mercoledì 14 novembre 2012
Coltivare ed Essicare Erbe
Coltivare ed essiccare erbe per le tue tisane.
Bere una buona tazza di tisana è sempre molto piacevole. Dentro ad un infuso di erbe per tisane c'è in realtà un mondo ricco di profumi , conoscenze e saggezza legate ai cicli della terra.
Le piante usate per la produzione di tisane possono essere spontanee e quindi raccolte nel loro habitat naturale per avere una sicura reperibilità e qualità controllata.
La coltivazione delle erbe comincia con il trapianto delle piantine, fatto in autunno o in primavera generalmente con una trapiantatrice a file trascinata da una trattatrice agricola.
La distanza tra le file deve permettere le operazioni di pulizia previste per la lotta alle erbe infestanti e mediamente è di un metro, mentre quelle sulla fila dipende dalla specie coltivata, dalle sue dimensioni e dalla sua competitività.
Queste due misure definiscono il sesto d' impianto e sono un parametro di partenza fondamentale che matura con l'esperienza da parte del coltivatore.
La scelta tra il trapianto autunnale e primaverile dipende dalla latitudine, dalla possibilità di irrigare e dalla specie coltivata.
Le erbe definite annuali devono essere trapiantate annualmente perchè hanno poi una durata maggiore, mentre le erbe definite perenni durano anni e solitamente permettono più di uno sfalcio all'anno.
Una volta trapiantate le erbe, da coltivare ed essiccare, le piantine devono essere difese da una serie di nemici e se la coltivazione è in regime di agricoltura bio le armi a disposizione sono poche: la lotta alle erbe infestanti è la più lunga ed impegnativa.
Se lasciate indisturbate nell'arco di qualche mese le erbe infestanti si impadronirebbero del terreno nascondendo addirittura i segni del trapianti ed impedendo la raccolta delle specie coltivate.
Si può tentare di pulire il terreno tra le interfile con la fresa che sbriciola il terreno e le infestanti, effetto che però dura solo poche settimane, dopodichè bisogna ripetere l'operazione.
Sulla fila dove la distanza tra le piantine è minore la pulizia è fatta manualmente con l'aiuto di zappe e l'operazione si chiama sarchiatura.
Coltivare ed essiccare erbe però da un altro problema. Costituito dala presenza di un esercito di insetti masticatori e succhiatori che durante la bella stagione sono pronti a nutrirsi delle erbe deprezzando foglie e fiori.
Per far fronte a questo attacco è necessario seguire attentamente un calendario di trattamenti con sostanze permesse come il piretro o l'olio di Neem, associate al zolfo e altri prodotti per difendersi da funghi e parassiti.
Resistendo ai diversi attacchi e contribuendo alla nutrizione delle piante con concimi permessi, da erogare sulle foglie o da cospargere sul terreno, a poco a poco ci si avvicina al tempo balsamico così chiamato perchè è il momento della raccolta.
Per capire a fondo questo concetto è necessaria una premessa: la parte di pianta usata perché maggiormente ricca di principi attivi si chiama droga , specifica per ogni specie.
Per alcune piante la droga è la foglia, per altre è il fiore, le radici oppure i frutti.
Il tempo balsamico è l'esatto momento in cui nella droga sono presenti i principi attivi utili in maggiore concentrazione.
Il tutto è ovviamente influenzato dalla latitudine e dalle caratteristiche pedoclimatiche della zona dove si coltiva ma anche delle erbe da coltivare ed essiccare.
La camomilla è una pianta erbacea aromatica la cui droga è costituita dai fiori. Il tempo balsamico di questa specie è la fioritura, prima che i fiori appassiscano.
La melissa invece è una pianta erbacea perenne e la sua droga è la foglia ed il tempo balsamico è precedente alla fioritura.
Nella filiera artigianale la raccolta viene eseguita a mano prelevando dalla pianta solo la parte utile.
Questa operazione è meccanizzabile e nella produzione industriale le erbe vengono sfalciate completamente attraverso un macchinario agricolo, tritate e poi essicante.
La separazione tra le varie parti viene fatta successivamente all'essicaziuone facendo percorrere al materiale un circuito pneumatico nel quale per differenza di peso si separano frutti, foglie e prelevando a mano solo la parte utile.
Una volta essiccata la droga viene sbriciolata delicatamente e tutte le molecole volatili più sensibili non si danneggiano, facendo restare inalterate le loro proprietà salutistiche e di profumi.
L'essicazione delle erbe raccolte viene fata in appositi essiccatoi all'aperto o al chiuso, una corrente d'aria a circa 40° attraverso le erbe fresche in modo da ridurre in poco tempo l'umidità relativa facendola scendere al di sotto del 10%.
La velocità con la quale questo processo avviene è importante in quanto occorre togliere nel più breve tempo possibile l'acqua ai tessuti vegetali in modo da bloccare gli enzimi e rendere impossibile ogni reazione chimica. Cos' facendo nemmeno le muffe si possono sviluppare.
Ecco che le erbe essiccate sono pronte per essere confezionate da sole o miscelate ad altre erbe. Sono proprio le varie attività salutistiche oltre che le piacevoli caratteristiche organolettiche a rendere le bevande le più antiche al Mondo.
Ci sono infatti tisane digestive, depurative, drenanti,....ma occorre precisare che questi termini, presi in uso dalla medicina sono attività salutistiche e non terapeutiche.
Il procedimento con il quale si prepara una tisana è in realtà un'estrazione acquosa e a seconda del substrato da estrarre la preparazione è diversa. Se a subire l'estrazione sono parti delicate come fiori, foglie ed estremità fiorite si procede con il metodo dell'infusione, mentre se si parte da radici, frutti, semi, rizomi allora il metodo più corretto è la decozione.
Stevia: Alternativa Naturale Allo Zucchero
La Stevia: una valida alternativa naturale allo zucchero.
La Stevia Reubadiana è una pianta perenne che appartiene alla famiglia delle Asteracee e cresce sulle montagne del Brasile e del Paraguay.
La stevia è di piccole dimensioni, con foglie ovate opposte fiori bianchi, piccoli e numerosi.
Presso i popoli sudamericani dove cresce la stevia questa è nota per i suoi poteri curativi: gli indigeni dell'Amazzonia la usavano per curare il pancreas servendosi delle sue proprietà antibatteriche e antifungine.
La stevia secondo recenti studi avrebbe effetti benefici anche contro iperattività, ipertensione ed indigestione.
La stevia per le sue notevoli proprietà dolcificanti è anche chiamata " pianta dolce".
La stevia è molto ricca di principi attivi quali lo steviside ed il ribausoide A, le foglie della stevia hanno uno straordinario potere dolcificante: nella sua forma naturale è circa 10-15 volte più dolce del normale zucchero da tavola. Quindi una foglia fresca corrisponde ad un cucchiaino di zucchero.
La stevia è un dolcificante naturale più potente al Mondo la quale a differenza dello zucchero i principi attivi della stevia non hanno potere nutrizionale, sono quindi senza zucchero.
Quindi può essere tranquillamente usata da diabetici ed obesi.
La stevia è un estratto completamente naturale e senza controindicazioni per la salute.
Nonostante tutte queste premesse positive l'uso della stevia è stata dibattito di controversie fra esperti e scienziati, tanto che solo all'inizio del 2012 la Commissione Europea ne ha permesso la comercializzazione in Italia.
Fino alla metà del 1900 la stevia era molto coltivata e usata al posto dello zucchero anche in Italia perché era abbastanza semplice da raffinare e non dava dipendenza c come altri tipi di zucchero raffinato.
La polemica in ambito dell'Unione Europea sull'uso della stevia era quindi legata ai suoi principi attivi che secondo alcuni avrebbe potuto produrre sostanze cancerogene.
L'equivoco riguardo alla stevia era dovuto al dosaggio sbagliato con cui inizialmente la stevia veniva somministrata alle cavie: credendo di dover sostituire la stevia in pari quantità dello zucchero. I topi di laboratorio sotto esame ricevevano dosi massicce di stevia al dì che un essere umano che consuma abitualmente la stevia non ingerisce nell'arco di una vita.
Studi recenti hanno messo in luce errori e quindi l'innoquità della pianta.
Oggi la stevia si trova in commercio anche nei supermercati.
Il modo migliore e più ecologico per consumarla è quello di coltivare la propria piantina - è una pianta molto resistente e ben si adatta al clima e che vuole pochi accorgimenti.
Se usate fresche le foglie della stevia si possono immergere direttamente nel tè o nel caffè dove rilascerà il proprio potere dolcificante.
Oppure si possono essiccare a meno di 40°si triturano e conservano durante tutto l'anno.
La polvere ottenuta può essere usata per dolcificare anche dolci o altri piatti e non solo le bevande come sopracitato.
martedì 13 novembre 2012
Curcuma: Un Aiuto Per Il Sistema Immunitario
Curcuma: un aiuto per il sistema immunitario.
Il nome curcuma deriva dal sanscrito Kum-kuma, si tratta di una pianbta da sempre suata nella medicina e nella cucina indiana.
Ancora oggi la curcuma è l'ingrediente principale del curry indiano che si usa anche nella mostarda.
La curcuma proprio per il suo aiuto nel sistema immunitario si impiega nella medicina ayurvedica da oltre 5000 anni come depurativo generale, come rimedio digestivo, in presenza di febbre, infezioni, dissenteria, artrite e disturbi epatici.
La polvere della radice di curcuma di colore giallo-arancio diventa rosso-marrone in presenza di costituenti chimici alcalini. L'olio essenziale contiene la curcumina, la quale è una sostanza colorata e colorante che stimola la bile, proteine, glucosio , fruttosio, vitamina C. Altri componenti importanti della curcuma sono il potassio e l'amido che costituisce il 26% di questa spezia: Un aiuto per il sistema immunitario.
La curcuma è un balsamo per molti malanni. Diverse sono le proprietà riconosciute alla curcuma: da un'azione anti infiammatoria , se si è in presenza di artrite a quella digestiva in quanto stimola la secrezione biliare favorendone la digestione dei grassi senza dimenticare la proprietà epatoproitetiva dei tessuti del fegato, qualora si sia esposti a farmaci o ad abuso di alcol.
La curcuma è poi utile come prevenzione delle cardiopatie e sembra inibire e prevenire la crescita delle cellule tumorali.
Molto interessanti sono le proprietà antiossidanti della curcumina- spezia che si ottiene dalla curcuma- che sono in grado di trasformare i radicali liberi in sostanze inoffensive per il nostro organismo oltre che a rallentare l'invecchiamento del nostro patrimonio cellulare.
La curcumina ha anche delle proprietà cicatrizzanti: in India infatti viene applicato il rizoma di curcuma per curare ferite, scottature, punture di insetti e malattie della pelle con risultati interessanti. Si è inoltre constatato che l'effeto della curcuma è ancora più evidente quando se associato ad un isotiocianato presente in verdure come il cavolo, broccoli o rape.
La curcuma può essere considerata un valido aiuto per il potenziamento del sistema immunitario. Secondo recenti studi al momento del consumo della spezia si vedrebbe l'azione della catelicidina, peptide antimicrobico già presente nel nostro organismo, le cui potenzialità verrebbero triplicate.
La curcuma viene già da tempo usata nella medicina naturale che porterebbe in luce nuove terapie meno invasive per aiutarci a stare meglio.
venerdì 2 novembre 2012
L'Ingrediente Giusto Per Dimagrire
L'ingrdiente giusto per dimagrire.
L'ingrediente giusto per dimagrire è la vitamina C , la quale è anche l'arma più nota contro il raffreddore.
Così dice una celebre naturopata nordamericana fondatrice della Clear Medicine Wellness Boutique di Toronto in Canada.
Grazie all'ingrediente giusto per dimagrire è più facile perdere gli ultimi chili i quali sono quelli più difficili da buttare giù.
La base teorica di un regime alimentare rispettoso del ciclo ormonale e basato su una dieta che non affami mai il corpo.
L'ingrediente giusto per cambiare stile di vita sta innanzitutto necessario un bel periodo di detox, cercando negli alimenti naturali quelli che contengono sostanze in grado di "ripulirci", come il magnesio o la vitamina C, ingrediente giusto per dimagrire. Infatti questo sarebbe un brucia-grassi naturale e potentissimo, ma poiché ne assumiamo sempre troppo poca abbiamo spesso problemi a contenere pancetta e dintorni.
La maggior parte delle persone è abituata a pensare alla vitamina C più come alleato contro i malanni del freddo, ignorando purtroppo "il suo ruolo chiave nel controllare il livello di zucchero nel sangue".
Il perchè invece la vitamina C è anche l'ingrediente giusto per dimagrire riguarda la composizione molecolare dei due elementi in gioco ed è di immediata comprensione: "Vitamina C e glucosio (lo zucchero nel sangue, per capirci) hanno una struttura chimica molto simile. Quando entrambe sono presenti a un livello elevato, fanno letteralmente a gara per entrare nelle cellule. Se invece il glucosio è prevalente, una minore quantità di Vitamina C riuscirà a penetrare nelle cellule creando per queste ultime una vera e propria mancanza".
Per dimagrire però oltre all'ingrediente giusto è anche necessario agire su due fronti: da un lato assumere tanta vitamina C; dall'altro controllare il livello di glucosio con una dieta ipoglicemica".
Secondo studi recenti condotti su pazienti veri, la somministrazione di 1,000 mg di vitamina C ogni giorno per almeno sei settimane contribuisce a regolare i livelli di zucchero e insulina, trigliceridi e colesterolo.
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