I capelli bianchi sono un vero cruccio ma da oggi si può dire addio con qualche attenzione in più.
Troppe volte c'è la tentazione di strappare questi capelli bianchi, ma lo strappo può danneggiare i melanociti dei capelli vicini, ovvero le cellule che producono la melanina.
Tra breve un farmaco per dire addio ai capelli bianchi, questo è l'obiettivo per riportare i capelli bianchi al loro colore naturale.
L'Università di Lubecca e Manchester hanno scoperto che una molecola creata in laboratorio può stimolare la produzione di melanina nei follicoli piliferi.
Gli studi però per dire addio ai capelli bianchi spingono in altre direzioni, si sono scoperti dei geni che programmano la durata ed il funzionamento dei melanociti, i ricercatori americani hanno veicolato sequenze di geni corretti in modo da evitare l'incanutimento dei follicoli piliferi.
Ma per dire addio ai capelli bianchi, la prima regola è partire da una buona e sana alimentazione, con cibi e bevande ricchi di antiossidanti che ostacolano la degradazione della melatonina da aprte dei radicali liberi.
Per avere capelli sani è bene prestare attenzione al sole, sarà bene coprirsi bene la testa e usare shampoo appositi.
I capelli bianchi non arrivano tutti alla stessa età, per qualcuno sono già visibili a 25 anni, altri riescono a non avere ancora capelli bianchi a 70 anni, tutto questo dipende dai geni che sono stati identificati dal centro di ricerca Loreal di Parigi. Sono loro a determinare a quale età far apparire i primi capelli bianchi.
Alcune condizioni ambientali possono accelerare la comparsa dei capelli bianchi, il primo nemico è il sole, oltre a danneggiare i melanociti del follicolo scolora anche i capelli già cresciuti.
Alcune patologie inoltre provocano un'accelerazione della comparsa dei capelli bianchi. Il fenomeno si osserva nelle persone affette da vitiliggine, un'alterazione della produzione di melanina e quindi della pigmentazione cutanea.
I capelli diventano bianchi in concomitanza anche ad altre patologie , come disordini della tiroide, anemia perniciosa ed osteopenia.
domenica 17 luglio 2011
giovedì 14 luglio 2011
Placche Amiloidi: Vitamina D E Proteine di Trasporto
Placche amiloidi è stato così scoperto il ruolo della vitamina D e delle proteine di trasporto.
Si è visto che nel modello animale delle iniezioni di vitamina D possono migliorare la rimozione del peptide beta amiloide
Si è studiato il ruolo della vitamina D e delle specifiche proteine di trasposto che agiscono in corrispondenza della barriera ematoencefalica, le quali possono aiutare a prevenire la formazione di placche beta amiloidi nel cervello, base per lo sviluppo della malattia di Alzheimer.
Questo è il contenuto di due studi apparsi sulla rivista Fluids and Barriers of the CNS a firma, rispettivamente, di un gruppo di ricercatori giapponesi della Tohoku University e di un gruppo del Rhode Island Hospital e del Warren Alpert Medical School.
E' noto a tutti che con l'avanzare dell'età c'è maggiore rischio per l’insorgenza della malattia di Alzheimer, associata con la formazione di placche beta amiloidi nel cervello.
In questo nuovo studio si vuole dimostrare come la rimozione dal cervello del peptide beta amiloide dipende dalla vitamina D e dalle sue alterazioni collegate all’età, della produzione di proteine da cui dipende il trasporto dello stesso peptide.
Si ritiene così che i bassi livelli di vitamina D siano implicati nel declino cognitivo correlato all’età e che siano anche associati alla malattia di Alzheimer.
Analizzando in modo approfondito il meccanismo alla base di questa associazione, i ricercatori giapponesi hanno riscontrato come le iniezioni di vitamina D possano migliorare la rimozione del peptide dal cervello di topi.
La vitamina D sembra incrementare il trasporto delle proteine soprattutto del peptide beta amiloide mediante la barriera ematoencefalica, regolando così l’espressione della proteina attraverso il recettore per la vitamina D, e anche regolando la segnalazione cellulare attraverso il cammino MEK”, ha commentato Tetsuya Terasaki, che ha guidato la ricerca giapponese.
A riguardo del secondo studio, è ben noto che il trasporto del peptide beta amiloide attraverso la barriera ematoencefalica viene guidato dalle proteine di trasporto come la LRP-1, la P-gp e la RAGE.
Studiando il trasporto del peptide dal sangue al fluido cerebro-spinale (FCS) e viceversa i ricercatori del Rhode Island Hospital e del Warren Alpert Medical School, hanno così scoperto che la concentrazione di LRP-1 e di P-gp in corrispondenza della barriera tra il sangue e il fluido cerebro-spinale aumenta con l’età, incrementando a sua volta la rimozione di peptide beta amiloide dal FCS e dal cervello.
Anche se l’aumentata produzione di proteine di trasporto mediante la barriera sangue-FCS possa aiutare la rimozione del peptide beta amiloide dal cervello dei soggetti anziani, la loro produzione giunge al termine.
Scoperta importante per la svolta contro il declino cognitivo e lo sviluppo della malattia di Alzheimer.
Si è visto che nel modello animale delle iniezioni di vitamina D possono migliorare la rimozione del peptide beta amiloide
Si è studiato il ruolo della vitamina D e delle specifiche proteine di trasposto che agiscono in corrispondenza della barriera ematoencefalica, le quali possono aiutare a prevenire la formazione di placche beta amiloidi nel cervello, base per lo sviluppo della malattia di Alzheimer.
Questo è il contenuto di due studi apparsi sulla rivista Fluids and Barriers of the CNS a firma, rispettivamente, di un gruppo di ricercatori giapponesi della Tohoku University e di un gruppo del Rhode Island Hospital e del Warren Alpert Medical School.
E' noto a tutti che con l'avanzare dell'età c'è maggiore rischio per l’insorgenza della malattia di Alzheimer, associata con la formazione di placche beta amiloidi nel cervello.
In questo nuovo studio si vuole dimostrare come la rimozione dal cervello del peptide beta amiloide dipende dalla vitamina D e dalle sue alterazioni collegate all’età, della produzione di proteine da cui dipende il trasporto dello stesso peptide.
Si ritiene così che i bassi livelli di vitamina D siano implicati nel declino cognitivo correlato all’età e che siano anche associati alla malattia di Alzheimer.
Analizzando in modo approfondito il meccanismo alla base di questa associazione, i ricercatori giapponesi hanno riscontrato come le iniezioni di vitamina D possano migliorare la rimozione del peptide dal cervello di topi.
La vitamina D sembra incrementare il trasporto delle proteine soprattutto del peptide beta amiloide mediante la barriera ematoencefalica, regolando così l’espressione della proteina attraverso il recettore per la vitamina D, e anche regolando la segnalazione cellulare attraverso il cammino MEK”, ha commentato Tetsuya Terasaki, che ha guidato la ricerca giapponese.
A riguardo del secondo studio, è ben noto che il trasporto del peptide beta amiloide attraverso la barriera ematoencefalica viene guidato dalle proteine di trasporto come la LRP-1, la P-gp e la RAGE.
Studiando il trasporto del peptide dal sangue al fluido cerebro-spinale (FCS) e viceversa i ricercatori del Rhode Island Hospital e del Warren Alpert Medical School, hanno così scoperto che la concentrazione di LRP-1 e di P-gp in corrispondenza della barriera tra il sangue e il fluido cerebro-spinale aumenta con l’età, incrementando a sua volta la rimozione di peptide beta amiloide dal FCS e dal cervello.
Anche se l’aumentata produzione di proteine di trasporto mediante la barriera sangue-FCS possa aiutare la rimozione del peptide beta amiloide dal cervello dei soggetti anziani, la loro produzione giunge al termine.
Scoperta importante per la svolta contro il declino cognitivo e lo sviluppo della malattia di Alzheimer.
martedì 12 luglio 2011
La Dieta Per Vivere Cent'Anni
Da oggi puoi trovare la Dieta per Vivere 100 Anni grazie agli alimenti e ricette per rimanere a lungo in salute.
Per vivere cent'anni non c'è dieta che tenga, un'alimentazione corretta è il primo passo per vivere a lungo e in salute. È stato dimostrato infatti che il "segreto" per vivere cent'anni è legato allo stile di vita e alle abitudini alimentari.
La dieta per vivere cent'anni è un libro importante per tutte le ricette di questo libro sono ispirate alle 10 regole d'oro della longevità: scegliere frutta e verdura di stagione; mangiare cibi semplici, con poco sale e zucchero; evitare coloranti e conservanti; preferire i cereali integrali; mangiare poca carne; aumentare il consumo di pesce; mangiare regolarmente cibi "vivi" come germogli e yogurt; bere molta acqua e bevande salutari come centrifugati e frullati; condire con olio extravergine d'oliva ed erbe aromatiche.
Il libro " la dieta per vivere cent'anni" presenta 40 ricette, 4 per ogni punto, sono introdotte da un breve testo che ne illustra le proprietà terapeutiche e antinvecchiamento.
Per sapere questo e molto di più ti basta un click:
La Dieta per Vivere 100 Anni
Alimenti e ricette per rimanere a lungo in salute
Per vivere cent'anni non c'è dieta che tenga, un'alimentazione corretta è il primo passo per vivere a lungo e in salute. È stato dimostrato infatti che il "segreto" per vivere cent'anni è legato allo stile di vita e alle abitudini alimentari.
La dieta per vivere cent'anni è un libro importante per tutte le ricette di questo libro sono ispirate alle 10 regole d'oro della longevità: scegliere frutta e verdura di stagione; mangiare cibi semplici, con poco sale e zucchero; evitare coloranti e conservanti; preferire i cereali integrali; mangiare poca carne; aumentare il consumo di pesce; mangiare regolarmente cibi "vivi" come germogli e yogurt; bere molta acqua e bevande salutari come centrifugati e frullati; condire con olio extravergine d'oliva ed erbe aromatiche.
Il libro " la dieta per vivere cent'anni" presenta 40 ricette, 4 per ogni punto, sono introdotte da un breve testo che ne illustra le proprietà terapeutiche e antinvecchiamento.
Per sapere questo e molto di più ti basta un click:
La Dieta per Vivere 100 Anni
Alimenti e ricette per rimanere a lungo in salute
L'Igiene Intima Perfetta Con Poche Regole
Parlando di igiene intima ci si rende conto che è fondamentale per la salute della donna,basta sapere poche e semplici regole per non sbagliare.
Poche regole per un'igiene perfetta per capire che ogni singolo aspetto deve essere curato nei minimi particolari.
Un'igiene perfetta permette di ridurre in maniera rapida i rischi di avere quei tipici e fastidiosi problemi collegati ad una cattiva igiene intima.
Poche regole bastano per prendersi cura di sè stessi.
Tra le poche regole per un'igiene intima perfetta va un po' contro ai molti lavaggi frequenti che fanno molte persone.
Lavarsi va bene, si anche quotidianamente ma pensate che non c'è igiene intima perfetta se ci si lava troppo di frequente perchè si rischia di seccare la pelle.
Per un'igiene intima perfetta si a lavarsi due volte al giorno: al risveglio e la sera, prima di andare a dormire.
Per un'igiene intima perfetta sarebbe importante lavarsi dopo ogni evacuazione, in modo da eliminare i batteri dalla zona genitale, ed ogni volta che si cambia l’assorbente durante il ciclo mestruale.
Un'igiene intima perfetta implica la concentrazione su alcuni punti sui quali concentrarsi.
Per un'igiene intima perfetta bisognerebbe sempre procedere dalla vagina verso l’ano, mai al contrario : così eviterete le infezioni provocate dal passaggio dei germi dall’intestino all’utero. Meglio ancora sarebbe lavare le due parti separatamente.
Un'igiene intima perfetta implica l'uso di molta acqua, bene è sciacquarsi con con molta cura e in abbondanza, evitando di lasciare residui di detergente.
Il detergente è un argomento alquanto delicato perchè deve rispettare il tasso di acidità della pelle, è tra il 5 e il 6. Quindi, il sapone con cui vi lavate le mani (che, anche quando è neutro, ha un pH 7) non va bene. In caso di infezioni è meglio utilizzare un detergente ad azione antisettica.
Un'igiene intima perfetta prevede anche una giusta asciugatura in quanto è bene ricordarsi che l’umidità è un terreno fertile per i batteri. Bisogna quindi imparare ad asciugatevi con molta cura e senza fretta.
Un'igiene intima perfetta prevede un ricambio di asciugamano quotidiano e non deve essere condiviso con nessun componente della famiglia, soprattutto con i bambini.
Se non siete a casa, usate solo salviette usa e getta.
Molte persone usano dopo il bagno un deodorante qualsiasi, ma per un'igiene intima perfetta questo è sbagliatissimo.
Un elemento in grado di irritare la mucosa è l’alcol.
Importante quindi è controllare che il deodorante sia privo e che funzioni con un vaporizzatore. Da evitare assolutamente quando ci sono delle infezioni in atto e se state facendo una cura locale con ovuli o creme.
Soprattutto quando si vive in famiglia si tende a scambiarsi le creme e le varie cose per l'igiene intima , la quale però è poco perfetta se si pensa che ogni età ha il suo prodotto.
Il detergente della mamma non va bene ovviamente per le bambine in quanto l’acidità della loro pelle ha un pH più alto e basta un qualsiasi sapone neutro.
Al contrario in menopausa la diminuzione degli estrogeni può provocare secchezza vaginale, ecco che per un'igiene intima perfetta è meglio quindi un prodotto con sostanze idratanti.
Poche regole per un'igiene perfetta per capire che ogni singolo aspetto deve essere curato nei minimi particolari.
Un'igiene perfetta permette di ridurre in maniera rapida i rischi di avere quei tipici e fastidiosi problemi collegati ad una cattiva igiene intima.
Poche regole bastano per prendersi cura di sè stessi.
Tra le poche regole per un'igiene intima perfetta va un po' contro ai molti lavaggi frequenti che fanno molte persone.
Lavarsi va bene, si anche quotidianamente ma pensate che non c'è igiene intima perfetta se ci si lava troppo di frequente perchè si rischia di seccare la pelle.
Per un'igiene intima perfetta si a lavarsi due volte al giorno: al risveglio e la sera, prima di andare a dormire.
Per un'igiene intima perfetta sarebbe importante lavarsi dopo ogni evacuazione, in modo da eliminare i batteri dalla zona genitale, ed ogni volta che si cambia l’assorbente durante il ciclo mestruale.
Un'igiene intima perfetta implica la concentrazione su alcuni punti sui quali concentrarsi.
Per un'igiene intima perfetta bisognerebbe sempre procedere dalla vagina verso l’ano, mai al contrario : così eviterete le infezioni provocate dal passaggio dei germi dall’intestino all’utero. Meglio ancora sarebbe lavare le due parti separatamente.
Un'igiene intima perfetta implica l'uso di molta acqua, bene è sciacquarsi con con molta cura e in abbondanza, evitando di lasciare residui di detergente.
Il detergente è un argomento alquanto delicato perchè deve rispettare il tasso di acidità della pelle, è tra il 5 e il 6. Quindi, il sapone con cui vi lavate le mani (che, anche quando è neutro, ha un pH 7) non va bene. In caso di infezioni è meglio utilizzare un detergente ad azione antisettica.
Un'igiene intima perfetta prevede anche una giusta asciugatura in quanto è bene ricordarsi che l’umidità è un terreno fertile per i batteri. Bisogna quindi imparare ad asciugatevi con molta cura e senza fretta.
Un'igiene intima perfetta prevede un ricambio di asciugamano quotidiano e non deve essere condiviso con nessun componente della famiglia, soprattutto con i bambini.
Se non siete a casa, usate solo salviette usa e getta.
Molte persone usano dopo il bagno un deodorante qualsiasi, ma per un'igiene intima perfetta questo è sbagliatissimo.
Un elemento in grado di irritare la mucosa è l’alcol.
Importante quindi è controllare che il deodorante sia privo e che funzioni con un vaporizzatore. Da evitare assolutamente quando ci sono delle infezioni in atto e se state facendo una cura locale con ovuli o creme.
Soprattutto quando si vive in famiglia si tende a scambiarsi le creme e le varie cose per l'igiene intima , la quale però è poco perfetta se si pensa che ogni età ha il suo prodotto.
Il detergente della mamma non va bene ovviamente per le bambine in quanto l’acidità della loro pelle ha un pH più alto e basta un qualsiasi sapone neutro.
Al contrario in menopausa la diminuzione degli estrogeni può provocare secchezza vaginale, ecco che per un'igiene intima perfetta è meglio quindi un prodotto con sostanze idratanti.
Iscriviti a:
Post (Atom)
Risorse Utili
|