo sempre dosi maggiori per avere la stessa sensibilità.
Le madri in gravidanza che mangiano cibo spazzatura in gravidanza aumentano le probabilità di malattie nei figli più inclini all'obesità.
Un'ultima ricerca sul cibo spazzatura tra bambini compresi tra i 3 e 5 anni emerge che nelle famiglie dove i pasti e le merende sono preparati con cibi freschi e cotti al momento a lungo andare sembra influire sulle capacità intellettive dei bambini.
Quindi sarà bene che il Cibo Spazzatura non faccia più parte dell'alimentazione quotidiana di nessuna persona.
L'IMPORTANZA DEI LIPIDI
L'IMPORTANZA DEI LIPIDI
Lipidi = grassi ed ecco che subito la maggior parte della gente si spaventa.
Per anni i grassi sono stati descritti come i peggiori nemici della nostra salute e della nostra linea.
Si è spesso sentito dire che fanno male al cuore o che provocano tumori, ma la verità è ben lontana da queste credenze.
Di recente invece si è cominciato a comprendere che non tutti i grassi fanno male e che alcuni hanno importanti caratteristiche preventive.
Con il termine lipidi si vuole intendere un gruppo di molecole naturali che includono grassi, cere, steroli, vitamine liposolubili, mono/di/trigliceridi e fosfolipidi.
Funzione principale dei lipidi è di fungere da riserva energetica, da segnali molecolari e da supporto strutturale alle membrane cellulari. La maggior parte dei lipidi che si trova negli alimenti è in forma di trigliceridi, colesterolo e fosfolipidi.
I lipidi apportano circa 9 kilocalorie per grammo divisi a loro volta tra grassi saturi ed insaturi che a loro volta vengono divisi in trans, monoinsaturi e polinsaturi.
I trans sono acidi grassi dannosi per la salute a volte usati dall' industria alimentare, ma per fortuna sempre meno presenti.
I lipidi polinsaturi vengono ulteriormente suddivisi in omega 3 e 6. I primi hanno un'azione spiccatamente antinfiammatoria e salutare, i secondi nella maggior parte dei casi anti-infiammatoria.
L'essere umano abbisogna di un introito regolare di lipidi che permetta l'assorbimento delle vitamine liposolubili ( A,D,E,K) e che regoli adeguatamente alcune funzioni biologiche fondamentali.
L'acido linoleico, parte del gruppo definito Omega 6 e l'acido alfa linolenico, un omega 3 sono entrambe essenziali in quanto precursori di molecole in grado di regolare alcuni processi biologici fondamentali.
Gli Omega 6 sono abbondanti negli oli vegetali con un'azione antinfiammatoria; mentre gli Omega 3 sono presenti in alimenti meno consueti come noci, legumi, semi, pesce azzurro, quest'ultimo ricchissimo di acido eicosapentaenoico e docosesaenoico, potenti antinfiammatori naturali, fondamentali per la salute dell'uomo.
I lipidi monoinsaturi sono classici dell'olio d'oliva e dell'avocado e contribuiscono a mantenere pulite le arterie e proteggono dalle malattie cardiovascolari.
Anche un minimo di acidi grassi saturi nella maggior parte dei casi non è nocivo e contribuisce ad una salutare produzione di ormoni steroidei che hanno nel colesterolo il loro principale precursore. Il colesterolo è uno dei principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari, ma non è l' unico. Il colesterolo contenuto negli alimenti è solo in minima parte legato al colesterolo che troviamo nel sangue; questo è invece prodotto dal fegato che ne genera in eccesso se si ha un'alimentazione troppo ricca di zuccheri e cereali raffinati.
Per stare in salute sarà bene abbondare di acidi grassi monoinsaturi (olio d'oliva e avocado) e di Omega 3 ( Noci e legumi).
Lipidi = grassi ed ecco che subito la maggior parte della gente si spaventa.
Per anni i grassi sono stati descritti come i peggiori nemici della nostra salute e della nostra linea.
Si è spesso sentito dire che fanno male al cuore o che provocano tumori, ma la verità è ben lontana da queste credenze.
Di recente invece si è cominciato a comprendere che non tutti i grassi fanno male e che alcuni hanno importanti caratteristiche preventive.
Con il termine lipidi si vuole intendere un gruppo di molecole naturali che includono grassi, cere, steroli, vitamine liposolubili, mono/di/trigliceridi e fosfolipidi.
Funzione principale dei lipidi è di fungere da riserva energetica, da segnali molecolari e da supporto strutturale alle membrane cellulari. La maggior parte dei lipidi che si trova negli alimenti è in forma di trigliceridi, colesterolo e fosfolipidi.
I lipidi apportano circa 9 kilocalorie per grammo divisi a loro volta tra grassi saturi ed insaturi che a loro volta vengono divisi in trans, monoinsaturi e polinsaturi.
I trans sono acidi grassi dannosi per la salute a volte usati dall' industria alimentare, ma per fortuna sempre meno presenti.
I lipidi polinsaturi vengono ulteriormente suddivisi in omega 3 e 6. I primi hanno un'azione spiccatamente antinfiammatoria e salutare, i secondi nella maggior parte dei casi anti-infiammatoria.
L'essere umano abbisogna di un introito regolare di lipidi che permetta l'assorbimento delle vitamine liposolubili ( A,D,E,K) e che regoli adeguatamente alcune funzioni biologiche fondamentali.
L'acido linoleico, parte del gruppo definito Omega 6 e l'acido alfa linolenico, un omega 3 sono entrambe essenziali in quanto precursori di molecole in grado di regolare alcuni processi biologici fondamentali.
Gli Omega 6 sono abbondanti negli oli vegetali con un'azione antinfiammatoria; mentre gli Omega 3 sono presenti in alimenti meno consueti come noci, legumi, semi, pesce azzurro, quest'ultimo ricchissimo di acido eicosapentaenoico e docosesaenoico, potenti antinfiammatori naturali, fondamentali per la salute dell'uomo.
I lipidi monoinsaturi sono classici dell'olio d'oliva e dell'avocado e contribuiscono a mantenere pulite le arterie e proteggono dalle malattie cardiovascolari.
Anche un minimo di acidi grassi saturi nella maggior parte dei casi non è nocivo e contribuisce ad una salutare produzione di ormoni steroidei che hanno nel colesterolo il loro principale precursore. Il colesterolo è uno dei principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari, ma non è l' unico. Il colesterolo contenuto negli alimenti è solo in minima parte legato al colesterolo che troviamo nel sangue; questo è invece prodotto dal fegato che ne genera in eccesso se si ha un'alimentazione troppo ricca di zuccheri e cereali raffinati.
Per stare in salute sarà bene abbondare di acidi grassi monoinsaturi (olio d'oliva e avocado) e di Omega 3 ( Noci e legumi).
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